Fanfic su artisti musicali > Warrant
Ricorda la storia  |      
Autore: Debbie_93    21/12/2012    1 recensioni
[Warrant]
[ Warrant - Heaven ]
La song-fic è dedicata al gruppo che amo tanto da quando ero piccola. Forse alcuni di voi conoscono la famosa canzone "Sweet Cherry Pie", scritta da Jani Lane. Appunto la fic è dedicata principalmente a lui, morto l'11 agosto dell'anno scorso.
Tratta dell'incontro del cantante con una fan.
Spero vi piaccia. :)
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Got a picture of your house
And you're standing by the door
It's black and white and faded
And it's looking pretty worn”
 
 
Una serata come le altre, dopo un intenso concerto in California. 
Stava andando tutto per il verso giusto. Quella canzone, che aveva dimostrato quanto valevano.
Avevano trasmesso ai propri fans l’ebbrezza della loro musica.
 
 
“See the factory that I worked
Silhouetted in the back
The memories are grey
but man they're really coming back”
 
 
La band soggiornava in un hotel poco lontano dal luogo del concerto.
Erano tutti perfettamente felici, ma stanchi. Il sorriso dipinto sui loro volti e le loro chiome bionde e nere oscillare sulle spalle nude ricoperte di quel poco di sudore. I loro respiri profondi e continui, gli occhi azzurri che rispecchiavano ciò che avevano provato suonando di fronte a milioni di persone.
Jani diede un’occhiata a Steven, prendendo una birra. In lui si rifletteva nettamente la felicità di un cantante che aveva fatto di tutto per portare la propria band a diventare famosa.
Si alzò in piedi, richiamando l’attenzione degli altri componenti, seduti di fronte a lui.
«Ragazzi, vi propongo un bel brindisi! Siamo stati grandi!», alzando la bottiglia di birra a mezz’aria, gettando un urlo liberatorio. Si ricompose guardando tutti, mentre bevevano tranquillamente e parlavano, ridendo e scherzando.
 
 
“I don't need to be the king of the world
As long as I'm the hero of this little girl
 
Heaven isn't too far away
Closer to it every day
No matter what your friends might say”
 
 
Improvvisamente bussarono alla porta, mentre Jani con la sua chitarra acustica e intonava il ritornello di quella canzone che tanto amava. Pensava a quella ragazza che gli aveva gettato addosso il proprio reggiseno e lui aveva risposto provocatoriamente con un movimento del proprio bacino. Sotto le urla dei proprio fans. 
Quella canzone, era una vera e propria poesia.
 
 
“How I love the way you move
And the sparkle in your eyes
There's a color deep inside them
Like a blue suburban sky”
 
 
Jerry, il bassista, andò ad aprire. Forse era la solita groupie che veniva per essere pagata profumatamente, per una notte stellare con uno dei ragazzi. Il bassista aprì e si vide una giovane ragazza abbastanza alta, con i capelli lunghi e marroni.
I suoi occhi color nocciola incrociarono quelli del ragazzo e si scambiarono un leggero sorriso, mentre lei voltò lo sguardo oltre la chioma nera e gli occhi di ghiaccio. Intravide quella chioma bionda oscillare leggermente e quella voce che avrebbe riconosciuto fra mille.
«Posso fare qualcosa?», chiese lui, appoggiando la mano allo stipite della porta e guardando la ragazza che divenne improvvisamente rossa.
Scosse di poco il capo e riprese fiato.
«Vorrei parlare con Jani Lane, se è possibile», disse con timidezza e un filo di voce.
Al suo nome, il frontman dei Warrant, posò la chitarra nera e smise di cantare. Seguì con lo sguardo la porta e incrociò quello di Jerry.
 
 
“When I come home late at night
And you?re in bed asleep
I wrap my arms around you
So I can feel you breathe”
 
 
La ragazza incrociò lo sguardo di Jani e le tremarono le labbra, sotto il sorriso del cantante.
Lo osservò dal basso verso l’alto. L’aveva sempre visto alla TV o su qualche rivista. Si era fatta in quattro per guadagnarsi quei soldi e il pass per il concerto e finalmente era di fronte a lui. Ogni giorno ascoltava quella canzone, quella che l’aveva fatta sognare ad occhi aperti.
Lui continuò a scrutarla curioso, sicuramente non si trattava di una groupie, in genere avevano quei vestiti succinti.
«Vuoi un autografo?», chiese con un ampio sorriso che le sciolse l’anima. 
Lei si passò la mano fra i capelli, non riusciva a sostenere lo sguardo del ragazzo.
 
 
“I don't need to be a superman
As long as you will always be my biggest fan”
 
 
Riprese a respirare.
«Volevo solo vederti di persona…», disse quasi con un sussurro, schiudendo di poco le labbra.
Continuò a guardarlo. Per lei era un angelo dai capelli biondi e gli occhi azzurri come il cielo. Notò qualche tatuaggio sulle braccia e sorrise lievemente.
«Jani, ti vogliono al telefono», intervenne Erik, il chitarrista dai capelli marroni, mentre aveva una bottiglia di vodka in mano.
La ragazza li guardò entrambi e rimase sulla soglia, era un incontro che non avrebbe mai dimenticato.
«Digli che sono occupato», rispose, facendo entrare la ragazza.
 
 
“Heaven isn't too far away
Closer to it every day
No matter what your friends might say
We'll find a way (Yeah!)”
 
 
Entrando notò la chitarra nera acustica del cantante, la fissò a lungo. 
Era come se avesse visto l’oro o qualcosa del genere. Incrociò lo sguardo dei vari componenti della band e sentì un lieve rossore alle guance, mettendosi in disparte e Jani le si mise accanto per non farla sentire a disagio. Notò lo sguardo sulla sua chitarra e la prese.
«Ragazzi, andate a rilassarvi. Siete stati grandi, domani ci aspetta il viaggio di ritorno», disse richiamando la loro attenzione. 
Voleva passare del tempo con la ragazza. Rare volte dava la possibilità ad una fan di restare con lui oltre ad una grouppie. 
Senza tante storie i ragazzi uscirono dall’appartamento, mentre Steven gli fece l’occhiolino. Jani non aveva cattive intenzioni e poi era già sposato con Bobbie Brown, di cu si era innamorato perdutamente.
 
 
“Now the lights are going out
Along the boulevard
The memories come rushing back
And it makes it pretty hard”
 
 
Quando lui prese in grembo la chitarra, alla ragazza le si dipinse un ampio sorriso.
«Suoneresti per me?», chiese arrossendo leggermente. Notò anche il capello nero accanto a lui e rimase a guardare. 
Lui sorrise e iniziò a suonare quella canzone che gli era rimasta impressa per sempre.
La ragazza rimase in silenzio, guardando quel angelo suonare per lei. Se non fosse stato per il suo autocontrollo, sarebbe già svenuta appena aveva incrociato il suo sguardo.
Jani sorrise, intonando la canzone.
Si perse in quella voce celestiale, che le accarezzava l’anima e il cuore. 
Era come nei suoi pomeriggi liberi, quando prendeva il suo vinile e lo metteva sul giradischi. Perdendosi in pensieri e fantasie trasmesse dalla stessa canzone.
 
 
“I've got nowhere left to go
And no one really cares
I don't know what to do
But I'm never giving up on you”
 
 
Si lasciò trasportare dalla canzone e dal dolce suono della chitarra, mentre senza accorgersi iniziò a battere il tempo con il piede destro.
Aveva raggiunto il suo sogno, incrociare il suo idolo e voleva che il tempo si fermasse.
Incrociò lo sguardo del ragazzo, mentre il ritornello riecheggiò nell’intero appartamento.
La ragazza chiuse gli occhi e lo seguì, cantando assieme a lui.
In quel momento le si scaldò il cuore, mentre una lieve lacrima le scese sulla guancia, continuando a cantare. Felice e quasi innamorata della persona accanto a lei.
 
 
“Heaven isn't too far away
Closer to it every day
No matter what your friends might say
We'll find a way (Yeah!)”
 
 
Jani la guardò smettendo di cantare, mentre ascoltava la sua voce. 
Sorrise, quando la ragazza se ne accorse si fermò. Imbarazzata diventò rossa in viso e voleva nascondersi.
«Scusa, mi sono lasciata andare…», disse abbassando lo guardo e diventando piccola agli occhi di lui. 
Jani ridacchiò, posando la chitarra accanto al divano. La guardò negli occhi, senza dire nulla. Sfoggiò uno di quei sorrisi che ti rapivano il cuore e quello della ragazza stava palpitando sempre più veloce, seguito dal respiro.
Le loro la avvicinarono, quando i loro respiri si sfiorarono. Lei chiuse gli occhi e si lasciò andare.
«Jani!», la porta si spalancò improvvisamente, mentre il resto della band sembrava essere investita da un camion in piena corsa.
La ragazza si staccò e li guardò.
«Bé è meglio che vada. E’ stato un piacere conoscerti», si alzò salutando tutti e richiuse la porta.
Tutti puntarono lo sguardo a Jani, mentre aspettavano una sua affermazione.
Lui rimase con la bocca socchiusa e poco dopo si ricompose.
«Ci scriverò una canzone», disse, canticchiando fra se e se. Andò nella sua camera da letto, richiudendo la porta.
 
 
 
 
HEAVEN ISN’T TOO FAR AWAY!






-----
Salve a tutti!
Ringrazio chi ha letto tutta questa song-fic!
Per me è la prima e non credevo di scriverne una.
Spero di aver azzeccato con la canzone e il contenuto dello scritto. 


Debbie_93
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Warrant / Vai alla pagina dell'autore: Debbie_93