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Autore: Nano    22/12/2012    2 recensioni
Augurio di Buon Natale e di Buon Compleanno alla mia Lara, una piccola flashfic di natale, Monchele durante la vigilia :)
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Questo è quanto di meglio posso fare per augurarti un Felice Natale e un Felice Compleanno, amica mia. Ti consiglio di ascoltare “O Holy Night” di Lea mentre leggi questa storia, a me ha ispirato infinitamente e non avrei saputo cosa scrivere se non fossi incappata in quelle note qualche pomeriggio fa. Come sai domani parto per la Turchia e non sarò forse in grado di scriverti molto, né di farti degli auguri di Natale carini, quindi te li faccio in anticipo, approfittando anche del fatto che diventi oggi una persona grande e adulta, più o meno. Conserva sempre la tua innocenza e il tuo entusiasmo, è quanto di più bello puoi donare alle persone. Buon Natale, Lara, e buoni diciotto anni.
PS: Devo scusarmi per il ritardo con la mia ff Ho Imparato a sognare, ma con la scuola non ho proprio tempo per concentrarmi, la riprenderò spero a breve. Scusate.



Fall on your knees.
 
"Canteresti per me?"
Cory guardò la ragazza speranzoso, gli occhi che luccicavano come quelli di un bambino la mattina di Natale.
 
Solo che non era la mattina di Natale, bensì la sera della vigilia. 

Cory e Lea erano rannicchiati sul divano, la testa della ragazza era appoggiata alla spalla del ragazzo e stavano osservando da qualche ora le lucine che si accendevano e si spegnevano ritmicamente, annodate dolcemente attorno all'albero di Natale che avevano addobbato con infinita cura qualche settimana prima, discutendo su ogni pallina e su ogni colore.
 
Un po' chiacchieravano, un po' si scambiavano piccoli baci e piccole carezze. Ma la maggior parte della sera l'avevano spesa in silenzio, godendosi la compagnia dell'altro e la pura felicità di essere insieme, vicini. Le loro anime ballavano da tempo davanti alla fioca luce dell'albero, i loro pensieri erano tranquilli.
 
Avevano cenato in compagnia del loro gruppo di amici più stretti, tra risate e aneddoti divertenti. Non lavorando più a stretto contatto erano tante le cose da raccontarsi, i progetti di Naya, le esperienze di Amber, gli esercizi di Harry, i viaggi di Dianna. Stare insieme era come essere a casa, e una volta conclusa la cena Cory e Lea avevano deciso di non seguire gli altri nei festeggiamenti ma di rimanere insieme, a casa. 

"Canteresti per me?" 
La domanda era scivolata dalle sue labbra, interrompendo il confortante silenzio in cui si trovavano i due ragazzi. 
Lea voltò lo sguardo verso Cory, e lo guardò confusa.
 
“Canta per me, ti prego.”
 
Lo sguardo di Cory era implorante, le labbra arricciate in una smorfia dolcissima.
 
“Perché?” Domandò Lea, accarezzando le dita di Cory allacciate attorno alla sua vita.
“Così.. Cioè. Non lo so.”
Lea sorrise dolcemente e si alzò dal divano, districandosi dalla stretta del ragazzo e inginocchiandosi davanti al divano.
Cory si sedette sul bordo e le prese le mani, il cuore che batteva all’impazzata.
 
O Holy night, the stars are brightly shining
It is the night of our dear Savior's birth
 
La ragazza sembrava piccolissima, seduta sul pavimento con le ginocchia raccolte sotto al corpo e I capelli sciolti lungo la schiena, una bambina dolcissima e bellissima, ma la sua voce, già dalle prime note, colpì, come sempre, il cuore di Cory.
Si domandava spesso come fosse possibile una tale magia, le labbra della ragazza piegate in una nota altissima e irraggiungibile.
 
For yonder breaks a new and glorious morn
Fall on your knees, oh, hear the angel voices
 
Come era entrata quella piccola fanciulla nella sua vita?
Così debole, così potente, così magnifica.
Illuminava le sue giornate di luce pura e immensa, e aveva reso la sua vita migliore, in tutti i modi possibili.
Cory era incantato dai suoi occhi così brillanti, e dalle sue labbra perfette che si muovevano dolcemente, ma allo stesso tempo con violenza e decisione. Le teneva la mano, e Lea gliela stringeva forte, tenendola appoggiata alle sue ginocchia. Era così piccola da stare tra le sue gambe divaricate mentre stava seduto sul divano, e le loro fronti quasi si sfioravano. Le dolci note arrivavano alte alle sue orecchie, melodiose.
 
Oh night divine, oh night when Christ was born,
Oh night divine.
 
Il sorriso di Cory andava si aprì piano sulle guance, mentre sollevava una mano ad accarezzare il viso della splendida ragazza che finiva la canzone.
“Grazie.”
Sussurrò dopo un po’. Lea aveva gli occhi lucidi e guardò Cory seriamente.
“Ti amo.”
“Ti amo anche io.”
   
 
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