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Autore: DarkRozan    22/12/2012    1 recensioni
Dopo la guerra con Nettuno Atena ha fatto resuscitare i suoi Cavalieri d'Oro per preparasi all'imminente attacco delle armate Infernali.
In questa situazione si incrociano le vicende di Zart e Sargon. Il primo allievo di Saga di Gemini e destinato all'armatura della Lince, il secondo addestrato da Ioria di leo per l'armatura dell'Orione.
Non potrebbero essere più diversi. Uno controlla le tenebre, l'altro le folgori.
Uno è veloce ed abile, l'altro è forte e potente.
Ma quando il male sorge bisogna mettere da parte i rancori e combattere l'uno accanto all'altro. Specie se quel male è stato la causa del loro primo, lontano incontro.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gemini Saga, Leo Aiolia, Libra Dohko, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un pessimo carattere La neve cadeva lenta ed inesorabile dalle coltri nubi del cielo siberiano. Una tempesta era in arrivo.
Il freddo gelido della regione nella stagione invernale rendeva la temperatura estremamente bassa e quindi pericolosa. Si poteva rischiare di morire assiderati.
Ma tutto ciò non turbava le figure che a passo costante, quasi fosse una marcia, percorrevano in fila indiana le lande ghiacciate. Quattro uomini vestiti di pelli sfidavano i venti della Siberia.
Camminavano in silenzio da dieci minuti quando infine uno di loro proferì parola "Quanto manca ancora, maestro?"
" Non preoccuparti siamo appena arrivati" disse calmo la figura più avanti arrestandosi di fronte ad un lago ghiacciato.
Dunque si rivolse ad un compagno " Cosa ne pensi? Reggerà?"
" Sì, non c'è pericolo. Deve essere spesso almeno due metri" rispose questi tranquillo.
" Meno male, cominciavo a sentire fresco ai piedi"
" Non lamentarti sempre Milo. Impara a cavartela"
" Senti Saga io non amo il gelo come Camus, quindi vedi di non scocciarmi"
" Sempre la solita storia" si lamentò il cavaliere dell'Acquario camminando sul ghiaccio.
" La prossima volta ti porto nel Sahara a fare allenamento. Così vedremo chi si lamenterà per primo"
Saga si voltò verso il quarto compagno " Hai deciso di rimanere lì in eterno Zart?  Muoviti così possiamo iniziare"
" Continuo a non capire, Maestro" rispose confuso " Perché devo allenarmi qui e con loro due?"
" Molto semplice, devi imparare a combattere contro avversari che non hanno i tuoi stessi poteri e in luoghi che non conosci"
Zart camminò lentamente sul lago, per essere sicuro che il ghiaccio potesse reggere. Dopo averlo appurato si preparò allo scontro. Gettò via il pesante mantello nero di lato lasciando che il freddo della Siberia rinfrescasse il suo corpo. Non indossava abiti pesanti, solo una T-shirt nera che arrivava fino alle spalle ed un paio di jeans blu scuri, sulla schiena una fodera per un'arma ai piedi un paio di scarpe consumate ma comode, anche se forse non ideali per lottare sul ghiaccio. Senza badare al freddo avanzò sulla coltre ghiacciata finché non trovò uno strato di ghiaccio piuttosto sottile. Si accovacciò e frantumò lo frantumò con un solo pugnò. Aveva creato un varco di circa mezzo metro in lunghezza e larghezza e senza aspettare oltre vi immerse il volto. L'acqua era gelida, sicuramente vicina agli zero gradi. Fece emergere la testa dopo qualche secondo ed inspirò a fondo la fredda aria Siberiana. Dunque si specchiò nel lago. Vi trovò la figura di un ragazzo di poco più di diciotto anni, i capelli corti e biondi, tendenti all'oro, anche se con qualche ciocca fuori posto. Prese dell'acqua e se la passò ancora sul volto accarezzando il mento pronunciato e liscio, gli zigomi rigidi ed il collo muscoloso. Avvicinò la testa all'acqua ed ammirò i suoi occhi color blu chiaro, tendente all'elettrico. Aveva un corpo flessibile e scolpito, una costituzione da atleta olimpionico quasi. Sorrise e si voltò a guardare i suoi avversari. I tre Gold Saint indossavano le rispettive armature dorate. Nonostante l'eccitazione del momento dovette ammettere una certa inquietudine. In tutti quei mesi aveva combattuto soltanto con Saga, l'uomo che doveva renderlo cavaliere, cercando di imparare le sue tecniche. Saga...uno dei più potenti Cavalieri del Grande Tempio.
Si sentiva lusingato di poter apprendere da un tanto valente guerriero, e sperava in cuor suo di non deluderlo.
" Io sono pronto" disse con tono di sfida ai due Gold Saints " come preferite attaccarmi? Uno per volta o entrambi?"
Scorpio sghignazzò di gusto lanciando un'occhiata a Saga " Non sapevo che il tuo discepolo fosse spiritoso"
" Più che spiritoso è strafottente. Ma imparerà le buone maniere" proferì gelido Camus
" Combatterete in singolar tenzone" rispose serio Saga all'allievo" quando lo deciderò io cambierai avversario"
" Molto bene Maestro, cercherò di non massacrarli troppo"
Saga sorrise seguito subito da Milo " Io non mi preoccuperei per loro" disse semplicemente prima di invitare Camus a raggiungere Zart sul campo di battaglia.
Aquarius si dispose con le braccia distese lungo i fianchi, in attesa della mossa del giovane Saint.
" Sei mio" Zart si lanciò all'attacco pronto a liberare la sua potenza. Quando su abbastanza vicino prese a bersagliarlo con pugni e calci, sempre più numerosi e sempre più rapidi. La velocità era la sua arma segreta, lui, che doveva diventare Cavaliere della Lince, doveva esserlo. Rapido, agile e lesto nei movimenti, attaccare in modo deciso senza risparmiarsi. Così gli era stato insegnato e così combatteva. Ma nessuno dei colpi andò a segno. Camus senza particolare preoccupazione riusciva a schivare o a bloccare tutti gli attacchi. Gli bastavano movimenti laterali o lievi parate per non essere ferito, sempre con il solito sguardo serio e distaccato, come una vera e propria lastra di cristallo. Non si stava nemmeno impegnando.
Zart sentì una fitta nel suo orgoglio. Come poteva non essere in grado di mandare a segno alcun colpo dopo tutti i mesi di addestramento passati con Saga? Valeva davvero così poco?
Improvvisamente Camus afferrò un suo braccio e con uno strattone lo fece roteare in senso orario poi con il suo peso applicò pressione sull'arto intrappolato. Zart cadde involontariamente a terra sulle sue ginocchia, sorpreso da quel dolore improvviso. Strinse i denti cercando di resistere e nello stesso tempo di liberarsi, ma la presa del Saint dorato era ferrea.
" Prima lezione" disse Camus gelido " Mai sottovalutare l'avversario" dunque tirò a sé lo sventurato e lo colpì in pieno con un calcio al torace facendolo volare per parecchi metri sulla coltre ghiacciata.
Zart si rialzò a fatica, era stato un colpo piuttosto duro. Scosse la testa per riordinare le idee e si rimise in posizione, ma prima che potesse muovere un dito si ritrovò gli occhi di Aquarius a pochi centimetri dai suoi. Si era spostato alla velocità della luce. Camus caricò il destro.
" Seconda lezione, abbassa la cresta" Zart incrociò le braccia sul petto cercando di bloccare l'attacco del Cavaliere. Il colpo arrivò e gli mozzò il fiato da quanto era potente. Facendo ricorso a tutta la sua forza di volontà piantò i piedi a terra per non scivolare e forzò ancora la difesa.
Non poteva resistere a lungo. " Terza" disse ancora Camus " Mai esitare. Polvere di diamanti" urlò e dalla sua mano si sprigionò un vento gelido misto a ghiaccio che lo fece volare contro una parete ghiacciata. Cadde a terra tenendosi con le mani il petto ferito e sputando sangue dalla bocca. Il gelo dell'acqua non era nulla in confronto alla Diamond Dust di Aquarius.
" Resistenza contro il ghiaccio pari a zero a quanto vedo" disse il custode dell'ottava casa
" Milo ora tocca a te" disse Saga senza perdere di vista il discepolo.
" Bene, cercherò di non massacrarlo troppo" disse sorridendo lo Scorpione dirigendosi sul campo e sussurrando un ottimo lavoro al compagno dorato. " In ogni caso sette punture dovrebbe sopportarle" aggiunse Saga.
" Sei pronto pivello?" Disse Milo in tono provocatorio rivolto a Zart " Smettila di fare la femminuccia ed alzati in piedi, mostrami ciò che sai fare, o preferisci ritirarti?" il tutto detto con un sorriso di scherno estremamente irritante.
Zart tremò, per la rabbia e per il dolore, per la collera di essere sbeffeggiato. Era appena stato massacrato da un Gold Saint, non era nemmeno riuscito a colpirlo con un solo colpo, ed era sicuro che anche con questo nuovo avversario la cosa non sarebbe cambiata. Sarebbe stato sopraffatto dalla velocità della luce. " In tal caso ti mostrerò di cosa sono capace"
Si alzò in piedi allargando le braccia pronto a combattere.
" Non sono un tipo che si arrende facilmente. Quindi mi dispiace ma non cederò, anzi verrò ad attaccare" Urlò correndo verso il nemico
"Non ci credo, ci prova sul serio" pensò Milo pronto a difendersi.
Zart incrociò le braccia alzate verso il cielo imitando la tecnica segreta che più e più volte Saga gli aveva mostrato. La tecnica più potente di Gemini, l'Esplosione galattica.
L'attacco di pura energia attraversò il campo di battaglia, verso il bersaglio sempre più vicino.
Per nulla spaventato Milo alzò il braccio destro e fermò l'attacco con il palmo della mano senza neanche scomporsi.
Zart venne investito da un'onda di panico. Bloccata come fosse solo un capriccio del vento.
In tutto questo lo Scorpione rideva di gusto " E tu osi chiamare questa inutile imitazione come Esplosione Galattica? Sei lontano anni luce amico mio. Se pensavi di battermi con questa allora dovresti rinunciare. Magari morirò di freddo prima di ricevere un tuo colpo"
Poi senza alcun preavviso rimandò l'attacco al mittente. Zart non riusciva a muoversi per lo sgomento. "Come diavolo ha fatto?" Ma prima di potersi dare una risposta venne investito dalla sua stessa tecnica.
Urlò per il dolore e venne scaraventato di dieci metri indietro. L'atterraggio non fu dei migliori ed il colpo gli fece mancare il fiato per qualche secondo.
" Che c'è ti ho fatto male?" lo canzonò Milo avvicinandosi a passi veloci. Zart rimase in ginocchio stringendosi il petto, nel punto dove era stato colpito. " Pensi che ti abbia fatto male? Non conosci per niente il dolore. Se vuoi sapere cosa sia la vera sofferenza" disse puntando il suo indice destro contro il giovane " Ti suggerisco di provare questo".
Un attimo dopo un lampo cremisi colpì Zart al torace. Il Saint si contorse per qualche istante stringendo i pugni per resistere, mai prima d'ora aveva sentito un dolore simile.
"Tsk, messo K.O. da una sola puntura, che delusione" Poi si voltò verso Saga in lontananza " Ma sei veramente sicuro che costui sia degno di diventare Cavaliere?"
Saga in risposta gli fece segno di girarsi. " Cosa c'è che..." Un gancio destro ben piazzato non lo lasciò finire.
" HAI SMESSO DI CANZONARMI?"
" PICCOLO BASTARDO" imprecò Milo afferrandolo per il polso e lanciandolo di lato.
Zart con un colpo di reni evitò di cadere di schiena atterrando delicatamente sulla coltre ghiacciata a dieci metri di distanza, si voltò ad osservare il suo avversario.
" Volevo scherzare con te, ma ora mi hai stufato. Ora.." Ringhiò Milo Con l'unghia rossa protesa in avanti " Ti farò soffrire, ricevi un colpo rosso cremisi. Cuspide Scarlatta!" 
Zart alzò il braccio sinistro sopra la sua spalla destra raccogliendo il suo cosmo nero. " Danza di Ombre" sibilò.
Dalla sua mano fuoriuscì un fumo denso e nero che si dispose attorno al suo padrone. Stava creando una bariera di tenebra. Le cuspidi si infransero contro il muro oscuro, creando una potente onda d'urto che quasi spezzò il ghiaccio sottostante ed alzando una grande quantità di neve.
Quando questa si diradò Milo vide Zart a terra sulle ginocchia. Cinque cuspidi rosse illuminavano il suo corpo.
Milo si avvicinò " Non male quella tecnica, nonostante tu non abbia ancora acquisito il Settimo Senso sei riuscito a bloccare due dei miei attacchi. Ma non sei ancora abbastanza potente per superare la mia velocità"
Zart alzò lo sguardo sofferente " Allora...diventerò ancora più...veloce" Poi sorrise " Ed allora...sarai tu ai miei piedi" disse ancora prima di svenire.
Milo lo prese in braccio e si avviò verso Saga e Camus " Lo vedremo" disse Scorpio prima di consegnare il corpo esamine del Saint della Lince al suo maestro.
"Tecnica interessante, non avevo mai visto una difesa simile"
" Non è solo difesa" Lo corresse Saga " La sua capacità di manipolare le tenebre gli permette anche di trasformare la Danza di Ombre in attacco, ogni volta differente, come egli la immagina."
Si rivolse dunque anche a Milo "Dunque? Cosa ne pensate? Credete sia Degno?"
" Ha un pessimo carattere, troppo impulsivo, anche se detto da me non ha molto senso" ammise Scorpio " Visto che in questo sono identico a lui. Ma il suo valore come guerriero e la sua tenacia non si discurono."
" Ha ancora molto da imparare, ma crescerà anche lui. Concordo con ciò che ha detto Milo. Ormai è degno dell'investitura"
Saga si voltò ad osservare Zart ormai perso nel mondo dei sogni. Il suo corpo era mantido di sudore, alcune ferite sul torace erano anche profonde. Ma il battito del suo cuore era calmo, esausto come lui del resto. Ma non per questo aveva ceduto.
Non lo aveva mai fatto. "Mi hai reso fiero"
"Ci conviene riportarlo ad Atene prima che le sue condizioni peggiorino. Il freddo Siberiano non è certo da sottovalutare
 Saga annuì, poi sorrise e, caricandosi sulle spalle il discepolo, si voltò per tornare al Santuario.
" Meno male" Commentò Milo " Non ce la facevo più con questo freddo"

Buon giorno a tutti e buone feste da DarkRozan
Lo so, lo so...ho ancora una storia da finire...ma ho bisogno di tempo per riordinare i pensieri.
Intanto spero continuerete a seguire i prossimi capitoli del mio nuovo racconto.
L'idea viene da una bozza che ho fatto tre anni fa...spero vi piaccia.
Saluti a tutti quanti
DarkRozan

  
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