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Autore: FleurTheApocalypse    22/12/2012    1 recensioni
Morte.Ne avvertiva l'odore.
Morte e oscurità e il puzzo dello zolfo.
Castiel ruotò lentamente su se stesso,osservando la quiete della notte,il fitto sottobosco degli alberi a qualche centinaio di metri,il lungo tratto di strada buia,non asfaltata isolata...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessuna stagione
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Morte.Ne avvertiva l'odore.Morte e oscurità e il puzzo dello zolfo.
Castiel ruotò lentamente su se stesso,osservando la quiete della notte,il fitto sottobosco degli alberi a qualche centinaio di metri,il lungo tratto di strada buia,non asfaltata isolata.
Sul ciglio della strada c'era un'auto,quasi appiattita dallo schianto un lato squarciato come se la lamiera fosse stata carta,i bordi accartocciati e anneriti dal fuoco.Le braci lanciavano ancora bagliori nel cielo notturno,sebbene le fiamme si fossero affievolite con il passare delle ore,restando deboli e basse.Non c'era traccia di un secondo veicolo i resti metallici ritorti dell'impala erano troppo distanti dagli alberi perchè questi potessero aver accusato l'incidente.Ma Castiel sapeva cosa aveva provocato l'incidente:qualcosa che non apparteneva a questo mondo.Arricciò il labbro disgustato e con lo sguardo abbracciò le ombre.
Paura.Orrore.Questi i sentimenti che percepiva,mentre una massa appiccicosa colava dai due morti stesi sulla strada.Pallida e sanguinante, Jo giaceva a terra,i lunghi arti scomposti in modo innaurale. Sam era tranciato a metà,in una pozza di sangue brillante che tingeva la ghiaia sottile.L'aria tremolava intorno ai corpi mentre le anime fluttuavano senza meta,incerte confuse,strappate prematuramente ai loro involucri.Guardavano Castiel con speranza e disperazione,ma lui volse lo sguardo,malgrado nell'intimo si struggesse perchè non poteva salvarli.Per mille anni era vissuto a guardia del confine che separava le dimensioni,il confine tra il mondo degli umani e il regno dei demoni,e non era ancora riuscito a dominare la sua empatia. Davvero ridicolo. Dopo tutto ciò che aveva visto,secoli e secoli di sofferenze e morte,avrebbe dovuto ormai trovare il modo di non lasciarsi coinvolgere. I membri dell'alleanza delle legioni,una confraternita di esseri magici che mantenevano l'equilibrio tra il soprannaturale e il reale,lo avrebbero definito un folle se avessero saputo della sua debolezza.
Eppure una parte di lui voleva riportare le anime nei corpi,guarirli con il potere della sua magia,dare loro una seconda possibilità.
Ma salvarli avrebbe significato rompere il patto,e così si allontanò,si mosse veloce verso il muro che tratteneva l'orda dei demoni,un muro impercettibile alla vista umana ma a lui ben visibile.La barriera era danneggiata da uno squarcio profondo,proiettando sottili fasci luminosi con la punta delle dita,sfiorò leggermente i bordi lisi del baratro.La fenditura continuava a vomitare riccioli di fumo e fetore di zolfo.Carpì le infomazioni necessarie,cogliendo il segno distinto del demone,l'odore di marcio putrefascente. Castiel sapeva che qualcuno era riuscito ad attraversarlo,un essere antico e forte,un essere terribile e oscuro sguinzagliato nel mondo degli umani (Lucifero).Sentiva la forza orribile e,insieme,l'insinuarsi della debole traccia di demoni minori,inferiori alla scala gerarchica. Chiuse velocemente la falla.Era il suo compito,il suo più alto dovere.Ricacciare indietro i demoni proteggere l'umanità,per ciò che era,per ciò che sarebbe potuta diventare un giorno.Richiuse lo squarcio,udì un suono lieve,un rantolo,e solo allora si accorse di Dean.
Lo trovò disteso in un fosso,a dieci passi di distanza.Il respiro era debole e irregolare,il corpo squarciato,le viscere riverse e attorcigliate riverse sul ventre e sull'erba.Il braccio sinistro dilaniato e la gamba destra quasi del tutto recisa.Una pozza lucida di sangue circondava il suo corpo.Si chiese se fosse ancora vivo,ma pensò che forse lo era solo per la forza di volontà.
Una rapida valutazione di quanta scarsa forza vitale gli rimanesse rivelò come sarebbe andata a finire.Aveva perso troppo sangue,aveva riportato troppe ferite.Dean sarebbe morto. 
Le cure umane non avrebbero potuto fare niente per lui. "Castiel" sussurrò "E'tu...tutto buio". 
Si sentì attorcigliare lo stomaco. "Castiel" disse ancora le parole si udivano appena "la pancia..mi fa male". Castiel invocò il suo potere,lo avvolse con la magia,gli offrì quanto poteva.
Prese il dolore su di sè, voleva soltanto che passasse nell'aldilà senza patire agonia. All'improvviso s'irrigidì.Sapeva di aver tardato a voltarsi per invocare le grandi riserve della sua magia.Astuto e furtivo,Lucifero stava arrivando alle sue spalle. Troppo tardi.E poi fu solo dolore.
  
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