"Lisanna.
Ogni giorno guardo questo piccolo e vecchio ritratto della nostra infanzia e a stento riesco a controllare le mie lacrime.
Mi sento spento, come se una parte di me se ne sia andata.
Sono passati quarant’anni dalla tua scomparsa ed io sono ancora qui.
La vecchiaia mi ha ormai raggiunto.
Le ossa mi fanno male e spesso, quando sono disteso sul letto, la mia mente si immagina automaticamente una dolce e graziosa ragazza albina che corre sorridente con i suoi amici.
Che corre con me.
Le lacrime mi scendono amare.
A malapena riesco a sentire quel straordinario sentimento che provavo ogni volta che tu mi sfioravi la mano.
Voglio toccarti e abbracciarti di nuovo.
Mi manchi.
Perché mi hai lasciato qui da solo senza alcuna speranza di rincontrarti?
Ti amo.
Solo ora riesco a dirtelo, e me ne pento.
Il mio fuoco sta diventando freddo come il ghiaccio.
Anch’io sto morendo e poco mi rimane da vivere.
Ma solo una cosa mi rassicura.
Quando arriverà la mia ora, tu potrai finalmente riabbracciarmi e sciogliere il mio debole cuore soltanto con un tuo sorriso."