Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: DancingManatee    22/12/2012    2 recensioni
In fondo Sebastian Smythe era pur sempre Sebastian Smythe e non poteva di certo darla vinta a qualcuno, anche se quel qualcuno era l’insopportabile, so tutto io, ma pur sempre adorabile Hunter Clarington.
Huntastian per la warbler week, anche se in ritardo e del tutto isolata.
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hunter Clarington, Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gli Usignoli erano riuniti nella sala prove per discutere della vittoria alle Provinciali.
-Ci stiamo rammollendo se ci sentiamo in colpa per i nostri subdoli trucchetti e, comunque, mi sembra di averne parlato già a sufficienza.- concluse Sebastian, alzandosi dal bracciolo del divano sul quale era seduto e avviandosi verso la porta. Fece per aprirla, ma si voltò e aggiunse:
-Clarington, alza quel bel culo che ti ritrovi e seguimi, fino a prova contraria sei tu il leader di questo gruppo e la preside ha richiesto anche la tua presenza.- Serio, Hunter ribbattè:- E’ ovvio che abbia chiamato anche me, tu sei stato il peggior capitano della storia della Dalton…- Accortosi del silenzio che aveva suscitato, poiché aveva evidentemente toccato un nervo scoperto, passò di fianco al compagno e gli diede una pacca sul sedere:- …ma quello con il fondoschiena migliore!- gli sussurrò all’orecchio, facendo sbuffare Sebastian che alzò gli occhi al cielo divertito.
Uscirono dalla sala e si avviarono verso la presidenza con un sorrisetto stampato sul volto, che si sarebbe allargato se avessero indugiato ancora un po’ sulla porta, in modo tale da sentire Jeff, Nick e gli altri litigare.
-Sganciate!- gongolavano soddisfatti i due inseparabili amici che, come su qualunque altro argomento, concordavano anche stavolta, mentre i restanti Usignoli ribattevano:-Non è ancora detta l’ultima parola!-. Allora il biondo cercò di farli ragionare riunendo i tasselli del puzzle che portavano a un’unica inconfutabile conclusione: quei due stavano insieme, o comunque si piacevano…o comunque erano perfetti l’uno per l’altro! Nel descrivere i loro comportamenti non propriamente usuali tra due amici etero, o comunque tra un amico etero e un altro gay… o comunque tra un amico “ neanche lontanamente bicurioso” e un altro sfacciatamente gay, non si accorse degli sguardi ammiccanti che si stavano scambiando i ragazzi. Quando concluse il suo infervorato discorso, i compagni esclamarono: -Aspetta, aspetta, ma stai descrivendo Sebastian e Hunter o te e Nick?- Abbassando la testa per non dare ai suoi amici la soddisfazione di vederlo arrossire, il bruno ripetè: - Non è ancora detta l’ultima parola…-
In quel momento rientrarono i diavoli di cui si parlava e l’imbarazzo lasciò spazio all’eccitazione, poiché Hunter e Sebastian annunciarono che la preside aveva incaricato gli Usignoli di addobbare l’istituto. L’eterosessualità di Jeff fu al culmine della sua inesistenza quando urlò saltellando (ovviamente, trascinandosi dietro un Nick troppo imbarazzato per gioire): -DECORAZIONI!!!-.
Chi voleva addobbare i corridoi, chi le sale, chi l’albero…:-Ma quale albero?- Hunter li riportò alla realtà: impegnati con le Provinciali non avevano pensato a comprarne uno e nessuno’altro nella scuola teneva così a cuore quella festività da prendersene la briga.  –Uffa, io volevo occuparmi dell’abete!- piagnucolò Thad.
Sebastian si offrì inaspettatamente di andare lui ad acquistare l’albero, anche perché era quello che possedeva la macchina più capiente. Doveva essere accompagnato, però, da qualcuno che lo aiutasse a sollevare la pianta. –Chi vuole godere dell’onore di venire con me?- detto ciò, tutti indietreggiarono lasciando Sebastian con un espressione di finta indignazione sul volto e Hunter, rimasto fermo dov’era, davanti a lui. Quest’ultimo, dopo essersi guardato attorno e aver scrollato le spalle apparentemente indifferente, rispose:
-In tal caso, sarebbe un immenso piacere.-
Salirono in auto accompagnati dall’inseparabile gatto bianco del leader, Capitan Morbidoso.
                                          
 
-Siamo bloccati da due ore in questa stupida automobile per colpa di una stupida persona che ha deciso di sfracellarsi su questa stupida strada, mentre venivamo a prendere questo stupido albero per questo stupido Natale!- sproloquiò Hunter senza prendere mai fiato tra uno stupido e l’altro.
Sebastian, che condivideva l’ansia dell’amico, ma che non soffriva come lui di claustrofobia e quindi riusciva ancora a mantenere la calma, sbuffò:-Dio, Clarington, cosa posso fare?-
-Non so…qualunque cosa! Distraimi!- ansimò l’altro.
-Davvero? Qualunque cosa? Qualunque, qualunque?- chiese l’altro con tono  ed espressione maliziosa.
-Smythe, sei proprio un porco!- esclamò Hunter, portandosi le mani sui fianchi.
-Ti prego, me l’hai servita su un piatto d’argento! Come se poi l’idea ti dispiacesse…-
-Prontooo, sono etero!-
- Si, tanto quanto Hummel…-
-Per una volta sii serio!-
-Io sono serissimo, tu, piuttosto, non hai le palle di ammettere la tua sessualità…-
Respirando profondamente, Clarington  gli poggiò una mano sul braccio, chiuse gli occhi per qualche secondo e poi lo fissò intensamente:- Seb, non so se ce  la faccio ad ammetterlo…ma…sì, SONO ETERO!-
-Se ne sei tanto sicuro, allora dimostralo!- dicendo ciò, si avvicinò all’altro decisamente infrangendo i limiti dello spazio personale-Non ti fa nessun effetto avermi così vicino?- Deglutendo un po’ imbarazzato, l’altro ribbattè: -Semmai è il contrario!- arricciando il  naso, Sebastian si allontanò un po’:- Naaaah-, ma subito Hunter lo riavvicinò a sé tirandolo per il cravattino e lasciandolo decisamente spiazzato, poi gli sussurrò sulle labbra:-Mi stai sfidando, Smythe?- Sebastian avrebbe voluto ribbattere, perché decisamente non era da lui lasciare a qualcun altro l’ultima parola, ma la sua bocca era già impegnata. Hunter si spinse in avanti avvolgendo l’ “amico” in una caldo bacio, lento e passionale, per poi metterglisi a cavalcioni  e continuare quel dolce supplizio sul collo. –E poi tu non eri gay…- mormorò Sebastian tra un bacio e l’altro. A quelle parole Hunter gli appoggiò una mano sul rigonfiamento dei pantaloni e completò: -…e tu non avresti avuto reazioni!-.
 
Sebastian sobbalzò contro  il vetro, dando una testata al finestrino, e portandosi una mano sulla cerniera aperta dei pantaloni e l’altra sul capo dolorante. –Che fai? Prima mi istighi e poi ti tiri indietro sul più bello?- domandò l’Usignolo fingendosi indignato. –Cazzo, Hunter, hai le mani così dannatamente gelate!-.
 
 
Finalmente, dopo quasi quattro ore di assenza, erano riusciti, stremati ma contenti, a ritornare alla Dalton.
Un passo e sarebbero rientrati nel calduccio della loro scuola, due passi e sarebbero andati nelle loro camere al piano di sopra…-Non voglio sapere perché ci avete messo così tanto a tornare, anche se ho delle idee, ma ora fermatevi!- Jeff e Nick sulla porta li accolsero –Vischio docet!- dissero indicando il soffitto dal quale pendeva un ramoscello della pianta natalizia. Sebastian lo prese per il bavero e lo baciò, troppo stanco per contestare. Per non assistere alle reazioni di quelle sottospecie di fangirls impazzite i due si dileguarono, ma stavolta fecero in tempo a sentire i due Usignoli esclamare:- Sai questo che vuol dire? Soldi! – e gli altri compagni replicare stavolta ben poco convinti: -Ma li avete costretti voi, anzi, il vischio!-. Hunter e Sebastian si bloccarono perplessi, scesero qualche gradino e annunciarono:
-Non ci facciamo certo convincere da due checche euforiche! Nè tantomeno da una pianta! E voi altri siete degli idioti se davvero pensate che non stiamo andando a scopare- Hunter si incamminò ma Sebastian indugiò ancora: - Thad, trovati un altro posto dove dormire per stanotte.- Quando aprì la porta, il capitano degli Usignoli che era steso sul letto a petto nudo e occhi chiusi, li aprì e sbuffò: -Finalmente sei arrivato, credevo avessi dimenticato di dovermi ricambiare il favore…-
Il francese, alzando un sopracciglio, sorrise:- Perché dovrei? Solo perché sei il mio capo?-
-No, perché ti piaccio da impazzire.- Sebastian ruotò gli occhi, ma rimase in silenzio.
- O mio Dio, ho tolto l’ultima parola a Sebastian Smythe, quale onore!- lo stuzzicò Hunter.
-Sta zitto e baciami!- sbottò bruscamente l’altro prima di avvicinarsi e appropriarsi delle sue labbra.
In fondo Sebastian Smythe era pur sempre Sebastian Smythe e non poteva di certo darla vinta a qualcuno, anche se quel qualcuno era l’insopportabile, so tutto io, ma pur sempre adorabile Hunter Clarington.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: DancingManatee