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Autore: Sophie_98    22/12/2012    2 recensioni
Come passare un Natale fuori dal comune? Po, Casper e Jasper alias Sofia, Alice e Naomi ce ne daranno una dimostrazione. Tra tattiche militari, GPS rotti e nuvole di zucchero ne vedremo di tutti i colori.
Dalla storia:
*Sofia era a casa già da un’ora quando suo fratello Marco arrivò. Non gli diede neanche il tempo di lasciare la borsa che lo mise a sedere sul divano e con sguardo truce gli chiese:
“Ricordi qual è il piano?” il fratello si fece serio
“Dobbiamo corrompere nonna e zia, per scoprire se BNP (Babbo Natale Potenza, alias papà) ha seguito alla lettera le istruzioni.”
Sofia sorrise malignamente ma poi il suo sguardo si fermò sulla mano alzata di Marco e vide la sofferenza nei suoi occhi, gli fece segno col capo e il bambino non ci pensò due volte, lasciò la borsa sul divano e corse in bagno.*
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Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Natale? Una guerra!




22 Dicembre 2012
Scuola – ore 12:10
 
L’ultimo giorno di scuola prima delle feste di Natale. La tensione era palpabile tra i banchi a cui erano seduti i ragazzi della 2 A, classe del Liceo scientifico “Vattelapesca”, tanto che la professoressa smise di spiegare e iniziò a guardare la classe aspettando chi sa quale cataclisma che di li a poco si sarebbe dovuto abbattere su di loro… Poi riprese noncurante. Alle 12:13 i quaderni avevano iniziato a scivolare negli zaini, giusto per avere qualche vantaggio su coloro che aspettavano l’ultimo minuto. Al secondo banco fila centrale, Sofia era pronta a scattare al suono della campanella, la sua compagna di banco Alice invece non aveva preparato nemmeno la borsa e seguiva distrattamente la lezione mezza addormentata per colpa dell’antistaminico che stava prendendo in quei giorni. Al primo banco sulla sinistra la terza componente del gruppo Naomi, anch’essa pronta a scappare, si scambiava sguardi d’intesa con Sofia o meglio tattiche militari all’avanguardia per scansare anche il più piccolo granello di polvere e arrivare subito alla porta. Le tre erano conosciute rispettivamente come Po, Casper e Jasper(?).
12:15 la campanella non suona, la tensione aumenta e ad essa si aggiunge lo stupore, di solito quando si trattava di tornare a casa il bidello suonava anche in anticipo. 12:15:59 secondi la campanella suona. La professoressa si appiattì contro il muro per evitare di essere calpestata da quei 25 studenti che in momenti del genere sembravano duplicarsi. Sofia si alzò di scatto, infilò la giacca, prese la borsa e con l’aiuto di Naomi portarono fuori di peso anche Alice. Tutto intorno le classi avevano iniziato a svuotarsi, ma la 2 A no, la 2 A era già al cancello…
 
Casa – 13:40
 
Sofia era a casa già da un’ora quando suo fratello Marco arrivò. Non gli diede neanche il tempo di lasciare la borsa che lo mise a sedere sul divano e con sguardo truce gli chiese:
“Ricordi qual è il piano?” il fratello si fece serio
“Dobbiamo corrompere nonna e zia, per scoprire se BNP (Babbo Natale Potenza, alias papà) ha seguito alla lettera le istruzioni.”
Sofia sorrise malignamente ma poi il suo sguardo si fermò sulla mano alzata di Marco e vide la sofferenza nei suoi occhi, gli fece segno col capo e il bambino non ci pensò due volte, lasciò la borsa sul divano e corse in bagno.  BNP sarebbe arrivato da Potenza precisamente alle 18:50:32 sec. Sofia si assicurò che i bagagli fossero allineati al millimetro e si avviò in soggiorno.
Marco, una volta tornato all'ordine trovò la sorella vicino ad una grande lavagna bianca; stizzito le chiese da dove fosse sbucata, ma lei lo zittì iniziando a fare diverse x e o dentro una griglia.… stava giocando a tris,con chi rimase un mistero.
Poi riprese a parlare “Allora, la mail con i regali per Natale è stata inviata il 12/12/12 alle 12:12:12, con un po’ di fortuna speriamo sia stata letta. Il testo citava queste parole:
“A: Pà
Oggetto: Fisica (per assicurarsi che aprisse la mail)
Caro papino dolce e adorato, tu forse non sai quanto io ti voglio bene, per questo quest’anno ho deciso di farti un regalo per natale che ti dimostri tutto il mio amore. Naturalmente anche tu spero mi farai un regalo. Io per natale vorrei tanto tanto un Kindle fire HD con la custodia, il caricabatterie e una ricarica di 100 euro sul cellulare. A pensarci però tu sei tanto gentile e buono perciò facciamo che la ricarica di 100 euro me la fai per la befana. =) Io invece ti regalerò una scatola di scarpe, di quelle che ho nello sgabuzzino, la riempirò con tutto il mio amore e ci metto pure un bel fiocchetto verde. Mi raccomando il regalo di natale perché ci tengo tanto e poi divento triste.=’(
T. V.T....B. Sofia <3”
Marco aveva ascoltato le parole del testo molto attentamente e per essere più sicuro aveva anche chiesto di leggerlo, ma purtroppo non c’erano dubbi, così per la prima volta da quando era tornato a casa, osò parlare senza aver alzato la mano.
“Ma il mio regalo non c’è lì in mezzo!”
Sofia iniziò a guardarsi intorno visibilmente agitata, si era dimenticata il regalo per il fratello e ora stava perdendo la fiducia della sua truppa. Poi ebbe un lampo di genio.
“Marco, il tuo regalo non c’è perché l’ho fatto già comprare, incartare e posizionare sotto l’albero da un esperto designer specializzato in ambienti natalizi. ”
In quel preciso momento M (mamma) busso alla porta e con grande sollievo di Sofia, Marco andò ad aprire lasciandole il tempo di andare in camera sua a contattare Noemi e Alice, per chiedere aiuto.
Entrata nella stanza, si avvicinò al letto busso sul muro al ritmo di Raise your glass e aspettò che il nuovo congegno installato dall’FBI si mostrasse ai suoi occhi. Le pareti ruotarono, mostrando armi di ogni genere e radar le cui lucette segnavano la posizione di ogni persona che avesse mai conosciuto e che stranamente formavano una renna… Il letto lasciò spazio ad una scrivania con ogni genere di aggeggio elettronico all’avanguardia.
Se magari, aveva cercato di contattare l’FBI l’estate prima, era sicura di avere il numero giusto e invece le aveva risposto un tizio di Starbucks chiamandola James Frond, perlomeno era quello che credeva visto che la linea era disturbata. Non doveva più fidarsi di quel tizio di twitter, ma doveva capirlo prima, come si fa a credere a uno che si fa chiamare 007. Alla fine doveva accontentarsi del suo misero computer. Lo accese e mentre aspettava di connettersi al suo adorato MSN chiamò sul cellulare Alice.
“Yawn…Pronto.”
“Casper, missione speciale, bisognerà attingere ai fondi della società.”
“Che?” Sofia iniziò a sbattere la testa contro il muro, da quando aveva iniziato ad assumere quel dannato antistaminico, il suo stratega non era più lo stesso…
“I risparmi Casper, i nostri RISPARMI!” si aveva perso un po’ le staffe. Ma finalmente Alice aveva capito e si diedero appuntamento alla Feltrinelli.
Il computer emise un trillo

Jasper scrive:
È successo qualcosa?

Po scrive:
Ho dimenticato il regalo di Marco, dobbiamo attivare l’operazione Babbo Natale!

Fortunatamente Naomi era ancora lucida e conosceva alla perfezione lo svolgimento che avrebbe avuto l’operazione.
 
Feltrinelli – 18:20
 
Sofia aveva corso per arrivare in tempo, ma fortunatamente abitava nel palazzo a fianco la Feltrinelli…
All’entrata Alice e Naomi erano pronte all’azione nella loro tuta della scuola che stava a tutte più grande di almeno due taglie. Scesero le scale facendo capriole e ruote e procurandosi qualche livido, fino ad arrivare alla cassa, dove un commesso le guardava sbalordito e quello a fianco con aria annoiata indicava la sezione giochi. Poi si rivolse al collega “Non ti stupire, vengono qui ogni sabato e fanno la stessa scenetta.”
Sofia si avviò alla sezioni giochi e più precisamente all’ultima scatola contenete l’ultima PS3 di quel dannatissimo negozio, un unico ostacolo si frapponeva tra lei e il regalo per il suo fratellino : Luigi!
(in sottofondo le voci di Naomi e Alice: “No, ci risiamo.”) Luigi era il grande amore di Sofia, anche se tutta sta bellezza in fondo non era, sorvoliamo. (Naomi e Alice: “Menomale.”) Sofia si era incantata a guardare quel… quel… qualunque cosa fosse. Sofia non dava più segni di vita, Naomi e Alice leggevano un libro e Luigi fissava insistentemente prima il portafoglio poi la PS3 come se sperasse che i soldi comparissero magicamente.
Ormai, erano le 18:45, per la prima volta le tre ragazze stavano per fallire una missione, quando un cellulare squillò nel silenzio più totale del negozio. Sofia ripresasi momentaneamente dallo stato catatonico in cui era caduta, rispose al padre, che annunciò il suo imminente arrivo (sventura te padre puntuale). Non c’era più tempo da perdere, con un immane sforzo, Sofia si avvicinò a Luigi con in mano la Divina Commedia  e SHASHABUI (non la chiamavano Po per niente) il povero ragazzo era svenuto a terra.  Con uno scatto d’agilità Naomi prese la confezione e iniziò a correre verso la cassa, dove purtroppo fu bloccata da un dozzina di  persone in fila prima di lei. La ragazza si guardava in giro e cercava Alice, che in tanto si era appisolata sui peluche nella zona bambini.
“Casper svegliati! Servirebbe un po’ di aiuto qui.” Alice ebbe un sussulto e dopo essersi guardata un po’ in giro si avviò a passo di bradipo alla cassa. Incredibilmente però, dopo essersi avvicinata al primo cliente davanti a Noemi, Alice fece una piroetta o meglio un bel calcio rotante e colpì… ehm si, era un ragazzo sulla ventina e l’aveva colpito… proseguì con una vecchietta, una ragazzina di dodici anni e via così a ripetizione.
Quando finalmente Naomi intravide il commesso imbambolato, corse a pagare e… o cazzo i soldi, non aveva i soldi con se! Si gira di scatto e dietro la folla inferocita, fa segno a Sofia di lanciarle il portafoglio.
La ragazza però non si può dire che le prestasse molta attenzione. Dopo aver colpito brutalmente Luigi infatti, era rientrata in stato catatonico, motivo per cui Luigi era stato portato fuori da Alice moolto delicatamente e appoggiato dentro un camion della spazzatura che passava di là.
Sofia a metà tra lo scioccato e lo scocciato si era avviata alla cassa per pagare quella benedetta PS3 che le aveva procurato tanti guai. Uscite dal negozio, spiccava in mezzo al nulla una macchina, erano le 18:50:30 sec. poteva essere solo una persona: P! In meno di un secondo Sofia subì una vera e propria metamorfosi, se prima aveva la tuta della scuola, ora era vestita di tutto punto come se andasse a una festa, l’aria di morte e disperazione che aleggiava nelle sue vicinanze era sparito e ora si vedevano unicorni rosa volare a destra e manca, più fastidiosi dei moscerini… Dal cielo pioveva zucchero filato e polvere di fata (?), Noemi e Alice per evitare di diventare rosa, avevano dovuto aprire gli ombrelli, destino toccato alla stoffa di quest’ultimi.
Con uno scatto repentino aveva infilato il regalo per il fratello nel bagagliaio ed era corsa a corrompere il padre per assicurarsi che il suo adorato Kindle fire fosse arrivato a destinazione.
Marco era sceso, trascinando l’enorme borsone colmo di vestiti anche se all’apparenza, era più il borsone che trascinava Marco.
Arrivarono a Potenza, seguiti dalla fedele nuvoletta zuccherosa di Sofia e da Alice e Noemi che si erano intrufolate di nascosto in macchina facendo venire un mezzo infarto a tutti, dopo aver superato innumerevoli peripezie. Avevano superato gli altissimi monti Appalachi, il torrido deserto del Sahara, il vasto Oceano Pacifico… Il GPS si era rotto.
 
24 Dicembre 2012
Potenza: casa di non so quale zia, di non so quale grado, di non so quale paesino – ore 23:50
 
Ormai era la Vigilia di Natale, un atmosfera di pace e serenità aleggiava i  tutte le stanze… Ops, questa è la casa dei vicini. Nella casa della zia di Sofia, chiunque essa sia, accadeva tutt’altro. Nella stanza che dava sulle scale per il piano di sopra, un’avvincente sfida di ping pong stava avendo luogo. Nel salone invece si trovavano tutte le donne di casa, un paio di nonne addormentate, due zie che lavoravano a maglia, una delle cuginette appena nate sonnecchiava tranquilla e Sofia e le sue amiche più qualche zia furbetta, giocavano a poker, basti dire che queste ziette erano tanto furbette che avevano prosciugato il portafoglio delle tre povere ragazze.
Alle 23:55 Sofia era tranquilla e rilassata, aveva sistemato il regalo sotto l’albero, peccato che mancasse un ultima cosa: la foto del designer di interni etc. che metteva il regalo sotto l’albero come richiesto dal fratello. Si doveva agire velocemente, così corse a prendere il travestimento da designer nella macchina e si affacciò alla sala ping pong per scegliere la sua vittima. Spostava lo sguardo da una testa pelata all’altra, più qualche rara chioma mora dei cugini più piccoli, ma non trovava nessuno che corrispondesse al suo ideale di finto Designer. Sofia era disperata, così decise di fare un salto dai vicini a vedere se trovava di meglio, non appena uscì dal cancello, si imbatte in… Marcyyyyyyyy.
Marcello, più conosciuto come Marcy, era l’unico componente maschile del gruppetto di allegre donzelle che ogni sabato assale la Feltrinelli e va in giro con nuvole di zucchero. Sofia aveva iniziato a mettere in atto il suo malefico piano, così il povero Marcy si era ritrovato vestito da… Designer. Adesso immaginate un ragazzo di 15 anni alto 1,70 con i vestiti di due taglie più piccoli pieni di pizzi, merletti e fiocchetti di tutte le tonalità e due corna rosse da renna che si illuminavano, di certo non un bel vedere… Contento Marco che voleva addirittura una foto.
Le contestazioni di Marcello erano state inutili purtroppo, così alla fine era stato costretto a fingere più e più volte di mettere quel maledettissimo regalo sotto l’albero, fino ad ottenere lo scatto perfetto.
“Io non ho contestato niente, anzi devo dire che questi vestiti erano piuttosto comodi.”
“Marcy, non parlare e forse salverai un minimo di dignità!”

A mezzanotte precisa, il prima desertico salone, si era riempito di persone che avevano iniziato a scambiarsi i regali e gettare carte colorate qui e là. Sofia aveva ricevuto il adorato Kindle fire HD, anche se non subito, prima il padre le aveva regalato una scatola contenente tutti i compiti delle vacanze e non una scatola qualunque ma una scatola per i traslochi… Alice aveva finalmente potuto riposare su un morbidoso divano, Naomi aveva dimenticato di aprire l’ombrello, diventando così rosa grazie alla nuvola zuccherina (speedy era già preso), Marcy aveva trovato un lavoro come designer e tutti vissero felici e contenti… Fino alla Befana.
 

Piccola one-shot scritta a 4 mani con Maya_Fey, che ringrazio tanto per essersi prestata a questa mia pazzia. Ringrazio di cuore anche tutti coloro che recensiranno o semplicemente leggeranno questa storia. Spero di avervi strappato almeno un sorriso. =) 
Buon Natale by Sophie

   
 
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