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Autore: F l a n    08/07/2007    8 recensioni
Ebbene, vi suona familiare il titolo in qualcosa? Questo è il sequel che tutti aspettavate... (si ok, ma anche no..) di Oggetti Talismani e Pozioni, se non avete letto quella fanfiction dubito che ci capirete molto... Passiamo comunque all'introduzione: "Ash e Misty e i loro soliti litigi, Ashley la loro figlia e Jake il suo migliore amico vorrebbero risolvere la situazione... ma c'è da fidarsi se qualcuno ti offre da bere dopo una lite e il contenuto del bicchiere è sconosciuto?" E quindi, rieccovi qua con un ritorno del vostro mendicante preferito, Ash e Misty e le loro avventure!
Online L'ultimo Capitolo ^^.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oggetti Talismani e Pozioni 2:

*Pozioni?  No grazie…*

                     

Bene, rieccomi qua con il sequel di Oggetti Talismani e Pozioni, se non l’avete letta, temo che potrete capirci qualcosa… Quindi vi invito a farlo…

Felici di rivedermi? (ehi cos’era quel noooo? <_<), immagino di si, a parte questo, vi avverto che la fic non sarà lunghissima, mi auguro però che vi piaccia. Sappiate che è ambientata qualche anno dopo Oggetti, quindi Ashley e Jake (Rispettivamente i figli di Ash e Misty e di Gary e Liet) hanno più o meno 15 o 16 anni.

E con questo buona lettura ^.^

 

Capitolo 1: “Se i genitori litigano…”

 

Il tempo scorreva felice nelle giornate soleggiate di Pallet Town, e Ashley, la dolce figlia di Ash e Misty ormai felicemente sposati, si era concessa una pausa dal suo viaggio di formazione di allenatrice di Pokemon, con lei anche il suo amico Jake, figlio di Gary e Liet si era preso una pausa nella sua città natale.

Ormai il Pichu di Liet era divenuto un bellissimo Raichu che scorrazzava nel prato accompagnato dal Pikachu di Ash. Si certo scena un po’ insolita, la figlia che ha un pokemon di ultimo stadio e il padre di stadio intermedio, ma per quanto Raichu apparisse forte, Pikachu aveva più esperienza.

“Ehi Ashley, ancora ad allenarti?” Una voce a lei familiare la raggiunse nel giardino di casa sua.

“Oh Jake, io perlomeno mi impegno, a differenza di qualcuno!”

“Chissà perché allora l’ultima volta di ho battuto!”

Ashley del resto aveva preso molto da suo padre, e Jake bhe si lui aveva preso tanto da Gary ma era sicuramente più saggio e meno tonto della ragazza.

“Allora voi due la finite di litigare?” Una donna dai capelli rossi uscì dalla porta di casa sorridendo e tenendo un’espressione accigliata… quelle scene le ricordavano qualcosa.

“Ma mamma! Ha cominciato lui!”

“No è colpa sua!”

“Ahh… oddio è colpa di entrambi!” Poggiò le mani sui fianchi e raddolcì lo sguardo, mentre i due si voltarono la schiena offesi.

“Piuttosto, Jake rimani qui a mangiare?”

“Non lo so… comunque volentieri!” Rispose entusiasmato il ragazzino, Ashley invece si lasciò sfuggire una mossa di disappunto.

“Allora apparecchio un posto in più!” Misty tornò felice in casa e finì di preparare il pranzo.

“Piuttosto, Ashley dov’è tuo padre?”

“Sarà a fare una delle sue solite dimostrazioni, o a gasarsi in qualche villaggio…” Il suo tono era pari a quello di qualcuno decisamente rassegnato.

I due entrarono in casa sedendosi a tavola e notando che c’erano 4 posti apparecchiati.

“Mamma, ma papà viene a mangiare a casa?”

Misty rispose un con un sì e non si dilungò molto, anzi pareva irritata. Dovevano aver litigato nuovamente per qualche sciocchezza, e non sarebbe la prima volta ovviamente.

Poco dopo si aprì la porta di scatto e un uomo alto e dalle forme fisiche decisamente bellissime si fece largo nella stanza.

“Buongiorno!” Disse con fierezza appendendo la camicia nera all’attaccapanni e rimanendo a petto nudo, faceva un caldo incredibile e doveva prendersi una maglietta nuova.

“Bentornato, grande eroe, allora ti sei mostrato con le tue grandi abilità davanti a mezzo mondo?”

Ok, gli anni cambiavano molte cose, ma tra di esse non erano inseriti i nomi di Ash e Misty.

La figlia diede un occhiata rassegnata a Jake e sospirò.

“Misty, perché devi sempre trattarmi così?” si lamentò il marito avvicinandosi a lei ancora a petto nudo.

“Che c’è cerchi di sedurmi?” chiese in modo indifferente la donna.

“No, anzi ora vado a recuperarmi una maglietta.” Concluse salendo le scale che portavano al piano successivo.

“Oddio Ashley, ti prego spiegami come ho fatto a sposarmi uno così, spiegamelo tu!” si mise una mano tra i capelli rossi e si sedette a tavola portando con se le pentole contenenti il cibo.

“Bhe mamma, io non posso di certo sapere perché ami mio padre.”

L’uomo riscese con una maglietta bianca e un sorriso a 32 denti, come se niente fosse successo, e si sedette insieme al resto della famiglia.

Durante il pasto, Ash cominciò a raccontare delle sue avventure, e delle dimostrazioni che dava nei villaggi, e quanto la gente lo adorasse.

“Penso che tra queste persone vi siano anche delle ragazze.” Intervenne acida Misty porgendogli in modo poco gentile il piatto di sushi che aveva preparato.

“Ovviamente!” Ecco, Ash era il tipico uomo che non sapeva ne fingere ne farsi furbo, e non conosceva Misty dopo anni e anni che stavano assieme, peggio per lui ovviamente, che si sarebbe subito un angheria da parte della donna. Certo tante cose cambiavano, ma loro no.

“Ah.. e lo ammetti anche… Ash Ketchum… esigo che tu venga a parlare IN PRIVATO con me.” Misty si alzò dalla tavola e lo portò nel salotto accanto chiudendo la porta a chiave.

Ashley e Jake si diedero un cenno d’intesa, e non ci volle molto per capirsi, si alzarono immediatamente da tavola e appiccicarono le loro orecchie alla porta del salotto.

Le parole erano appena udibili, ma i due comunque riuscirono ad intuire alcune parole della litigata.

“Pokemon, Pokemon e ancora Pokemon ma non sai pensare ad altro?! E poi ora mi vieni a dire che ti ronzano dietro anche altre donne, e io cosa dovrei pensare?” Misty stavolta era veramente irata, e l’altro non apriva bocca a sua difesa disse solamente:

“Ti giuro, non ho mai toccato una donna.” Su questo però ci poteva credere, quello che aveva davanti, infondo, era Ash Ketchum, e la cosa equivale a: io-sono-un-santarellino-le-donne-e-il-sesso-non-so-bene-cosa-siano, e diciamocelo se non era per Misty non lo avrebbe mai saputo veramente.

“Scusami…” Fu la risposta definitiva che sentirono i due ragazzi.

“Ehi, Jake, ti va di aiutarmi in un impresa?” chiese la ragazzina dai capelli neri e occhi marini.

“Ovvero?”

“Far riappacificare i miei genitori, dobbiamo trovare qualcosa di potente…”puntualizzò la ragazzina.

Jake sorrise e accennò di si con il capo, ma non potevano sapere che ad Ash e Misty per riappacificarsi bastava una bella nottata assieme, e quindi si misero comunque al lavoro.

 

 

“Mamma, io esco con Jake, andiamo alla biblioteca!”

“A fare che?” chiese incuriosita la madre mentre rivolse un occhiata d’odio ad Ash.

“A… documentarci sulle nuove specie di Pokemon!” sintetizzò cercando una scusa Jake.

Misty annuì lasciando andare da soli i due ragazzi che chiusero la porta alle loro spalle.

“Allora, abbiamo intenzione di fare pace oppure no?” chiese Ash lanciando svogliatamente il telecomando sul divano.

“No!” L’uomo tutto sommato avrebbe dovuto conoscere il suo carattere, lei era una di quelle persone che amava farsi desiderare, e alla fine comunque l’avrebbe perdonato e ricompensato, ma ad ogni modo il signor Ketchum negli anni aveva mantenuto la sua stoltezza e quindi le liti rimanevano sospese per le cose più sciocche e assurde.

 

Ashley e Jake camminavano per i sentieri di campagna di Pallet, quando si imbatterono in un uomo incappucciato. Abbastanza insolito per essere estate, senza contare che faceva un caldo terribile.

Notarono sulle sue spalle un enorme sacco, poverino, doveva essere pesante-

“Signore vuole una mano?” chiese Ashley, e fu qui che Jake riconobbe la parte che aveva preso dal padre.

“No, grazie ragazzina, piuttosto, voi avete bisogno di qualcosa?” i due non riuscivano a scorgere il volto dell’uomo misterioso che posò il sacco a terra.

I due sbirciarono curiosi notando un sacco di boccette e amuleti.

“Bhe, dubito che abbia qualcosa che faccia aumentare l’intelligenza di mio padre, o faccia riappacificare gli animi dei miei genitori!” La ragazzina cominciò a ridere grattandosi il capo e Raichu guardò perplesso l’uomo appena incontrato.

“Non ho esattamente ciò che mi chiedi, ma ho questa.” Jake sbuffò, non si fidava di quegli intrugli che chiamavano pozioni.

Sotto la luce del sole scintillò una boccetta dal liquido azzurrino, su di essa erano incise delle parole in una strana lingua.

“Con questa pozione i vostri genitori scopriranno un nuovo affiatamento tornando al passato e scoprendo in modo rinnovato il loro amore.”

In realtà la piccola Ketchum non ci capì granchè ma la parola amore rinnovato suonava decisamente bene.

“Ashley, non starai facendo una sciocchezza?” Chiese il ragazzino mentre lei estraeva il portafoglio dalla tasca.

“Mannò, fidati, io penso che non ci sia nulla da temere.” Ashley pagò la pozione e il mendicante riprese velocemente il suo cammino fino a scomparire nel nulla.

“Chissà se ci sono delle contro indicazioni…” Commentò Jake prendendo la boccetta.

“Bhe, non ci rimane che farla provare ai miei!”Il ragazzino strabuzzò gli occhi, certo che la sua compagna di viaggio rendeva sempre le cose problematiche facili…

In fretta e furia tornarono a casa, Misty si stava rilassando annaffiando le piante, e Ash dal canto suo era poco distante ad allenarsi con Pikachu.

“Adesso, dobbiamo andare in casa e versargli questa in un po’ di acqua fresca…”

I due sgattaiolarono in casa senza farsi notare.

Jake prese due bicchieri e li poggiò sul tavolo, Ashley come da istruzioni versò il liquido nei rispettivi bicchieri.

“E se qualcosa andasse storto?” La situazione era assurda, si preoccupava di più Jake che la ragazzina che con un sorriso smagliante rispose;

“Andremo alla ricerca del mendicante.”

Più facile a dirsi che a farsi, ma del resto lei non sapeva cosa era accaduto anni prima ai suoi genitori, e quindi prese i bicchieri, Jake avrebbe dovuto darlo ad Ash e lei a sua madre.

 

 

“Ash” esclamò il ragazzo avvicinandosi all’affascinante uomo dai capelli corvini che non ci mise molto a notare il bicchiere d’acqua.

“Oh grazie ragazzo, avevo proprio bisogno di una bevuta…” Prese il bicchiere dalle sue mani, e non sapeva perché si sentiva già tremendamente in colpa per tutto ciò.

 

 

“Mamma, vuoi un bicchiere di acqua fresca? Mi sembri affaticata…” Misty rivolse un occhiata accigliata alla ragazza, chiedendosi in primo luogo quando fosse tornata, e in secondo da quando era così carina e gentile… I suoi gesti gentili spontanei erano contabili sulle dita, esattamente come quelli di Ash. Decise comunque di non pensarci e afferrò il bicchiere poggiandolo sulle labbra e facendo scorrere il liquido nella sua bocca.

Ashley pregò. In effetti era il caso…

 

Poco dopo Misty barcollò cadendo a terra, e dall’altra parte del cortile Ashley poté sentire urlare un:

“ASHLEY TUO PADRE E’ SVENUTO!”.

Ashley strinse i denti.

Adesso era veramente nei guai…

 

Fine Cap 1

 

Allora, si, disperatevi, rieccomi con il mio adorato mendicante al palo a combinare guai… Stò scrivendo questa fic in contemporanea con White Rose, non penso che sarà molto lunga, in compenso ho già le idee ben chiare su tutta la trama…

Che dire, un bacio da me e dal vostro mendicante di fiducia.

Al prossimo capitolo, e recensite ^-^!

   
 
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