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Autore: HitomiKisugi    23/12/2012    4 recensioni
È il compleanno di Mike e Zoey gli fa un regalo. Sarà quello giusto? Vi rigiro la domanda.
La mia prima -e penso unica- Zoke!
 
Attenzione! Possibilità di OOC!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mike, Zoey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - La vendetta dell'isola
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Toronto, Canada.
 
Erano passati alcuni mesi dalla conclusione della quarta edizione del reality e gli ex concorrenti avevano ricominciato, pian piano, a riprendere le redini della loro solita vita quotidiana.
Per un'altra persona, invece, ne era iniziata nuova. Questa sorrise al pensiero; ancora non riusciva crederci che finalmente stesse conducendo un’esistenza come una qualsiasi persona normale e senza interferenze di un certo tipo, eppure… altro che sogno, era tutto vero! Meravigliosamente vero!
 
Galeotto fu proprio quel reality show…
Mike non era certo uscito vincitore effettivo da quella sfida tanto sadica, ma aveva guadagnato ben altre vittorie che certamente i soldi non gli avrebbero mai dato.
Aveva trovato l’amore sottoforma di angelo dai capelli rossi che gli aveva dato la forza di ribellarsi e sconfiggere quel disturbo della personalità multipla che da sempre lo aveva accompagnato come una maledizione.
 
Già, era pure stata cosa non da poco convivere con quei quattro pazzi ed altrettanto trovare una scusa per giustificare quel suo repentino e ingiustificato cambiamento agli estranei.
C’era gente che lodava le sue doti di attore, come lui si faceva definire, e invidiava il talento e la grazia di Svetlana oppure il suo fare esperto di avventuriero qual era Manitoba Smith, per fare un paio di esempi. Avrebbe avuto una brillante carriera davanti a sé, chissà quanti premi avrebbe potuto ricevere per la miglior interpretazione, sembravano dire quei loro occhi ammirati.
Altri, invece, lo consideravano solo un pazzo da legare, scappato da chissà quale manicomio. E puntualmente erano lì a criticarlo, con l’assoluta convinzione che basti una semplice occhiata per aver capito tutto di lui e quindi di aver ragione.
Quell’ultimo era, senza dubbio, la peggior parte del caso. Il castano si era trovato ad aver a che fare con i loro sguardi freddi e sprezzanti che parevano dipingerlo come un mostro. Trovava inutile tentare di dar loro una spiegazione alla quale era facile non venire creduto. E poi non osava biasimarli nemmeno, pensando che forse un po’ “mostro” lo era davvero.
Mike poteva contare sull’appoggio e sulla comprensione dei suoi cari e degli amici più sinceri, ma, a volte, la sua situazione lo struggeva, desiderando avidamente essere un ragazzo come tutti gli altri. Oppure, in casi estremamente fortunati, trovare una persona speciale che lo amasse nonostante il suo disturbo. Non aveva mai sperato né preteso di trovarla in un contesto insolito qual era un reality show… ma si sa, a volte la vita prende vie inaspettate. E piacevoli.
In quel giorno diverso dagli altri, lui era seduto sulla panchina del marciapiede nelle vicinanze del parco, aspettando con trepidazione l’artefice della sua felicità, il suono della sua voce, per lui calda e melodiosa, che annunciava il suo arrivo.
 
-Mikeee!-
Eccola lì, la persona tanto attesa dal castano che lo stava raggiungendo di corsa, troppo ansiosa ed eccitata, fino a mancarle il fiato.
La ragazza dai capelli rossi raccolti in due deliziosi codini, dagli occhi color nocciola che sprizzavano felicità e da quel sorriso così radioso che pareva essere l’essenza mancante per compensare e rallegrare l’uscita in quel giorno così nuvoloso. La ragazza che ora indossava una maglietta rossa, una giacchetta bianca, pantaloni in jeans aderenti e dello stesso colore e un paio di ballerine in tinta senape. Nella mano destra stringeva una borsetta verde smeraldo.
-Zoey!- urlò felice Mike, alzandosi immediatamente e allargando le braccia per accogliere il suo amore. Lei gli buttò le braccia al collo, stampandogli un bacio sulla guancia, mentre lui era impegnato a stringerla con calore e con affetto. –Allora sei venuta veramente!-
La diretta interessata fece una risatina, guardandolo con amore.
-Ma scherzi? Pensavi davvero che non sarei venuta proprio nel giorno in cui il mio ragazzo compie diciassette anni?-
-Dai, Zoey! Lo sai che mi sarebbe bastato anche un semplice messaggio di auguri! E visto che oggi promette anche pioggia, non me la sarei certo presa con te se non fossi venuta!-
-Nemmeno un uragano mi avrebbe fermata dal mio tesoro! E, per quanto riguarda gli auguri, ho portato qualcosa di meglio di una frettolosa e tiepida scritta dal telefonino!- si staccò da lui e gli porse la borsetta. –Tanti auguri, Mike! Questo è per te! È stato difficile scegliere il regalo adatto, ma spero che ti piaccia.-
-Oh, ma non dovevi! Mi sarebbe bastata la tua presenza!-
-Dai! Aprilo, aprilo!- lo incitò l’altra, troppo curiosa di sapere come avrebbe reagito e un po’ timorosa al pensiero che forse non l’avrebbe gradito.
Il castano affondò la mano in quel contenitore di plastica e ne estrasse un pacchetto quadrato blu cobalto attraversato da una striscia bianca che finiva legata a fiocco.
Sciolse il nodo e sollevò il coperchio. Dentro vi trovò una cosa che, sulle prime, lo lasciò perplesso ma interessato. Era un cubetto in acciaio, precisamente un dado, che recava impresso sulle sei facce i punti neri da uno a sei.
-Un dado?- chiese Mike, morso dalla troppa curiosità di sapere perché avesse scelto quel regalo così insolito ma, tutto sommato, dall’aspetto carino. Mentre ella resse la scatola lui lo prese, se lo rigirò fra le dita e cercò di indovinare il motivo di quella scelta.
Zoey comprese il suo stato d’animo, che d’altro canto aveva previsto fin dall’inizio, e si affrettò a svelargli l’arcano.
-Sai, Mike… Ho sempre pensato che ad ogni persona venga associato un oggetto. Nel tuo caso ho scelto quel dado perché impersonava il ragazzo che ho conosciuto ai tempi del reality. Quel tipo che mi è piaciuto fin dal primo sguardo, che mi ha nascosto il suo problema per paura della mia reazione, ma che alla fine ho continuato ad amare perché, in fondo, con quella sua particolarità era speciale.-
Il volto del ragazzo s’illuminò con un tenero sorriso.
-Ho capito! Allora questo cubo rappresenterebbe le mie vecchie personalità!-
-Sì. Svetlana, Manitoba,…- la rossa indicò le facce del cubo, prima una e poi un’altra. Mike la imitò.
-… Chester, Vito.-
-Ma lo sai qual è quella che mi piaciuta di più?-
-Sono troppo curioso! Dai dimmelo!-
La ragazza, allegra e divertita dalla reazione dell’altro, posò il dito sui cinque puntini.
-La tua quinta personalità, ovvero il Mike dolce e premuroso che mi ha scaldato il cuore, che mi fatto sentire al centro dei suoi pensieri, che ha combattuto per me per vincere contro i suoi alter ego.-
Il moro trovò divertente e tenera quell’affermazione così originale e inaspettata. Bella Gioia non poteva rendersi conto di quanto lo avesse reso felice con quelle parole. La storia del disturbo della personalità multipla faceva ormai parte del passato, ma qualcosa gli diceva che Zoey avrebbe continuato ad amarlo lo stesso, incondizionatamente. Certo, sarebbe stata dura vedersela specialmente con Vito… ma fortunatamente le cose si erano risolte per il meglio. Pensarci non occorreva più.
 
-Oh, Zoey! Questo è senza dubbio il regalo più originale e adatto a me! Grazie mille, tesoro! Non vedo l’ora di ricambiarti il favore!- all’improvviso frenò l’entusiasmo. Un particolare gli passò per la testa. -Però… aspetta. Il dado ha sei facce. Quale sarebbe allora la sesta? Ci hai pensato?-
Il sorriso dell’altra scomparve, assumendo un’espressione tra il triste e il dispiaciuto.
-Beh… a dire il vero… sì.- mormorò, staccando gli occhi da lui, quasi sentendosi in colpa.
Mike non poteva lasciare che quel viso che tanto gli piaceva venisse sopraffatto da tristi pensieri e la incoraggiò, con dolcezza, ad aprirsi a lui.
-Non preoccuparti per me. Dimmelo pure.-
La rossa prese qualche secondo di tempo e riprese a guardarlo. Stimolata e rincuorata, cominciò a parlare.
-Ci avevo pensato tanto, non è stato facile… avevo anche meditato di sceglierti un altro regalo. Però poi… mi ero ricordata di quella volta in cui facevi il misterioso, stavi con Ann Maria quando avevo capito che quella che ti piaceva ero io. Insomma… ero arrivata al punto di non riuscire a capirti e a pensare che o eri indeciso o forse mi stavi soltanto prendendo in giro…-
-Zoey…- il suo ragazzo appoggiò le mani sulle sue per darle calore e conforto. Quel ricordo sarebbe rimasto la parte più spinosa della loro relazione. Mentirle e tenere nascosto il suo problema era stata davvero pura vigliaccheria oltre che essere spiacevole. Se fosse stato sincero con lei fin dall’inizio, avrebbe chiaramente risparmiato un sacco di incomprensioni. Tornare indietro non si poteva, ma imparare dagli sbagli e far in modo che non si ripetessero più si era sempre in tempo. E glielo doveva solo dimostrare. –Da oggi ti prometto che fra noi due non ci saranno più né misteri né incomprensioni. Sarò soltanto il Mike con la personalità che preferisci, quello dolce e premuroso come piace a te… e a me!- sorrise dolcemente. –Anzi, sai che ti dico? Facciamo così: mettimi alla prova! Se fra un anno esatto riuscirò nel mio intento, tu… me lo farai capire regalandomi una sfera! Ci stai?-
Bella Gioia fece una risatina gioiosa e cristallina come l’azzurro del cielo d’estate. Il cubo con le sue sei facce, la sfera che ne ha solo una… Forse si sarebbero appassionati entrambi di geometria, alla fine! Appoggiò lentamente un dito sulle labbra dell’altro, per zittirlo.
-Non c’è bisogno che tu mi faccia quella promessa, Mike! Tu sei già come voglio!-
-Però la vorrei lo stesso!-
-Allora… Vedremo!- parve cedere.
-Non vedo l’ora che arrivi il tuo compleanno, sai? E il tuo regalo sarà speciale!- la stuzzicò.
-Ah, questo sì che me lo devi promettere!- lo prese gentilmente in giro.
 
Poi smisero di parlarsi; era venuto il momento di fare qualcos’altro di più piacevole. Si fissarono amorevolmente negli occhi mentre i loro volti cominciarono ad avvicinarsi.
Cominciò lentamente a piovere come previsto, ma ciò non riuscì ad impedire a loro di scambiarsi un lungo e tenero bacio, prima di correre, mano nella mano, a ripararsi.
 
 
FINE.
 
 
(Ringrazio Amor31 per esserci sempre e comunque a commentare… e spero anche stavolta!)
 
Auguri di Buone Feste a tutti!
E grazie a chi recensirà (spero!).
 
   
 
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