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Autore: RollingGirl    23/12/2012    4 recensioni
E rieccola con una nuova FF! Tutta la storia si svolge nel campo estivo "Camp Wawanakua", situato su un'isola, dove 18 ragazzi si ritroveranno a passare indimenticabili avventure insieme, nella buona e cattiva sorte. Qui, Courtney, all'inizio scontenta di tutto, stringerà amicizia con Duncan, un punk delinquente che mostrerà un noto interesse verso di lei. Chi sa, se tra i due sboccierà mai qualcosa.. (?)
Enjoy it^^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bridgette, Courtney, Duncan, Geoff | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - L'isola
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Capitolo 3: Your sick twisted smile

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<< DRIIIN! DRIIIN! >>

Lo scocciante suono della sveglia mi fece aprire bruscamente gli occhi, ancora impastati dal sonno.Erano appena le cinque del mattino. Sbadigliai e richiusi gli occhi piano piano.

- Umm, oggi è il gran giorno, si parte per il Ca..campo estivo.. - ma non riuscii a connettere bene i miei pensieri che ricaddi nel sonno.

- COURTNEY! MISERIACCIA, ALZATI!! -

Le grida di mia madre mi svegliarono d'un botto. Guardai con gli occhi semi aperti la sveglia. Erano le 5:10, capirai, per dieci  minuti, tutta questa collera. Mi stiracchiai per bene e andai in bagno. Mi feci una doccia rapida e mi vestii con una T-shirt turchese, un paio di jeans skinny chiari e le Superga bianche, con stile ma comoda, insomma. Mi truccai e sistemai i capelli al volo, e scesi i gradini  a due a due fino al piano di sotto. Trovai mia madre già vestita che lavava i piatti, non staccò un attimo gli occhi dal suo lavoro che mi disse subito di sbrigarmi a mangiare. Si, buongiorno anche a te, cara mammina. Era più agitata di me, tanto che per la fretta le scivolò di mano un piatto, che andò in mille frantumi.

Terminai la colazione e corsi di nuovo in bagno per lavarmi i denti, poi ripassai in camera, accertandomi di aver preso tutto. Perfetto, non mancava niente. Mi guardai allo specchio dell'armadio per vedere se ero ok, che la maglietta non fosse sgualcita o i capelli in disordine, sì, tutto alla grande!

- COURNEY SBRIGATI A SCENDERE, DOBBIAMO ANDARE A PRENDERE BRIDGETTE, ANCHE ! -

Cacchio, Bridgette! Mi ero completamente dimenticata che sarebbe venuta con noi! Corsi di nuovo giù per le scale, a momenti mi addobbai, ed erano appena le sei meno un quarto, quasi ! Afferrai iPod e cellulare mettendoli entrambi nelle tasche della felpa, e montai in macchina, sul sedile posteriore. Mia madre mise in moto, e mentre guidava non potei non guardare indietro: la mia bella casetta, quanto mi sarebbe mancata, insieme alla mia cameretta, ai miei amici, alla mamma, alla mia vecchia vita quotidiana !

Appoggiai la testa al finestrino, e iniziai con i peggio film mentali: che cosa avrei fatto in questo posto, chi avrei incontrato, mi sarei sentita a mio agio o avrei cominciato presto a sentire la nostalgia, sarei sembrata simpatica, antipatica, noiosa, insomma, mi sarebbe piaciuto ?

I miei pensieri furono interroti dal frenare dell'auto, dall'uscire di mia madre dal veicolo e dal portabagagli che venne aperto. Uh, arrivammo da Bridgette e nemmeno me ne accorsi. 

Bridgette prese posto vicino a me, e ci abbracciammo. Neanche lei era così entusiasta di questa partenza. Indossava dei jeans e delle scarpe da ginnastica, assieme alla sua adorata felpa azzurra, i capelli avvolti in una coda di cavallo, come suo solito. Chiacchierammo molto, fino a quando mia madre parcheggiò l'auto. Scendemmo e prendemmo ognuna il proprio bagaglio, eravamo al porto. Al porto ? Coooosa? Avremmo dovuto prendere una nave ? Vabbé che è un'isola, ma io credevo minimo un aereo, cioè sul volantino l'isola era ritratta così lussuosa, piena di verde e piscine, immaginavo di andarci con un aereo altrettanto lussuoso.

- Ma andiamo con la nave ? - chiesi stupidamente.

- Ti correggo: col traghetto. - furono le testuali parole di mia madre.

Peggio. I traghetti non sono mai sicuri, sono il doppio peggio delle navi, si sentono più incidenti su questi che sulle navi in generale. No, no e no! Io sul traghetto no, piuttosto vado a nuoto! Pensai, sbuffando a più non posso.

- Vado a ritirare i vostri biglietti, restate qui. - ci disse mamma che si allontanò da noi.

- Che palle! - esclamò Bridgette. - Mi sono svegliata prima dell'alba, per venire a prendere una barchetta, ma ti prego! -

- Almeno lì ci riposeremo, si spera. Non vedo l'ora di arrivare su quest'isola e poi andarmene il prima possibile! - dissi alzando gli occhi al cielo.

- Chissà in quanti saremo!- chiese Bridge.

- Io dico in duecento, minimo. L'immagine sul volantino ritrae un'isola lussuosa, dico, sai in quanti vorrebbero trascorrerci le vacanze ? -

- Tutti tranne noi due ! - e scoppiammo entrambe a ridere.

Ero intenta a chiacchierare con lei, quando una figura correndo, mi venne addosso, facendomi cadere col sedere per terra.

- Ahi!- esclamai. - Ma guarda dove vai, almeno! -

La figura si girò e mi guardò. I nostri occhi si incontrarono per un attimo: i suoi poi erano bellissimi, di un bel verde acqua cristallino, erano un qualcosa di fantastico.  Era un ragazzo della mia età, circa. Un tipo punk, lo dimostrarono la T-shirt nera col teschio, collare borchiato, cresta verde, i suoi piercing al sopracciglio, al naso e alle orecchie. Bah, che soggetto! Non mi aiutò nemmeno a rialzarmi, tanto che lo fece Bridgette. Ebbe da replicare pure, il simpaticone!

- Cosa ? Ma guarda che ti stai sbagliando di grosso, siete tu e la tua amica che stavate in mezzo! -

- Spero scherzi, sei tu che correvi come un pazzo e mi sei anche venuto addosso senza neanche scusarti! -

- Cosa vuoi che mi scuso ? E va bene, scusa! Che maniere altezzose che hai, non te l'ha mai detto nessuno ? -

Stavo per rispondergli in malomodo, ma lui mi precedette dandomi una pacca sulla spalla e sussurrandomi - Starei anche tutto il giorno a discutere con te, ma mi sta per partire la nave. Ci si vede, Principessa! - e mi mandò un bacio con la mano, e raggiunse un altro ragazzo con il quale stava correndo prima di venire contro di me, che lo stava evidentemente aspettando. Era un ragazzo alto e magro anche lui, con i capelli biondi  e gli occhi azzurri, che indossava una camicia rosa sbottonata, dei jeans larghi al ginocchio e un cappello da cowboy. Un altro soggettone come il punk, andiamo bene, spero non stiano in viaggio con noi!

Distolsi lo sguardo da entrambi e scossi la testa, rabbiosa. Principessa? Ma come si era permesso? Ma piuttosto, chi era quel maniaco? Pfft, si crede tanto figo con quei piercing e la cresta, ma chi sei proprio, ahahahah pensai stringendo i pugni, ma dovetti ammettere che allo stesso tempo era carino.

- Principessa?! - esclamò Bridge che si mise a ridere. Le ordinai subito di smetterla.

- Ragazze prendete i biglietti e correte, il traghetto sta per partire, forza! -

E ci ammollò ad entrambe un biglietto e altri fogli, che mettemmo in  borsa senza neanche guardarli. Ci accompagnò poco prima del traghetto, dove ci salutammo. Ci abbracciamo forte, e la mamma iniziò a piangere, anche a me scese qualche lacrimuccia, ma non un'inondazione come quella di mia madre. Le diedi un ultimo bacio mi incamminai con Bridgette. 

Ci fermammo davanti al traghetto. Lì vi erano altri ragazzi, tutti dell'età nostra. Ognuno stava per i fatti propri, evidentemente nessuno conosceva nessuno. Alcuni mi ispirarono simpatia, altri tutto il contrario. Vi era una ragazza bionda alta e magra, con una bandana azzurra in testa, un top rosso scollatissimo che lasciava subito intravedere le dimensioni del suo seno e una minigonna, che gironzolava dappertutto presentandosi, nonostante non se la filasse nessuno. Poi notò me e Bridgette con lo sguardo perso e corse sorridente con il suo trolley rosa verso di noi. 

- Ciaaaaaao!! Io sono Lindsay. - ci urlò, praticamente.

Io e Bridgette ci presentammo. Subito Lindsay ci chiese da dove venivamo, se eravamo mai state in crociera etc.. Anche questa allocca come noi in precedenza, pensava che sarebbe salita su una nave di lusso. 

- Come vi chiamate? - ci richiese.

- Te lo abbiamo già detto. - le disse Bridgette, sperando scherzasse.

- Davvero ? - domandò Lindsay confusa. - Io sono Lindsay. -

- Courtney e Bridgette. - le dimmo all'unisono e ci ristringemmo una seconda volta la mano.

Che bello, la Barbie tarda sarebbe stata una nostra compagna di viaggio, sparatemi.

Si allontanò da noi e andò verso una ragazza di colore un po' grossa, che leggeva una rivista seduta sul suo bagaglio. - Ci siamo già presentate! -  le ricordò, scocciata.

- Anche con me! - le rispose secca una ragazza gotica, magra, con un corpetto stretto, una minigonna e gli anfibi neri, i capelli dello stesso colore solo con qualche striatura di verde acqua, che era intenta a disegnare sul suo album. 

- Io non so il tuo nome! - disse un ragazzo pieno di brufoli, con gli occhiali e i capelli rossi, secco allampanato. Il classico sfigatone nutrito sin dalla nascita di fumetti e cartoni giapponesi.

La biondina non se lo filò di pezza, si diresse da due ragazze, entrambe vestite uguali, una scura e magra, l'altra era di sicuro di orgine cinese, ma era bassa e grassa. Emettevano entrambe strani gridolini, e parlavano sempre all'unisono. Ah, già mi stavano sul cavolo!

Vi erano un ragazzone biondo più che obeso che si strafogava con un paccone di patatine, una strana ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi che passava il tempo facendo capriole e salti, un ragazzo alto dai capelli neri e gli occhi verdi che strimpellava qualcosa con la sua chitarra mentre guardava la tizia dark e un nanetto dai  folti capelli castani e gli occhi azzurri che ci stava provando con lei. Un ragazzo stavolta venne da me e da Bridgette presentandosi. 

Era alto, abbronzato e palestrato, coi capelli marroni. Si tolse gli occhiali da sole scuri, rivelando  degli stupendi occhi azzurri.  Il suo nome era Justin, e mentre ci strinse la mano, si concentrò minimo dieci secondi su ognuna. Ma che voleva pure questo? Andò a presentarsi anche dagli altri, e presto quasi tutte le ragazze presenti gli si misero intorno. Il tipico donnaiolo, che finisce subito dritto nella lista di "Quelli da evitare" insieme alla Barbie, alle due amichette vestite uguali, alla gotica, alla pazza che fa le capriole e quell'asociale dalla pelle scura che legge il libro e non si inchiappetta nessuno e.. per ora lasciamola così. 

Sì, ho uno strano modo di giudicare la gente. 

Si presentò una ragazza bassetta, un po' cicciottella, con sopracciglioni spessi e grossi occhiali, che ci salutò sorridendo, mostrando il suo apparecchio ai denti. Disse di chiamarsi Beth, e già a prima vista, venne ritenuta la cozza del gruppo. In effetti, non era un bello spettacolo di ragazza.

Arrivò correndo un ulteriore ragazzo, capelli castani e occh marroni, vestito con una tuta rossa, che per sentirsela " campione olimpionico", prese a correre più veloce di prima, ma purtroppo fece uno scivolone pazzesco, portandosi dietro oltre che il suo bagaglio, anche un ragazzo giamaicano che stava raggiungendo il resto del gruppo, facendo ridere tutti. 

L'ultima fu una ragazza alta e snella, tutta vestita griffata, dagli occhi grigi e i capelli nero corvino. Ci squadrò uno per uno e fece una smorfia disgustata, e non salutò nemmeno. Fece uno schiocco di dita e due signori trasportarono i suoi bagagli sul traghetto. Ehm...qualcuno ha visto la mia lista? 

La sfigata con gli occhiali le si mise davanti e facendole una doccia di sputacchi a causa dell'apparecchio le chiese come si chiamava.

Lei con la mano tentò di ripararsi dai suoi sputi, e senza neanche guardarla in faccia rispose alla sua domanda. - He-Heather, santo cielo, e ora sparisci, ranocchia con gli occhiali! -

Ci fu qualche schiamazzo, e Beth si allontanò dispiaciuta ed umiliata. Darle della stronza era un'offesa per le stronze vere proprio!

Da un altoparlante giunse uan voce. - Per i partecipanti al "Camp Wawanakua" possono salire  a bordo, posate i bagagli e salite a bordo! Ripeto, per partecipanti al "Camp Wawanakua" possono salire  a bordo.. -

Salimmo tutti sulla passerella,  eci trovammo davanti un grosso signore dalla pelle scura che stava ritirando i biglietti e controllando i documenti, e, uno o due alla volta ci fece passare e salire a bordo. All'interno dell'imbarcazione vi erano i sedili, dei quali alcuni  sporchi, senza sedile o cuscino, e il pavimento era abbastanza logoro, con qualche cartaccia e lattina per terra. Ma dove eravamo diretti, in un campo rom? Vi era anche uno strano odore.. Ah, no quello era stato il ciccione. 

Sentii delle grida.

- Aspetti, aspetti! Ci siamo anche noi! - 

Erano delle voci maschili, di cui una mi era molto familiare. 

L'uomo nero sbuffò - I soliti ritardatari, ringraziatemi perchè sono buono, se no vi avrei lasciato qui, incompetenti! Forza, muovetevi e prendete posto! - gridò loro.

Avevo così tanta gente dietro che non riuscii nemmeno a intravederli. - Permesso, permesso. - dissero insieme.

I due ragazzi, cercarono di farsi spazio tra la "folla" per passare e accidentalmente uno di loro mi pestò il piede. 

- Ahi! - ansimai dal dolore.

- Oh, scusami non ti avevo vista! - mi disse lui voltandosi verso di me.

- Tranqui..TU?! - urlai quasi. Non ci potevo credere:lo stesso ragazzo che poco fa mi aveva buttato per terra, sa-sarebbe stato un mio co-co-compagno di vacanza? è un incubo, fatemi scendere da questa barchetta, subito!

Anche lui sgranò gli occhi dallo stupore, ma poi fece un ghigno - Ciao anche qui, Principessa! Qualcosa mi dice che saremmo compagni d'avventura! - mi disse mentre con una mano mi afferrò scherzosamente il mento. Sparisci, zecca!

- Ehi, state bloccando la fila, chiacchierate dopo! - urlò qualcuno dietro.

Mi feci strada verso i sedili e presi posto vicino a Bridgette e alla ragazzona di colore.

Non volevo crederci. Quel pallone gonfiato in viaggio con me? Già lo odiavo.

Aargh! Questa "vacanza" sarebbe stata un vero incubo, voglio tornare a casa!!!


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Angolo dell'autrice: Saaaaalve^^ è da precchio che non aggiorno, chiedo scusa. Ma sapete com'è, la scuola, i compiti e gli impegni vari tolgono sempre un sacco di tempo! Questo capitolo è molto più lungo degli altri, mas pero comunque vi piaccia! Colgo l'occasione per farveli ora gli auguri di Natale ahahah, che "Babbo Natale" non si risparmi^^ :3 <3

RollingGirl 

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