IL
GIORNO DELLA CRESIMA!
1.
Prepararsi…ad andare in chiesa!
Giorno
7 luglio. Sabato.
Ore
16.00 del pomeriggio.
In
casa Brief c’era movimento, urli di una donna si propagavano dalla
Capsule Corporation fin nelle case più vicine.
“
Vegetaaaaaaaa!!! Esci da quella cavolo di Gravity Room
e preparati!!! Dobbiamo andare!”
Bulma
Brief urlava da uno schermo acceso nella stanza dove il principe dei sayan si
stava allenando, come ogni giorno.
Le
sopracciglia erano corrugate, conferendole un aria aggressiva,
gli occhi azzurro cielo ridotti a fessure, e i capelli perfettamente sistemati
le scendevano sulle spalle graziosamente.
Il
sayan si fermò un momento, sospeso a mezz’aria, e si girò dalla parte dello
schermo, rivolgendo alla donna una faccia alquanto sorpresa.
“
Che diavolo vuoi donna?! Non vedi che mi sto
allenando? E poi dove dobbiamo andare?”
Bulma
imprecò non del tutto a bassa voce e guardò di nuovo l’uomo con un cipiglio
tutt’altro che amichevole.
“
Esci di lì e ti sistemo per le feste! Come hai potuto dimenticare questo santo
giorno?! ESCI immediatamente!”
Spense
il computer che era collegato allo schermo ed uscì dalla sua stanza borbottando,
fino a quando non si trovò davanti ad un’enorme porta
con la scritta “Gravity Room”.
Si
mise le mani ai fianchi ed aspettò che Vegeta uscisse. I lineamenti del volto
erano corrucciati. Per quella volta avrebbe fatto lei la parte dell’aggressiva
e della scorbutica. E il motivo era più che valido.
L’uomo
uscì dalla porta con un asciugamano intorno al collo, la tuta impregnata di
sudore e un espressione arrabbiata.
“
Mi vuoi dire perché mi hai fatto interrompere gli allenamenti? E per favore spiegati! Dove dobbiamo andare?”
La
donna lo fissò per un po’ prima di urlargli contro tutta la sua rabbia.
“
Come fai a non ricordarti che oggi tuo figlio, nonché Trunks, deve fare la
cresima?! Te l’avrò ripetuto cento volte! Possibile
che non mi stai mai ad ascoltare! E adesso, tra un’ora dobbiamo andare in
chiesa dove si terrà appunto la cresima! Ti è tutto chiaro? Vatti a preparare!”
Il
sayan la guardò per un istante, poi si ricordò delle parole della moglie…era
successo si e no due giorni prima…
“Vegeta, dopodomani c’è la cresima di
Trunks…è una celebrazione molto importante e mi aspetto che non venga rovinata dai tuoi modi bruschi e dalla tua
incomprensione verso le cerimonie “terresti”…capito?”
Bè,
doveva ammettere che non la stava del tutto
ascoltando…in fondo si stava guardando in tv un film di guerra…non poteva certo
perdersi il momento in cui si uccidevano a vicenda!
“
Senti donna, io non ricevo ordini da nessuno chiaro? E poi perché dovrei venire
anche io? Non c’entro niente…mica la devo fare io
quella cosa…”
A
Bulma uscirono quasi le lacrime…possibile che quell’uomo non capisse
l’importanza della sua presenza? Era pur sempre il padre, e visto che negli
anni passati non c’era mai stato, forse era il momento di far vedere al figlio
che in fondo gli voleva bene…
“
Ascolta Vegeta…devi venire per forza, Trunks ha bisogno di un padre, e visto
che si può dire che non ce l’abbia mai avuto, adesso
ti vai a preparare e andiamo in chiesa come una famiglia normale!”
Spinse
l’uomo verso la sua stanza, accompagnata con i continui borbottii di Vegeta che
non ne voleva sapere di mettere piede in chiesa.
Appena
arrivati davanti alla porta, la donna lo spinse dentro con tutta la forza che
aveva in corpo e gli urlò contro di sbrigarsi.
Il
sayan entrò malvolentieri nella stanza, e la prima cosa che notò erano dei
vestiti appoggiati sul letto. Ovvero una giacca nera, pantaloni dello stesso
colore, una camicia bianca e una cravatta. Le scarpe erano eleganti e dello
stesso colore dei pantaloni e della giacca.
Vegeta
strabuzzò gli occhi e prese in mano la giacca…
“
E io dovrei mettermi una cosa del genere? Ma stiamo scherzando? DONNA! Vieni
subito qui!”
Bulma
sentendosi chiamare arrivò nella camera del principe, dove lo trovò con i capi
di abbigliamento in mano e una faccia a dir poco stralunata.
“
Che diavolo vuoi Vegeta? Perché mi hai chiamata?”
L’uomo
indicò il completo e urlò incredulo.
“
Io non vi vestirò mai in questo modo è chiaro? E poi questo pezzo di stoffa
lunga che cavolo sarebbe?”
Prese
in mano la cravatta e se la rigirò in mano, osservandola attentamente. La donna
scosse la testa rassegnata.
“
Vegeta ti DEVI vestire in questo modo. Quella è una cravatta e questo
abbigliamento è per le cerimonie importanti, e questo lo è! E poi sono degli
abiti degni di un principe che si rispetti…”
La
donna riuscì a soffocare una risata per l’affermazione che aveva appena fatto…Vegeta,
il grande principe dei sayan che si veste in quel modo…per lei sarebbe stato
davvero attraente…
“
Degni di un principe? Ma sei completamente matta!! No,
io mi rifiuto di indossare una roba del genere.”
L’uomo
posò i vestiti sul letto, girò la testa a destra, a mento alto, e mise le
braccia incrociate al petto.
“
E allora sappi che rimarrai a digiuno, sia di cibo che di qualche altra cosa!”
Bulma gli fece la linguaccia e aspettò una risposta.
“
Non oseresti donna! Non resisteresti un secondo senza di me! Per quanto
riguarda il cibo c’è sempre tua madre.” Il principe
fece il solito ghigno e sorrise alla donna che sorrideva a sua volta.
“
Invece io saprei resistere eccome! Tu non resisteresti…ne sono sicura! E poi
che ti costa…appena saremo tornati qui a casa, e ci sarà il rinfresco potrai
cambiarti…allora?”
“Tsk
d’accordo, basta che chiudi quella bocca del cavolo!”
Detto
questo si vestì, sotto lo sguardo vigilante della donna, che essendosi già
preparata, indossava un abito elegante azzurro, in perfetta sintonia con i
capelli e gli occhi. Era intero e finiva poco sopra le ginocchia.
Aveva
già indossato tutto, mancava solo……
“
Dannato pezzo di stoffa! Come diavolo si mette?”
Vegeta
guardò Bulma con un aria interrogativa, mentre
strattonava la cravatta…la giovane rise prima di andargli incontro e legargli
la cravatta sotto il collo. Mentre stava facendo il nodo senti il respiro
affannoso del marito e alzò lo sguardo per capire cosa gli
stesse succedendo.
“
Donna!! Mi stai strozzando, vuoi fare più attenzione?!”
Cercò
di bloccarle le mani delicate, ma la giovane oppose resistenza urlandogli che
doveva sbrigarsi e che altrimenti perdevano tempo.
Sistemata
la cravatta, che causava molto disagio a Vegeta, si avviarono verso la porta
per uscire e andare a prendere la macchina.
Fuori
al giardino trovarono la signora Brief che innaffiava le piante, con accanto una graziosa ragazzina.
A
Vegeta a momenti gli venne un attacco di cuore. Quella bambina con un vestitino
rosso era sua figlia.
“
Ma dove vai conciata così Bra? Quel vestito è troppo per una ragazzina come te!
Vatti a cambiare immediatamente!”
Si
stava per avviare dalla figlia, quando una presa al braccio lo bloccò.
“
Vegeta, ma cosa dici?! Siamo già in ritardo e poi quel
vestitino le sta d’incanto! Forza, fila in macchina!”
Detto
questo prese la piccola Bra per mano e la condusse dentro l’auto, dove Vegeta
si era già sistemato.
Arrivarono
in chiesa con 5 minuti di ritardo, ma non se ne accorse nessuno,
fortunatamente.
Trunks
stava in piedi, vicino ai compagni cresimandi, quando li avvistò sorrise e fece
un cenno con la mano.
Era
vestito con dei pantaloni bianchi, una camicia azzurra e delle scarpe eleganti.
Le ragazze intorno a lui non facevano che osservarlo con occhi pieni di
ammirazione e sorridevano di gioia ogni volta che lui si rivolgeva a loro. La
cerimonia non durò molto, ma in quel tempo Vegeta,
seduto, stava perdendo la pazienza.
“
Bulma! Quando finisce questa cosa? C’è troppa gente! Sto soffocando!”
“
Zitto! E poi non c’è tanta gente che dici? Comunque è quasi finito, non ti
preoccupare…”
Erano
le 17.45, e bastava poco alla fine della cerimonia…tuttavia Vegeta non ce la
faceva più…
‘Quanto sono stupide le celebrazioni terrestri!’ pensò, prima di
tornare a guardare il figlio…
CONTINUA…SOLO SE RECENSITE!
Ciao a
tutti! Nuova fanfic, stavolta niente Yaoi, solo una bella cresima per il
principe dei sayan…come se la caverà? E manca ancora il rinfresco! All’inizio
volevamo fare una one shot ma poi ci abbiamo
ripensato…comunque il prox probabilmente sarà l’ultimo chappy…aspettiamo
qualche recensione perché non siamo del tutto sicure di continuarla!
Bacioni PAMAO!