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Autore: mangakagirl    23/12/2012    4 recensioni
Eccomi tornata con una mini long di Natale su Ran e Shin 15enni :)
Spero vi piaccia e Buon Natale a tutti!
Dal capitolo 1:
Shinichi, al fianco di Ran, camminava tenendo le braccia dietro la testa e facendo oscillare leggermente la sua cartella blu. Il suo sguardo si perdeva nel vuoto davanti a sé e nascondeva qualcosa che nessuno, apparte chi lo conosceva davvero bene, avrebbe notato.
Ran, voltandosi verso di lui, fece scemare il suo sorriso e lo fissò incredula.
-Shin, che ti prende?-
Il ragazzo si voltò interrogativo mentre lei inclinava leggermente la testa di lato.
-Sei strano, che hai?- ripetè.
-Ma di che parli?- rispose lui sorridendo mentre abbassava le braccia. Ran asottigliò gli occhi.
Se c’era una cosa che davvero odiava di quel suo modo di fare, era quando mentiva: perché lei lo capiva benissimo.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Just a matter of looks …

Dedicata a Pad, Nana e Lucy :D

One

-Alloooora…- Sonoko si agitò sulla sua sedia piazzando una gomitata dritta nelle costole di Ran -L’hai scelto il vestito, vero?-
L’interessata, arrossendo, portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e cercò le parole più adatte per quello che stava per rivelare. Già prevedeva una tragedia…
“Coraggio Ran!” si esortò mentalmente “Hai preparato questo discorso un miliardo di volte ieri sera… Coraggio! Sonoko capirà…forse”
-Senti Sonoko…- cominciò mentre l’amica osservava le unghie finte appena rifatte in stile natalizio con fare soddisfatto -…Questo Natale mia mamma verrà da noi, per cui…-
L’Oca si riprese con un tempo di reazione di appena 0,02 secondi, si voltò verso di lei ad occhi sbarrati strisciando rumorosamente la sedia per terra: il rumore rimbombò in tutta la classe , dove i compagni facevano l’intervallo tranquillamente.
-Cosa-stai-per-dirmi-Ran?!- domandò scandendo bene ogni parola, rendendo le cose alla karateka ancor più difficili
-Ecco… Io lo sapevo che ti saresti arrabbiata…- cominciò nel panico Ran -Te lo volevo già dire ieri… solo che quando ci provavo…-
-Con questo mi stai dicendo che non verrai alla festa di Natale che ho organizzato a casa mia per la sera della vigilia?!- Sonoko, abituata ad averle tutte  vinte, sbarrò ancor più gli occhi parlando tutto d’un fiato.
-Emmm…- Ran annuì abbozzando un imbarazzato sorriso.
L’amica rimase senza parole, poi ovviamente cominciò a sparare a macchinetta frasi indignate.
-Ma come?! Io avevo organizzato il concorso “Princepessa e Principe del Ghiaccio” per te!… Era già tutto stabilito! Tu e Kudo avreste  vinto…- si alzò e cominciò a camminare avanti e indietro in uno spazio di 2 metri quadrati -…Io vi avrei incoronati...- cominciò a strofinarsi le mani nervosa fissando il pavimento -… poi tutti avrebbero urlato “BACIO! BACIO!”… Tu e Kudo sareste  arrossiti, io vi avrei spinto l’una tra le braccia dell’altro… Non avreste più avuto scelta… Vi sareste baciati e sareste finalmente diventati marito e moglie!- finì alzando le braccia in alto, poi sospirò distrutta dalla notizia troppo sconvolgente, abbandonandosi sulla sua sedia come una gelatina che si scioglie al sole.
Ran, ridacchiando molto in imbarazzo visto che tutti le stavano fissando scioccati e infastiditi dal tono di voce starnazzante di Sonoko, alzò le mani davanti al petto e scosse la testa.
-No no Sonoko- disse -Ti sei fatta un film!- ridacchiò, ma l’amica alzò la testa decisa.
-Sarebbe andata così! Ne sono certa! Avevo già scelto le fedi in gioielleria… Erano perfette, Ran! -
-Ma non vedo perché io e Shinichi ci saremmo dovuti baciare davanti a tutti!- sbraitò rossa Ran mentre l’altra scuoteva la testa e le poggiava le mani sulle spalle.
-Ran, Ran - disse continuando a scuotere la testa -Quanto sei ingenua… SONO 15 ANNI CHE TU E KUDO VI DOVETE METTERE INSIEME!- urlò attirando decisamente l’attenzione di tutti, compresa quella di Shinichi che entrò in classe in quel momento. Una serie di fischi di approvazione si levarono nell’aula e Ran sbuffò sottraendosi alla presa dell’amica.
-Piantala Sonoko! E dimenticati le fedi per tutti i templi!- sbraitò rossa come un pomodoro mentre  il ragazzo si avvicinava indagatorio e stizzito.
-Senti un po’ Suzuki, ma non hai niente di meglio da fare te?- domandò imbronciato mentre lei incrociava scocciata le braccia  al petto.
-Deduco che tu non verrai alla festa senza Ran, vero Kudo?-
Il ragazzo scoppiò a ridere sotto lo sguardo stizzito dell’ereditiera e interrogativo di Ran, si portò una mano alla pancia mentre si piegava in due e si sedè al suo banco, che tra l’altro era anche  quello cui Sonoko si era abbandonata poco prima.
-Cosa c’è da ridere tanto, Kudo?!- domandò furiosa Sonoko mentre lui tentava di riprendersi.
-Sai, è buffo che tu mi chieda se voglia venire alla tua festa…- articolò tra le risate, poi riuscì finalmente a calmarsi mentre la biondina lo squadrava non molto divertita.
-Insomma Suzuki - disse Shinichi tornando serio -Cosa ti fa credere che io abbia mai avuto intenzione di venire alla tua festa?!-
-Ufff!- sbuffò lei arrossendo dalla rabbia e chiudendo le mani a pugno -Ma io mi chiedo Ran: cosa ci trovi in lui!? Perché non Takada? O Iramoto? O Shiroda? Perché di tutti i più carini, proprio il più cretino ti piace?!- alzò gli occhi al cielo mentre lui si alzava sdegnato.
-Ma senti chi parla! E poi che diavolo vai dicendo?!- sbraitò arrossendo mentre Ran scuoteva la testa arrendevole.
-Lasciala perdere…- disse prendendolo per una braccio e avviandosi all’uscita della porta -è un po’ eccentrica in questo periodo…le piace farsi dei film strani…-
Lui sbuffò e la seguì nei corridoi, per poi chiederle sospettoso:
-E com’è che tu non vai alla festa?-
-Bè, mia mamma, come i tuoi, torna a casa per Natale!- esclamò entusiasta mentre l’espressione di Shinichi mutava impeccertibilmente -Sarà fantastico!-

***

Ran alteranava saltelli ai passi normali, alzava lo sguardo sul cielo terso di azzurro sorridendo e canticchiando una melodia di Natale particolarmente allegra.
Il Natale non era una festa tipicamente giapponese, quasi tutti la vedevano esclusivamente una festa commerciale, ma l’allegria di quell’uomo panciuto e dell’atmosfera che si viveva in quei giorni rendeva Ran euforica.
Aveva già pianificato di andare a vedere tutti gli angoli della città in cui erano state allestite le decorazioni natalizie: infatti in Giappone il gioco ordinato di luci delle vetrine  era motivo di grande ammirazione da parte di tutti, che scattavano foto e le inviavano ai propri amici con i telefonini. *
Shinichi, al fianco di Ran, camminava tenendo le braccia dietro la testa e facendo oscillare  leggermente la sua cartella blu. Il suo sguardo si perdeva nel vuoto davanti a sé e nascondeva qualcosa che nessuno, apparte chi lo conosceva davvero bene, avrebbe notato.
Ran, voltandosi verso di lui, fece scemare il suo sorriso e lo fissò incredula.
-Shin, che ti prende?-
Il ragazzo si voltò interrogativo mentre lei inclinava leggermente la testa di lato.
-Sei strano, che hai?- ripetè.
-Ma di che parli?- rispose lui sorridendo mentre abbassava le braccia. Ran asottigliò gli occhi.
Se c’era una cosa che davvero odiava di quel suo modo di fare, era quando mentiva: perché lei lo capiva benissimo.
Gli si avvicinò minacciosa e gli piantò un dito nello sterno tutta stizzita.
-Senti un po’, Detective, potrai prendere in giro tutto il resto del mondo ma io…- si avvicinò a pochi centimetri dal suo viso mentre lui annaspava nel suo respiro e tentava di indietreggiare imbarazzato: solo che dietro c’era il muro di recinzione di una casa!
-R-Ran- balbettò lanciandosi un’occhiata alle spalle impanicato: le labbra di lei erano pericolosamente  vicine.
-Io ti consoco da 15 anni e so benissimo quando menti!- sbraitò allondanandosi accontentando la sua supplica: sapeva che la situazione l’avrebbe messo in imbarazzo e mirava a spingerlo a confessare il tutto.
Il ragazzo, con il viso di lei a debita distanza ora, la fulminò ancora rosso e si abbassò agilmente passando sotto le sue braccia piantate nel muretto, che fungevano da barriera per impedigrli di passare. Ran sbarrò gli occhi sorpresa da quell’azione repentina, poi lo seguì in fretta e furia mentre lui continuava la strada verso casa.
-Hey!- urlò lanciandogli dietro la sacca di karate, che lui evitò voltandosi per un pelo.
-Hai finito?!- sbraitò raccogliendo la sacca da terra e lanciandogliela stizzito. Lei la afferrò al volo, poi lo raggiunse parandoglisi contro un’altra volta.
-Ora tu parli!- scandì decisa mentre lui la guardava scettico e con un non so che di divertito.
-Cosa te lo fa credere, Moretta?- domando furbetto mentre, stavolta, era lui che  si avvicinava al suo viso pericolosamente. La ragazza arrossì e tentò di svincolarsi, battendo però la schiena contro una palo della luce a cui lui l’aveva spinta a tradimento: i ruoli si erano invertiti.
-Moretta?- domandò sdegnata mentre lui scoppiava a ridere. Alzò la gamba destra e gli sferrò un potente calcio facendo svolazzare la gonna blu della divisa da tutte le parti.
-Ridillo Detective e ti faccio a poltiglia!- minacciò mentre lui si allontanava con un balzo all’indietro.
-Io mi preoccuperei della tua gonna- commentò arrossendo un po’ stizzito mentre distoglieva prontamente lo sguardo. Lei arrossì ancor  più di prima sistemandosela in fretta e furia.
-Maniaco- bofonchiò mentre lui tossiva nervoso.
-Ma sentitela! Lei deve dare spettacolo di karate e poi incolpa gli altri se la gonna si sposta!-
-Tu non dovevi guardare!-
-Non è colpa mia se ti ho davanti agli occhi!-
-Cosa significa questo?! Nessuno ti ha detto di guardare!-
-Bè, scusa se ho gli occhi e non posso cavarmeli tutte le volte che tu vuoi ammazzarmi di botte!- sbraitò infine lui, prima di voltarsi e notare con sorpresa che erano arrivati al bivio a cui si dividevano tutti i giorni per tornare ognuno a casa propria.
-Q-questo non vuol dire niente- bofonchiò Ran fucsia mentre lui sospirava. Alzando lo sguardo si accorse che il ragazzo stava già tornando a casa e sentì la rabbia montare dentro repentina.
-Torna immediatamente indietro Shinichi Kudo! Non mi hai ancora detto che ti prende!-
-Sta per cominciare “Detective in corsia”. Ti saluto- disse tranquillo senza smettere di camminare o voltarsi, limitandosi ad alzare un braccio in segno di saluto.
Ran gonfiò le guance e chiuse a pugno le mani seguendolo con lo sguardo.
Sapeva bene quanto ci tenesse a quel telefilm, per cui rinunciò alle indagini per quel giorno e si avviò girando i tacchi verso l’ufficio.
Quel bivio era il loro punto di ritrovo tutte le mattine: distava appena 50 mentri dall’agenzia e un paio di minuti da Villa Kudo. Solitamente Shinichi la aspettava lì, con la schiena poggiata al palo della luce a cui lei era stata messa alle strette poco prima, ma spesso si faceva trovare sotto casa sua.
Lui diceva che era per esortarla a muoversi a scendere, e la cosa era vera in un certo senso, ma Ran sapeva bene in cuor suo che era anche per non lasciarla sola per quei 50 metri che li distanziavano dal luogo di ritrovo.
“Ma se penso tutte queste belle cose di lui, finirò col lasciargliele tutte vinte!” si battè una mano sulla fronte con forza e sbuffò. “No! Non la passa liscia! Domani scoprirò che gli prende. A tutti i costi!”
La ragazza entrò in casa e sbattè la porta con furia, tanto che Kogoro, addormentato sul tavolino basso davanti alla tv, si svegliò di sobbalzo.
-Ran- la guardò infastidito -Che hai?-
-Io non ho niente, sono gli altri che hanno qualcosa!- sbottò dirigendosi in camera sua e lasciando il padre allibito.
“Adolescenti…! Era così bello quando tornava a casa dalle elementari e mi diceva: -Papino, mi sei mancato tanto!-“ ricordò depresso Kogoro bevendo un sorso di birra dalla lattina sul tavolo per affogare la depressione “Ora invece torna e mi dice:-Papà, preparati la cena da solo, io ho da fare-” sospirò scuotendo il capo e crollando con la fronte sul tavolino, cominciando poi a russare forte.
Kogoro Mouri non aveva decisamente problemi ad addormentarsi.


*ho fatto delle ricerche  x) http://www.marcotogni.it/articoli/natale-tokyo

Mangakagirl's Corner:
Minna Konnichiwa!
Eravate stati avvertiti: sarei tornata! xD
A grande richiesta di Pad e Lucy, ecco qui
la mia mini long natalizia :D
Don't worrry, è già tutta finita,
non lascerò nulla in sospeso ;D
Dunque, per chi non l'avesse capito,
qui Ran e Shin hanno 15 anni. sono al primo anno del liceo e...
Shin sembra avere qualcosa .-.
Chi indivinerà cos'é??? xD
Ne approfitto per ringraziare coloro che hanno recensito la mia ultima fict
grazie ragazze e ragazzi ;)
Ora, spero con tutto cuore che questa fict vi piaccia e che recensiate numerosi >.<
fatemi questo regalo di Natale please ^^
Buone feste a Tutti!!
Merry Christmas!!!
Xxx
vostra mangakagirl!
  
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