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Autore: Sonia_0911    24/12/2012    2 recensioni
Sulle sponde di un lago scozzese, si trova una casa delle vacanze.
Può qui, l'amore, essere vero oltre ogni limite umanamente possibile?
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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MY CRISTAL HEART

 

 

Era un Natale come tanti altri, in quella grande casa di campagna che si affacciava sul lago più vasto della suggestiva Scozia.

 

Una ragazza, ormai maggiorenne, fissava alla finestra lo spettacolo che le offriva quella distesa d’acqua che si estendeva davanti ai suoi occhi chiari e dentro di lei, sentiva il bisogno di immergersi dentro quelle acque e non fare più ritorno, ma sapeva bene anche, che non era possibile.

La sua famiglia era tra le più ricche del Paese e ogni anno, per Natale, affittavano quell’enorme magione per trascorrervi le vacanze.

A lei, era sempre piaciuto molto il fatto di poter stare lontana per un po’ dalla solita vita di Edimburgo, ma negli ultimi anni, il suo interesse nel trascorrere lì le vacanze si era fatto ancora più vivo; il tutto dopo aver conosciuto uno splendido ragazzo che, a quanto le aveva sempre detto, abitava lì vicino.

 

La prima volta che lo vide, aveva più o meno quattordici anni.

Stava passeggiando sulla riva del lago di fronte casa, ad un certo punto, si fermò,  poiché aveva intravisto una figura lontana.

Si incantò a guardarlo da lontano, poi pian piano gli si avvicinò.

Una volta giunta a pochi passi da lui, il ragazzo sorpreso si voltò completamente verso di lei, subito, però, la sua espressione si stupore si tramutò in un caldo sorriso, che la fece sciogliere dentro.

 

-Buongiorno-

Le disse lui con voce profonda

-Buongiorno a te-

-Posso chiedere come mai passeggiate a quest’ora tarda del pomeriggio?-

-Sentivo di aver bisogno di un po’ di pace-

Rispose tranquilla la piccola ragazza mora

-Pace- sorrise il biondo - so bene quel che volete dire-

-Ti prego dammi del tu, non siamo più nel Rinascimento-

-Perdonatemi … volevo dire, perdonami, forza dell’abitudine suppongo-

-Come ti chiami?-

-Aidan-

-Piacere io sono, Isabel-

 

Da quell’anno in poi, attendeva il ritorno al lago come una benedizione poiché, ogni volta, ritrovava lì il suo amico e con lui trascorreva le ore e i giorni più piacevoli di tutto l’ interno anno.

 

Quell’anno non avrebbe fatto eccezione, o almeno, così credeva.

 

-Aidan!-

-Isabel!-

 

Si corsero incontro appena si chiamarono per poi stringersi in un caldo abbraccio.

 

-Come sono contenta di rivederti-

A quelle parole, il biondo sorrise tristemente, rispondendole

-Quest’anno sarà l’ultimo, cara, dolce Isabel -

La ragazza sbiancò

-Perché?-

-Non posso dirtelo … non mi è permesso-

-Come sarebbe a dire?Non, non ci tieni più a vedermi?

-Vorrei vederti sempre, ma il mio tempo di controllo è terminato-

-Tempo di controllo?-

Il ragazzo sospirò pesantemente, per poi pronunciare quattro parole magiche

-Io sono un angelo-

Lei lo squadrò e si mise a ridere, credendo fosse uno scherzo, ma poi, non vedendo nessun accenno di ilarità sul volto del giovane, tornò seria, esattamente come lui

-E’ per questo che mi aspettavi qui, ogni anno ? … -

-Avevo il compito di sorvegliarti, sì, ma ho potuto avere anche il piacere di parlarti, perché,  in questo periodo in cui ci si avvicina al Natale, la gente apre il cuore all’amore e all’impossibile-

-Adesso, te ne andrai? Mi abbandonerai?-

-Ti sarò accanto per sempre, ma non mi vedrai mai più. Oramai sei adulta e agli adulti non è concesso l’onore di vederci-

-Mi mancherai terribilmente. Tu, eri la mia unica salvezza-

-Non ti lascerò mai, quando ti sembrerà di parlare da sola, o di non farcela più io sarò lì e anche se non potrò far nulla, sappi che ti sarò accanto-

-Non mi lascerai mai?-

-Mai. Ma tu, devi cercare di andare avanti, di costruirti una vita, un futuro, io sarò comunque lì a gioire per te, a gioire con te  … -

La ragazze trasse un respiro carico di commozione per poi chiedere timidamente e con voce malferma

-Mi permetti di baciarti?-

-No-

-Perché?-

-Perché, se lo facessi, non potrei più starti accanto. Preferisco rimanere per sempre con il desiderio e con il rimpianto di dire “Come sarebbe stato ?…” piuttosto che, non vederti mai più-

Lacrime copiose scesero dagli occhi della giovane che, gettandosi di slanciò, abbracciò stretto il suo angelo custode in un lungo, doloroso, abbraccio d’addio.

-Domattina guarda sotto l’albero- le sussurrò all’orecchio

-Lo farò. Addio Aidan -

-No. Arrivederci, amata Isabel-

 

E, su quelle parole, la ragazza si voltò, incamminandosi verso casa.

 

La mattina seguente, era Natale.

E sotto il grande albero, trovò un delicato pacchetto indirizzato a lei, incartato in una carta color bianco candido, con un fiocco fatto di stelle. Lo aprì. All’interno c’era una statuina in cristallo.

 

Una giovane coppia abbracciata stretta si scambiava un tenero bacio sprigionava amore e tenerezza, e sull’orlo della gonna della fanciulla, vi era una sottile incisione in corsivo:

 

This is my Crystal Heart, dear Isabel. I love you, your Aidan.

 

 

 

 

 

 

 

Note:

Una piccola storia in clima natalizio, spero vi piaccia, grazie a tutti quelli che leggeranno e se potete lasciate un commento. Colgo l’occasione per augurare a tutti un Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo, che vi possa portare tutto ciò che desiderate.

Un bacione.

Erika : )

  
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