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Autore: wingsam    24/12/2012    2 recensioni
"C'è una leggenda, antica quanto ciò che dimora al centro della Terra, sepolta dalle parole del tempo. Risale a quando gli Spiriti della Natura incontaminata posavano lo sguardo su ogni cosa esistente, regnando pacifici ed incontrastati" [...] "Quando le fu abbastanza vicino, parlò. -Il mio nome è Taemin.-"
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'Onda e il Delfino

Dedico questa storia a mia sorella, la mia lettrice di fiducia, nonchè chi ha la capacità di riportare in me l'ispirazione quando essa sembra avermi abbandonato.
(Ho anche buttato giù il tutto troppo in ritardo rispetto a quando mi aveva chiesto di scrivergliela, e rispetto a quando io stesso mi ero prefissato di farlo!...Devo sperare nella sua pietà! Heheh.)

Spero venga apprezzata!


Buona lettura!























La Leggenda di Taemin ed Alia







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C'è una leggenda, antica quanto ciò che dimora al centro della Terra, sepolta dalle parole del tempo. Narra di quando gli Spiriti della Natura incontaminata posavano lo sguardo su ogni cosa esistente, regnando pacifici ed incontrastati, inconsci della differenza che v'era tra Luce e Buio.

Non sapevano cos'era odio, gelosia, rammarico o bramosia di potere; trascorrevano l'esistenza semplicemente senza chiedersi perchè, lasciandosi trasportare dalle placide acque del cuore e gioendo d'ogni cosa.

Il loro potere era senza eguali. Essendo figli consci di Madre Natura, comunicavano con lei ed ella le affidava con infinito amore il suo potere Creatore.
Edificarono titanici ammassi di rocce, le montagne; sterminati campi blu trasparente, chiamati Oceani; praterie danzanti sotto un cielo stracolmo di vento fresco, piante che ricoprivano la terra con mille colori e dimensioni.

Crearono il volere di Madre Terra, poichè era anche il loro volere.



Ma venne un giorno in cui anche loro conobbero il potere del Buio e quello della Luce, perchè questa era la strada su cui s'era incamminato il loro destino.



Il possente Spirito del Fuoco s'eresse così in tutta la sua forza con giganteschi vulcani, vomitando prepotenza dove poteva e rendendosi inavvicinabile.
Il librante Spirito dell'Aria si rese invisibile ad ogni occhio, potendo così compiacere ogni suo volere senza essere interrotto o additato.
Lo Spirito della Terra si sentì talmente grande da pretendere di non comunicare più con nessuno divenendo così incredibilmente taciturno, e conservando il suo dirompente potere nelle profondità del Pianeta.
Infine, lo spirito dell'acqua. Esso avvertì di quanta bellezza era presente nella sua esistenza: di come era immensamente profondo e forte negli abissi neri degli oceani; di come sgorgasse cristallino e fresco dalle cime più alte; di come rigasse il pianeta come una rete dal corso inarrestabile.
Si sentiva così bello che si credette la cosa più magnifica e irraggiungibile di tutte.

Eppure, purtroppo per lui, v'erano così tante cose che Madre Terra sapeva, a differenza sua. Così tanti esseri splendenti e luminosi, esseri vivi e intelligenti dimoravano proprio con gli Spiriti ed ignoravano ogni tipo di disputa, ogni forma di confronto.
Madre Terra così decise di comunicare ad ogni Spirito che qualcosa era molto più puro e vivo di loro.

Allo Spirito dell'Acqua disse che c'era un essere, in un piccolo angolo d'oceano, che viveva in modo infinitamente più puro di lui; poi si fece silenziosa, lasciando Acqua iroso e sconcertato. Egli spostò subito la sua attenzione su quest'essere: e si stupì nel vederlo muoversi con tanta leggerezza e magnificenza.




Era un bellissimo delfino azzurro.

Trascorreva intere giornate danzando sopra e sotto il pelo dell'acqua, rilucendo dei raggi splendidi che regalava Padre Sole. Compieva archi in cielo, ed ogni volta erano arcobaleni e piogge di felicità. Saettava fendendo l'aria pulita, roteando e piroettando con facilità: era nato per questo, lo si vedeva subito.
Nei suoi occhi neri viveva una serenità nel fare tutto questo che ad Acqua sfuggiva completamente, e questo lo rendeva molto irritato.

Sofferente dopo le parole della Madre e alla vista del delfino, Acqua decise di dare vita ad un nuovo Spirito, dato che ai quattro Spiriti Acqua, Fuoco, Aria e Terra non era ancora stato tolto il potere Creatore e mai gli sarebbe stato tolto da loro Madre. Diede alla luce le Onde, magnifici Spiriti che nuotavano sulla superficie dei mari e degli oceani, accompagnati da bolle trasparenti e instancabile dolcezza. Dopodichè incaricò un'Onda di rintracciare quell'animale: avrebbe dovuto dirgli di smettere di superare Acqua in purezza e bellezza, altrimenti egli avrebbe provveduto personalmente a porre fine alla sua vita. Acqua non si sarebbe mai abbassato a comunicare direttamente con lui, accecato com'era dalla superbia.


E così l'Onda obbedì.

Si mosse silenziosa e pacifica, incapace di chiedersi perchè chi l'aveva creata gli avesse imposto un compito tanto colmo di cattiveria.
Dopo un lungo, tranquillo viaggio, scivolò sino a raggiungere finalmente il golfo dove viveva il delfino.

L'Onda, alla vista dello splendido animale, non disse nulla. Rimase nascosta dietro un gruppo di scogli, attenta a non far troppo rumore, affascinata e in ammirazione. Osservò il Delfino per tre giorni senza presentarsi a lui, completamente rapita dalla sua purezza e semplicità nel compiere ogni gesto.
Il terzo giorno il Delfino si ritirò nei pressi degli scogli, dov'era la sua casa e la sua famiglia, per riposare, quando intravide qualcuno spumeggiare timidamente tra le rocce:



Fu così che, per la prima volta dalla nascita dell'Universo, il Delfino e l'Onda si videro.



Padre Sole in quel momento sorrise e gioì, e inviò un raggio di calda luce avvolgente su l'Onda affinchè fosse più visibile.

-Ciao!- salutò sereno il Delfino. -Chi sei?...Come mai sei nascosta lì?-
L'Onda non rispose, spaventata e confusa.
L'animale gli si avvicinò tranquillo, ondeggiando maestoso.
Quando le fu abbastanza vicino, parlò. -Il mio nome è Taemin.-


L'Onda si fece coraggio, chiamò a sè ogni bollicina e corrente e rispose. -Io sono Alia- disse. -Ti ho cercato perchè Acqua...-

Ma Taemin non fece attenzione alle sue parole; udito il suo nome, diede inizio ad una serie di salti e giravolte, una sorta di cerimonia, di saluto. Così tanta spensieratezza dimorava in quel corpo.
Continuava a più non posso, sorridendo ad Alia ogni qual volta i loro sguardi si incrociavano.

Così l'Onda dimenticò ogni parola di Acqua, il suo Creatore, e si abbandonò semplicemente alla sua esistenza.
Da quel giorno l'Onda e il Delfino stettero sempre insieme, non si persero mai di vista. Taemin danzava, irradiando serenità; ed Alia coglieva questa serenità e la faceva sua, scivolando attorno al Delfino, compiendo grandi cerchi e falcando l'oceano per lui. Gli raccontava di quanto era sconfinato il mare, l'oceano, e i torrenti e i fiumi, e di quanti altri animali vivessero sotto di lei in armonia; Taemin le rispondeva spiegandogli che danzare era l'unica cosa che lo rendeva felice di esistere, riempiva il suo cuore e la sua anima, dando uno scopo di gioia alla sua vita. Era per questo che danzava.

Ma, adesso, iniziava a danzare anche per Alia; e l'Onda smuoveva le acque attorno a lui, per lui.


Un giorno Acqua spostò il suo sguardo su Alia, e vide che non aveva compiuto ciò che doveva: sbigottito, interpretò il suo comportamento come un tradimento e decise di intervenire, credendo in questo modo di porre fine alle loro gioie e alla sua stessa sofferenza.


In un sol gesto, d'improvviso Alia e Taemin vennero sospinti da una grande e violenta massa d'Acqua sulla Terra: il Delfino s'accasciò inerme, poichè quello non era il luogo adatto a lui. Alia invece si disgregò istantaneamente in tante goccioline piccolissime, e si fuse con la Terra, scomparendo.

Questa fu la tremenda fine voluta da Acqua per l'Onda e il Delfino.
Ma egli non era ancora felice, e non ne comprendeva il motivo. Anzi, veniva divorato sempre più da un sentimento a lui sconosciuto.


Madre Terra, il Grande Spirito che dimorava ovunque e in Tutto sul pianeta degli Spiriti, colei che aveva dato origine a tutta la vita in accordo con Padre Sole, assistette alla vicenda senza intromettersi: ma ora era giunto il momento.
Con calde mani amorevoli disseppellì Alia e la ricompose;
mentre Taemin venne da Lei
sollevato e rinvigorito, soffocante in un mondo dove lo spirito dell'Aria era padrone.



Sotto lo sguardo luminoso di Padre Sole, ora felice più che mai, Alia e Taemin vennero tramutati in un nuovo essere dall'amore di Madre Terra:
Divennero esseri umani.



-Non temete, figli miei!- esclamò la voce tonante di Madre Terra per mezzo di fulmini e saette. -Io vi amo, vi amerò sempre. Vi ho dato una forma tale da permettervi di manifestare l'Amore che provate l'Uno per l'Altra. E' giunto il tempo adesso che gli Spiriti comprendano quanto dirompente sia la forza dell'Amore: la stessa forza che, umilmente e semplicemente, un Delfino e un'Onda hanno creato.
E' giunto il tempo che gli Spiriti tornino coloro che erano!-
E con queste parole si scatenò una forte tempesta sul pianeta.

Gli Spiriti compresero nell'istante di un tempo che non esisteva che cosa avevano sbagliato: tutto. Si erano scissi tra loro, accecati da qualcosa che in realtà non c'era. Avevano dimenticato la gioia dell'esistere insieme, di collaborare per creare un pianeta ricco di Vita e di Luce:
Tornarono così ad amarsi, e il Pianeta divenne nuovamente un luogo di Amore per l'esistenza.



I piccoli Taemin ed Alia, ora con due corpi nuovi e sconosciuti, erano al riparo dalla pioggia sotto grandi foglie di un albero.

-Che cosa è successo?- chiese Alia, portandosi dietro la nuca i lunghissimi capelli biondi chiari.
I suoi occhi azzurro cielo incrociarono quelli castani scuri spauriti di Taemin, confusi quanto i suoi.

-Non lo so..proprio.- rispose lui. -Ma ho solo un vago ricordo: un ricordo di felicità, di vita che zampilla ovunque. Di infinita serenità.-
Si voltò verso la ragazza e le rivolse un tenero sorriso.

Alia sentì un grande calore nascere dal centro del petto.
-Si...anche io ho lo stesso ricordo di gioia- disse. -Anche io!-
Si presero per mano, senza pianificarlo, nello stesso istante.

Poi, una forza mistica inarrestabile colse l'animo di Taemin, ed egli si buttò sotto la pioggia.
E ballò.

Senza limiti, senza timore. Danzava come se stesse evitando ogni goccia di pioggia, ogni folata di vento: oppure le stava accarezzando una per una, nessuna esclusa.
Alia ne era affascinata, così come in forma di Onda si era innamorata della sua essenza quando l'aveva visto danzare tra le acque dell'Oceano.
Si lanciò così anche lei nella danza sfrenata, ridendo al sorriso che Taemin le rivolgeva.




Godevano finalmente dell'Amore che nasceva dai loro cuori, ora liberi di intrecciarsi l'uno con l'altro.
Per l'eternità, in ogni vita, in ogni respiro, fino a quando questo sarebbe stato il volere di Madre Terra e Padre Sole.






Questa è la leggenda dell'Onda e del Delfino, da cui scaturì la forza dell'Amore a quel tempo dimenticata dagli Spiriti, ma che grazie a loro due divampa ancora oggi in ogni angolo del Mondo.




Taemin






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