Il distretto 12 apparteneva allo stato di Panem, governato dal presidente Coriolanus Snow, residente a Capitol city.
Morire di fame in quel distretto era semplice come bere un bicchier d’acqua.
Al punto che se una persona raggiungeva l’età senile, avrebbe potuto ricevere dei complimenti, visto che era riuscita a sopravvivere.
Il cibo scarseggiava e anche coloro che, grazie alle tessere, ricevevano una certa quantità di cereali e olio pativano la fame.
Non bastava.
Cosa erano le tessere?
All’età di dodici anni i ragazzi del distretto potevano iscriversi per le tessere, una sorta di pass che gli dava diritto a ricevere una determinata quantità di cibo.
Ma c’era un intoppo.
A causa di queste tessere, la loro possibilità di venire estratti il giorno della mietitura per partecipare agli Hunger games cresceva a dismisura.
Cosa erano gli Hunger games?
Affinché voi riusciate a comprenderlo, meglio iniziare dalla loro origine.
I tredici distretti appartenenti allo stato di Panem si ribellarono.
Dodici furono sconfitti.
Il tredicesimo distrutto.
A causa di questo, per punirli e intimorirli, venne decretato che ogni anno avrebbero avuto luogo gli Hunger games, i giochi della fame.
In ogni distretto sarebbero stati scelti un ragazzo ed una ragazza, con un età compresa tra i dodici e i diciotto anni.
Questi ‘tributi’, trasferiti in un’arena, avrebbero dovuto combattere fino alla morte.
Solo uno sarebbe sopravvissuto.
Un unico vincitore.
Il più forte, il più intelligente, il più furbo.

DA GRANDE LA SPOSERO’

Al suono della campanella, i bambini del distretto 12 si affrettarono ad entrare nelle rispettive classi.
Un ragazzino di cinque anni, biondo e dai bellissimi occhi azzurri si guardò intorno spaesato, cercando di ricordare quale fosse la sua classe.
Non c’era nessuno ad aiutarlo, e a nessuno interessava dargli una mano.
Finalmente trovò quello che stava cercando e felice andò a sedersi al suo posto.
La maestra entrò annunciando:
<< Bene, bambini .. buongiorno! Oggi durante l’ora di musica cercheremo di divertirci come al solito .. >> si guardò intorno << Allora, chi conosce la canzone della valle? >>.
Per un attimo il biondino tremò, la maestra lo aveva guardato.
Poi una bambina dai capelli scuri raccolti in due trecce, la pelle olivastra e con indosso un abitino scozzese rosso, alzò la sua delicata manina:
<< Io la conosco! >>,
il bambino biondo la osservò.
Trovò che fosse davvero una bella bambina.
La maestra le chiese di presentarsi.
La bambina lo fece prima di iniziare a cantare:

‘ Là in fondo al prato, all’ombra del pino
c’è un letto d’erba, un soffice cuscino
il capo tuo posa e chiudi gli occhi stanchi
quando li riaprirai, il sole avrai davanti.

Qui sei al sicuro, qui sei al calduccio,
qui le margherite ti proteggon da ogni cruccio,
qui sogna dolci sogni che il domani farà avverare
qui è il luogo in cui ti voglio amare.’.

Quando la bambina smise di cantare, le guance del ragazzino biondo avvamparono.
Il cuore iniziò a martellargli forte nel petto.
Si prese una bella cotta per lei e ogni giorno la guardava tornare a casa dalla sua finestra.
Anche quel giorno si mise ad osservare la bambina con occhi sognanti.
Una donna gli posò una mano sulla spalla e gli chiese:
<< Peeta, ma cosa stai facendo? Perché te ne stai tutti i giorni a guardare fuori dalla finestra? >> gli chiese la signora Mellark, la sua mamma.
Il piccolo Peeta arrossì e sorridendo disse alla mamma, felice:
<< Da grande la sposerò! E’ tanto bella.. >>,
la mamma alzò un sopracciglio confusa:
<< Che? >>
<< Mammina, da grande sposerò Katniss Everdeen! >>.

Nota dell’autrice: Eccomi qui, con un’altra storiella. Mi scuso per l’introduzione che forse toglierà dolcezza a questa storia, ma mi è sembrato giusto parlare del distretto 12 ecc prima di iniziare la storia vera e propria … almeno credo XD. Se volete che la tolga l'introduzione fatemi sapere accetto consigli e critiche :)
Spero che vi piaccia e che recensiate.
Baciii XD
Jade
Ps. i diritti della canzone presente nella storia appartengono a Suzanne Collins :)