If I open my heart to you and show you my weak side, what would you do?
(Pink Floyd - The Final Cut)
Can
you see my weak side, tonight?
Londra, 24 dicembre 2012.
La cattedrale di St. Paul
vibrava del mistico silenzio che le preghiere avevano lasciato dietro
di sé
dopo aver raggiunto il loro destinatario. Ma ancora una preghiera
mancava
all’appello.
Arrivò, leggera, forse
un
po’ in ritardo. Una preghiera stanca, afflitta da anni di
reclusione, il volto
stanco e ricamato di rughe. Troppi anni erano passati da quando una sua
gemella
aveva attraversato le labbra sottili del suo proprietario per dirigersi
al
cielo, in cerca di un destinatario che forse c’era, forse no.
Non c’è mai stata
soluzione a questo dubbio e, come in tutte le questioni irrisolte, il
proprietario di questa preghiera aveva preferito starne alla larga,
nascondendosi tra le pieghe dei suoi stessi dubbi.
I suoi passi posero fine
al lento vibrare della cattedrale. L’uomo si
avvicinò all’immenso candelabro
posto di fronte alla statua della Vergine, passandosi due dita tra
fronte,
petto e spalle. Prese a fissare le candele di fronte a sé,
sentendone il calore
carezzargli le guance raggrinzite. Delicatamente, ne afferrò
due che erano
spente e le accese con mani tremanti. Mani che andarono a congiungersi
una
volta poste le due candele una di fianco all’altra.
Fissò le piccole
fiammelle
che poco a poco si rinvigorivano, mentre sentiva farsi strada in
sé la paura.
Era da troppo tempo che non pregava e non sapeva che cosa
l’avesse spinto fin
lì, in quella fredda vigilia di Natale che niente aveva di
speciale in
confronto alle altre. No, non era la preghiera a fargli paura, ma il
destinatario. Non Dio, non i santi.
Sentì quelle parole
farsi
strada tra le dita, tra i polmoni; scivolavano via lettera per lettera
dai suoi
occhi, fino ad incastrarsi, calde e saline, tra le sue labbra sottili,
componendosi dolorosamente in fondo alla gola.
- Rick…
Provò a respirare, gli
occhi ancora fissi sulle candele, le quali si riflettevano in quei due
specchi
di ghiaccio che si scioglievano man mano che la consapevolezza di
ciò che stava
facendo lo assaliva come una scossa improvvisa, che lo faceva tremare
da capo a
piedi.
- Syd… - riprese a dire.
Era troppo difficile continuare a fissare quelle due luci, quei due
piccoli
fuochi che bruciavano fieri, proprio come quelle due anime che, molti
anni
prima, avevano illuminato la sua vita.
- Se potete sentirmi.
Singhiozzò chiudendo gli
occhi, cercando in se stesso quella forza che l’aveva sempre
contraddistinto e
che troppe volte aveva usato per distruggersi schiacciando chi gli era
accanto,
amandolo per ciò che era.
- Perdonatemi.
Riaprì gli occhi ancora
lucidi e tornò a fissare le candele, le labbra piene di quel
sussurro e il
cuore più leggero.
- Perdonatemi, se potete.
Guardò ancora per
qualche
istante le due candele, prima che queste due si spegnessero come se a
farlo
fosse stata una folata di vento. Si guardò intorno, per
vedere se qualcuno
fosse entrato, ma di gente nemmeno l’ombra. Tornò
a guardare le candele; erano
state le uniche due a spegnersi. Un segno? Suggestione? Una preghiera
arrivata
a destinazione? Sorrise.
- Buon Natale Syd, buon
Natale Rick!
Sorrise ancora, prima di
passarsi una mano tra le folte fila d’argento che da anni
ricoprivano la sua
testa.
“Sì”
pensò “Mi hanno sentito.”.
Sì,
Roger.
Angolo "autrice".
Ritorno
volentieri in questo fandom con questa piccola os. E' stata scritta in
pochissimo tempo, ma in questo periodo ho pensato molto a Syd e Rick e,
dato
che sotto Natale divento particolarmente malinconica, è nata
questa storia dal
nulla.
Spero non vi
dispiaccia.
Vi auguro un
buon Natale.