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Autore: mikaela    24/12/2012    2 recensioni
Buon natale a tutti! quale modo migliore di festeggiare se non una Niff/Thadastian/Klaine??
Ultimamente Jeff trascorre un sacco di tempo con Sebastian, rendendo tristissimo il povero Nick. perchè Jeff si comporta così? e che c'entrano gli ex warblers Kurt e Blaine in tutto questo?
buona lettura :)
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Blaine/Kurt, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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A Betty,
che è un’amica fantastica. Che sopporta il mio Potteriano, legge le mie storie, mi fa compagnia durante le live chat, si spartisce equamente la CrissColfer con me, c’è sempre, mi fa sorridere,  rispetta il mio dolore quando manco a un concerto meraviglioso e sclera con me dopo le puntate.
A betty perché semplicemente è Betty. A quella splendida ragazza che scrive meravigliosamente, che conosce AVPM, che è fidanzata con Darren Criss (fatevene una ragione, loro stanno insieme u.u), e che probabilmente non potrei mai trovarne una come lei da nessuna parte.
Grazie di aver iniziato a recensire le mie storie, perché se no, non ci saremmo mai conosciute.
Ti auguro un White Christmas
I love you

 

 

 

 

di sorrisi, baci, vischi e alberi di Natale

 

Nick e Sebastian non erano mai andati d’accordo. Al primo non piacevano molto gli snob come il francesino, mentre il secondo affermava di vivere molto meglio senza la presenza di Pinocchio in giro.
In effetti, Nick non era l’unico con cui Sebastian non riusciva ad andare d’accordo, per cui  il povero Duvall si chiedeva: di tutti i ragazzi in quella scuola con cui poteva umanamente interagire, perché proprio Jeff?
Certo conoscendo la bontà di quest’ultimo, non gli sembrava difficile da credere che diventasse amico di uno come Sebastian. Insomma, Jeff era capace di fare amicizia con Mr Grinch.
Ma Sebastian? Che ragioni aveva di ronzare intorno al suo biondino preferito migliore amico?
Era esattamente quello che si chiedeva li, seduto nella poltrona dell’aula canto, vedendoli chiacchierare tranquillamente.
Un osservatore poco attento avrebbe detto che l’unico coinvolto dalla conversazione era Jeff (dato che continuava a sorridere e ridacchiare), e che Sebastian lo stava sopportando a mal in cuore (vista la sua faccia disgustata).
Ma Nick non era poco attento, tutto il contrario.
Vedeva come la mano di Sebastian desse qualche buffetto sulla spalla di Jeff, o come un piccolo sorriso seguisse le sue espressioni scocciate, e già il fatto che fosse rimasto li ad ascoltarlo era una prova sufficiente per capire che gli piaceva stare con lui.

Stava impazzendo, ne era consapevole. Ma che poteva farci?
aveva pensato di intromettersi e trascinare via Jeff con qualche scusa, ma lui sembrava così preso dalla conversazione che non aveva cuore di interromperlo.
E poi non aveva nessun diritto, loro erano solo amici. Migliori amici, per precisare.
Doveva parlargli, dirgli quello che provava prima di esplodere e dirlo al momento meno appropriato. Ma come avrebbe fatto con Smythe sempre in giro?
Sospirò e si decise ad alzarsi, convinto che privarsi della vista di loro due così affiatati gli avrebbe fatto bene.
In più questa situazione gli stava rovinando il natale, la sua festa preferita.
Lasciò l’aula canto per dirigersi nella sua camera, deciso a distrarsi. Fischiettando “frosty the Snowman” arrivò di fronte alla sua camera, la “3a”, e si buttò sul letto.

Senza rendersene conto, finì nel mondo dei sogni.

 

A svegliarlo fu una mano calda che scuoteva ripetutamente la sua spalla. Si voltò confuso, perché tutti sapevano che quando Nick si svegliava impiegava 20 minuti buoni prima di prendere coscienza delle sue azioni.
-mhpf-
-Su Nick, dobbiamo preparare l’albero in aula canto- gli disse Thad, il suo compagno di stanza.
-eh?-
-connetti il cervello Duvall! Su, ti aiuto ad alzarti-
Nick sentì la mano di Thad afferrargli il braccio e aiutarlo ad alzarsi. Con la testa confusa e gli occhi semichiusi non si accorse nemmeno di essere arrivato in aula canto, davanti ad un albero di natale privo di luci e decorazioni.
-dormire- bofonchiò, stropicciandosi gli occhi.
-e no mio caro. Mi hai costretto ad offrirmi volontario con te per decorare la stanza, per poi rimandare tutti i giorni perché eri troppo preso a guardare Sebastian con astio. Adesso pretendo un aiuto-
Nick ci provò davvero a seguire il suo discorso, ma assonnato com’era sentì  solo “Sebastian” e “aiuto”. Fu un miracolo che se capì ciò che doveva fare, quando Thad gli passò una scatola con luci da mettere nell’albero.
Si guardò intorno alla ricerca di una scala ma, non trovandola, decise che avrebbe iniziato a  metterle dal basso e poi l’avrebbe cercata. Arrivò a tre quarti dell’albero, e poi si sentì chiamare.
La sonnolenza stava svanendo, per cui non gli fu affatto difficile riconoscere la voce di Jeff. Certo, se fosse stato più sveglio si sarebbe accorto di avere il filo di luci attorcigliato sul braccio, e quindi non si sarebbe voltato di scatto facendo cadere l’albero su di se.

Poi fu tutto confuso, ancora di più di prima.

Non vedeva nulla, tanto per cominciare. Era tutto sfocato, e riusciva a distinguere solo una chiazza bionda da tutto quel mucchio confuso.
Si sentì afferrare e trascinare verso l’alto. Allora prima era per terra? Era caduto?
Poi percepì qualcosa di morbido sotto la schiena, e anche del freddo pungente sulla testa. Avevano aperto una finestra?
Rinunciò a capirci qualcosa, e chiuse semplicemente gli occhi, cercando di mandare via quel dolore pulsante al cervello.

-si può sapere perché  preoccupi sempre per lui?- fece una voce alterata. Sebastian.
-è un mio amico! Non capisco perché dovrei darti spiegazioni- oh si, quello era Thad, non c’erano dubbi.
-ma gli stai sempre appiccicato! Insomma, Pinocchio può vivere benissimo da solo!- esclamò.
-si può sapere perché lo chiami sempre così?-
-ma ti prego, hai visto il suo naso?-
-smettila di prenderlo in giro Sebastian!-
-smettila di preoccuparti così per lui!-
-io faccio quello che…-

-volete piantarla? Non credo che sentire le vostre urla lo aiuti!-

E quello… si, quello era il suo Jeff.
-mhf- fece Nick, aprendo piano gli occhi. Subito sentì una mano calda accarezzargli la fronte, e di nuovo la voce di Jeff.
-Hey, come ti senti?- gli domandò dolcemente.
-non lo so… ma ho l’iceberg del Titanic sulla testa?- chiese, continuando a sentire freddo sui capelli.
-è ghiaccio. Quando ti è caduto l’albero in testa hai preso una bella botta-
-mi è caduto l’albero in testa?- chiese scioccato.
-già. La prossima volta assicurati di non aver le luci attorcigliate intorno al braccio-
-me lo ricorderò-.
Jeff gli sorrise e Nick perse un battito. Poggiò meglio la testa sul bracciolo, rendendosi conto che era sdraiato sul divano dell’aula canto.
Poteva sentire Thad e Sebastian litigare, a voce moderata, in un angolo della stanza. Di sicuro erano abbastanza lontani.
Nick si accorse che quello era il momento perfetto. Dichiararsi subito, senza nessuno tra i piedi, sembrava un’occasione da non perdere.
Ma, proprio quando stava prendendo aria per far uscire le parole, queste gli si bloccarono in gola. Il panico prese il sopravvento su di lui, senza che potesse farci nulla.
E se Jeff non avesse ricambiato? E se così facendo avrebbe rovinato tutto? La loro amicizia? Come avrebbe fatto senza di lui?

Fu allora che lo notò. Buttando un’occhiata al soffitto, si accorse di quel piccolo rametto di vischio appeso al lampadario sopra alle loro teste.
-quello è vischio- fece, senza nemmeno accorgersene.
Jeff buttò un occhio sul lampadario, e guardò il rametto, confuso. Era sicurissimo che prima non ci fosse.
Stava per dirlo al suo amico, ma qualcosa lo bloccò. Nulla di che, era solo qualcosa come le labbra del suo migliore amico sulle sue.
Nick lo stava baciando, sotto il vischio, a natale. Per Frosty, poteva chiedere di meglio?
Il moro, invece, aveva appena realizzato l’accaduto e stava per staccarsi e inventare un miliardo di scuse. Ma la mano di Jeff sulla sua guancia, che lo trascinava verso di se, bloccò i suoi propositi.
Il dolore alla testa, sfortunatamente, si fece più forte e Nick fu costretto a staccarsi e poggiare la testa sul cuscino.
Allora allungò la mano e prese quella del biondo, terrorizzato che la magia che si era creata potesse spezzarsi, e gli sorrise.
L’altro ricambiò la stretta, raggiante. Capì in oltre che stare attaccato a Sebastian, durante quelle settimane, solo per non far notare a Nick la sua evidente cotta, era stata davvero una pessima idea.
restarono così, in silenzio, a lanciarsi sguardi dolci e scambiarsi qualche bacio a fior di labbra, finchè non si accorsero che la litigata di sottofondo non si sentiva più.
Nick alzò piano la schiena, cercando con lo guardo gli altri due warbler. Sgranò gli occhi, come probabilmente fece Jeff, sorpresi dalla scena: Thad e Sebastian si stavano baciando (o forse dalla loro foga era meglio dire “divorando”?) accanto a una scala sorretta da Blaine, dove era salito Kurt per mettere un vischio sulle teste dei due.
Kurt e Blaine li notarono e, dopo che il primo scese dalla scala, li raggiunsero mano nella mano.
-risolto tutto?- chiese Blaine sorridente.
Nick e Jeff arrossirono prima di annuire contemporaneamente.
-ma voi come…?-
-sapete ragazzi, quando me ne sono andato dalla Dalton, ho sempre pensato che mi sareste mancati da morire…- iniziò Kurt.
-ed è la stessa cosa che mi ero immaginato io quando vi ho lasciati- continuò Blaine –ma al McKinley, ci siamo accorti che non è stato così…-
I due warblers li guardarono scioccati e un po’ delusi.
-… perché non è passato un giorno senza che voi due e Thad ci abbiate chiamati per chiedere un consiglio amoroso, o raccontare delle vostre cotte “non ricambiate”. I nostri telefoni squillano contemporaneamente! Che siamo al cinema, a scuola, a casa, o a pomiciare- spiegò Kurt.
-vi vogliamo bene ragazzi. Ma, Santo Natale, siete insopportabili quando fate gli innamorati insicuri! E quando perfino Sebastian ha chiamato Kurt per un consiglio con Thad, abbiamo capito che la cosa andava sistemata, subito-
Gli altri fissarono la coppia stupiti, e anche un po’ colpevoli.
-beh- iniziò Nick, stringendo la mano di Jeff- state tranquilli che non vi darò più fastidio-
-già, stessa cosa per me- disse Jeff, sorridendo.
Gli ex Warbler ricambiarono il sorriso.
-non avevamo dubbi- disse Kurt, prima di allontanarsi con il suo ragazzo.
Nick si stava avvicinando a Jeff per baciarlo di nuovo, quando sentì la voce di Blaine da fuori dell’aula.
-ricordatevi di staccare Sebastian dalla faccia di Thad, non vorremmo che per colpa nostra fosse risucchiata per sempre!-

I ragazzi si misero a ridere.
Ed è proprio così che ricorderanno il loro primo natale.
Pieno di sorrisi, baci, vischi e alberi di Natale in bilico sulla testa di Nick.

Un primo natale bellissimo. Il primo di tanti.

 

 

Angolo autrice

Tutto quello che avevo da dire è nella dedica in alto. Spero che questa storia vi sia piaciuta, è la mia prima niff :’)
buon natale a tutti!
Miky

   
 
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