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Autore: Kekkafox    25/12/2012    0 recensioni
One-shot natalizia ambientata nella Dalton della seconda stagione. Coppie, lotte e Buon Natale!
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Jeff Sterling, Kurt Hummel, Nick Duval | Coppie: Blaine/Kurt, Nick/Jeff
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Merry Christmas, Daltoniani!

 

Tutti amano il Natale. Quelle luci colorate, le decorazioni, l’albero, i regali, la famiglia unita. Insomma, chi è che non ama il Natale? Kurt e Blaine non facevano eccezione. Quell’anno entrambi sarebbero stati più felici, perché si erano conosciuti. Eh già, quell’era il loro primo Natale insieme e anche se l’avrebbero passato ognuno a casa propria, sapevano che sarebbero stati vicini.

Kurt aveva un grandissimo programma per i giorni prima della grande festa. Shopping natalizio con Mercedes, cioccolata calda e preparare per bene l’albero a casa sua. Sapeva che Finn non era un granché in queste cose. Più bello di così, non si poteva.
Blaine, invece, si era programmato un bel Natale con la sua famiglia da suo nonno. Aveva un grande rapporto con il vecchio nonno Tommy e non vedeva l’ora di rivederlo, anche se gli sarebbe dispiaciuto lasciare i suoi amici della Dalton, ma sapeva che li avrebbe rivisti dopo le vacanze, ancora più divertenti di prima.

Un inconveniente, però, li bloccò entrambi. Questo inconveniente si chiamava Jeff Sterling.

Il suddetto ragazzo entrò nella sala principale con gli occhi gonfi e con migliaia di fazzoletti che gli cadevano dalle tasche della divisa. Kurt era solo nella stanza e stava studiando una delle più noiose lezioni della storia. Quando vide il biondo piangere, si allarmò subito e lo raggiunse.

- Jeff, cos’è successo? – gli chiese, facendolo sedere sul divano. Si sedette accanto a lui e gli accarezzò la schiena nella vana speranza di calmarlo. Il ragazzo, però, continuava a singhiozzare ininterrottamente. Kurt si guardò intorno, cercando qualcosa o che qualcuno comparisse all’improvviso per aiutarlo, ma dovette cavarsela da solo.

Ok, Kurt. Prendi un bel respiro e aiuta Jeff.

- Jeff, ora calmati. Prendi un bel respiro e spiegami che succede. – Jeff annuì, asciugandosi le lacrime. Prese un respiro profondo e iniziò a parlare.

- I miei genitori devono lavorare a Natale e questo sarà l’ennesimo Natale da solo alla Dalton. Non ne posso più! Sono stufo di non festeggiare il Natale per colpa di quello stupido lavoro. – una nuova lacrima scese sulle guance di Jeff e Kurt s’intenerì tantissimo. Gli asciugò le lacrime e gli sorrise.

- Jeff, mi dispiace davvero, ma vedrai che andrà tutto bene. Si risolverà tutto, te lo prometto. – in quel momento, Blaine entrò nella stanza con un libro di Harry Potter tra le mani. Appena vede i due ragazzi sul divano, li raggiunse. Quando vide Jeff con gli occhi arrossati, si preoccupò.

- Oddio ragazzi, che succede? – Kurt appena lo vide sorrise sognante, per poi ricomporsi perché quello non era per niente il momento adatto per sorridere.

- I genitori lavoreranno a Natale e dovrà rimanere qui da solo alla Dalton. – spiegò Kurt. Blaine si fece spazio sul divano e cercò di consolare il suo amico.

- Oh no, di nuovo? Non sai quanto mi dispiace, Jeff. – il biondo sorrise a Blaine, come per dirgli che lo apprezzava ma per un ragazzo, come lui, che amava in Natale non bastava un semplice “mi dispiace”.

- Non sopporterei di stare a casa con la mia famiglia, mentre tu sei qui da solo. Io rimango alla Dalton. Chiamerò mio padre e gli spiegherò la situazione. Lui capirà. – annunciò Kurt. Entrambi i ragazzi lo osservarono sorpresi. Sapevano quanto ci teneva a passare il Natale con suo padre. Ne parlava da mesi, ormai.

- Kurt, tu ci tieni a stare con tuo padre. Non devi rinunciare per me. – replicò Jeff, tirando su con il naso.

- Ma no! Avrò altri tantissimi Natali da passare con mio padre. Quest’anno sarò con te. – insisté ancora Kurt. Blaine sorrise. Era orgoglioso di aver trovato un amico così dolce e generoso.

- Rimango anch’io. – stavolta gli occhi erano rivolti a Blaine. Kurt sorrise all’idea di passare il Natale con lui. A Jeff s’illuminarono gli occhi. Sorrise ed era la prima volta dopo che era entrato nella stanza. Batté le mani felice come un bambino.

- Sarà un Natale perfetto! – disse Jeff, alzandosi dal divano e saltellando per la stanza fino ad andare via e lasciare Kurt e Blaine da soli. I due si guardarono e si sorrisero.

- Abbiamo fatto la cosa giusta, no? – chiese, sorridente, Kurt. Blaine aveva una specie di paralisi facciale e annuì.

- Lo renderemo felice.

- Che ne dici di una maratona? – chiese Kurt, facendo cenno al libro che Blaine aveva ancora in mano. – Ci sto.

****

I due erano seduti sul divano della stanza comune con il calore del camino a riscaldarli, oltre a una coperta che era lunga minimo venti metri. Sul serio, non scherzo. Blaine si era poggiato il computer sulle gambe e la loro maratona di Harry Potter stava per avere inizio. Volevano invitare anche Jeff, ma non l’avevano più trovato da quando era saltellato via da loro e avevano una strana sensazione che si era perso chissà dove.

Ma non si preoccuparono più di tanto e passarono la loro serata da soli con un computer. Si fece molto tardi e Kurt, già dal sesto film, si addormentò sulla spalla di Blaine. Il riccio non ebbe il coraggio di svegliarlo e Harry Potter era oramai un ricordo, perché si era perso a contemplare Hummel dormiente. Gli accarezzava i capelli dolcemente e la sua pelle nivea era ancora più bella illuminata dal gioco di luci del fuoco del camino, che pian piano si stavo spegnendo, fino a quando non arrivò Jeff che lo spense, ma Blaine e Kurt stavano dormendo già da un po’, accoccolati uno all’altro.

- Che carini.

****

Il giorno dopo, Kurt fu il primo a svegliarsi. Si accorse che Blaine stava ancora dormendo accanto a lui sorrise. Spense il computer, ancora acceso dalla notte prima, e lo coprì ancora un po’ con la coperta e andò nella cucina della Dalton.

Si sentiva una specie di ladro in quel momento, perché non era mai entrato nella cucina della Dalton, ma era praticamente perfetta.

- Questa stanza farà parte della mia futura casa. – mormorò Kurt, tra sé e sé. Prese tutto l’occorrente e si mise a preparare tre cioccolate calde. Sapeva che da lì a poco, Jeff sarebbe corso nella sala comune per svegliare il mondo intero, mentre Blaine si sarebbe svegliato subito se avesse sentito l’odore della cioccolata calda.

Quando furono pronte, le mise su un vassoio (quella di Jeff e Blaine erano ovviamente ornate da un marshmallow) e si avviò nella sala e, come aveva previsto, Jeff entrò nella stanza con una corsa che avrebbe potuto vincere la maratona di New York. Blaine, invece, era ancora lì a dormire, ma appena sentì l’odore di cioccolata caldo arricciò il naso in un modo adorabile.

Jeff sorrise in modo inquietante e prese una tazza di cioccolata che mise proprio sotto il naso del ricciolo. Il moro annusò come un segugio, per poi sbarrare gli occhi e saltare dal divano.

- Buongiorno! - gli urlò il biondo nelle orecchie. Blaine lo guardò scioccato.

- Jeff, sei pazzo? Siamo a un centimetro di distanza, ti sento. – Kurt rise e si sedette sul divano, seguito dal biondo. Si divisero le cioccolate e, non si sa come, per quando le finirono, erano completamente ricoperti di cioccolata. Quella si prevedeva una delle giornate migliori della storia.

- E voi che ci fate qui? – chiese una voce dietro di loro. I tre si voltarono e non appena videro chi era, Jeff gli si catapultò addosso.

- Rimaniamo qui con Jeff a Natale. E tu? Non dovevi essere già partito? – chiese Blaine. Il ragazzo li raggiunse con Jeff che saltellava ovunque.

- Sì, ma i miei genitori vanno da mia zia per Natale ed io non ne ho proprio voglia. Non sapevo che sareste rimasti qui. Beh, in questo caso mi aggiungo anch’io. – Jeff smise di saltellare per 1…2…3… ricominciò di nuovo. Saltava talmente in alto che sembrava un canguro e si catapultò ancora una volta su Nick.

- Il Natale migliore della storia!

****

- Andiamo, ragazzi! Fatelo per me! – li pregò Jeff. Lui voleva assolutamente andare a pattinare sul ghiaccio, ma Kurt e Blaine sentivano troppo freddo per mettere piede fuori scuola.

- Ragazzi, sono amico di Jeff da quando eravamo piccoli. So che quando vuole qualcosa, non molla finché non gliela dai. E poi cosa costa andare a pattinare? Sarà divertente. – cercò di convincerli Nick. I due si guardarono e sospirarono.

- Ok.

****

- Posso confessarti una cosa? – chiese Kurt a Blaine, mentre s’infilavano i pattini. Nick e Jeff erano già in pista e si stavano divertendo tantissimo. – Certo che puoi.

- Non so pattinare. – Blaine gli sorrise dolcemente e gli sussurro un “non ti preoccupare, ti aiuterò io”.

Scesero sulla pista e Kurt iniziò a barcollare. Blaine lo prese per entrambi le mani e lo trasportò nella pista. Inizialmente lo fece pattinare con lui e la faccia di Kurt era rosso fuoco, non sapeva se per il freddo o per quella bellissima mano che lo stava guidando.

- Su, ora prova da solo. Metti un piede davanti e inizia a scivolare sul ghiaccio. Vai piano, ti starò vicino. – gli disse Blaine. Kurt gli sorrise e ci provò. Non era caduto, questo era qualcosa. Jeff e Nick gli passarono avanti augurandogli buona fortuna e dissero che andavano a bere qualcosa. Così, rimasero da soli sulla pista, insieme alle altre persone ovvio, anche se c’era pochissima gente per via del freddo e molte se ne stavano andando.

Kurt riprese a pattinare, cercando di non cadere. Blaine gli stava accanto e lo osservava meticolosamente. Hummel se la cavava bene, anche se stava per inciampare e Blaine gli prese di nuovo le mani.

- Sei stato bravissimo! Ma ora riprova. – però, le loro gambe si incrociarono, pattinando, e finirono per cadere a terra. Blaine era praticamente spiaccicato su Kurt e si guardavano imbarazzati, ma nessuno dei due diceva una parola. Fino a quando Blaine non si diede una mossa e lo baciò dolcemente.

Kurt sentì di stare in paradiso. Quelle labbra erano qualcosa d’incantevole e non riusciva a capire più niente. Sentiva solo il sapore di quelle labbra perfette sulle sue e di certo, non voleva nient’altro.
Blaine sentì che il suo cuore stava facendo capriole incredibili, aveva spasmi e stava urlando “ti amo!”. Non avrebbe mai voluto allontanarsi da quelle dolci labbra che lo facevano sentire in paradiso. Ma no, il paradiso era troppo poco. Non c’era un modo per descrivere quelle labbra.

Si separarono per prendere fiato e si osservarono. Blaine riprese coscienze e iniziò a blaterare – Oddio, scusami. Sono stato uno stupido e… e – Kurt, però, lo bloccò catturando le sue labbra in un nuovo bacio, emozionante come il primo.

****

Stava per arrivare il Natale e la neve a Lima si faceva sempre più alta. Se c’era qualcuno che, oltre Jeff, amava la neve, era Blaine, mentre Kurt la odiava a morte. La neve gli rinsecchiva le mani e finiva per consumare tutte le sue creme. E chi altro poteva rovinare la situazione, oltre ovviamente Jeff? Ovvio, Blaine!

- Stai calmo. Non ti sto rapendo. Devi solo venire con me. – gli disse Blaine, dopo averlo bendato con una benda natalizia oro e bianca. Sì, Blaine amava troppo il Natale. Lo condusse lungo tutta la Dalton e Kurt iniziava a stancarsi di questo strano giochetto e aveva paura che Blaine lo stesse portando in un covo di pervertiti.

- Ok, ci siamo. – annunciò il moro. Kurt sentiva incredibilmente freddo e stava iniziando seriamente ad aver paura e di sicuro non si sbagliava. Infatti, non appena Blaine gli sfilò la benda, due enormi palle di neve gli arrivarono in faccia.

Riconobbe tra le risate Nick e Jeff. – Me la pagherete cara!!!! – Blaine era convinto che l’urlo di Kurt fosse arrivato fino in Lapponia, ma ora l’azione principale era correre, correre e correre. Infatti, lui e gli altri due ragazzi iniziarono a correre per l’intero cortile della scuola.

- Blaine, manovra 26! – urlò Nick. Blaine annuì e si fermò di fronte a Kurt, che si fermò di scatto per non finirgli addosso. Nel frattempo, Nick e Jeff prepararono due enormi palle di neve e non appena urlarono – Ora! – Blaine si spostò, facendo finire la neve in faccia a Kurt.

Quando il controtenore si riprese dalla botta, osservò i tre ragazzi correre e stavolta non se li sarebbe fatti scappare. Raccolse una palla di neve e iniziò a correre con la neve gelida tra le mani. Nick si guardò alle spalle e ciò che vide era un infuriato Kurt che non vedeva l’ora di colpirli.

- Jeff, tu e Blaine correte a riparo dietro quell’albero. Ci penserò io a Hummel! Voi, intanto, preparate la manovra 10. – ordinò Duvall. I due ragazzi lo obbedirono e si nascosero. Nick continuò a correre e passò vicino all’albero, dove erano nascosti i due ragazzi. Jeff, prima, aveva preparato una palla e Blaine la passò a Nick. Il moro ancora in corsa si girò e lanciò la palla, senza nemmeno prendere la mira. Lo avrebbe colpito, se non fosse stato per Kurt che si era spostato.

- Non ci casco anche stavolta, Duvall! – Kurt raccolse un’altra palla di neve e ora ne aveva ben due. Passò vicino all’albero, dove erano nascosti i due ‘idioti’, di cui uno era suo ragazzo – non ci poteva credere, era vero! – e lanciò le palle, cogliendoli alla sprovvista.

- Buon Natale, ragazzi! – urlò Kurt. Quando era abbastanza lontano dall’albero, si fermò, raccolse un’altra palla e urlò – Ora è il tuo turno Duvall! – Nick iniziò a correre ancora più veloce, ma ormai era stanco e si fermò un attimo. Attimo micidiale. Infatti, Kurt lo colpì e – Hummel vince!!

****

Blaine era stanchissimo dopo quella corse frenetica e si accasciò sul letto di Thad. Kurt non era ancora tornato da chissà dove e così si accasciò sul letto dell’amico mentre lo aspettava, ma si addormentò per la stanchezza.

Quando Kurt arrivò dalla sua lettura in biblioteca, vide Blaine sul letto di Thad che dormiva beatamente, ma al freddo. Il ragazzo sorrise dolcemente, era bellissimo. Gli andò vicino e gli accarezzò una guancia. Lo coprì e gli lasciò un bacio sulla fronte. – Buonanotte, Blaine.

****

Il mattino dopo, Blaine si svegliò e si accorse di avere addosso una coperta. Spostò lo sguardo sul letto di fianco al suo e sorrise quando vide solo un piccolo ciuffo di Kurt che si era nascosto tra le sue coperte. Scese dal letto e lo raggiunse. Non voleva svegliarlo, ma di sicuro Nick e Jeff li stavano già aspettando in sala comune.

Lo scoprì e gli lasciò dei dolci baci sulle labbra. Kurt iniziò a svegliarsi e gli sorrise sulle labbra. – Buongiorno, dormiglione. – gli sussurrò Blaine sulle labbra. Kurt sorrise e catturò le labbra del moro in un vero bacio.

Si separarono per prendere fiato e Blaine si sedette sul letto del biondo. – Dici che dovremmo dirlo ai ragazzi? – chiese Kurt, perdendosi in quegli occhi color miele. Blaine arricciò il naso e sorrise. – Io penso di sì, ma prima dobbiamo far capire a loro che sono fatti l’un per l’altro. – Kurt sorrise malizioso a quelle parole.

- Credo che abbiano fatto prima di noi. – disse, sorridente, Kurt.

- Che vuoi dire?

- Ieri sera ero in biblioteca e li ho visti mano nella mano, mentre si baciavano. Chissà da quanto ce lo tengono nascosto. – Blaine sgranò gli occhi, ma sorrideva nello stesso tempo.

- Ma guarda un po’ quei due. Non mi hanno detto niente! – disse Blaine, fintamente offeso. – Li faremo confessare.

****

I due ragazzi si trasferirono in sala comune. C’erano Nick e Jeff intenti a chiacchierare su come dovevano passare il Natale. I due li raggiunsero furtivamente e origliarono la loro conversazione.

- Passare il Natale con te sarà tutta un’altra cosa. – sussurrò Jeff. Il moro gli sorrise e gli lasciò un dolce bacio. Ecco, quello era il momento perfetto per farli confessare.

- Allora? Come passiamo il Natale quest’anno? – chiese Kurt, alzando volontariamente la voce. Nick e Jeff si girarono e li videro spuntare da dietro il divano.

- Oh, oh. Cosa avete sentito? – chiese Nick. Kurt sorrise e guardò Blaine.

- Niente, solo che per Jeff passare il Natale con te sarà tutta un’altra cosa e poi abbiamo visto un piccolo bacetto innocente. Cose che si fanno tra amici, giusto? – spiegò malizioso Kurt. Blaine rideva e davvero non ci poteva credere che quel meraviglioso ragazzo era suo e di nessun altro.

- Ok, ci avete scoperti. Stiamo insieme. – Blaine saltellò e batté le mani come un bambino che aveva ricevuto il suo regalo di Natale in anticipo. – Lo sapevo! Lo sapevo! Da quanto state insieme? – chiese curioso, sedendosi sul bracciolo del divano.

- Da qualche mese. – rispose Jeff, sorridente. Blaine e Kurt si guardarono e annuirono. – Anche noi stiamo insieme. – annunciò Kurt. – Sì, da due giorni. – continuò Blaine. I due ragazzi li guardarono sorpresi ma, subito dopo, Jeff abbracciò Kurt e Nick abbracciò Blaine.

****

I quattro stavano pranzando, quando a Kurt venne un’idea. – Ragazzi, domani sarà la vigilia Natale e noi non abbiamo ancora decorato la sala comune. – fece notare il ragazzo. Blaine sorrise. – È vero! La stanza di Kurt è già piena di addobbi.

- Io e Thad ci teniamo al Natale. – disse, soddisfatto, Kurt. – Beh, allora cosa aspettiamo? L’albero c’è, gli addobbi pure. Dobbiamo solo addobbare tutto e il gioco è fatto.

Dopo aver pranzato, i quattro si catapultarono nella soffitta della Dalton per prendere tutti gli addobbi che servivano. La sala comune era molto grande ed era difficile addobbarla tutta solo in quattro. Ma tra canzoncine natalizie e ricordi dei scorsi Natali ad ogni addobbo la resero perfetta.

- Ehi Nick, ricordi quando David s’ingarbugliò tra le luci e non riusciva più a muoversi? – chiese Blaine. – Certo, come dimenticarlo. Fu memorabile. – rispose Nick. E così passarono il resto della serata. Davanti al camino e raccontando a Kurt, il nuovo arrivato della scuola, ciò che era successo negli scorsi Natali e si divertirono tantissimo.

Dopo aver cenato, Kurt trovò un ramoscello di vischio nella scatola degli addobbi. – Ehi ragazzi, abbiamo dimenticato il vischio. – annunciò Kurt. Gli altri tre lo raggiunsero. Lo appesero insieme in un angolo della stanza.

- Visto che questo è il nostro primo Natale insieme per noi quattro, questo sarà il nostro angolo dell’amore. – spiegò Kurt e Blaine gli sorrise, trascinandolo sotto il ramoscello e lo baciò dolcemente, mentre Jeff e Nick li osservavano inteneriti.

- Ah, com’è bello vedervi finalmente insieme. – sospirò Jeff. Kurt e Blaine li sorrisero e andarono via dicendo loro – Vi lasciamo soli. Buonanotte. – Nick e Jeff si sorrisero e sì, quello sarebbe stato il miglior Natale della storia.

****

Finalmente la Vigilia di Natale era arrivata. Jeff era entusiasta, infatti, saltellava per la scuola augurando alle finestre – perché non c’era nessuno oltre a loro quattro lì dentro – una buona Vigilia di Natale. Nick, Kurt e Blaine erano ancora avvolti nel calore delle coperte e non avevano nemmeno la minima intenzione di svegliarsi. Faceva davvero freddo.

Jeff, però, dopo aver svegliato a pugni Nick, andò nella stanza di Kurt e Blaine canticchiando “Buona Vigilia!”. I due si svegliarono a malavoglia e salutarono il rompiballe, perché sapevano che Nick era solo una povera vittima della follia di Jeff.

- Ragazzi, domani sarà Natale, su sveglia! – urlò Jeff, saltando sul letto di entrambi. – Jeff, ti ricordo che questo non è il mio letto, ma quello di Thad. Se ti ammazza, non è colpa mia. – gli fece notare Blaine. Jeff non se ne fregò una mazza di quello che gli aveva detto Blaine – ovvio – e cercò di trascinarli nella sala comune.

- Jeff, facci cambiare e ti raggiungeremo, ok? – cercò di convincerlo Nick. – Ok, ma fate presto. Io vi aspetto lì. – rispose il biondo, lasciando un bacio sulla guancia del suo ragazzo e saltellò via.

- Come riesci a sopportarlo. Io non ci riuscirei. – confessò Kurt e Nick sorrise sognante e li salutò per andare a cambiarsi.

****

I ragazzi passarono la giornata tra film natalizi, canzoncine natalizie, il fuoco del camino, cioccolata in tazza e cenone della Vigilia. Si divertirono tanto e più volte Jeff si era perso tra gli enormi corridoi della Dalton e gli altri tre lo cercavano. Anche se in pratica lo cercava solo Nick, perché Kurt e Blaine si perdevano nei loro baci.

- Ragazzi! Ragazzi, tre mezz’ora è mezzanotte! – urlò Jeff da un misterioso corridoio della Dalton. Nick, stavolta, non era capace di trovarlo e si stava scervellando, fino a quando Jeff non gli inviò un messaggio.

Mi sono ritrovato. Sono nella sala comune. -Jeffy

- Kurt, Blaine, smettetela di pomiciare! Jeff è nella sala comune! – i due interessati diventarono rossi come dei pomodori e si separarono. Si presero per mano e arrivarono alla sala comune.

Passarono l’altra mezzora nella stupidità più incredibile e potete intuire di chi sia stata la colpa. Gli ultimi minuti li passarono accoccolati l’uno all’altro, sotto una coperta, davanti al camino. Guardavano l’ora dall’orologio del computer.

- 3…2…1… -

- Buon Natale! – i quattro sentirono delle voci alle loro spalle e videro tutti gli altri Warblers entrare nella stanza, muniti di panettoni, dolci e tant’altro.

- Ragazzi, che ci fate qui? – chiese Blaine, sorpreso. Li raggiunse, come tutti gli altri.

- Non potevamo lasciare che festeggiaste il Natale qui da soli. – rispose Wes abbracciando Blaine.

- E chi ve l’ha detto che noi eravamo rimasti qui? – chiese Kurt, curioso.

- Sembra che il signorino Smythe conosca tutto di tutti. – rispose Trent con lo sguardo malizioso.

- Ma io se io non ci volevo nemmeno venire!

- Sì, come no. Ti crediamo.

E così quello fu il miglior Natale della storia per loro. Passarono l’intera giornata di Natale nell’assoluto divertimento e ora, che Sebastian aveva saputo di Kurt e Blaine e di Nick e Jeff, continuò a mandar loro frecciatine, fino a quando Kurt non lo metteva KO. Funzionava sempre così, ma loro sapevano che, anche se non lo avrebbe confessato nemmeno sotto tortura, si volevano bene l’un l’altro. E, strano ma vero, Sebastian stava iniziando ad adorare anche quella strana infantilità di Jeff, che in quel momento stava leggendo la lettera che aveva scritto a Babbo Natale e quando vide che il regalo sotto l’albero era quello che aveva chiesto – ovviamente Nick gli aveva rubato la letterina mentre stava dormendo – iniziò a saltellare e a gioire come un vero bambino e, per la prima volta, Sebastian lo trovò adorabile.

Così, anche quella tanto desiderata festa stava finendo e tutti erano più felici. Blaine e Kurt erano felicemente fidanzati da tre giorni, così come Nick e Jeff. Sebastian era diventato un tantino più buono – chissà, forse la magia del Natale – e tutti gli Warblers avevano trascorso il miglior Natale della propria vita.

 

Note della svitata che ha scritto ciò

Salve a tutti!! Oggi è Natale ed io non potevo non festeggiarlo con i lettori di EFP e inoltre questo è stato uno dei Natali più belli per noi Klainer! Ho saputo troppo in ritardo che ci sarebbe stata una Warblers Week e così non ho potuto partecipare, ma in questa one-shot ho più o meno raccolto tutti i prompt.

Cosa pensavate? Che avrei lasciato alla Dalton solo le nostre coppiettine? Eh, no. Amo troppo tutti i Warblers per lasciarli a casa e, nonostante sia ambientata nella seconda stagione, non poteva mancare Sebastian. Eh no, il mio amore non potevo lasciarlo a Parigi.

Beh, ricapitolando, questa è una piccola cosetta fatta per augurarvi un felice Natale e vi ringrazio per tutto ciò che mi avete fatto provare in questo meraviglioso anno. Dalla prima all’ultima storia che avete letto. Grazie davvero di tutto e spero di festeggiare con voi altri tantissimi Natali.

Auguri!

   
 
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