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Autore: Whitelily_    25/12/2012    6 recensioni
“Cosa c’è di meglio che svegliarsi la mattina di Natale con il proprio cecchino che canta sulle note di una canzone discutibile in cui prega Babbo Natale di non ucciderlo? Devo dire che l’immagine di quel vecchio grassone con una bella pistola in mano non è male.”
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jim, Moriarty, Sebastian, Moran
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell’autrice:

Tornare a pubblicare fa quasi uno strano effetto. Mi sono ritrovata persino ad esclamare “Completamente diverso dai miei tempi!” che fa un po’ John quando entra al St Barts, se vogliamo. Dopo più di un anno di silenzio, posso esclamare - non a gran voce, ma lo posso fare, - di essere tornata. Mi è mancato tanto scrivere ed è bello essere tornata in questo mondo che tanto amo con un effetto più o meno soddisfacente. Altro bolle in pentola, ma meglio non arrischiarsi rivelando troppo. Voglio fare tutto con calma, non voglio ritrovarmi a sbagliare di nuovo. Allo stesso tempo non mi va di mettere troppa carne al fuoco.

Volevo cogliere l’occasione di darvi il mio augurio di buon Natale con questa breve one-shot che mi rigirava in testa da stamattina e che non ho potuto fare a meno di stendere. Ringrazio Jessie per avermi fatto da beta. Non posso fare altro se non augurarvi una buona lettura e di passare delle buonissime feste.

Vi abbraccio.

 

 

 

 

 

 

“Oh Santa, I’ve been waiting on you,1

Una voce riecheggiò dal locale adiacente, seguita da alcune pigre note che la accompagnavano.

“That’s funny kid, because... I’ve been coming for you.”

Un sussurro, più basso e baritonale, sempre in linea con le note della canzone, si accostò alle parole che erano rimaste quasi sospese nell’atmosfera silenziosa della stanza.

“Oh Santa... I’ve been killing just for fun,” la voce continuò, questa volta con più brio, terminando la frase con un suono ovattato. Una testa di capelli biondi fece capolino nella camera da letto, ancora avvolta nella penombra. “Well, the party’s over, kid, because I…Because I got a bullet in my gun!”

Jim Moriarty guardò la figura appoggiata alla porta, scosse la testa e scoppiò in una risata fresca, che ricordava quasi lo scorrere di un torrente in un giorno di pioggia, mettendosi meglio a sedere a letto, avvolgendo il petto nudo con il lenzuolo.
“Cosa c’è di meglio che svegliarsi la mattina di Natale con il proprio cecchino che canta sulle note di una canzone discutibile in cui prega Babbo Natale di non ucciderlo? Devo dire che l’immagine di quel vecchio grassone con una bella pistola in mano non è male.” Ridacchiò il moro, passandosi una mano tra i capelli. “Anche se probabilmente ce lo vedrei di più con un bel fucile.”

“Oh, certo. Un bel fucile semiautomatico da caccia. In realtà le renne le uccide, per sport.” Sebastian ribatté, raccogliendo la felpa nera dal pavimento e indossandola.

“Di solito le persone normali si svegliano con la voce della Carey che risuona in tutto l’appartamento. O con i cori dei bambini che urlano che la guerra è finita,” disse Jim, sistemandosi meglio, riflettendo su quello che aveva appena detto. “Ma noi non siamo persone normali. Stavo quasi per dimenticarlo.” aggiunse con un sorriso leggero.

“Allora, hai deciso di vestirti o vuoi rimanere lì sdraiato ancora per molto? Potrei cambiare idea, prendermi dell’altro Glühwein2 e ricominciare da dove ci siamo interrotti qualche ora fa.” il biondo mormorò, posando un bacio leggero sulla nuca di Jim.”Anche se... Per quanto questa suite sia fantastica e per quanto l’idea di passare la mattinata di Natale a fare sesso sia un validissimo argomento che non andrebbe tralasciato facilmente... Non ho intenzione di rimanere a letto e non godermi Berlino sotto le luci di Natale. Sono anni che non vengo qui. È doverosa una bella passeggiata.” decretò, annuendo con vigore. “Quindi, dal momento che siamo venuti qui per lavorare, vediamo di concludere questa faccenda in fretta e di goderci quel che ci rimane.”

“Non ti facevo tanto turista, Seb.”

“Ehi, mi piace viaggiare. E poi Berlino è piena di tanti vecchi ricordi.” gli rispose infilandosi i jeans e guardandolo di sottecchi.

“Sai cosa? È Natale!” esclamò il consulting criminal stringendosi nelle spalle.

“Per l’appunto. Non ricordarmi del fatto che vuoi farmi lavorare anche il giorno di Natale. Non fraintendermi, il viaggetto non mi è dispiaciuto affatto. Ma preferirei fare altro, di gran lunga, piuttosto che stare appollaiato sul tetto di un edificio a congelarmi le chiappe il venticinque Dicembre mentre altri sono comodamente seduti a tavola a mangiare il loro bel pasto caldo.”

“Quanto sei polemico questa mattina, Colonnello! Se mi lasciassi finire, ogni tanto, prima di esprimermi tutto il tuo disappunto--”

“Faresti sempre di testa tua in ogni caso. Quindi ho imparato a dirti comunque tutto quello che penso, tanto non mi ascolti mai.”lo interruppe il biondo, con un sospiro.

“E sono d’accordo, ma se mi ascoltassi ora--”

“Come quella volta in cui credevi che la pioggia--”

Sebastian!” tuonò Jim autoritario, scoppiando poi in una risata. “Mio dio, sei impossibile questa mattina. Zitto e ascoltami.” lo rimproverò, ricevendo in risposta soltanto un suo cenno del capo. “Dicevo, è Natale. Non ho proprio voglia di uccidere nel giorno di Natale.”

Oh Signore. Dove sono finito? In una squallida versione di Canto di Natale3? Ora mi dirai che questa notte ti sono venuti in sogno i fantasmi del Natale passato, presente e futuro e che hai avuto una conversione totale e ora darai tutto quello che hai in beneficienza?” chiese Sebastian ironicamente, non credendo a una sola parola di quello che aveva udito.

“Non essere sciocco. Devo per caso ricordarti del pranzo di famiglia del Natale di due anni fa?”

“No, infatti. Solo tu sei in grado di riunire i famigliari per un pranzo di Natale e poi ucciderli tutti. È proprio per questo che mi chiedevo come fosse possibile che tu dicessi una cosa del genere. Comincio a sospettare che sia una strana reazione alla cannella.” commentò Sebastian ironicamente, sedendosi di nuovo sul letto.

 “Che idiota.” rise il moro, abbandonandosi sul cuscino. “Krause e Hartmann saranno a Berlino fino alla fine di questa settimana. Quindi... Non c’è fretta! Oggi è soltanto martedì. Possiamo concederci qualche giorno in più soltanto per noi.”

“Oddio, il sesso con me deve piacerti davvero tanto, eh, Jim?” chiese Sebastian, con un sorriso malizioso sulle labbra al quale, il consulting criminal, rispose con un cuscino che gli finì dritto sul naso. Prima che l’altro se ne potesse rendere conto, Jim aveva fatto in modo che la schiena di Sebastian finisse contro il materasso e si era arrampicato su di lui prendendolo per la collottola. Lo sguardo del cecchino non poté fare a meno di scivolare sul corpo nudo dell’altro e indugiare sul muscolo teso della coscia. “Lo prendo per un sì?” gli soffiò, a pochi centimetri dal suo viso. Jim ghignò, assaltando il labbro inferiore di Sebastian e mordendo con forza. L’altro si lasciò sfuggire un mugolio spezzato, afferrando saldamente le natiche sode del consulting criminal.

“Quindi c’è un doppio fine, per questa tua improvvisa ondata di bontà, o sbaglio?” chiese Sebastian, divertito, accarezzandogli la coscia, che sembrava apparirgli così maledettamente invitante.

“Puro egoismo, Seb. Dovresti conoscermi ormai.”

“Meno male. La tua improvvisa bontà cominciava a confondermi. Ero indeciso se sentirmi spaventato oppure tremendamente eccitato” Sebastian sussurrò, lasciando che un dito risalisse lentamente lungo il fianco sottile del moro.
Jim posò un bacio delicato sulle labbra ispide di Sebastian. “Com’è giusto che sia. Adoro sempre il giusto equilibrio tra le due cose, lo sai.”sussurrò nel suo orecchio, indugiandovi leggermente con le proprie labbra umide che fecero sì che gli occhi del cecchino si chiudessero e reclinasse leggermente la testa all’indietro.

Allo stesso modo in cui Jim si era issato su Sebastian, così scese da lui, in un movimento altrettanto repentino.

“Allora vado a fare la doccia, tu finisci pure di prepararti. Faremo quella passeggiata. Sono curiosissimo di assaggiare quei maledetti Lebkuchen4 di cui tanto parlano. Così finiremo di accertarci su quale sia davvero l’effetto che la cannella ha su di me...” mormorò Jim, dirigendosi con il suo solito passo felino verso il bagno.

Sebastian dal canto suo ghignò, non potendo fare a meno di guardare il loro ritorno in albergo con una certa impazienza.

Ah, wie glücklich. Frohe Weihnachten und alles Gute.5mormorò in un tedesco impeccabile, andando di là a versarsi un bicchiere di whisky, preferendolo al Glühwein che si era ripromesso.Prost6!” ghignò, innalzando il bicchiere in un brindisi muto a Jim che si trovava nell’altra stanza.

Quello sì che sarebbe stato un Natale con i controfiocchi, il cecchino non ne dubitava minimamente, di gran lunga migliore di quelli che avevano avuto negli ultimi anni.

 

 

 

1  La canzone che Sebastian sta cantando è Don’t shoot me Santa Claus- The Killers.

2 Il Glühwein è tipicamente tedesco ed è quello che noi chiameremmo vin brulé. Vino rosso, caldo con varie spezie, tra cui appunto, cannella. Davvero niente male, ideale poi per le giornate fredde d’inverno.

3 Si allude ovviamente all’opera di Charles Dickens.

4 Dolcetti tipici tedeschi, per chi fosse curioso sono fatti con cannella, zenzero e ricoperti solitamente di cioccolata/glassa. 

5 Nella mia idea di Sebastian c’è ovviamente il buon vecchio Michael Fassbender, e tra i miei headcanon di rivisitazione ci sono quindi le sue origini tedesche. Unite al suo impeccabile tedesco. Tradotto significa Ah, che meraviglia. Buon Natale e buone cose. L’allusione a cosa ci sia di buono è abbastanza evidente. ;)

6 Non poteva mancare il Cin cin in tedesco

   
 
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