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Autore: ElyseB    25/12/2012    1 recensioni
Due nomi è importante che ricordiate in questa storia.
Uno è il mio, Iris. L'altro è quello di Lucifero, detto Seth. Che poi nessuno dei due sia vero è altra storia – anzi, che uno dei due non lo sia. Lucifero significa “portatore di luce”, e credo derivi dal suo aspetto fisico così radioso e chiaro. Seth è diminutivo di Settembre – il mese in cui siamo nati, ci siamo conosciuti, innamorati, persi e ritrovati. Dei due il suo è l'unico nome vero, perchè gliel'ho dato io. Iris – Iris come il mio fiore preferito, come il simbolo di Firenze, la città che amo, e come lo stemma della famiglia Capuleti alla quale Giulietta apparteneva – me lo sono dato da sola. E credo che questo lo renda meno reale.
In ogni caso, Iris è il nome della parte di me che ama Seth e che ha vissuto questa storia. Realtà o finzione, è l'unica cosa che conta – no?
Una storia vera.
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
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irisolight

0. Love the way you lie

Now I know we said things
Did things
That we didn't mean
And we fall back
Into the same patterns
Same routine
But your temper's just as bad a
s mine is
You're the same as me
But when it comes to love
You're just as blinded
Baby please come back
It wasn't you
Baby it was me
Maybe our relationship i
sn't as crazy as it seems
Maybe that's what happens
When a tornado
meets a volcano
All I know is i
love you too much
To walk away though
Come inside
Pick up your bags off the sidewalk
Don't you hear sincerity
In my voice when I talk
Told you this is my fault
Look me in the eyeball
Next time
I'm pissed
I'll aim my fist a
t the dry wall
Next time
There will be no next time
I apologize e
ven though I know it's lies
I'm tired of the games
I just want her back
I know I'm a liar
If she ever tries to fucking leave again
I'm 'na tie her to the bed
And set the house on fire

Just gonna stand there and watch me burn
But that's alright b
ecause I like The way it hurts
Just gonna stand there a
nd hear me cry
But that's alright
because I love the way you lie
I love the way you lie
I love the way you lie.

-

Lo conosceva già, e non lo conosceva affatto.
Non le era sembrato per nulla bello la prima volta che l'aveva visto. Di lui pensava che fosse bruttino, ma che avesse di begli occhi, anche se nulla di speciale. Prima di lui non aveva mai avuto una gran passione per gli occhi verdi o azzurri, li preferiva di gran lunga castano chiaro, neri o grigi. Quelli grigi erano i suoi preferiti.
Quando l'aveva conosciuto non aveva nemmeno fatto caso al colore ben preciso dei suoi occhi, li pensava azzurri – anzi, non li pensava per niente.
Poi si era fatto crescere i capelli, e quelli si erano arricciati in grappoli di filamenti dorati.
Iris O'Light aveva sempre amato i capelli biondi e ricci, ma nemmeno a quel punto il suo pensiero andò oltre il puro e semplice: Oh, come sta meglio coi capelli così.
Pura, ecco com'era prima.
Lucifero era sempre Lucifero, era sempre stato così, il suo carattere, anche con lei, era sempre lo stesso. Forse lui l'aveva pensata prima ancora che Iris lo vedesse davvero.
Per un anno andò avanti così.
Lucifero continuava ad essere il solito, permaloso, geloso, egocentrico, orgoglioso.
O almeno quello riusciva a vedere Iris.
Litigavano, e lei – semplice e ingenua com'era – ci stava male sinceramente, ma senza andare oltre il dolore che si prova per una persona alla quale si tiene – o forse, ripensandoci ora, semplicemente non riusciva a capire che quel dolore così strano aveva una causa ben precisa.
Alla fine sembrava quasi che lui la incolpasse sempre senza motivi, e lei non lo capiva.
Accadde dopo un anno.
Lucifero e Iris andavano nella stessa classe.
Fu un gioco doloroso, una coincidenza, che li obbligassero a sedersi vicini?
Semplicemente, Iris era una ragazza silenziosa, mentre Lucifero era iperattivo. Si annullavano a vicenda, e forse anche gli altri riuscivano a vedere la loro completa diversità, per questo li avevano accoppiati.
Li avevano condannati.
Perché nello stesso momento in cui si sedettero affianco, dopo mesi in cui non si erano parlati – non si erano capiti – sentirono entrambi che non erano vicino a un compagno qualsiasi.
C'era un'energia statica tra loro, percepibile.
E la stessa Clara, migliore amica di Iris, innamorata di Lucifero, poteva sentirla e averne paura.
Aveva paura che la sua migliore amica stregasse Lucifero e glielo portasse via, proprio quando era convinta di averlo già in pugno.
Anzi, nel suo intimo, era certa che Iris si sarebbe innamorata.
Iris cominciava piano piano a conoscere il vero Lucifero, Seth, e a vedere che i suoi occhi non erano completamente azzurri, ma intorno all'iride avevano una corona di pigmenti verdi, che li assimilavano al colore del mare.
Anche Seth comincia a capire che gli occhi di Iris non erano marroni, ma neri, neri e grandi, ingenui come quelli di un cerbiatto e vagamente felini.
In ognuno di loro si apriva un mondo profondissimo, e loro vi si affacciavano, ma non riuscivano a buttarvisi.
Forse avevano paura di non poter più riemergere.
Clara invece era cieca.
Lei non vedeva il mondo che era in Seth come lo vedeva Iris. Lei non poteva vederlo perché aveva perso la bambina che era in lei. Non aveva più meraviglia né ingenuità, e la passione violenta e fisica per Lucifero le aveva precluso la visione dell'anima di Seth.
Non riusciva a comprendere bene di cosa si trattasse, ma sentiva che Iris aveva qualcosa che lei non avrebbe mai avuto e l'invidia la consumava.
Nel frattempo, Iris e Seth litigavano. Nonostante lei cominciasse a conoscerlo, non lo capiva ancora, né riusciva a fidarsi di lui.
Era troppo lunatico e volubile perché Iris potesse essere sicura dei suoi veri sentimenti.
E le incomprensioni crescevano, e lei sbagliava, e lei non si apriva.
E straordinariamente, Seth soffriva, perché ancora una volta Iris non riusciva a entrare nel suo mondo...

-

Ora so che abbiamo detto delle cose,
fatto delle cose
che non volevamo fare
siamo ricaduti sempre nello stesso schema
nella stessa routine
ma il tuo umore è cattivo proprio come il mio
Siamo uguali
ma quando si tratta di amore sei accecato, tesoro,
ti prego torna da me,
non è colpa tua,
tesoro, è colpa mia
Forse il nostro rapporto non è così folle come sembra
Forse questo è ciò che accade
quando un tornado
incontra un vulcano,
Tutto quello che so è che ti amo troppo
per andarmene
Vieni dentro,
prendi le valige dal marciapiede,
Non senti la sincerità nella mia voce quando ti parlo?
Ti ho detto che era mia la colpa,
guardarmi nelle palle degli occhi
La prossima volta che mi incazzerò
tirerò i pugni contro il muro,
La prossima volta
non ci non sarà nessuna prossima volta,
Chiedo scusa anche se so di mentire
Sono stanco di giochi,
voglio solo che lei ritorni
So di essere un bugiardo,
se mai mi lascerà ancora una fottuta volta,
La legherò al letto e brucerò la casa.

Te ne starai lì a guardarmi bruciare 
Ma va bene perché mi piace il modo in cui fa male
Te ne starai lì a sentirmi piangere 
Ma va bene perché amo il modo in cui menti
Amo il modo in cui menti
Amo il modo in cui menti.

 

 

 

 

 

 

 

 

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