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Autore: Silkye53    25/12/2012    2 recensioni
Kori Anders credeva che la sua vita non potesse cambiare.
Credeva che nonostante i suoi sforzi LUI non l'avrebbe mai notata.
Ma quando LUI finisce in ospedale per un grave incidente, la loro relazione cambierà?
Lui si ricorderà di lei?
Lascerà perdere tutti i pregiudizi o deciderà di non ascoltare il cuore?
Una Rob/Star che spero vi coinvolgerà.
Mentre la scrivevo ho pensato a cosa ne sarebbe uscito e devo ammettere che il primo capitolo mi è venuto decente.
Spero venga bene anche il resto :)
Godetevela.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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L'inizio di tutto Nero.
Un colore che può indicare diverse emozioni.
Nero come la tristezza, nero come l'oscurità, nero.
Mi sveglio nel letto di Rachel, ormai ci sono abituata.
Alzo lo sguardo e noto il suo lampadario acceso.
- Rachel ... Svegliati - dico con tono assopito
- Sono sveglia - biascica lei.
Certo come no ...
Mi guardo attorno nella diperata ricerca dei miei vestiti.
Noto le pareti nere, la scrivania scura e i vari poster dei Metallica e altri gruppi di questo tipo.
La mia attenzione si rivolge all'ammasso informe di abiti sopra alla sedia di fronte alla scrivania.
- Mi vado a cambiare - mormoro
- Ok - sospira lei mentre si stiracchia.
Sorrido.
Ogni volta che ho problemi con mia sorella, sin dalla tenera età , io, Kori Anders, passo la notte a casa della mia migliore amica, Rachel Roth.
Lei è una goth convinta, è arrivata al punto di tingere tutte le pareti di nero.
Quel colore mi ha sempre messa a disagio ma ormai ho iniziato ad abituarmici.
Certo è un tipo di sfumatura che fa riflettere.
Un solo colore può suscitare in una persona diverse emozioni.
Io non avevo questo problema solo con il nero ma anche con ... Richard Grayson.
Lui è il ragazzo più bello e popolare della scuola, ha tutte le donne che vuole e i soldi che possiede farebbero impallidire un miliardario.
D'altro canto è l'erede della fortuna di Bruce Wayne ... Beato lui.
Bè, questo unico ragazzo, è in grado di provocare in me emozioni contrastanti.
Odio,indifferenza,simpatia e ... Amore.
Mentre mi vesto non posso fare a meno di pensare che oggi ricomincia la scuola, che fra pochi secondi potrò rivederlo!
Non vedo l'ora ma farò finta di nulla.
Rachel e le altre mie amiche mi dicono sempre di lasciar perdere quel "cretino di un playboy" e di trovarmi un vero ragazzo.
Uno che non faccia collezione delle donne presenti su tutto il pianeta.
Non che abbiano torto comunque.



Arrivo in cucina e inizio a cucinare del bacon.
Rachel scende subito con entrambi i nostri zaini in spalla.
- Macchina o bici? - chiede posando le cartelle sul sofà
- Macchina, altrimenti devo passare da casa a prendere la bici - sospiro
- Ok ... Ti preparo il letto anche per stanotte? -
- Sì grazie Rae - sorrido porgendole la colazione.



Salgo in auto e accendo la radio.
ACDC, non male a dire il vero.
Mi godo la musica e respiro profondamente cercando di non agitarmi mentre ci avviciniamo al parcheggio della scuola.
Quando scendiamo troviamo Karen Beecher , amica di infanzia e capo cheerleaders ad attenderci.
- Hey splendori miei! - esclama
- Così allegra già di primo mattino Karen ? - ringhia Rachel.
Lei è sempre di pessimo umore il mattino .... Bè ... Lei è sempre di pessimo umore e basta.
- Sì ... Victor Stone, capitano della squadra di rugby , mi ha chiesto di uscire - sorride la ragazza afro americana
- Sono felice per te! Che bella notizia! - esulto abbracciandola stretta
- Kor? Potresti essere un po'meno felice? Così mi soffochi! -
- Scusami Karen - mormoro mollando la presa su di lei.
In risposta lei agita freneticamente la mano e volge lo sguardo a Rachel.
- Ehm ... Congratulazioni ? - dice lei incerta
- Ok Rae non ti torturo - ride Karen.
Per Rachel è sempre stato un trauma mostrare la benché minima emozione.
Sorrido a quella scena.
Mentre ci dirigiamo verso l'entrata sento due braccia afferrarmi la vita - Eeep - strillo
- Anders rilassati sono io - dice una voce familiare alle mie spalle. Roy.
Roy è il capitano della squadra di basket, bello, furbo e atletico.
Prova ad uscire con me da una vita ma io non lo degno di uno sguardo.
Ovvio è un mio amico ma ... Non riesco proprio ad immaginarmi al suo fianco.
- Hey Roy , come sono andate le vacanze? - chiedo educatamente sciogliendomi dalla sua presa
- Benone Kori e tu? Che mi dici delle tue vacanze? Conosciuto qualcuno? -
- No non ho conosciuto nessuno ... Ho passato le intere vacanze a litigare con Mandy - rispondo con tono lamentoso
- Capisco ... Tua sorella dovrebbe proprio trattarti meglio -
- Già ... Ma che ci vuoi fare? Ognuno ha la sua croce - convengo.



Entro in classe, biologia, bah!
Odio la biologia.
Odio dover dissezionare poveri animaletti indifesi quali sono le rane.
E inoltre odio l'insegnante, il signor Alfred Slade.
Lui è tremendamente cattivo e ci tratta tutti come immondizia.
Tuttavia non posso lamentarmi visto che ho degli ottimi voti.
Mi siedo al solito banco accanto alla finestra e mi guardo attorno cercando di notare qualche compagno che conosco.
Fallisco miseramente, finché non vedo entrare dalla porta Richard.
Sorrido e arrossisco senza nemmeno riuscire a trattenermi.
Mordo il mio labbro inferiore e prego perché scelga il posto accanto al mio.
- Posso ? - chiede una voce profonda dietro di me.
Alzo lo sguardo.
Xavier Red, capitano della squadra di calcio, un Don Giovanni coi fiocchi , un idiota e un essere spregevole.
- No - rispondo secca.
Lui ghigna e si sposta altrove.
Strano , di solito fa storie.
- Posso? - una voce decisamente meno profonda ma comunque altrettanto mascolina mi avverte della presenza di un nuovo personaggio
- Richard! Certo che puoi ! - esclamo con un sorrisone stampato in volto
- Come va Kori? - mi chiede sorridendomi a sua volta.
Caspita se è bello.
- Io sto bene e tu ? - domando incuriosita
- Benone ora che ti vedo -
Sempre il solito.
Flirta con me da quando abbiamo tredici anni ma so che non lo fa sul serio.
Quella che a lui interessa è Barbara Gordon, la donna, l'insegnante, con cui tradisce ogni ragazza che si trova.
Non ho mai ceduto alle sue avances anche se è davvero difficile mantenermi indifferente.
- Grazie - mi limito a rispondere.
Quando la classe cala nel silenzio più nero, comprendo che il signor Slade è già arrivato.
- Buongiorno - dice la sua voce cavernosa
-Buongiorno- ripetiamo a pappagallo.
Mentre il prof parla non posso fare a meno di distrarmi osservando i perfetti lineamenti del ragazzo seduto accanto a me.
I suoi occhi color del mare, guardano la lavagna in maniera svogliata.
I suoi splendidi capelli neri e spettinati, giaciono dolcemente sul suo viso coprendogli un po'dell'occhio destro.
Le sue perfette labbra carnose che si contorcono in una smorfia di noia.
Lui è praticamente perfetto.
Perfetto e stupendo.
Sbircio nel suo quaderno e ammiro la sua scrittura, sorprendentemente precisa e grande.
Ha un quaderno molto ordinato.
Noto diverse frasi scritte in rosso e mi riscuoto accorgendomi che il prof sta spiegando.
In silenzio apro il quaderno ed afferro una penna - Richard? - lo chiamo a bassa voce
- Mh ? -
- Posso vedere i tuoi appunti? Ero distratta - confesso
- Certo - sorride lui porgendomi il quaderno.
Ricambio il sorriso e prendo a copiare ciò che ha scritto.
Non appena ho finito glielo restituisco e scrivo le nuove informazioni di mio pugno.



La lezione è finalmente terminata e posso passare alla classe di ginnastica.
Essendo una ragazza piuttosto atletica non mi dispiace fare allenamento anche a scuola.
L'insegnante, purtroppo, non è uno dei miei preferiti.
Si chiama Rouge, di cognome ovviamente, nessuno sa come si chiami, lei vuole che ci rivolgiamo alla sua persona con il nome di Madame Rouge.
Nemmeno fosse ricca sfondata.
Indosso i miei leggings neri e una t-shirt bianca.
Con un rapido gesto delle mani , mi lego i capelli in un'alta treccia e poi indosso le scarpe da ginnastica.
Entro in palestra e mi trovo davanti il possente fisico di Victor Stone e quello gracile di Garfield Logan, il ragazzo di Rachel.
- Ciao Gar - lo saluto
- Ciao principessa! - esclama lui.
Victor si volta e mi sorride - Come andiamo piccola? -
- Bene grazie Victor ... Ho saputo che esci con Bee - azzardo
- Già ... Bè non è ufficiale ... Non ancora - balbetta il gigante
- Eheh certo - rido .
Incredibile come un uomo grande e grosso come lui, possa essere così timido ed impacciato.
A modo suo è senza dubbio adorabile, c'è da dirlo.
Finita la lezione mi reco in classe per cimentarmi nella chimica.
Oh che giorno schifoso!
Biologia e chimica lo stesso giorno!
Vogliono vederci morire tutti di noia?
Con un sospiro di malavoglia mi costringo ad oltrepassare la porta.
Davanti a me, pareti nere ed opprimenti e il viso rintronato di quella peste di Kitten Moth.
Una sgualdrinella che corre dietro a Richard solo perché hanno fatto sesso una volta.
E comunque lui era ubriaco quando è successo.
Odio il fatto che quella piccola smorfiosa in rosa gli stia attaccata addosso come una cozza.
Per fortuna c'è Wally in questa classe.
Wally è il ragazzo più veloce della scuola, lo conosco dall'asilo ed è il mio migliore amico.
Mi siedo accanto a lui , il quale mi accoglie con un caloroso abbraccio.
- Kor! Ti ho detto chi mi ha chiesto un appuntamento? -
- Chi? - chiedo realmente incuriosita
- Jennifer Lucky! Quello schianto ti rendi conto? - esclama entusiasta
- Sono felice per te Wally - sorrido abbracciandolo
- E tu ? - mi chiede con sguardo interrogativo
 - Che intendi dire? - domando confusa
- Richard ... Gli hai chiesto di uscire? - si spiega
- No e non credo che lo farò ... Tanto a lui interessa quella sciacquetta di Barbara non io ... E poi è un Casanova non ne vale la pena - mormoro aprendo il libro e sistemando le provette sul tavolo da lavoro.
- Ok fai come vuoi - si limita a dirmi lui.
Sempre il solito.
Veloce come il vento ma lento di comprendonio!



Torno a casa di Rachel insieme a Karen.
Lei ha la moto quindi ...
Lasciamo stare!
Entro in casa e lascio scivolare lo zaino sul pavimento.
Fatto questo lo calcio in direzione dell'attaccapanni in fondo alla stanza .
Salgo le scale e raggiungo Rachel.
Quando entro nella sua camera nera afferro un biglietto sopra al mio letto.
- Tesoro esco con Garfield , non so se rientrerò coprimi con mia madre, un bacio
Rae -
Sorrido q scuoto la testa fra me e me.
Ora devo anche inventarmi una scusa valida per reggerle il gioco.
Sbuffo e prendo in mano il cellulare che sta squillando.
- Sì ? - rispondo
- Sono Richard - dice la voce dall'altro capo del telefono.
Il mio cuore si blocca.
Richard? Perché il mio colore nero mi sta chiamando?
Che vuole?
Forse chiedermi di uscire?
Nah ... O sì?
Devo rispondergli ...
Ma ... Richard Grayson ... Che cosa vuoi da me? E perché ho l'impressione che qualsiasi cosa sia non porterà a nulla di buono?
  
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