-Sebastian!- urlò Blaine dal piano di sotto intento a trasportare scatoloni pieni di palline colorate, nastrini e fiocchetti dal garage al salotto.
Il coinquilino si affacciò dalle scale guardando il suo fidanzato stordito.
-Blaine...-mugugnò- sono soltanto le otto del mattino ed è domenica... cosa ci fai già in piedi?
Il ragazzo posò gli scatoloni per terra e guardò l'altro scuotendo la testa a destra e sinistra.
-Non ti sei accorto che tra qualche giorno è Natale e la nostra casa è l'unica senza decorazioni nell'intero quartiere?- domandò.
Sebastian scese nel salotto e si appoggiò al muro sbadigliando.
-Embhè?- disse – dobbiamo per forza addobbare la casa alle otto del mattino?
Blaine si avvicinò al suo compagno fino ad arrivare a distanza di bacio dal suo viso e invece di stampare le sue labbra su quelle del ragazzo come avrebbero voluto entrambi, sussurrò -Sì, ed è meglio che ti cambi così mi raggiungi in garage e portiamo l'albero in salotto.
Sorrise e si voltò uscendo dalla porta principale lasciando Sebastian immobile e senza fiato.
Blaine era impegnato a sistemare una ghirlanda sulla porta di casa quando sentì due mani calde cingergli i fianchi. Si voltò perdendosi nelle iridi verdi del suo ragazzo ma non accolse quel bacio che Sebastian gli stava dando. Si divincolò dalla stretta e prendendolo per mano, lo condusse nel garage dove l'albero attendeva impaziente di essere portato in casa e decorato.
Quando, dopo tutte le lamentele di Sebastian, l'albero venne montato accanto al divano, i due ragazzi iniziarono ad aprire gli scatoloni e il risultato fu un ammasso di oggetti colorati sul pavimento perché Sebastian gli aveva presi dal lato sbagliato e quindi il contenuto si era riversato per terra.
Erano solo le dieci del mattino e Blaine era su tutte le furie perché le lucine si erano attorcigliate insieme ai nastrini e ai fiocchetti.
-S-scusa.- balbettò Sebastian guardando quell'ammasso colorato.
Blaine non rispose, al contrario lo guardò arrabbiato e gli ordinò di aiutarlo a districare quei nodi sottolineando la parola immediatamente.
Il lavoraccio durò circa due ore perchè ogni dieci secondi Sebastian si lamentava di tutto, di quanto gli facessero mani e si lagnava perchè aveva fame e Blaine preferiva sciogliere quei maledetti nodi invece di andare a preparare il pranzo.
Quando luci, nastrini e fiocchetti furono sistemati sul divano e le palline divise negli scatoloni era tutto pronto per addobbare l'albero.
Ma ovviamente Sebastian era Sebastian e non potè non combinare l'ennesimo danno.
Mentre si allungava per prendere una di quelle palline luccicanti inciampò nel tappeto, perse l'equilibrio e cadde verso il divano. Ma durante la caduta riuscì ad aggrapparsi ad un ramo dell'albero che non resse il suo peso e quindi cadde verso di lui. Blaine si accorse in tempo di quello che stava succedendo e cercò di prendere l'albero per rimetterlo in piedi, però Sebastian con il piede tiro accidentalmente un calcio ad uno scatolone che cadde e tutte le palline si sparsero sul tappeto sotto i piedi di Blaine che scivolò e raggiunse insieme a Sebastian e all'albero il divano su cui erano sistemate le lucine e tutti gli altri addobbi.
Ovviamente il divano era troppo piccolo per contenere i due ragazzi e il grande albero a cui ormai mancavano un paio di rami, perciò si ritrovarono tutti a rotolare sul pavimento circondati dagli addobbi, arrotolati tra i loro corpi, e aghi del pino ovunque.
Quando quel trambusto finì, Blaine si ritrovò con un ramo di pino in bocca e Sebastian disteso su di lui con una serie di lucine intorno ai capelli a mo' di coroncina e l'albero spelacchiato alla loro destra.Sebastian si perse in una risata acuta nel vedere tutto ciò e liberò le labbra del ragazzo da quel fastidioso ramo.
Lo guardò sorridendo notando l'espressione più che arrabbiata che aleggiava su quel volto candido.
Continuò a ridere di gusto senza spostarsi da quella posizione e dopo un paio di minuti riuscì a dargli quel bacio tanto desiderato.
Quando Sebastian ebbe finito di contemplare le sue labbra rosse, Blaine non si era calmato; anzi l'aveva spinto via dal suo corpo e una volta in piedi aveva urlato, indicando la porta: - Sebastian, adesso corri subito a comprare un altro albero!
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HELLO AND MERRY CHRISTMAS!
Eccomi qua a regalarvi una piccola storiella natalizia sulla nostra coppia tenera e dolce. Ok, ho cercato di fare qualcosa di simpatico con un Sebastian combina guai.
Spero vi piaccia, ancora buon Natale e ci vediamo tra qualche giorno con il prossimo capitolo di " It's time to believe "
Un bacio e buone feste
Liz.