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Autore: Havoc_Fan    11/07/2007    8 recensioni
Non ci poteva credere alla fine era ritornata, aveva giurato a se stessa che mai più avrebbe rivisto quell’uomo, non dopo quello che le aveva fatto. I suoi fratelli le avevano detto di non andare, ma lei non li aveva ascoltati e era partita ugualmente.
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Roy Mustang, Un pò tutti
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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RITORNO A CENTRAL

RITORNO A CENTRAL!

 

 

 

CI HO PENSATO SU PRIMA DI SCRIVERE QUESTA STORIA, CI HO PENSATO MOLTO PERCHE’ VOLEVO PENSARCI BENE E ALLA FINE HO DECISO!

NELLA STORIA CI SARANNO GLI ELRIC MA AFFIANCATI DA ELEANOR CHE PER CHIUNQUE NON LO SAPESSE E’ LA SORELLA GEMELLA DI EDWARD(LO SO CHE E’ STUPIDO AVER CREATO LA SORELLA GEMELLA DI ED MA L’HO FATTO UGUALMENTE) SPERO VI PIACCIA!

PS: IN QUESTA STORIA CI SARA’ ALEX(NON IL FIGLIO DI AL)

 

 

Non ci poteva credere alla fine era ritornata, aveva giurato a se stessa che mai più avrebbe rivisto quell’uomo, non dopo quello che le aveva fatto.

I suoi fratelli le avevano detto di non andare, ma lei non li aveva ascoltati e era partita ugualmente.

Il bambino in braccio a lei si mosse un po’, la ragazza lo fissò e il suo sguardo si addolcì, passò piano una mano sul volto del piccolo scostando la piccola frangia bionda dagli occhi.

Sorrise, anche se quella piccola creatura le ricordava un errore commesso, sorride nel guardarlo.

 

-Eleanor!-.

 

La ragazza alzò lo sguardo sull’uomo che si sbracciava per farsi notare da lei, si avvicinò sorridendo e fissando l’uomo.

 

-Lei non perde mai il vizio del fumo sottotenente Havoc?-.

 

L’uomo sorrise, lasciando cadere la sigaretta per lo stupore un attimo dopo, notando il bambino.

 

-Perché fate tutti quella faccia?-.

 

Si riprese-Forse perché non è normale vedere una ragazza di appena vent’anni madre!-.

 

-Bene! Allora non ti dico chi è il padre o muori d’infarto!-abbassò lo sguardo-Allora andiamo?-.

 

Havoc annuì aprendole lo sportello della macchina e facendola salire, per tutto il tragitto la ragazza rimase in rigoroso silenzio, fissando il bambino accarezzandogli il piccolo viso, mentre la manina si chiudeva intorno al suo dito.

Jean la fissò.

 

-Chi è il padre?-.

 

-Nessuno!-.

 

-È un po’ strana come risposta!-.

 

La ragazza lo guardò-Il padre è un mascalzone di prima categoria a cui piace solo divertirsi, un tipo da una notte e via, ma che durante quella notte dimentica di usare le dovute precauzioni! Ti va bene come risposta adesso?-.

 

Havoc era scioccato-Scusa non lo chiedo più!-.

 

-Mustang!-sussurrò.

 

-Come scusa?-.

 

-Il padre è Roy!-.

Havoc frenò di scatto, fortunatamente la ragazza ebbe la prontezza di stringere il bambino in maniera tale da proteggerlo, poi guardò il sottotenente.

 

-MA SEI MATTO?-

Il bambino aprì gli occhi assonnato, due piccole pozze d’oro osservarono curiosamente l’uomo che non aveva mai visto.

 

-Mi stai dicendo che il padre è Roy?-.

 

-Si!-.

 

-Ma…Ma come…-.

 

-Ero ubriaca, non ragionavo e non capivo cosa facevo, l’imbecille era ridotto peggio di me e non ha usato alcuna protezione! Capito adesso?-.

 

-Capito…Se posso perché sei venuta?-.

 

-Perché c’è la verifica imbecille!-.

 

-Ah! Vero! Non credi che Roy potrebbe vederlo?-.

 

-E’ allora? Non sa nemmeno della sua esistenza!-

 

-Non sa del bambino?-.

 

-No! Non lo sa!-

 

Jean guardò il bambino che continuava a fissarlo incuriosito.

 

-E’ identi…-

 

-E’ identico a Roy lo so! Tranne che per i capelli e gli occhi, per fortuna quelli li ha presi dal ramo Elric-.

 

Allungò una mano verso il bambino che subito strinse un dito usando tutte e due le manine-Come si chiama?-.

 

-Alexander(tralasciando il secondo nome ed il cognome)ora potresti riprendere a guidare?-.

 

-Si! Subito!-

 

Arrivati al Quartier Generale la ragazza seguì Havoc fino all’ufficio del colonnello, bussando e aprendo la porta.

 

-Colonnello Waves è arrivata!-.

 

La ragazza entrò nella stanza e com’era successo con Havoc tutti rimasero scioccati alla vista del bambino, perfino Roy la fissò per un bel po’ prima di parlare.

 

-Bene! Eccoti qui rubinetto!-.

 

La ragazza rimase stranamente calma alla battuta del colonnello, forse in passato gridava e s’arrabbiava, ma ora evidentemente l’istinto materno l’aveva cambiata.

 

-Anche a me fa piacere rivederla colonnello-rispose semplicemente.

 

-La verifica è domani, fino ad allora decidi tu dove alloggiare!-.

 

-Un alloggio militare andrà più che bene!-.

 

-Sono tutti occupati-sorrise-Dovrai dividerlo con qualcuno!-.

 

La ragazza passò in rassegna i suoi vecchi amici, Breda per niente proprio! Preferiva non immaginare com’era il suo alloggio, Falman no! L’avrebbe annoiata a morte, Fury era l’unica soluzione, calmo tranquillo e beneducato con lui non avrebbe corso rischi.

 

-Preferirei dividerlo col Sergente maggiore Fury!-.

 

Roy la fissò sorridendo bastardamente-Lui purtroppo lo divide con Falman!-.

 

-Andrò da Havoc!-.

 

-Spiacente vive con il tenente!-.

 

La ragazza represse l’istinto di spaccargli quella dannata faccia che si ritrovava-Dormirò in un albergo!-.

 

-Potrebbe essere pericoloso per il piccolo!-.

 

-Allora mi metto nel suo ufficio e dormo sul divano!-esclamò esasperata.

 

-Puoi venire a casa mia se lo desideri-.

 

-Peccato che io non lo desidero!-.

 

La guardò nelle iridi d’orate-Allora è deciso verrai a casa mia!-.

 

La ragazza sbuffò mentre il bambino emetteva un versetto simile ad una risata.

 

-Visto anche il piccolo è d’accordo!-.

 

-Veramente stava ridendo! E’ non esprimendo un parere!-.

 

Si alzò avvicinandosi alla ragazza e guardando il bambino, si chinò sussurrandole all’orecchio-Magari potrei anche essere simpatico a nostro figlio!-.

Lei sgranò gli occhi, mentre Roy accarezzava piano la testa del piccolo, poi tornò a sedersi dietro la scrivania, mentre Eleanor andava a sedersi sul divano cullando il piccolo, fino alla fine vinta dalla noia chiuse gli occhi addormentandosi.

 

Fu svegliata dal pianto del piccolino, aprì gli occhi e vide Roy darle le spalle che tentava di calmare il bambino-Dai piccolino non piangere che la mamma dorme!-.

 

-La mamma è sveglia!-.

 

Roy si girò sorridendo-Volevo calmarlo io, per non svegliarti!-.

 

La ragazza sorrise-Dammi lo faccio calmare subito!-.

Roy le passò il bambino sedendosi accanto a lei, osservandola, mentre lo cullava dolcemente.

 

-Mi somiglia!-.

 

-E’ identico a te! Ha solo preso i capelli e gli occhi tipici Elric!-.

 

-Speriamo non prenda anche la statura tipica Elric!-.

 

Eleanor lo fulminò con lo sguardo-Che vuoi dire che siamo dei nani?-.

 

-Certo che no!-disse mettendo d’avanti a se le mani in segno di difesa-Come lo hai chiamato?-.

 

La ragazza sospirò-Alexander Roy Mustang!-.

 

Roy sorrise-Gli hai dato il mio nome è il mio cognome!-.

 

-Mi hanno convinta a mettere il tuo cognome! Ero contraria all’idea!-.

 

-Chi devo ringraziare?-.

 

-Comincia da mio fratello Ed!-.

 

-Bene! Lo chiamerò domani! Anche per avvisarlo che non tornerai a casa e di preparare la tua roba!-la guarda.

 

-Cosa ti fa credere che resterò qui?-.

 

-Voglio occuparmi di te! E’ anche del bambino!-si alza-Dai andiamo a casa domani mattina devi alzarti presto!-.

 

La ragazza sì alzò-Ok! Andiamo!-.

 

Arrivarono a piedi fino alla casa di Roy parlando poco, aprì la porta facendola entrare per la seconda volta in quella casa, che non era per niente cambiata.

 

-Dormirai nel mio letto, io starò sul divano!-.

 

Eleanor arrossì-Posso anche stare io sul divano!-.

 

-Certo è il bambino dorme a terra!-le prese una mano portandola nella camera da letto, la ragazza arrossì maggiormente ricordando l’ultima volta che era stata in quella stanza, Roy le lasciò la mano andando ad aprire l’armadio e prendendo altri cuscini, disponendoli sul letto in modo da poter mettere il bambino.

Poi prese una sua camicia e la porse ad Eleanor.

 

-Metti questa per dormire!-

La ragazza s’avvicinò al letto posando il bambino che le sorrideva, prendendo la camicia che Roy le stava porgendo.

 

-Bada ad Alex io vado a cambiarmi!-.

Entrò nel bagno, la camicia gli arrivava poco sopra le ginocchia, le maniche esageratamente lunghe e fu costretta ad arrotolarle tre volte uscì dal bagno e sorrise, Roy si era addormentato accanto al piccolo, s’avvicinò salendo piano sul letto stendendosi tenendo il bambino al centro tra loro due coprendo tutti e tre con la coperta e fissando Roy, appoggiò la mano sulla sua chiudendo gli occhi addormentandosi.

 

FINE DEL PRIMO CAPITOLO!

DITEMI CHE NE PENSATE^^

 

 

 

  
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