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Autore: noir choco    26/12/2012    8 recensioni
Ecco come i nostri finalisti della terza stagione del mito della TV 'A Tutto Reality' passaron il natale...
Buona lettura e recensite!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Questo capitolo è solo una parte della storia (esterna a questa) che sto scrivendo. Quando sarà finità la completerò…BUONA LETTURA!!


-Aspetta!- disse lui, prima che lei salisse le gradinate innevate-..non mi fai entrare?-
-Cosa? Neanche per sogno. So perfettamente cosa cerchi di fare.-
-E dai, Heather, credi davvero che sia una persona di quel genere?-
-Ehm..si, forse.-
-Non scherzare, dai fammi salire.-
La ragazza rise e si scostò di lato, tendendo la mano verso l’interno per fargli cenno di accomodarsi dentro. La palazzina non aveva ascensore ma soltanto le scale. Heather precedeva il ragazzo latino e gli faceva strada.
-Eccolo qui, il mio appartamento…- e con un tintinnio di chiavi aprì la porta. L’appartamento era magnifico, mozzafiato!
-..Wow..piuttosto ordinato per un tipo come te.-
-Che vorresti dire?- fece la ragazza fingendo di essere offesa.
-Niente..-
-Invidioso…- mormorò lei, socchiudendo gli occhi color grigio ghiaccio con un vago taglio orientale.
Si accomodarono nel grande salotto arredato con colori grigi e rosso mattone. Il divano era bianco e non aveva curve o sinusoidi varie, era retto. I cuscini rossi, ben posizionato davanti ad un tavolinetto da tè di vetro e metallo. Tutto davanti ad un caminetto al cui sovrastava un televisore al plasma. Accanto ad esso, una panchina di legno dove sotto vi erano posizionati mezzi tronchi “fatti a fette” che, ovviamente, servivano per alimentare il focolare. Nella parete a sinistra  la grandissima vetrata che faceva da finestra all’appartamento dava una vista spettacolare della città nella notte della vigilia.
Si sedettero sul divano, accesero il camino..
-Vorresti un po’ di spumante?- Heather cercò di essere gentile con l’ospite.
-Ma certo, Querida.-
-Per favore, smettila!- Alejandro ghignò compiaciuto e dopo che Heather lo raggiunse con due calici di spumante in mano, lui si sedette sul divano accanto a lei. Questo fece arrossire molto Heather e il nostro latin lover lo notò-Che fai? Arrossisci?-
-M-ma che dici? No! E' la vicinanza al fuoco. Figuriamoci..- subito dopo che Alejandro prese il bicchiere dalle mani di Heather le mise un braccio intorno al suo collo. Questo fece arrossire ulteriormente.
-Ehm..guarda! E’quasi mezzanotte, a momenti ci saranno i giochi d’artificio!- disse lei indicando l’orologio.
-Bhè.. perché no?- entrambi di accostarono davanti all’enorme finestra, aspettando lo spettacolo pirotecnico.
-Un po’ mi dispiace non essere fuori, ma fa così freddo qui a Regina.- subito Alejandro usò questa scusa per stringere a sé Heather che arrossì immediatamente. Se l’avrebbe saputo non avrebbe osato dire quella lamentela. Ma in fondo quella sensazione le piaceva, la faceva sentire così protetta, al calduccio tra le braccia del suo amat…ehm…forse ho detto troppo!!
La prima scia di luce s’innalzò nel celo stellato seguita da uno scoppio e poi da una miriade di luci, e poi un’altra e un’altra ancora. Lo spettacolo era cominciato. Esso dava il segnale che era già arrivato…Natale.
Alejandro si voltò verso Heather che era ancora estasiata dal gioco di luci che illuminava il cielo scuro, con luccichii negli occhi sorridenti.
-Buon Natale, Heather.- lei si voltò di scatto, sorpresa dalla flebile frase che era appena uscita da quelle meravigliose labbra sottili. Restò senza parole, non sapeva cosa dire..se la sua voce permetteva di augurare anche a lui un buon Natale, chissà che cosa avrebbe manipolato il suo cervello nella frase “Buon Natale”. ora muoveva solo le labbra in cerca di qual cosa da pronunciare. Alejandro notò la difficoltà della donna e sorrise-Sh..non dire niente, non ce n’è bisogno.-
E, così senza che il suo cervello glielo comandò, Alejandro posò le sue labbra sulla guancia ormai ardente di Heather. Fu un attimo, un attimo fugace di puro romanticismo. Un bacetto sulla guancia che chiunque poteva dare a chiunque.
Ma fu quello che venne dopo che non fu cosa da niente.
Alejandro sollevò le sue labbra dalla gota arrossata e finalmente Heather potè guardare negli occhi il bel argentino. I suoi occhi grigi, che alla luce dei fuochi d’artificio splendevano ancora di più, si fusero con quelli verde smeraldo del ragazzo. A lui parevano pozzi dei desideri, in cui gettavi una moneta e potevi desiderare ogni cosa; così penetranti, così belli, così luccicanti. Si, era proprio di quei occhi di cui si era perdutamente innamorato.
Lei  vedeva degli smeraldi luccicanti, erba appena tagliata, pietre preziose di una collana, foglie aghiformi così pungenti e così sottili. La gradazione di verde dell’oceano più bello che esista, in cui ci si immerge e ci si lascia trasportar via dalla corrente alla deriva. Così rilassanti e così stimolanti che incutevano nella ragazza brividi caldi lungo la schiena. Ed era proprio vero, era quei occhi di cui si era innamorata.

Heather.

Innamorata.

Chi lo avrebbe mai detto? E solo lui, l’unico uomo il quale era riuscito a scolpire nel cuore di pietra la parola “AMORE”, era davanti a lei. E allora che aspettavano i due? Realizzarono, senza neanche parlarsi, solo guardandosi negli occhi, che quello che li spingeva ad essere lì, davanti a quello spettacolo magnifico, abbracciati, davanti ad un camino…era l’amore. Sarà stato l’effetto del Natale, sarà stata la grande intesa che c’era tra di loro ad essere più buoni l’uno con l’altra.
Riuscivano a sentire entrambe i loro respiri che parevano flebili e silenziosi.
E così, senza neanche accorgersene, i due si ritrovarono travolti dalla passione. Labbra su labbra, una sola anima, un solo cuore, un solo amore. Sembravano non intenzionati a staccarsi più. Quello che prima era un semplice sfioramento di labbra, ora era una morsa infrangibile. E la loro sete di baci, di passione, di romanticismo che nutrivano attimo dopo attimo, l’uno per l’altra, si trasformò in un corso fluviale che partì dal salotto per poi spostarsi in qualunque altro ambiente della casa….fino a raggiungere il grande letto matrimoniale.
 
Il mattino dopo  Alejandro fu il primo a svegliarsi, Heather era girata dall’altra parte del letto che gli dava le spalle. Non lo vedeva ma intuì che dormiva ancora da come respirava profondamente. La prese delicatamente da dietro e avvolse le sue braccia al corpo nudo e candido di Heather. Ella sembrò spostarsi lievemente verso di lui. Dopo che si fu accertato che lei si fosse fermata le sussurrò nell’orecchio…-Buenos dias, Querida. Feliz Navidad..-lei socchiuse gli occhi e cercò di guardare l’altro senza però voltarsi.
-Quante volte ti ho detto che quando parli devo capirti anche io?- disse con la voce ancora impastata dal sonno.
-Oh, non mi sembra di aver sentito la stessa frase sta notte.- ghignò lui malizioso. Lei sospirò. Non sapeva più che fare con quel caratteraccio perverso. E visto che ancora non aveva detto quella frase..- Buon Natale, Alejandro.-
I due si baciarono dolcemente. Non avevano bisogno di regali perché avevano realizzato che il loro dono più bello era avere accanto a loro una persona da amare.
  
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