Flahficcina senza pretese, in sostanza una piccola dedica per una persona che mi è molto cara. Per Nacchan. Per te, amor.  <3

.: Nascondino :.

- Ehi, Nii-san, ti ricordi quando giocavamo a nascondino? -
- Sì, e la mamma ci sgridava sempre, perchè tornavamo a casa tardi. -
- Già... -


Edward correva sull'erba fresca di quel prato che pareva senza confini, sotto il sole, accompagnato dalla piacevole brezza di quel vento leggero. Alphonse stava contando,
doveva trovare al più presto un nascondiglio sicuro. Adoravano quel gioco, non gli importava se la mamma, quando tornavano a casa, era arrabbiata  perchè avevano fatto tardi.
Si sentivano felici, quando giocavano a nascondino.

- Ti ho trovato, fratellone! -
- Oh, accidenti Al, ma tu bari! -
- Non è vero! -

E si abbracciavano, sorridendo, mentre Trisha, da lontano, li chiamava perchè era pronta la cena.

Calava la sera, e due piccole stelle luminose più che mai percorrevano velocemente quella strada di campagna.

Splendida immagine colma di gioia e speranza, davanti agli occhi di una madre un pò arrabbiata, ma ammaliata dal sorriso sulle labbra dei suoi bambini.

Felicità, e immenso amore, fra le sue braccia, quando i suoi figli la stringevano forte per scusarsi del ritardo. Come poteva sgridare quegli angeli?


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- Nii-san... ti va di giocare a nascondino? -
- Stai scherzando, Al? Siamo grandi ormai! -
- Dai, Nii-san ti prego... -
- Uff... ok, va bene. -

Alphonse sorrideva.
E, mentre contava, scrutava con la coda dell'occhio i movimenti impacciati del fratello maggiore. Era sempre stato così, fin da piccolo, ma non gliel'aveva mai detto.
Non sia mai, visto quanto Edward era permaloso.
Era felice, Aplhonse. Da quando aveva riavuto il suo corpo, poteva cimentarsi di nuovo nei divertenti giochi che facevano sempre da bambini. Uno su tutti: nascondino.
Perchè adesso, più che mai, aveva un motivo per barare.

- Ti ho trovato! -
- Non sei cambiato... sei sempre come quando eravamo piccoli. -

Gli occhi persi nei suoi, a leggere avvincenti avventura di una vita frenetica, è proprio vero, che gli occhi sono le specchio dell'anima: vide le sofferenze passate, ma anche i momenti felici, i sorrisi, gli abbracci, e i baci mai avuti...

Rimedierò, ora.

E Alphonse posò le labbra su quelle di suo fratello.

Edward lo desiderava.

- Ti amo, Al... -
- Hai visto, Nii-san? Ti ho trovato... -
- Sì, Al. -

Stavolta non scioglierò il nostro abbraccio. Non ti lascerò. Mai.