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Autore: E l i z a    26/12/2012    6 recensioni
“Vedi, sei uguale a lei.”
Una lacrima scese dal rosso occhio di Mei, e voltandosi, guardò in viso Kouichi.
“Grazie, Sakakibara-kun.”
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uguale a lei.

 

Misaki?”
Mei si voltò verso Kouichi, guardandolo e aspettando la sua domanda.
“Hai qualche sua foto?”
Per un attimo la ragazza non rispose, riprendendo a fissare il sentiero di fronte a lei.
“Misaki.”
“Sakakibara-kun.”
Ci fu un'altra lunga pausa, poi fece un sospiro.
“Ne ho. Perché vuoi vederle?”
“Eravate gemelle no?” le sorrise dolcemente, ma con questo non rispose veramente alla sua domanda.
Erano a camminare per quel sentiero da tutta la mattina, dopo aver visitato la tomba della zia di Kouichi. Finalmente l'incubo della maledizione era finito, e nulla impedì loro di rilassarsi un po'. Per questo Sakakibara aveva esordito poco prima dicendo:

“Potremmo andare lì giù, a dare un'occhiata.”
E voltatasi, Mei notò la ruota panoramica del luna park in cui era stata con la sorella, prima che morisse.
“Dobbiamo salirci?” aveva chiesto, rievocando in sé tutto ciò che per molto aveva provato a rimuovere, di quella giornata.
“Già.” fu la risposta di Kouichi.
Non ebbe altre reazioni da parte di Misaki, e per questo cambiò argomento.
Gli aveva detto d'essere stata al luna park con la sorella, ma non aveva specificato i particolari di quel pomeriggio, quindi pensò che la sua reazione fosse collegata a lei.
Solo dopo un po' provò a riprendere l'argomento.
Dopo le cose che gli aveva rivelato in gita, voleva saperne di più; su come era morta, sul loro legame, su Mei.
Si erano avviati verso casa sua, magari gli avrebbe chiarito qualche dubbio.
Era così bella accanto a lui, e sembrava così piccola che gli era quasi impossibile pensare che qualcosa di brutto come la morte della sorella, potesse essere accaduto a lei. Come d'altronde era impossibile pensare a lei come la causa che faceva succedere le morti dei suoi compagni.
Fosse stato così, non avrebbe esitato nell'uccidere Akazawa con le sue mani.
E si sarebbe difesa contro Takako tranquillamente, invece di rischiare la vita.
Si fidava ciecamente di lei, e ne aveva dato prova nel momento esatto in cui non diede retta a Reiko-san, uccidendola senza pensarci due volte.
Riponeva davvero tutto se stesso in quell'esile ragazza, visto che aveva racchiuso nelle sue mani la vita di sua zia, e la propria felicità.
Sorrise involontariamente, mentre la guardava camminare in quel suo modo di fare innocente.
Sensazione che all'inizio di Aprile, non avrebbe mai pensato di provare, con lei al suo fianco.
Rabbrividiva quando l'aveva accanto, era così misteriosa e tetra, ma nonostante questo era talmente incuriosito che la volle conoscere fino in fondo.
“Sakakibara-kun? Siamo arrivati.”
Aprì la porta ed entrò nel negozio di sua madre, si diresse verso la solita bambola dagli occhi smeraldo, ed attese che Kouichi distogliesse lo sguardo da quella.
Spostò il tendone, chiamò l'ascensore e si voltò di nuovo verso il ragazzo: erano stati in silenzio per tutto il tragitto e le era parso strano, visto che l'amico era solito parlare molto.
“Sakakibara-kun, c'è qualcosa che non va?”
“Nulla, pensavo.” le sorrise di nuovo, non ce la faceva, nonostante la freddezza di lei, ad essere serio.
La ragazza rispose al sorriso, e fissandosi, entrarono nell'ascensore, premendo il tasto per salire.
Arrivati in casa non c'era nessuno, ed entrambi ancora in silenzio, si diressero nella stanza di Mei.
C'era molta tensione tra i due, sempre per paura di dire qualcosa di sbagliato.
“Tutto bene, Misaki?”
Aveva esordito Kouichi dopo che Mei, prese alcune foto, si mise a guardarle, rimanendo in silenzio probabilmente per pensare ai momenti in cui erano state scattate quelle immagini.
“Vedi, queste erano di quando siamo nate.” sorrise, porgendo all'amico un paio di foto delle due da piccole, una accanto all'altra.
“Irriconoscibili!” rise tenendole in entrambe le mani.
“E queste.. queste le abbiamo fatte al luna park.”
Il sorriso di Mei si incupì, creando nel ragazzo un'espressione di dolcezza, mista a compassione.
Le carezzò un po' la guancia, spostandole di poco i capelli dalla benda, poi prese il nastro che teneva quest'ultima attorno all'orecchio e lo sciolse delicatamente, allontanandolo dal suo viso.
Liberata completamente l'immagine della ragazza dal panno bianco, Kouichi sorrise di nuovo, carezzandole anche il collo.
“Vedi qualcosa con quello?”
“Non vedo niente!”
“Quell'occhio è così bello con quel diverso colore e tutto il resto. Se non sbaglio viene chiamata eterocromia.”
“Già, sono gli occhi diversi.”
“È davvero un peccato che tu lo nasconda, senza la benda sei molto più carina!”
“È forse un modo indiretto per dirmi che lo era anche mia sorella?”
Kouichi non rispose, alzandosi in piedi e tendendo una mano all'amica.
Lei lo guardò per qualche attimo, leggermente spaesata, poi con sicurezza gli afferrò la mano, alzandosi dal letto.
Lui la avvicinò un po' a sé, le passò una mano tra i capelli e le prese un ciuffo, che con delicatezza mosse a creare una treccia.
La strinse un po', non permettendole dunque di sciogliersi, e siccome Mei non sapeva cosa il ragazzo stesse facendo su di lei, lui la portò, tenendola per le spalle, di fronte allo specchio.
“Vedi, sei
uguale a lei.
Una lacrima scese dal rosso occhio di Mei, e voltandosi, guardò in viso Kouichi.
“La leucemia.. ho permesso che accadesse..”
“Può essere che pensi di aver sbagliato tu?”
“Quello..”
“È una supposizione interessante; nessuno ha colpa se è morta. Quindi non devi biasimarti per ciò che è successo.”
“Ma avrei potuto salvarla, avrei potuto darle il midollo! Sarei potuta esserci io, al posto suo..”
“Non c'è alcuna risposta al perché sia capitato a lei, ma sai credo sarebbe stato lo stesso.”
“Lo stesso?”
“Già, se tu non fossi stata adottata e fossi stata malata di leucemia, adesso a soffrire ci sarebbe lei, giusto?”
“Giusto..” si asciugò una lacrima, poi prese la mano di Kouichi.
“Grazie, Sakakibara-kun.”
A quelle parole, Kouichi tirò la ragazza verso di sé e la baciò come da tempo aspettava di fare.

 


NdA:
Allora, salve a tutti cari lettori! (Ci sono dei lettori? O:)
Diciamo che questa one-shot l'ho sfornata alle 3.02 precise di notte, anche se la pubblico ora, quindi compatitemi.
Ho visto l'oav di Another e, ecco l'ispirazione.
Tremendamente dolci, tremendamente tanto dolci.
E siccome adoro Sakakibara e Misaki insieme, perché non metterci qualcosa di dolce tra di loro! :3
Vorrei precisare che le frasi sull'occhio di Mei e quelle sulla leucemia, le ho prese dall'oav quando Mei parla con Misaki in camerino e sulla ruota panoramica, le ho solo modificate un po' per fare in modo che sembrasse una coincidenza che Kouichi e Misaki avessero detto le stesse cose!
Quindi, spero vi sia piaciuto! (:

 

  
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