Könnt ihr wiederholen,
bitte? *
Importante: Tutto quello che leggerete è inventato. La band non mi
appartiene e tutti i riferimenti a storie o persone realmente esistite è
puramente casuale.
Note dell'autore : Ci riprovo, questa volta con qualcosa di più serio e
non una sorta di oneshot senza nè capo nè coda... Ok, non penso che riuscirò mai
a scrivere qualcosa come Das Antimärchen , ma vediamo se mi è tornata un
po' l'ispirazione... I personaggi, eh eh, sono ancora i Tokio Hotel... Dopo quella FF mi sono quasi affezionato
a questo gruppo e mi diverto a scrivere su di loro. Questa volta...
Beh, vi lascio leggere, anche perchè questo primo capitolo introduttivo non fa nulla, se
non lasciare un lieve alone di mistero... Vi farò un'introduzione un po'
più sensata nel prossimo capitolo, adesso non posso o vi svelerei già troppe cose...
Spero vi piaccia questo tentativo. La trama mi è più o meno chiara.
Diciamo che so dove devo arrivare... Ora spero solo di riuscire ad arrivarci decentemente
^^ Il titolo non mi convince molto, forse sarà soggetto a cambiamento, ma non
lo so ancora ^^
Buona lettura ^^
Altra nota...iMPoRTaNTe
^^: Volevo dedicare questa FF, ringraziandole,
a Ginny002, Auty91, fruminella89, Meggie, BambolinaRossa,
Bell-Lua, Lally, RubyChubb, Scarlet Angel e Cioccorana (meine
Pralinschen!!) che hanno avuto il coraggio di commentare quella schifezza di
Es war eine
dunkle und stürmische Nacht... Spero di
riuscire a riscattarmi un po' con questa...E ovviamente grazie
a chiunque avesse letto
la mia precedente FF,
Das Antimärchen
...
Fatemi
sapere che ne pensate di questo inizio
^^
#
Kapitel 1
Die Heimkehr ¹
#
Erano le 11 di mattina di un sabato di luglio e
un lieve brontolio allo stomaco svegliò un ragazzo che dormiva scompostamente
nel letto della sua stanza. Questo aprì gli occhi e riconobbe quelle mura che
per tanto tempo aveva guardato, immaginato diverse e sperato di lasciare.
Il suo sogno si era realizzato. Lui e suo fratello gemello, insieme a due amici, erano
riusciti a diventare famosi e conosciuti, non più solo il Germania, ma anche in
buona parte dell'Europa. Oramai le pareti della stanza erano state sostituite da
quelle strette e monotone del tour bus o quelle impersonali degli hotel dove
soggiornavano... Non potevano lamentarsi, il loro stesso nome esaltava la vita
da star... "Tokio Hotel"...
Ma
loro davvero amavano così tanto quella
vita?
Si,
senza ombra di dubbio.
Però a
volte risultava stancante e si sentiva il bisogno di tonare a casa, nel piccolo
paese dov'erano cresciuti, Magdeburg, per vivere come delle persone, se non
proprio normali, quasi.
Avrebbe
voluto rimanere a letto ancora per diverso tempo ma il suo stomaco stava
reclamando sempre più attenzioni. Si alzò svogliatamente e cercò qualcosa da
mettersi. Trovò un vecchio paio di pantaloncini blu sbiaditi e una maglietta
larga bianca.
Potevano
andare.
Aprì la porta della sua stanza e per prima cosa si chiuse bagno per farsi una doccia veloce. Dopo 10
minuti ne uscì, leggermente più sveglio, rinfrescato e, se possibile, ancora più
affamato.
Si
soffermò davanti alla porta del fratello, stava per chiamarlo quando si rese
conto che effettivamente era troppo presto...
Se
si consideravano gli standard di suo
fratello.
In
fin dei conti erano arrivati ieri sera alle 2 di notte dopo un lungo e pesante
viaggio sul tour bus, e l'unica cosa che davvero volevano era dormire
tranquillamente nel loro letto.
Scese le scale che lo avrebbero portato sino in sala, senza notare che la stanza riservata agli ospiti, davanti alla quale
era passatoo per andare in bagno, era socchiusa e che degli oggetti erano sparsi
sul letto e/o appoggiati sulla
scrivania.
Arrivò
in cucina e vi trovò sua madre.
-Ciao
Mama...- disse lui sbadigliando.
-Buongiorno
Tom, hai dormito bene?- domandò lei sorridendo al
figlio.
-Si...
Ma adesso ho terribilmente fame... Che si
mangia?-
-Vi
ho appena comprato i vostri cereali preferiti...- disse la donna alzandosi e
prendendo una confezione di cereali dalla dispensa e posandola sul tavolo. Dopo
di chè, dal frigorifero prese una nuova bottiglia di latte, mentre il figlio si
armava di ciotola e cucchiaio.
Il
ragazzo si versò un'abbondante dose di cereali e li sommerse con mezza bottiglia
di latte.
-Lasciane
un po' anche per tuo fratello...-
-Tranquilla...
Tanto, se tutto va bene, si alzerà per l'ora di
pranzo...-
La
donna si mise ai fornelli e iniziò a preparare quello che doveva essere il
pranzo. Se Tom non aveva mal interpretato, a giudicare dagli ingredienti sua
madre stava preparando niente meno che le
lasagne!!
Finì
i cereali e mise la ciotola vuota nel lavandino, dopo di chè si avvicinò al
frigorifero e ne estrasse una bottiglia nuova di
Coca-Cola.-
-Tom...
Niente Coca prima di pranzo, e soprattutto non dopo latte e
cereali..-
-Ma
mama... In tour lo faccio
semp...-
-Non
venire a dirmelo, altrimenti non ripartirete più da
Magdeburg...-
Il
ragazzo si ammutolì e sorrise innocentemente alla
madre.
Si
sentì un tonfo al piano di sopra e, dopo qualche secondo, ecco apparire un altro
ragazzo. Poco più alto dell'altro con una folta chioma di lunghi capelli neri,
con qualche ciocca bionda, che contrastavano i dread del
fratello.
-'Giorno.-
disse il ragazzo assonnanto ma senza dimenticarsi di
sorridere.
Una
cosa che era impossibile cancellare dalla faccia del ragazzo era il sorriso. A
volte risultava irritante, ma spesso riusciva a mettere tutti di buon
umore.
-Colazione?-
domandò la madre.
-Si
grazie...- rispose lui sedendosi sulla sedia usata prima dal
fratello.
-Ehi,
ladro!! Quella è la mia sedia!!-
Iniziarono a bisticciare su "chi" avesse il diritto
di sedersi su quella sedia. Quando finalmente la contesa fu risolta (si sedettero
su due sedie diverse), la madre, pur continuando a preparare il pranzo, si
fece raccontare per filo e per segno cosa avevano fatto negli ultimi mesi del
loro tour.
Tom non poteva fare a meno di pensa a quanto
fosse bello essere a casa propria e pranzare
con la propria famiglia tranquillamente in pigiama, e lo stesso valeva per
il fratello. Quel fratello che era solito essere impeccabile sia nell'abbigliamento che
nel trucco e che se qualche fan l'avesse visto adesso, avrebbe
stentato a riconoscerlo. Indossava anche lui una maglia blu larga (che
probabilmente aveva rubato al gemello) e dei pantaloncini neri, non aveva
trucco sugli occhi e lo smalto era scheggiato in più
punti.
-Guarda
che hai lo smalto rovinato...- gli fece notare
Tom.
-Fa
niente, per oggi posso anche farne a
meno...-
Tom
guardò il fratello sconvolto.
-DEMONE!!
ESCI DA QUESTO CORPO!! TI SEI IMPOSSESSATO DEL MIO GEMELLO!! ALLONTANATI!! VADE
RETRO!!-
Il
gemello in questione lo guardò
storto.
-Cosa
succede al grande Bill-Io-Non-Ho-Mai-Neanche-Un-Capello-Fuori-Posto-Kaulitz??!!-
domandò Tom.
-Ho
detto per oggi... Domani mi rifaccio la manicure... Sono indeciso se lasciare le
unghie semplicemente nere, oppure farmi il
french...-
-Eh,
questo si che è un problema...- disse Tom sarcastico versandosi un altro po' di
Coca-Cola nel bicchiere che aveva
davanti.
-Se ho abbastanza lunette mi sa
che mi farò il french...- disse guardandosi le
mani.
Madre e fratello non
poterono fare a meno di ridere alle parole di
Bill.
-Beh? Che
c'è?-
-Niente... E' solo che è strano sentire il proprio figlio
che si domanda se farsi il french o
no...-
-Non lo senti in tour Mama.. E' ossessionante... E'
riuscito a convincere mezzo mondo
di essere checca, e capirai che non stato
difficile...-
Bill, appena la madre si girò, gli fece un gentilissimo
gesto che vedeva come protagonista il dito medio della sua mano sinistra accompagnato da una linguaccia
piercingata.
Però era così bello essere a
casa...
Pranzarono insieme tranquillamente, come ai vecchi tempi
prima che la band prendesse il volo e che il successo richiedesse ai
ragazzi la loro presenza perennemente lontano da
casa.
Dopo pranzo i gemelli decisero di trascorrere il loro tempo
stravaccati sul divano a ingurgitare dolci
e Coca-Cola guardando qualche film che davano in
televisione.
La tentazione di vedere alcuni video musicali non ebbe
il sopravvento. Si erano promessi che, almeno per i primi giorni, non
avrebbero fatto nulla che poteva avere a che fare con il loro gruppo. Questo voleva dire
niente prove, niente video alla televisione, niente intervisite o qualunque
altra cosa significasse "lavoro" o potesse anche solo
ricordarlo.
-Questa sera è vostra intenzione
uscire?-
-NO!- risposero in coro i
due.
-Perfetto, ordino una
pizza?-
I due ragazzi la
guardarono come per dire "E ce lo chiedi anche?". La donna sorrise e, dopo aver
composto il numero della pizzeria, ordinò tre pizze, due delle
quali super farcite, ben lontane dalla vera pizza
italiana.
Dopo qualche minuto il telefono squillò e Tom
, anche se stanco, fece per rispondere, ma fu preceduto
dalla madre che si ritirò in cuicina a
parlare.
Il rasta tese l'orecchio per cercare di capire se era qualche loro fan che,
impossessatasi del loro numero dicasa, li invitava ad uscire, lui
soprattutto, per poi passare una nottata in sua
compagnia.
-Casa Kaulitz... Si, ciao, dimmi pure.... D'accordo. No, davvero
non preoccuparti, capisco benissimo... Sono contenta per te, ci vediamo
domani... Mi raccomando, fai attenzione. Ciao e buona
serata...-
-Dev'essere qualche amica di mamma...-
disse Tom al gemello che si limitò ad
annuire.
-Ehi! Da quando in qua abbiamo così tanti film per bambini in DVD??
Pensavo che mamma avesse dato via tutto?- disse Bill osservando
la pila di DVD vicino al televisore del
salotto.
-Le sarà venuto il magone di non averci a casa
e avrà voluto vedere qualche film che guardavamo quando eravamo
piccoli...- rispose Tom cercando di trovare una risposta
plausibile.
Passarono una ventina di minuti e il
campanello suonò. Era il fattorino della pizza che aveva portato loro la cena. La madre,
servizievole noi confronti dei suoi due bambini, andò ad aprire
e, dopo aver pagato, portò la cena in
salotto.
I due ragazzi, avendo compreso le intenzioni della madre,
andarorno in cucina prendere tre bicchieri, tovaglioli, la bottiglia di Coca-Cola e delle posate per la
madre, e appoggiarono il tutto sul tavolino posizionato davanti al divano
e alla poltrona su cui erano seduti loro
tre.
-Buon appettito...- disse Bill addentando
la pizza in modo famelico, seguito a ruota dal
gemello.
La voglia di guardare film era sparita,
così optarono per la pura, semplice e noiosissima
televisione.
-MTV o VIVA?- domandò
Tom.
-Nessuna delle due... Non
ho voglia di veder passare uno dei vostri
video...-
-Ma mamma!!- potestarono i
due.
-Ogni volta iniziate a bisticciare.
Bill si lamenta perchè in "quella scena" aveva un ciuffo fuori posto e tu perchè rispondi
a tono a tuo fratello, quindi, in questa casa, almeno per
questa sera, sono banditi i video dei Tokio
Hotel!!-
I due sbuffarono, ma la madre riuscì a riconquistarli
porgendogli una grande porzione di tiramisù fresco fresco di
frigorifero.
-Ti abbiamo mai detto che ti amiamo
mamma?-
-Si,
ogni volta che c'è qualcosa di dolce o
cioccolatoso...-
In breve il dolce sparì dai
piatti e Bill, senza farsi troppi scrupoli, prese la teglia
di tiramisù dal frigorifero e la portò in
salotto.
-Bill...- lo rimproverò la
madre.
-Tanto lo sai che lo finiamo tutto questa
sera...-
-Prima che lo divoriate, ho
bisogno che ne avanzi un pochino per
domani..-
-Ne tieni un po' da
parte?- domandò Bill
speranzoso.
-Si, ma non è per voi...- disse la madre mettendo due
piccole porzioni in due piattini puliti che, dopo essere stati
chiusi con una pellicola trasparente, furono messi in
frigo.
-Mi raccomando, domani devono esserci
ancora.-
-Va bene!- risposero in coro
i gemelli che oramai avevano quasi finito il
dolce.
La madre li guardò
sorridendo.
Bill era sporco di cioccolato agli angoli della bocca
e la labbra avevano il colorito marroncino del cacao, mentre Tom aveva
una bella macchia di cacao e mascarpone sul
naso.
-Siete rimasti sempre gli stessi bambini... Vorrei farvi una
foto e venderla a Bravo per far vedere come sono
in realtà i gemelli Kaulitz...- disse amorevolmente la
donna.
I due, capendo l'antifona, presero dei tovaglioli e
velocemente, si pulirono a vicenda in fretta e
furia.
La donna rise e, dopo aver dato un bacio sulla
fronte a tutti e due, annunciò che si ritirava nelle
sua stanza perchè doveva finire una cosa di
lavoro.
-Mettete
a posto, non lasciate le cose sporche nel
lavandino...-
Passarono un'altra ora davanti al
televisore, annoiandosi e rimanendo delusi dal fatto che nessuna emittente
aveva trasmesso neanche uno dei loro video in
serata.
-Io vado a farmi una doccia!- annunciò il
moro.
-Fermo lì!! Io vado in bagno per
primo e tu metti a posto... Le tue docce durano
almeno quarata minuti in cui non ho mai nulla da
fare...-
-Allora
metti a posto
te!-
-Stai fresco, e poi tu, da brava donnina
di casa, sei molto più bravo di me nelle faccende domestiche!!- disse il
rasta correndo su per le scale lasciandosi dietro il gemello tutto intento ad imprecare e
a chiedersi come mai proprio a lui fosse toccata la
sfortuna di avere un fratello così stronzo e
scansafatiche.
In meno di dieci minuti Tom era docciato e
pronto per andare a dormire. Sentì che, dal piano inferiore, il fratello stava salendo le
scale. Si diresse velocemente in camera per sfuggire alla furia
del gemello che, sicuramente, si sarebbe abbattuta su di
lui.
Sentì Bill
chiudersi in bagno ed iniziare una delle sue docce secolari. Uscì prudentemente dalla camera e
tornò in cucina. Rubò qualche merendina insieme a due bottigliette di Coca-Cola
dalla dispensa, e le portò in camera di
Bill.
Spesso la sera, prima di andare a
dormire, passavano ore a chiacchierare, mangiucchiando e bevendo
schifezze.
Nell'attesa si mise a spulciare tra gli oggetti del fratello...
Sulla scrivania, davanti ad un grande specchio, teneva ombretti neri,
ciprie, matite per gli occhi, mascara, collane, braccialetti, striscioline bianche non
ben identificate, due smalti neri, due trasparenti e uno bianco. Sul comodino vicino al letto,
oltre allo stereo, il blocco che era solito utilizzare suo fratello quando
era ispirato o aveva semplicemente voglia di scrivere qualcosa. Quel qualcosa poi si trasformava il
più delle volte in canzone e, se così non era,
rimaneva un ricordo ben catalogato, con data ed
ora.
Su una piccola libreria c'erano alcuni libri e cd. Tra i
libri vide anche quelle "cose" che avrebbero dovuto utilizzare per studiare.
Effettivamente i loro studi erano stati piuttosto scarsi, ma era il prezzo da pagare per il successo. Tom si riteneva fortunato.
Lui aveva sempre odiato la scuola e, frequentare corsi via internet, era
la cosa più bella che potesse desiderare. Inoltre il più delle volte i compiti se
li faceva fare da Bill o da Georg,ma aveva capito
a sue spese che quest'ultimo non era molto
affidabile.
Dopo un quarto d'ora,
un Bill dai capelli leggermente umidi ma, fortunatamente, non
sparati in aria, fece il suo ingresso in
camera.
-Uh, hai portato i dolci!!- disse entuasiata, dimenticandosi del fatto
che il fratello l'aveva obbligato a riordinare la
cucina.
-E chi se li dimentica!!- rispose
Tom sorridendo e sedendosi sul letto del
fratello.
Bill
prese un paio di merendine e le aprì, senza però
mangiarle. Lo stesso fece con una bottiglietta di
Coca-Cola.
-Ma
che...-
Dopo aver appoggiato il tutto sulla moquette di camera sua,
dalla scrivania prese gli smalti trasparenti e uno
nero.
-Manicure... Le unghie le ho già
limate dopo la doccia... Mi manca solo lo
smalto!-
Tom scosse la testa sconsolato. A volte
sospettava davvero che suo fratello avesse qualche strana
tendenza.
-A proprosito... Hai preso te il
mio smalto trasparente che tenevo in bagno?- domandò
Bill.
Il gemello
lo guardò male come per dire "Ma ti
pare??!"
-Era
solo per chiedere!- protestò il moro -Non riesco a trovarlo,
eppure sapevo di averlo lasciato nell'armadietto sopra al
lavandino.-
-L'avrà preso
mamma...-
-Ma lei ha il
suo bagno, perchè dovrebbe ribare lo smalto a
me?-
-Già,
ma teoricamente un
maschio non dovrebbe preoccuparsi se non trova uno
smalto...-
Bill sbuffò e aprì una boccetta di
smalto trasparente, passandolo con attenzione su tutte le unghie. Mentre aspettava
che si asciugasse, prendendo esempio dal fratello, finì una merendina. Dopo di
che mise lo smalto nero, facendo attenzione che non sbavasse e che il colore si distendesse in modo uniforme. In
questo caso l'asciugatura richiedeva molto più tempo e più volte dovette bloccare un fratello
particolarmente intenzionato ad ingaggiare una lotta a cuscinate e che avrebbe rischiato di rovinare il suo
lavoro. Dopo dieci minuti mise un altro strato di smalto
trasparente e ammirò le proprie unghie a lavoro
concluso.
-Perfette!- disse
sorridendo.
-Tu sei una checca psicopatica!!- gli disse il
rasta.
Bill alzò le spalle e
finì la Coca-Cola che il fratello gli aveva
portato.
-Cosa facciamo domani?- domandò
poi.
-Se tu
non sei impegnato a farti chissà quali cure di bellezza,
potremmo andare a fare un giro da qualche
parte...-
-Ma è tutto chiuso
la domenica, e in questo paesino non c'è
niente...-
-Stiamo in casa a guardare qualche
film?-
-Ma l'abbiamo già fatto oggi... E ci siamo
annoiati...-
-Allora proproni tu qualcosa,
principino!!-
-E se leggessimo le lettere delle nostre
fan?-
-Uff.. Sai che divertimento...
Dicono sempre le stesse cose... Però si può fare, magari trovo
le foto di alcune ragazze carine... A buon
rendere!!-
Bill
sbuffò per l'atteggiamento così superficiale e donnaiolo del
fratello.
-Io vado
a dormire... Levati dal mio letto!!- brontolò il moro scacciando
il rasta come se fosse stata una mosca
fastidiosa.
-Ma oggi siamo di una
simpatia...-
-Sono stanco...- si scusò il
fratello.
-Va bene, per oggi te la do
buona, ma da domani vedi di essere meno
stizzoso...-
-Parla quello che mi ha costretto
a rimettere a posto la cucina tutto da
solo...-
-Va bene, scusa, domani facciamo insieme,
ok?-
-Ok...-
Tom diede una pacca sulla spalla al fratello e gli augurò
la buonanotte chiudendosi la porta alle spalle e dirigendosi in camera
sua.
Alla fine delle "vacanze" quella camera sarebbe diventata
un macello, ma al momento era ancora possibile viverci. Frugò nelle larghe
tasche dei suoi pantaloni alla ricerca di
qualcosa.
Quando la trovò, si avvicinò alla porta-finestra che
dava sull'angolo del balcone che percorreva due lati
della facciata della
casa.
Quante volte si era divertito a spaventare Bill uscendo sul balcone e
facendogli gli scherzi alla finestra, mascherandosi da fantasma con un
lenzuolo bianco o con una
federa.
Rise ripensando a quei tempi in cui i loro, anche se più
che altro suoi, divertimenti erano così genuini e semplici. Prese il pacchetto
di sigarette che aveva trovato e lo aprì. Dentro c'erano ancora una decina di
sigarette, ne prese una e cercò l'accendino che era solito tenere su un
mobiletto di ferro in un angolo, senza però
trovarlo.
Si sedette innervosito su una sedia di plastica affiancata
da uno sgabello su quale era appoggiato un bicchiere rotto dei Simpson che
fungeva
da posacenere.
Si accorse però che, all'interno di quest'ultimo, c'era un
mozzicone ancora fumante e, lì accanto, l'accendino che
cercava.
-Ma...- fece per dire, se non che la luce, che sino a prima
aveva illuminato il balcone,
sparì.
Non c'erano dubbi, quella doveva venire dalla stanza degli
ospiti e, a quanto pareva, chiunque ci fosse dentro, era sicuramente qualcuno
che aveva la sua stessa pessima abitudine di fumarsi una sigaretta prima di
andare a
dormire...
Importante: Tutto quello che leggerete è inventato. La band non mi
appartiene e tutti i riferimenti a storie o persone realmente esistite è
puramente casuale.
Note dell'autore : Ci riprovo, questa volta con qualcosa di più serio e non una sorta di oneshot senza nè capo nè coda... Ok, non penso che riuscirò mai a scrivere qualcosa come Das Antimärchen , ma vediamo se mi è tornata un po' l'ispirazione... I personaggi, eh eh, sono ancora i Tokio Hotel... Dopo quella FF mi sono quasi affezionato a questo gruppo e mi diverto a scrivere su di loro. Questa volta... Beh, vi lascio leggere, anche perchè questo primo capitolo introduttivo non fa nulla, se non lasciare un lieve alone di mistero... Vi farò un'introduzione un po' più sensata nel prossimo capitolo, adesso non posso o vi svelerei già troppe cose... Spero vi piaccia questo tentativo. La trama mi è più o meno chiara. Diciamo che so dove devo arrivare... Ora spero solo di riuscire ad arrivarci decentemente ^^ Il titolo non mi convince molto, forse sarà soggetto a cambiamento, ma non lo so ancora ^^
Buona lettura ^^
Altra nota...iMPoRTaNTe ^^: Volevo dedicare questa FF, ringraziandole, a Ginny002, Auty91, fruminella89, Meggie, BambolinaRossa, Bell-Lua, Lally, RubyChubb, Scarlet Angel e Cioccorana (meine Pralinschen!!) che hanno avuto il coraggio di commentare quella schifezza di Es war eine dunkle und stürmische Nacht... Spero di riuscire a riscattarmi un po' con questa...E ovviamente grazie a chiunque avesse letto la mia precedente FF, Das Antimärchen ...
Fatemi sapere che ne pensate di questo inizio ^^
#
°°°°°°
Vi lascio questa "mappa" per farvi capire meglio come mi sono immaginato "Causa Kaulitz"...
Ho dovuto aggiungere il copyright alla piantina della casa poichè mi è stato riferito, e visto con i miei occhi, che su un forum dei Tokio Hotel [sulla piattaforma forumfree.net], la mia FF era stata pubblicata da un utente che la spacciava per sua, sotto il titolo di "Die Heimkehr"
Ringrazio vivamente chi mi ha avvisato di questo fatto, ma soprattutto di coloro che si sono accorti che la FF pubblicata non apparteneva all'utente del forum, ma a me... Grazie mille davvero!!
°°°°°°
NdA:
* Potreste ripetere, per favore?
¹ Il ritorno, il rientro
NdA punto 2:
-> I vari termini quali "french", "lunette" usw, mi sono state dettate da qualcuno che ne capisce qualcosa, dato che la manicure non è esattamente il mio forte XD Lo stesso vale per il procedimento da seguire nell'applicazione dello smalto... E' una cosa che io ho fatto poche volte, e di certo non con questa precisione, ergo, mi sono fatto dettare i passaggi da una mia amica...
NdA punto 3 :
Un rapporto così idilliaco tra fratelli è un'utopia... Tra me mio fratello sbocciano tanti di quei "Vaffanculo" che la metà basterebbero per riportare la foresta Amazonica alle condizioni ideali, prima che iniziasse la deforestazione, comunque... Dopo questo excursus d'ambientalista...
Eccomi tornato, una nuova FF sui Tokio Hotel... Dovrei smetterla di scrivere su di loro, ma al momento mi è venuto questa idea e la maggior parte di FF che trovo hanno loro come protagonisti... Ametto che dopo Das Antimärchen mi sono QUASI affezionato a questo gruppo... E poi c'è di mezzo il crucco!! Il mio cervello non può fare a meno di esserne attirato XD
...Boh, vediamo se riesco a portarla avanti, le idee più o meno ci sono, devo solo capire come sviluppare bene la trama e quanto fare durare la FF ^^
Che dire...
Spero che l'inizio sia di vostro gradimento, e che questa FF riesca a curare la mia grave forma di mancanza d'ispirazione...
Grazie mille a tutti quelli che hanno commentato Das Antimärchen e Es war eine dunkle und stürmische Nacht XD
GrazieDankeGrazieDankeGrazieDanke
Kuss
Judeau
[Ecco di nuovo il Gatto con gli Stivali.... Shi... Guardate i miei occhioni imploranti che vi chiedono una recensione O.O]
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