Pura come le sue mani

L'inverno era arrivato...

La neve ricopriva ormai quasi completamente la sommità dei Cinque Picchi, dove Sirio era tornato per trascorrere alcuni giorni di riposo in compagnia del Maestro e della sua dolce Fiore di Luna.
Qui il giovane Cavaliere del Dragone, seguendo il consiglio del suo saggio mentore, passava gran parte del tempo ad allenarsi per accrescere le sue capacità di combattimento e la percezione del cosmo.
Calmo e concentrato come sempre, Sirio poteva chiaramente sentire la grande energia delle stelle fluìre attraverso il suo corpo per avvolgere tutto ciò che lo circondava: la roccia, i fiori, l'acqua roboante della cascata...
Ogni singola parte di quel luogo faceva parte del suo essere, così come la Natura vede il suo perfetto equilibrio tra materia e vita, e la forza che ne derivava era ben oltre quella di un normale essere umano.
In ogni suo movimento, per quanto leggero ed impercettibile, Sirio era in grado di imprimervi non la semplice forza fisica bensì l'energia pulsante e vitale del suo microcosmo. La maestosità e grandezza del Drago, simbolo della sua costellazione, pareva ergersi al disopra delle sue spalle... quasi fosse sul punto di ascendere al cielo, con tutta la sua incredibile potenza.
Quand'ecco che, puntuale come ogni giorno, la cara Fiore di Luna giungeva sul luogo dell'allenamento per portare al giovane combattente di che rifocillarsi.

- Siriooo!

Nel sentire la voce squillante della fanciulla che gli correva incontro, il Cavaliere abbassò la guardia e si rilassò per accoglierla con un sorriso. Non fosse stato per lei, assorto com'era nei suoi esercizi, Sirio avrebbe anche potuto "dimenticarsi" di mangiare e interrompersi a tarda sera con il brontolìo del suo stomaco vuoto. Invece, per sua fortuna, quell'angelo di ragazza giungeva sempre a mezzogiorno in punto per portargli i deliziosi manicaretti da lei preparati.
Appena giunta sulla cima della grande roccia, i due si sedettero e si guardarono amorevolmente negli occhi.
Così splendida e luminosa, nella sua freschezza e semplicità, Fiore di Luna era senza dubbio la più bella fanciulla che Sirio avesse mai visto.
Non era la bellezza divina della loro dea Atena, né certamente il fascino accattivante di una Sacerdotessa-Guerriero, eppure la timida Fiore di Luna possedeva di unico e straordinario.
Ogni volta che Sirio pensava a lei, candida e innocente come pochi altri al mondo, nella sua mente la fanciulla simboleggiava l'immagine della purezza. Era il suo più grande tesoro, la più grande gioia della sua vita, e con lei accanto il Cavaliere sentiva di poter fare qualunque cosa.
Mentre mangiavano allegramente, per un capriccioso scherzo del destino, la neve ricominciò a cadere a piccoli fiocchi.
Fiore di Luna unì le proprie mani, onde poterla raccogliere, e gli occhi le si illuminarono di gioia.

- Sirio, guarda - esclamò. - Guarda anche tu!

Il Cavaliere si avvicinò al suo fianco, onde poter osservare ciò che lei voleva mostrargli.
Di solito, quando cadono a contatto della pelle, i fiocchi di neve più piccoli si sciolgono e diventano subito acqua.
Nelle mani della fanciulla invece, morbide e fresche come l'acqua della sorgente alle loro spalle, parevano come bianche perline di lanùgine.
Ancora una volta Sirio poté vedere confermato il suo pensiero.
Fiore di Luna era veramente pura, proprio come la neve che teneva tra le sue mani, ed era felice come poche altre ragazze sapevano essere.

- E' bellissima, non trovi anche tu?

Sirio annuì.

- Anche tu sei bellissima, amore mio!

FINE

ANGOLO AUTORE:
Volendo dedicare questa shot ad un'altra grande appassionata della Shiryu/Shunrei, ovvero Lady Aquaria, colgo quivi l'occasione per rendere omaggio natalizio a tutto il fandom e augurare di tutto cuore...

BUONE FESTE !!!