Storybooke aveva deciso di trascorrere quella notte di Natale in maniera diversa.
Era innegabile il fatto che quel Natale fosse già diverso da quelli passati per
diversi motivi, la maledizione era stata spezzata, avevano tutti ricordato le
loro vere vite e soprattutto tutti si erano ricongiunti con la propria
famiglia. Proprio per questo Ruby e sua nonna aveva deciso di invitare tutti
gli abitanti della città con le loro famiglie, per cenare tutti insieme nella
loro tavola calda Granny's.
I preparativi erano
iniziati già dalle sette in punto, mentre il sole si stava già nascondendo
all'orizzonte e il cielo cominciava a diventare scuro, Ruby aveva girato il cartello attaccato alla
porta a vetro del locale cambiando la sua scritta da "aperto" a
"chiuso". Poi aveva iniziato ad unire i tavoli creandone un unico
lungo che avrebbe ospitato tutti, lo apparecchiò con una tovaglia rossa con
piatti, sottopiatti, bicchieri, sottobicchieri, posate, portaposate tutti
abbinati. Subito erano accorse Snow ed Emma per darle
una mano, mentre la prima aiutava in cucina alla nonna, Emma con l'aiuto di
Henry posizionava le sedie intorno al tavolo.
Le otto e mezza e la
festa ebbe inizio. Sembrava che tutta la felicità di Storybrooke
si fosse riunita intorno a quel tavolo, era impossibile scorgere sui volti dei
commensale musi lunghi o solitudine, tutti avevano qualcuno da amare. Bè tutti
eccetto Regina, che ovviamente non era stata invitata al banchetto.
Tra le portate
tradizionali e qualche aggiunta di Ruby mista a qualche specialità che alcuni
avevano portato, raggiunsero il confine della mezzanotte. Ormai il Natale stava
arrivando anche nella loro città, pochi
minuti e la festa sarebbe ufficialmente entrata. Tutti sedeva aspettando che
arrivasse, tra chiacchiere e risate: Snow non si
decideva a lasciare la mano del suo vero amore finalmente ritrovato Charming, come se volesse dire che per nessuna ragione al mondo
lo avrebbe mai più perduto; Henry seduto tra suo nonno ed Emma stava cercando
di indovinare il regalo che la donna, la sua vera mamma, gli aveva fatto e che
di lì a pochi minuti avrebbe finalmente potuto scartare; Ashley stava cullando
tra le sue braccia la sua piccola bambina che, come se sentisse l'arrivo del
Natale, non pensava neanche lontanamente a chiudere gli occhi e ad abbandonarsi
al sonno, il tutto mentre Sean le guardava meravigliato; persino il Signor Gold
era stato invitato ed ora stava guardando estasiato la sua Belle che scherzava
con Ruby e sua nonna; Archie ed August si stavano burlando invece di Marco, ma
il vecchio falegname era così felice di avere con se il suo migliore amico e
suo figlio di nuovo che avrebbe lasciato fare ai due qualunque cosa; lo stesso
valeva per Jefferson e la sua Grace, finalmente l'aveva ritrovata e in quella
sera non l'aveva lasciata sola neanche un secondo, tranne quando si era
allontanata per giocare con Henry, ma già da un quarto d'ora Grace era sola, suo
padre si era allontanato con il pretesto di aver dimenticato qualcosa a casa,
impiegando però troppo tempo per tornare.
Proprio mentre tutti si
stavano chiedendo dove fosse finito Jefferson ed un silenzio preoccupato si
stava espandendo intorno alla tavola, un bussare forte e deciso alla porta
richiamò l'attenzione di tutti.
"La porta è aperta.
Chi potrà mai essere?" si chiese ad alta voce Ruby dirigendosi verso la
porta per aprirla. Quello che le comparve davanti non era Jefferson, ma Babbo
Natale. O meglio era Jefferson che indossava un costume da Babbo Natale, munito
persioni di sacco che portava in spalla, di campana
che teneva in mano e di barba finta.
"Oh Oh Oh Buon Natale a tutti!"
disse imitando la tipica voce bassa ma dolce del vecchietto panciuto e vestito
di rosso mentre entrava nel locale. Tutti stavano ridendo, persino sulla bocca
di Gold comparve un ghigno più simile ad un sorriso sincero che a quello finto
che disolito donava agli altri solo per convincerli a
scendere a patti con lui. Di certo i più sorpresi furono Henry e Grace, che
forse avevano già smesso di credere nell'esistenza di Babbo Natale, ma rimasero
colpiti dal il gesto e sopratutto erano ansiosi di
ricevere i loro regali dal Signore del Natale "in persona". Ma il
cuore di Grace stava perdendo un battito dopo l'altro, il bene che provava per
suo padre era infinito, come sapeva che incommensurabile era quello di
Jefferson per lei, ma sapere che suo padre stava facendo questo per lei le
faceva riempire gli occhi di lacrime e il cuore di orgoglio. Era il suo papà quelo strambo Babbo Natale e ne era fiera.
Babbo Jefferson poggiò la
campana sul tavolo e si aggiustò alla meglio il cappello che stava per cadere
dalla sua testa poi, schiarendosi la voce, cercò di nuovo di imitare quella
voce.
"Allora, sono venuto
qui perchè i miei elfi aiutanti mi hanno detto che
c'è una bambina che quest'anno ha fatto la brava. Chi è?"
"Sono io!"
rispose ridacchiando Grace stando al gioco, alzando timidamente la manina.
"Oh bene bene"
disse avvicinandosi a sua figlia, in quel momento non lo sfiorò minimamente il
pensiero che travestito in quel modo, poteva rendersi ridicolo, era solo
straordinariamente felice nel vedere sua figlia ridere. Ma tutti coloro che stavano assistendo a quella
scena non riuscivano a non sentire la tenerezza di quel gesto, un gesto che
solo un padre può fare per la propria figlia. "Allora credo di avere
qualcosa per te in questo sacco." aggiuse mentre
frugava nel grande sacco che poggiò a terra con un tonfo, non conteneva regali
solo per sua figlia ma anche per gli altri abitanti di Storybrooke.
Alla fine ne estrasse un bellissimo coniglio di peluche, nuovo di zecca. Una
promessa che adesso che si erano finalmente ritrovati doveva mantenere.
"Grazie mille pa-ehm Babbo Natale!" automaticamente le braccia di
Grace si strinsero intorno al collo del padre, che bruciando la sua copertura
ricambio il suo abbraccio stringendola così forte che rischiò quasi di
stritolarla.
"Te lo dovevo
piccola mia" le sussurrò poi all'orecchio facendole il solletico con i
baffi sintetici.
"Ma i miei elfi mi
hanno detto che qui abbiamo anche un altro bambino che è stato molto bravo
quest'anno, quasi un piccolo eroe mi dicono!" aggiunse dirigendosi verso
Henry ed Emma che gli rivolse un sorriso complice. "Piccolo Henry ho
qualcosa anche per te qui dentro!" gli pizzicò il naso prima di affondare
di nuovo il braccio nel suo sacco alla ricerca del regalo. Quando glielo porse
Henry non riuscì a resistere alla tentazione di scartarlo subito. Aveva
ricevuto, certamente da sua madre che era complice di Jefferson nella vicenda,
era stata lei stessa a procuragli il costume, un libro uguale a quello delle
favole che possedeva già ma le sue pagine erano tutte bianche.
"Così potrai
scriverci la storia della nostra famiglia ora che si è riunita" gli spiegò
sua madre prima di essere coinvolta anche lei in un caloroso abbraccio, poi
mimò un grazie con le labbra rivolto verso August che le aveva dato l'idea e
fornito il materiale per creare un libro.
Dopo aver distribuito a
tutti i regali Jefferson si sedette su una sedia di fianco a Grace
aggiustandosi la pancia finta che non faceva altro che scendere.
"Papà posso dirti
una cosa?" gli chiese Grace avvicinandosi e iniziando a tirargli la barba.
"Dimmi"
"Sei troppo magro
per essere Babbo Natale!" gli rivelò prima di tornare ad abbracciarlo
ancora una volta, con la certezza che non sarebbe mai più stata l'ultima.
Salve a tutti ed ancora
Buon Natale passato! ^_^
Prima di ogni altra cosa devo ringraziare la mia migliore amica LadyPalma per
avermi fornito questa idea che secondo me è edfhieufheifj,
ma che purtroppo io poi scrivendola ho rovinato un po’! ^^
Spero vi sia piaciuta. Ah
qui August, come nell’altra mia Os, non è più un burattino, perché non posso
lasciarlo anche io lì così =(
Bacii a tutti!