*TRIBUTE TO MARISSA*
- Ryan attento!- un urlo, poi lo schianto, l'auto precipita giù per la scarpinata, sembra non fermarsi mai, i secondi sembrano ore... la paura diventa odio... Volckech... ma perché? non poteva prendersi i soldi e incassare la sconfitta? no... Ryan lo sa bene, ci è nato tra quelli come lui: non mollano finché qualcosa più grande di loro gli si para davanti, qualcosa da cui non si scappa... la giustizia... o meglio, la morte.
L'auto si ferma di botto, è capottata, Ryan non si accorge quasi della fine di quella folle corsa, eppure ne ha fatte tante.
L'auto è distrutta, la macchina che gli aveva regalato sua madre appena il giorno prima, aveva dato fondo ai suoi risparmi per quella, ma forse la macchina non è l'unica cosa andata persa in quello scontro...
Prova a muoversi, ha la spalla contusa, si avvicina a Marissa priva di sensi, la benzina fuoriesce dal motore, una fiammella provocata dall'impatto illumina debolmente la scena, esploderà.
Il ragazzo si affretta ad uscire, trascina Marissa con se, la prende tra le braccia e si allontana dall'auto... appena in tempo per sentire il calore dell'esplosione alle sue spalle.
Si rivede due anni prima, a Tijuana, porta la ragazza tra le braccia, proprio come ora, ma qualcosa è diverso... guarda il volto di Marissa, quante volte l'ha vista ridere? e piangere? forse ancora di più.
Newport... era in macchina con Sandy destinazione: il riformatorio, rivolge un ultimo sguardo a quel pezzo di mondo fuori dalla realtà, e la vede per la prima volta, nata in mezzo allo sfarzo, senza problemi... no, quelli Marissa preferisce tenerseli dentro... sorride, ma dentro piange...
Poi rivede Luke e Oliver... vede Trey, Summer, Seth, Alex , Lindsay, Zach, Taylor... Volckech...
Vede amici e nemici che hanno reso nuova la vita della ragazza, rivede July Cooper, che non l'ha resa facile e poi rivede lui stesso,
è sempre stato vicino a lei, perché, diciamocelo, Ryan con Cino non ci è mai centrato un cazzo.
Di nuovo adesso. Notte. Ryan si siede al suolo.
- Marissa... Marissa, svegliati...Marissa-
- mmm... Ryan...-
- sta tranquilla, vado a cercare aiuto-
- no, Ryan... ti prego resta qui... con me-
- va bene, ok, sto qui con te..-
Silenzio... poi la ragazza bisbiglia qualcosa, non ce la farà, Ryan lo sa bene, ma non ci vuole credere, non c'è niente dopo di lei...
Respira profondamente e si lascia andare ad un brivido, il soffio della morte che spegne le vite. E' morta, Marissa Cooper non è più in questo mondo, è volata via, lontana da orange county, da ricchi miliardari, da vecchie signore con il naso rifatto, da risse e festini dove si tira coca,
lontana anche dai suoi amici. Da sempre la vita non ha avuto pietà di lei, perché forse troppo debole o troppo forte... perché ogni volta che succedeva qualcosa di bello nella vita di quella giovane donna, si trasformava tutto in un incubo: una gita a Tijuana con i suoi migliori amici si è trasformata in una lotta tra la vita e la morte.
La separazione dei suoi l'aveva messa a dura prova, portandola a cercare di ammazzarsi...
La prima volta con il suo ragazzo è diventata un incubo quando venne a sapere che lui la tradiva senza scrupoli con mille altre ragazze.
Il primo dei suoi migliori amici si è rivelato un pazzo omicida e un anno dopo il suo amico surfista morì spaccandosi la testa contro una pietra.
Qualche tempo prima il fratello del ragazzo che amava l'aveva violentata...
Ma ora tutto questo non c'era più, lei non c'era più.
Ryan si accascia sul corpo della ragazza ed inizia a piangere, lacrime amare colano dai suoi occhi, non è riuscito a salvarla, sta volta no, sta volta la morte l'ha presa con se... che dirà Summer? e Seth? farà una battuta delle sue anche in quelle circostanze? e quando lo dirà a July?
come reagirà? Ryan può solo immaginarlo...
In tutta quella situazione solo una cosa è sicura, hanno chiuso il capitolo insieme così come lo avevano iniziato...
Improvvisamente in quella stradina di Orange County tutto sembra più vecchio e stanco, mentre una tristezza non di questo mondo avvolge il ragazzo ancora piangente sul corpo di lei, una tristezza tale che nessuna scrittrice riuscirebbe mai a raccontare.