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Autore: 7Devils    26/12/2012    0 recensioni
Attenzione: questa one-shot potrebbe contenere spoiler per chi non ha ancora visto la quarta stagione di questa serie tv. E' ambientata subito dopo che Damon ed Elena hanno fatto l'amore per la prima volta ed è concentrata più che altro sui pensiero di Damon ed Elena. Tratto dalla storia: "Damon Salvatore non aveva mai avuto così tanta paura come in quel momento.Non era riuscito a provare una tale emozione neanche quando l’aveva colpito in pieno petto la consapevolezza che Katherine non sarebbe mai più tornata da lui, neanche di fronte alla rabbia folle e alla cattiveria spietata di un Vampiro che faceva parte della piccola e anziana famiglia degli Antichi era riuscito a sentire il terrore che gli stava piano a piano paralizzando tutto il corpo. Sentiva il suo corpo rigido, le mani gelide strette in pugni in una morsa ferrea. Non si era mai sentito così smarrito, spaventato e confuso come in quel momento."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Loving you forever can't be wrong;
 




Damon Salvatore non aveva mai avuto così tanta paura come in quel momento.
Non era riuscito a provare una tale emozione neanche quando l’aveva colpito in pieno petto la consapevolezza che Katherine non sarebbe mai più tornata da lui, neanche di fronte alla rabbia folle e alla cattiveria spietata di un Vampiro che faceva parte della piccola e anziana famiglia degli Antichi era riuscito a sentire il terrore che gli stava piano a piano paralizzando tutto il corpo. Sentiva il suo corpo rigido, le mani gelide strette in pugni in una morsa ferrea. Non si era mai sentito così smarrito, spaventato e confuso come in quel momento. Sentiva tutte le belle sensazioni scivolare via, lentamente, abbandonando il suo corpo. L’estasi che aveva provato vedendo Elena muoversi sul suo corpo, vedendo il suo corpo nudo stendersi verso il suo, toccando quella pelle pallida e meravigliosa, lo stava abbandonando. Aveva finalmente ottenuto tutto ciò che aveva desiderato da quando i suoi occhi azzurri  e freddi si erano posati sul bel corpo della mora e anche se all’inizio voleva possederla soltanto perché sentiva la mancanza di Katherine, col passare del tempo il suo interesse puramente sessuale e senza altri fini era cambiato in modo assai pericoloso per il bel vampiro che giaceva nel letto sfatto con un solo lenzuolo stropicciato a coprire i due corpi nudi dei due amanti, che avevano appena consumato un rapporto fatto di gemiti e sospiri durato qualche ora ininterrottamente. Damon si voltò, aprendo gli occhi e osservando la schiena nuda e illuminata dalla poca luce lunare che filtrava dall’enorme finestra che dava sulla parte posteriore della casa. I lunghi capelli castani di Elena erano sparpagliati come dei raggi di sole sulla sua schiena liscia e sui suoi fianchi ben definiti. Vedeva il suo corpo alzarsi e abbassarsi in modo regolare, seguendo il suo respiro. Una volta avrebbe potuto sentire persino battere il suo cuore, ma non era più possibile e tutta per colpa di suo fratello, Stefan. Quando quel pensiero gli si infiltrò nella mente Damon sentì come una fitta allo stomaco, un sorriso amaro gli increspò le labbra. Cosa avrebbe detto a Stefan? Certo, Elena e suo fratello avevano rotto, ma  non da molto e sicuramente se fosse venuto a sapere di quello che era appena successo nella sua stessa casa, l’avrebbe preso come un tradimento da parte di entrambi.

-Cosa trovi di tanto divertente?
Mormorò una voce femminile. Damon portò di nuovo la sua attenzione sull’essere etereo che era sdraiato con naturalezza al suo fianco. Nonostante fosse completamente nuda, Elena non sentiva alcun tipo di imbarazzo, anzi. Si sentiva a proprio agio con il suo corpo e con quello di Damon e non aveva assolutamente intenzione di rivestirti. A patto di essere spogliato subito dopo. Aveva sentito il flebile suono emesso dal vampiro e anche se quella non era la sua solita risata gioiosa, era comunque curiosa e avida di sapere ogni cosa che gli passava per la sua testa.
-Nulla, torna a dormire.
Sussurrò Damon: non voleva sollevare la questione “Il tuo ex fidanzato è mio fratello” era ancora troppo presto e voleva viversi appieno quella piccola bolla di intimità prima che scoppiasse lasciandolo con un vuoto nello stomaco.
-Per favore.
Biascicò Elena, voltandosi verso destra, con gli occhi ancora chiusi. Era stanca e aveva bisogno di dormire, ma sembrava non volersi arrendere al sonno. Damon sollevò una mano e liberò le dita e spostò delle ciocche di capelli che si erano spostate sul viso della giovane vampira, solleticandole la punta del naso. Accarezzò i capelli e li sollevò, portandoli dietro la testa, poggiandoli delicatamente sulla schiena su cui poggiò il palmo della mano avvicinando il corpo di Elena al suo petto. Posò un delicato bacio sulla sua fronte, inspirando l’odore della sua pelle, il profumo dei capelli.
-Stavo pensando a cosa succederà quando attraverseremo quella porta.
Elena sentì come una scossa attraversarle tutta la schiena e fu costretta ad aprire i grandi occhi castani. Osservò la sua immagine, il suo volto preoccupato, la sua nudità, negli occhi di Damon. All’improvvisò un velo di tristezza e preoccupazione cadde su entrambi, l’aria sembrò essere più fredda e pesante.
-Non voglio pensarci, non adesso, per favore.
-Ma dovremo pensarci, no? Non abbiamo riflettuto abbastanza, non abbiamo pensato alle conseguenze.

Elena alzò il viso e gli lanciò un’occhiataccia, richiamandolo.
-Damon,no, per favore. Non adesso.
Damon deglutì e annuì, nonostante non fosse affatto convinto. Elena si accoccolò meglio al suo petto, portando una mano sul lenzuolo adagiato sul suo ventre e lo portò sopra il petto, non sentiva freddo, ma era come se fosse Damon stesso ad emanarlo con i suoi brutti pensieri. Il vampiro chiuse gli occhi, imponendosi di addormentarsi, di non pensare a tutte le orribili conseguenze che sarebbero potute accadere da li a qualche ora o giorno, se erano fortunati. Si concentrò sull’avere soltanto Elena tra le braccia, come aveva sempre desiderato, ma nonostante fosse ridicolo e stupido, non ci riusciva. Si vedeva Stefan in mezzo alla stanza che gli osservava con sguardo duro, un’espressione ferita sul viso, e dopo la rabbia,  la delusione, la fine dei loro rapporti che tanto faticosamente avevano costruito poiché erano stati rotti già precedentemente da una donna. Damon non ci riusciva, per lui era impossibile: non poteva essere egoista, ne con suo fratello,né con Elena. In uno scatto fulmineo si mise a sedere, facendo trasalire Elena che sospirò e  gettò la faccia tra i cuscini, avvilita.
-Non ce la faccio, è impossibile Elena.
-Te ne sei pentito?

Mormorò contro la stoffa dei cuscini, gli occhi spalancati, il respiro irregolare. Damon si passò una mano tra i capelli corvini, scuotendo la testa e alzando gli occhi al cielo. Si voltò verso Elena e si sedette sulle sue ginocchia, abbassandosi sul corpo nudo della ragazza. Non rispose alla domanda, ma spostò i capelli dalla schiena di Elena e cominciò a baciarla per tutta la sua lunghezza, facendola irrigidire e trasalire allo stesso tempo.  Elena non riusciva a capire tutte le emozioni che Damon era capace di donargli, il suo più lieve tocco era capace di creare un formicolio che attraversava tutto il suo corpo. Appena Elena osservava quei suoi occhi azzurri, una luminosa insegno al neon con scritto “S.E.S.S.O” le appariva sulla fronte, era semplicemente alchimia sessuale vampiresca. Tre volte più potente di quella tra umani. Se glielo avessero detto prima sicuramente si sarebbe fatta trasformare molto tempo prima.
-Non mi sono assolutamente pentito di un singolo istante che ho passato con te. E se non mi crede, signorina Gilbert, posso dimostrarglielo.
Elena si lasciò andare ad un sorriso malizioso, soffocato dai cuscini che sembravano nasconderla creando un muro tra lei e l’uomo sopra il suo corpo, ma Damon sapeva esattamente quello che stava succedendo nella mente e nel corpo di Elena. Era il suo cuore, il vero mistero.
-Allora perché vuoi rovinare tutto, Damon? Viviamoci queste ultime ore e dopo affrontiamo il futuro e le conseguenze insieme.
-Io non voglio rovinare nulla, Elena. Ma…Ho paura. Ho paura che tu esca da quella porta e torni tra le braccia di Stefan. Ho paura che io sia stata soltanto una sbandata adolescenziale, uno di quegli errori che si fanno quando si è appena trasformati e carichi di adrenalina. Ho paura che tu ti renda conto che per me non provi nulla in confronto a quello che hai vissuto con Stefan perché è sempre Stefan, è sempre stato lui ed io sono stanco di essere preso in giro.

A sentire quelle parole, Elena si sentì stringere il cuore da un invisibile gelida mano. Sgranò gli occhi di fronte a quelle parole intrise di preoccupazione e paura, era capace di far sentire Damon così smarrito senza rendersene conto, senza neanche volerlo. Si mise in posizione supina, osservando il suo viso assente, perso in chissà quale triste pensiero. Lo richiamò alla realtà poggiando una mano sulla sua guancia, accarezzandola e Damon non poté fare a meno di aggrapparcisi come ad un’ancora di salvezza. Era lei la sua ancora, e lui si sentiva sull’orlo dell’abisso. Elena vide tutta la fragilità di Damon, tutta la sua meravigliosa debolezza, il suo lato umano e non riuscì a non amarlo, a non voler prendersi cura di lui, come si fa con un bambino che ha bisogno di rassicurazioni e sicurezze. Lo attirò contro di sé e sentì i loro corpi cozzare uno contro l’altro, con forza, con desiderio, ne avevano bisogno entrambi. Damon sospirò contro il petto di Elena, mentre lei gli accarezzava i capelli corvini e gli creava con la mano sinistra disegni astratti sulla pelle della schiena.
-Penso di non aver mai provato emozioni così forti e unici in tutta la mia vita.
-Ti stancherai di me.

Elena sorrise di fronte a quella supposizione così ridicola.
-Damon, sei la persona più imprevedibile che io conosca. Come diavolo potrei stancarmi di te?
Il vampiro alzò lo sguardo, poggiando il mento su uno dei suoi seni, cercando di non farle male.
-Io ti amo, Elena.
Disse sicuro delle sue parole, senza alcun tipo di esitazione nella voce.
-Lo so. Mi ricordo. Mi ricordo tutto quello che hai fatto per me, Damon.
Il ragazzo abbassò lo sguardo, non poteva aspettarsi una dichiarazione d’amore da parte di Elena, ma ci aveva sperato come un bambino capriccioso e si sentiva incredibilmente stupido.
-Damon, voglio amarti per l’eternità.
Sussurrò Elena contro il suo viso. Damon la osservò senza sbattere ciglio, estasiato di fronte a quelle perfette labbra che gli stavano promettendo l’impossibile.
-E Stefan?
-Stefan ha tutto il tempo per dimenticarmi.

Elena gli sorrise in modo dolce, e Damon sentì di nuovo la necessità di fare l’amore con lei, per sancire quella promessa silenziosa, per dimostrarle che era vero amore quello che provava per lei, per ricordarle che lui c’era sempre stato. Si sporse verso di lei e senza pensarci due volte poggiò le labbra su quelle di Elena, che le schiuse accogliendo la sua lingua e facendola danzare con la propria. Lasciò che il suo corpo si insinuasse agilmente tra le sue gambe e che il suo petto si schiacciasse contro il suo mentre una mano gli tirava icapelli alla base della testa, per comunicargli il suo bisogno impellente.
-Grazie.
Sussurrò contro le sue labbra, creando nella mente di Damon solo una fitta conclusione. Inarcò un sopracciglio scuro, chiedendole spiegazioni ed Elena sorrise, accarezzandogli il collo pallido.
-Per avermi fatto vedere il buono che c’è in te.
Mormorò tracciando delle linee su tutta la sua pelle, mentre giocava con il suo naso lungo la sua mandibola. Damon sorrise e chiuse gli occhi, lasciandosi andare alle cure di Elen.
-Sei tu il buono che c’è in me.
-Ti prometto che affronteremo tutto insieme, Damon. Sarò sempre al suo fianco.

-Attenta, adesso la parola “sempre” ha un significato ben più profondo.
L’avvertì Damon con un sorriso scherzoso, abbassandosi verso il suo viso per poi spostarsi verso il profilo del collo, dove comiciò a mordicchiarle l’orecchio, facendola eccitare e ridacchiare allo stesso tempo.
-Sono pronta a rischiare.
Gli rispose baciandogli la clavicola e salendo per tutta la spalla ed il collo, fino ad arrivare alle labbra che prese a baciare con ardore, come a volerle consumare, come se fosse possibile fargli provare lo stesso struggente dolore che provava lei. Il loro sarebbe stato un per sempre, certo, ma di certo non era uno di quelli facilmente rintracciabili nelle fiabe, dove la Principessa si innamora del Principe. Elena aveva abbandonato il proprio Principe e aveva deciso di passare il resto della propria vita con il cattivo della fiaba, con la Bestia. Sapeva che con Damon non sarebbe stata facile, che ci sarebbero stati litigi, gelosie, incomprensioni, ma ne valeva la pena. Per Damon avrebbe litigato con Bonnie, con Caroline con il suo stesso fratello perchè la sua nuova vita, la trasformazione alla quale era stata sottoposta le aveva aperto gli occhi. Fin ad ora Elena non aveva mai vissuto. Aveva sempre visto qualcuno agire per lei, tante volte Stefan aveva preso decisioni che toccavano soltanto all'ex-umana che si vedeva il proprio mondo cambiare sotto i suoi occhi senza avere la forza e la possibilità di poter fare qualcosa.
Con Damon adesso, Elena non si sentiva più la spettratrice, ma la protagonista.
Si sentiva più viva di quando le batteva il cuore: più umana di sempre.




Non so perchè, stasera avevo voglia di scrivere una one-shot Delena e tadaaan, eccola qua. Mi rendo conto che è molto corta, ma la lascio così perchè altrimenti la rovinerei D: Il titolo della storia proviene da una canzone della meravigliosa Lana Del Rey: Dark Paradise. Vi consiglio di ascoltarla e innamorarvi di lei. :)
Con questo account è la mia prima storia, ma in realtà ne avevo già uno prima che non mi convinceva tanto.
Cooomunque, speroc he queste piccole paroline messe in fila vi siano piaciute, non penso che sia chissà questo grande capolavoro, ma ho comunque deciso di postarla per "inaugurare" questo nuovo account. Spero vi piaccia, davvero. In futuro ne scriverò sicuramente altre, quindi non siate vergognosi e postatela una mini recensione, non vi costa nulla :')
Saluti e baci!

  
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