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Autore: idDoAnything4U_    26/12/2012    1 recensioni
So che probabilmente non piacerà a nessuno perchè non metto lo stesso sentimento in quelle di Dave, ma io c'ho provato lol
mi ispirava una storia su di lui..
Beh.. Buona lettura :)
La lama scorreva facilmente sulla mia pelle, è incredibile ma quella lama faceva meno male di tutta la merda che avevo dentro.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pierre Bouvier
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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"Non ho mai creduto al lieto fine. Al dire il vero non l'ho mai sopportato. E' una cosa così stupida credere in qualcosa che nemmeno esiste, Dio, perchè le persone sono così? Hanno per forza il bisogno di credere in qualcosa.. Beh, mi dispiace deludervi ma non esiste un momento perfetto, nessun lieto fine."
[Cit.]

"La vita non è sempre come te la immagini."

Questo è l'unico pensiero che mi sfiorava la mente mentre incidevo quella misera lama di temperino sul polso sinistro. Il dolore ormai non lo sentivo nemmeno più, l'unico pensiero che avevo era la morte.. Nient'altro. Chi si sarebbe ricordato di me? A chi sarei mancata? Nessuno. Eppure c'era sempre qualcosa che mi impediva di finire, finire la mia vita.
Ma non stavolta, ero decisa, determinata, nulla da perdere. Ero solo io e la mia lama. E così incisi la lama per l'ultima volta, il sangue scorreva a fiumi. Nessuno si sarebbe accorto di me, della mia assenza. Venivo giudicata e odiata da tutti. Vivere soli aumenta solo la solitudine e venire chiamati 'persona inutile sulla faccia della terra' era davvero seccante. Ma questo è solo la fine della storia.. Torniamo indietro....


Ero all'ultimo anno di liceo, un caldo bestiale a Los angeles, eravamo a maggio uno degli anni più caldi della storia. A scuola c'era un gran casino perchè l'indomani  c'era un'importante partita di Football e la squadra della scuola era in finale.
Quella sera tutta la scuola si riunì in spiaggia per il grande evento "Il falò della fortuna" così veniva chiamato. Cheerleaders, giocatori di football, tifosi, secchioni e chi più ne ha più ne metta erano tutti lì riuniti, e per quanto detestassi quell'evento fui trascinata lì dalla mia sorellina, che aveva tanto rotto le scatole per partecipare. Essendo la più grande l'avevo dovuta accompagnare. -Non mi perderò questo evento, stavolta- disse implorandomi di accompagnarla. L'idea di recarmi lì non mi piaceva per niente. Odiavo quelle persone. Odiavo quei eventi. Essendo la "sfigata" della scuola non ero molto popolare, non avevo nemmeno degli amici. -Portala che ti costa? Sai che da sola non la faccio andare! E almeno esci pure te e ti crei degli amici- parlò la sgualdrina che si sbatteva mio "padre". Sì, mio padre ha lasciato mia madre per una di quelle trentenni che appena vedono un dollaro ti leccano il culo a dismisura. Anche se lo avessi voluto con tutto il cuore, non potevo stare con mia madre perchè, bhè, ecco, mia madre era morta di cancro due anni fa. Lui ci aveva lasciato 5 anni fà e quando lei morì ci trasferimmo da Phoneix a Los Angeles.
- Non ho bisogno di amici, grazie.
-Cercava solo di essere gentile Hayley!
-Non ho bisogna della sua gentilezza! Jenna muoviti se vuoi davvero andare al falò.
Corse così velocemente a cambiarsi e a truccarsi che tra un pò usciva in ciabatte. -Pronta, andiamo?- disse con un sorriso a 5527548 denti.
-Esci in ciabatte?
-Ops, vado a mettere le converse.
-Ecco brava. 
-Fatto, andiamo?
-Okay..
-Papà noi andiamo, ciao Julie.
-Ciao, divertitevi.
-E tu strozzati.- dissi a bassa voce chiudendo la porta.

**

Arrivati al Falò c'era una marea di gente, musica ad alto volume e gente che correva qua e là.
-Okay io vado dalle mie amiche ci incontriamo qui a mezzanotte e mezzo okay? Ciao.
-Jenna aspett. Non feci nemmeno in tempo a finire la frase che quella scema era sparita nel nulla. Sapevo che era un viaggio a vuoto. La tentazione di tornare a casa era davvero tanta, ma dovevo sorvegliare mia sorella, purtroppo.
Mi nascosi in un posticino, lontano da tutti e da tutto il baccano che c'era. Presi l'ipod e iniziai ad ascoltare la musica. La pace. I Mychem a palla e nessuno esisteva, solo io e la magnifica voce di Gee.
Ero distesa sul prato a guardare le stelle, in attesa dell'orario stabilito da Jenna. Le ore non passavano mai ed erano ancora le 22.10. Mi misi seduta, sempre fissando le stelle mentre Gee cantava The World Is Ugly.
All'improvviso un rumore mi spaventò e dal cespuglio uscì un ragazzo, moro, occhi marroni alto e molto in forma. Non era di qui, cioè non l'avevo mai visto a scuola.
-Ma che cazz.. E tu chi diavolo sei?
-Ci.Ciao.. scusa ti ho spaventata.. Mi dispoace..
-Mi hai fatto prendere un colpo.
-Mi dispiace.. Co.Come mai non sei con gli altri?
-Odio questi eventi, sono stupidi.. E poi non ho amici quindi non ho niente da festeggiare... e te?
-Oh.. Io, io scappo dai bulli.. Wow a quanto pare voi americani odiate davvero tanto noi canadesi..
-Io non faccio parte di quella razza, cioè generazione.
-Meno male.. Scusami non mi sono ancora presentato.. Io sono Pierre,Pierre Bouvier.
-Bouvier? Come quella dei Simpson?
-Ahah si.. e, e te?
-Hayley.. Hayley Wilson.. Piacere..
-Piacere mio.. ehm, qui,quindi tu che ci fai qui?
-Accompagno mia sorella minore.. e te?
-Sono stato incastrato da un mio amico.. Chuck.. Comeau..Conosci?
-No...
-Ah okay.. Ma non hai paura di stare qui tutta sola?
-No.
-Se viene un maniaco ti violenta..
-Ahaha.. Chi vuoi che violenta una come me?
-Perchè? Cioè sei una donna.. Almeno credo..
-Ma che idiota.. Certo che lo sono..
-E' buio.. Non si sa mai..
-Non hai nessun'altro a cui rompere?
-Scusa..
-Ciao..
-Ti dispiace se sto qui con te?
-Se proprio devi..
-Sei sempre così acida?
-No... Scusa.. Non ci sono abituata..
-A parlare? strano, sembra il contrario..
-Non sto mai con le persone della mia età. e' difficile parlare..
-E lo dici a me? Cioè io sono un balbetto unico ahaha
-Perchè vuoi stare qui con me? Io sono una sfigata, nessuno.
-Nessuno è sfigato se si sente di non esserlo.. Ti senti sfigata?
-Non lo so.. 
-Secondo me non lo sei..
-Grazie..
-Di,di niente.
Rimasi in silenzio, con un dito giocavo con la terra. Si era calato un silenzio imbarazzante.. Non sapevo che dire.. Perchè questo ragazzo parla con me? Che sia finita la mia sfiga?
No, non ancora. Rimaneva lì solo perchè non trovava il suo amico Come-cazzo si chiama. Non voleva stare lì con me.
-Posso chiederti una cosa Hayley?
-Si..
-Perchè hai quei strani tagli nel polso?
-Ma chi sei un'ivestigatore privato? Fatti i cazzi tuoi.
-Scusa.. Dovevo starmene zitto. Me ne vado e ti lascio in pace.
-NO! Ti,ti prego.. Scusami... Non mi piace parlarne..
-Okay.. Anzi sono io che dovevo farmi i cazzi miei..
-Questo è vero. -scoppiai a ridere. Non so il perchè ma con lui ero tranquilla. Mi sentivo bene ed era facile parlare con lui.
-Che cosa ascolti?
-My chemical romance.. conosci?
-Certo! a casa ho due felpe.. Sono forti!
-Già..
-Se vuoi qualche giorno passi e te le faccio vedere.. O domani me ne metto una, che dici?
-Okay.. sorrisi.
Ommioddio stavo flirtando con lui?
Okay. Calma, niente di grave.

-Io dovrei andare a cercare mia sorella..
-Aspetta..
-Che c'è?
-Posso fare una cosa? Prometti che non mi ammazzi?
-Chevvuo- Non feci nemmeno a finire la frase che lui mi baciò.
E' strano, avevo dato il mio primo bacio a uno sconosciuto. No, non ero io quella. Che mi stava succedendo? Possibile che non riuscivo a staccare le mie labbra dalle sue? E perchè quel bacio mi piaceva così dannatamente-
-Hayley? Ma ma sei te?
-Jenna!
-E lui chi è?
-Vieni andiamo via, a casa.
-Hayley, a,aspetta..
-Scusa devo andare, ciao.
 

**


Oh cazzo. Jenna mi aveva beccata appiccicata ad un ragazzo che conoscevo a malappena. L'importante che quella nana tenesse la bocca chiusa con papà o l'ammazzo.
Arrivate sotto il portico la fermai e gli dissi:- TU non hai visto niente, quello è solo un'amico!
-Impossibile! Te non hai amici!
-Jenna dii una parola e ti faccio diventare mora!
-Okay.
-Entriamo.
-Ciao papàààà. Siamo tornate.
-Ragazze divertite?
-Io si.
-Tu Hay?
-No.
-Beh non sembrava così quando stavi baciando il tuo ragazzo!
-JENNA!
-Hai un ragazzo? ma come? Non esci mai di casa..
-Non ho nessuno. Vado a dormire!
-Notte..
-Con te facciamo i conti dopo.- Gli dissi a bassa voce. Eppure l'avevo pregata di non dire niente. Stupida ragazzina viziata.

****
Il Giorno più importante per tutta la scuola. Tutti esultavano, saltavano gridavano. Ma quella partita era davvero importante? Come tutte le partite di Football, presi il mio panino e andai a mangiare al solito posto, sotto alle scalinate, sempre con la mia adorata musica, ma stavolta i miei amati Blink-182. Il momento perfetto, cibo musica e pace. Cos'altro di più? Niente.
Mangiando tranqullamente, la campanella era suonata ma c'era Economia, e come sempre la saltavo. Tanto il prof appena mi vedeva diceva sempre che mi bocciava e quindi era inutile. Quell'uomo ce l'aveva con me. Mi odiava.
Decisi di prendere un pò di sole e uscii dalle scalinate ma mi scontrai con una persona.
Incredibile.
Era lui.
Ma che cazzo.

-E tu?
-Hayley!!
-Che fai qui? non hai lezione?
-No, cioè si ho Matematica ma sono negato.. e te?
-Idem. Economia.
-Senti volevo chiederti scu.
-Per colpa tua mia sorella e mio padre credono che ho un fidanzato!
-Eh? Cioè, da,davvero?
-Si!
-E, e tu che hai detto?
-Che non era vero!
-Ovviamente.. Cioè hai fatto bene..
-Tutto okay?
-Si, cioè, niente..
-Pierre?
Mi afferrò per la mano e mi portò di nuovo sotto le scalinate, mi prese il viso e mi ribaciò. -Che diavolo fai?
-So che sono un'idiota, ma credo di essermi preso una cotta per te.. Non mi era mai successo..
-Per me? Ma se mi conosci nemmeno da un giorno.
-Lo so.. E' stupido vero?
Non è stupido.
E' romantico
.
-Un pò...
-Lo so. Scusami.
-Non ho detto che te ne devi andare.
-Se non me ne vado lo rifaccio.. Meglio che vada..
-Rifallo.
-Dici seriamente?
-Si.
Riprese a baciarmi, tenedo il viso tra le sue mani. Solo che io ero troppo bassa.
Maledetta altezza.
Ci sedemmo a terra e lui continuando a baciarmi giocherellava con i miei capelli. Baciava così bene. Incredibile stavo baciando Pierre per la seconda volta. Un record per una come me.
-Pierre, meglio che non ti affezioni a me. E nemmeno io.
-Perchè?
-Io.. Io non sono la persona adatta.
-Che vuoi dire?
-Un giorno capirai.Meglio non continuare.
-Ma?
-Niente ma..


Eccoci qui, riprendiamo il discorso di prima.
Ormai il sangue gocciolava una piccola pozza di sangue si era formata nei bagni delle ragazze. Non ce la facevo più, altri insulti, altre prese in giro. non ce la facevo più. Avevo deciso di farla finita. 
Appena inizia a socchiudere gli occhi e a lasciarmi andare nel dolore, un'ombra scura mi sollevò da terra. Al mio risveglio mi trovai all'ospedale. Con delle bende ai polsi. Mi guardai in torno e notai sul divanetto mio padre e la sua bambola gonfiabile (Julie) addormentati nel divano e nella poltrona a fianco la mia Pierre.
-Pierre?
-Ti Sei svegliata!
-Che, che ci fai qui?
-Ti ho soccorso io!
-Perchè?
-Perchè... perchè... Perchè sei la persona più bella e fantastica che io abbia mai conosciuto. e lo so che è presto per dirtlo ma.. io.. Io TI AMO.. In pochissimo tenpo hai reso il mio trasferimento qui la cosa migliore che mia madre abbia fatto.
-Ma.. come fai ad amarmi? Mi, mi conosci pochissimo..
-Non è vero..
-Che vuoi dire?
-Sono qui da 5mesi.. e il primo giorno che ti ho vista ho pensato che eri davvero bella, ho iniziato a frequentare i tuoi corsi, i posti dove ti nascondevi sempre.. Sono innamorato di te dal primo giorno che ti ho visto.. Il classico "colpo di fulmine"
-Tu mi, mi hai seguita sempre?
-Si..
-Davvero?
-Si..
-Wow.. Ma io faccio schifo, po co questi tagli, le cicatrici.. Sono orrenda..
-No. Sei bellissima!
-Non lo sono..
-Penso di amarti ancora di più adesso..

Pierre passò tutta la notte con me.. Magari non è un lieto fine ma, vediamo come va a finire...

"Dietro qualche giorno buoio ci sarà sempre un raggio di sole."
[Cit.]






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Grazie a tutti voi che leggerete questa OS..
Spero vi piaccia! Baci :)
Peace & Love

  
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