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Autore: Saphira96    27/12/2012    4 recensioni
|Laliter|
‘Me pongo igual de ansiosa como cuando tenia 10 años!!!’ ha pubblicato Lali nel suo Twitter il giorno della viglia di Natale. Ma, si sà: Lali non dice, fa o pubblica niente senza un motivo. E se, in questo caso, il motivo fosse Peter?
Buona lettura e Buon Natale!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Lali aveva appena finito di pranzare, o per meglio dire abbuffarsi. Anche se lei si imponeva di mangiare un pò di tutto, senza esagerare – non per tenersi in linea, bensì perché sapeva che sarebbe stata male – si sentiva orribilmente pesante. Se ne stava seduta pesantemente sul divano di casa Esposito, e si era pentita enormemente per aver mangiato il locro, nonostante sapesse che non lo avrebbe digerito. Lo sapeva fin da piccola, quando lo mangiava soffriva per tutto il giorno di un terribile mal di pancia. Forse era il miscuglio di cipolla, peperoncino e paprica insieme alle altre cose che le provocavano quel malessere. Fatto sta che Lali si stava maledicendo da sola. < Giusto un assaggino > aveva detto a sua madre che si era offerta di distribuire le pietanze nei trentaquattro piatti. Si, come ogni Natale in casa Esposito si riunivano tutti i parenti. Sebbene gli invitati cambiavano tra la vigilia e il Natale, il numero era all’incirca sempre quello. Quell’anno erano trentaquattro, togliendo il piccolo Santino che  guardava tutti dal suo passeggino e che tra una pausa di un pasto all’altro passava tra le braccia di ognuno degli invitati.
< Lali. Lali! > urlava Yamina, la cugina di Lali da parte di madre.
< Cosa? > rispose Lali quasi urlando. La bambina, di otto anni, l’aveva chiamata dalla sala da pranzo. In cui evidentemente non riusciva ad uscire e cercava di farsi largo tra i parenti.
< Maria, tua madre, chiede se vuoi una fetta di panettone > esordì la piccola spuntando alle sue spalle all’improvviso, ma mantenendo comunque il tono di voce alto.
Al solo pensiero di introdurre dell’altro cibo nel suo stomaco, Lali ebbe la nausea. Controllò l’orologio ed erano già le 15 del pomeriggio. < No, no grazie! > rispose sorridendole, < se mangio qualcos’altro rischio di scoppiare > aggiunse facendo con le mani la scena di qualcosa che salta all’aria. Yamina rise di cuore e scappò nuovamente nella sala da pranzo farfugliando qualcosa tipo: < io devo mangiare, altrimenti Babbo Natale non viene> . Sorridendo, Lali prese il suo Iphone e andò su selezione rapida nell’opzione ‘messaggi’. Diversi messaggi attendevano sua risposta. Cande che rispondeva affettuosamente al suo messaggio d’auguri e che le prometteva di chiamarla quando ne avrebbe avuto tempo. Gas che da New York le inviava i suoi migliori auguri di Natale, e prima di chiudere Lali diede comando di rispondere e ricambiò gli auguri al suo caro amico. Poi c’era anche Nico, Maria, Luna, Maria – una sua vecchia amica -, Benjamin Rojas, Nico – il vecchio collega in Floricienta -, Angi – la nuova piccola collega - erano tanti gli amici che le ricambiavano o le auguravano di passare un felice Natale. Quando Lali vide il destinatario di un messaggio, scoppiò di felicità: Euge, la sua cara e vecchia amica d’infanzia. ‘Buon Natale anche a te Lalita. Anche il tuo regalo è sotto l’albero e, come abbiamo sempre fatto lo aprirò insieme agli altri. Sono curiosa di scoprire cosa mi ha portato Zia Lali ahahah. Baci’ diceva il messaggio dell’amica, e Lali si affrettò a rispondere anche a questo. ‘Chissà cosa avrà portato invece mamma Euge alla Zia! L’anno prossimo aprirai due regali da parte mia. Buon Natale di nuovo, amica mia, a Nico e al piccolo/a’. Poi chiuse l’opzione messaggi e andò su Twitter. Aveva tante menzioni, di fans che le auguravano Buon Natale da diverse parti del Mondo, avrebbe voluto rispondere a tutti, però non poteva. Per qualche minuto si dedicò alla lettura degli auguri e dei vari Tweet, poi passò alla home di Twitter. Molti suoi colleghi auguravano Buon Natale ai loro fan, o lo facevano tra di loro. Finchè gli occhi non le caddero su un Tweet, erano state menzionate cinque persone e alla fine c’era allegato un messaggio ‘feliz cumple chicos! Los quiero’.
Qualcosa sbattè contro il divano, quasi vicino i suoi piedi, era Santino che giaceva silenziosamente nel suo passeggino, e che Jaun e Pepito – i cuginetti gemelli – si divertivano a farlo passeggiare per casa.
< Hey teppistelli venite qua! > li chiamò Lali, lasciò cadere il telefono sul divano e afferrò entrambi per un braccino e li tirò a se, prima uno e poi l’altro. Li fece sedere rispettivamente su una delle sue gambe e sorridendo ascoltò i loro racconti un po’ confusi, dopotutto avevano cinque anni. Quando questi scapparono via, urlando felici che non vedevano l’ora di aprire i regali che avrebbe dvuto portare Babbo Natale, Lali rimase da sola con Santino. Il bambino lo guardava con i suoi grandi occhioni, e Lali slacciò le sicure del passeggino e lo tirò su, posandolo sulle sue gambe. Ricordò quando una volta, anche lei era emozionata e impaziente di poter aprire i regali che le aveva portato Babbo Natale. Ricordò quando un anno, lei era dopotutto ancora una ragazzina, aveva scambiato per la prima volta il regalo con Peter. Era il primo anno in cui erano fidanzati, e Lali aveva scelto con cura il regalo da farli. Alla fine optò per un videogioco, con cui poi giocavano sempre insieme quando lei passava i pomeriggi a casa di lui. Invece, ricordò quell’anno Peter le aveva regalato un bracciale. Sembrava una catena, e, intervallate tra un anello e l’altro, stavano diversi ciondoli: un cuore, una chiave, un orsetto, una palla da rugby; Peter lo aveva fatto personalizzare di proposito. Da quel giorno, Lali aveva indossato quel bracciale in ogni occasione importante, e come d’abitudine anche quel giorno lo aveva. All’improvviso si ricordò che doveva fare gli auguri a Peter, non che se ne fosse dimenticata, ma era indecisa cosa mandargli, visto che anche quel Natale gli aveva fatto un regalo. Non sapeva neanche perché lo aveva fatto, era in giro per comprare gli ultimi regali. Aveva già preso quello per Euge, Cande, Rochi e Benja, ma quando si fermò e vide un orsetto costruito dall’unione di palle da rugby pensò subito a Peter. E così lo comprò. Benja apparì un poco nervoso quando vide quel pacchetto con su scritto ‘per Pitt’, ma Lali fece finta di niente e per la prima volta dopo il Natale scorso si sentì serena.

Santino le teneva leggermente il dito perché si era addormentato, e piano piano la ragazza posò il nipote nel passeggino, lo allacciò di nuovo e poi abbassò lo schienale. Riafferrò il telefono che squillava insistentemente e rispose: era Benja. Quel giorno, la vigilia di Natale, non erano insieme perché avevano deciso di festeggiarlo ognuno con la propria famiglia. Si raccontarono cosa avevano mangiato, se avevano vinto a tombola, e Benja le domandò se aveva già aperto il suo regalo.
< No, non ancora. Aspettiamo la mezzanotte, deve venire Babbo Natale per i bambini> . Detto questo si scambiarono i saluti tra piccioncini, gli auguri e chiusero la chiamata.
Sul dispaly riapparve il tweet che stava leggendo poco prima, questa volta s rese conto che era di Peter. Tanto per variare argomento. Rise. Si era sbagliato e aveva augurato buon compleanno anziché Natale, tipico di Pitt. Prendendosi di coraggio uscì da Twitter aprì il comando ‘nuovo messaggio di testo’ e iniziò a scrivere: ‘Auguri di Buon Natale Pitt. So che avrei dovuto dartelo prima, ma ti ho preso un pensierino..’ decise di tenersi sul vago, quasi formale; non sapeva cosa avrebbe potuto pensare se sarebbe stata più calorosa. Lali sapeva che Pitt l’aveva amata molto, e anche lei aveva ricambiato. Ma un giorno di punto in bianco decisero di lasciarsi, senza un vero motivo; rimasero comunque in buoni rapporti. In pochi istanti il messaggio di risposta arrivò: ‘Buon Natale anche a te Là. Che coincidenza, anch’io ti ho preso un pensierino. Perché non passi a casa mia e li scambiamo?’, cosa aveva fatto? Perché non passi a casa mia le aveva detto. Cosa aveva capito? Cosa doveva fare?

Il panico le invase lo stomaco, torturandolo in una forte stretta. A momenti, invece, ebbe l’impressione che il cuore le sarebbe scoppiato. Non andava a casa di Peter da quando si erano lasciati, non aveva alcun motivo.
< Là, stai bene? > domandò Ana Laura, la sorella, notando con piacere che il figlio si era addormentato. Lali uscì dai suoi pensieri, come scossa da un cavo elettrico, < si … no. Devo uscire! > si alzò e si recò in sala da pranzo. Stavano ancora mangiando il panettone e sgranocchiando del torrone. < Mamma, io devo uscire un attimo! > urlò per farsi sentire dalla donna che stava seduta all’altro capo del tavolo. < E dove vai? > domandò sua nonna, prendendosi una lunga pausa Lali rispose in un soffio < porto il regalo a Pitt! >. Nella sala calò il silenzio, tutti gli sguardi erano indirizzati su Lali, solo quando sua madre parlò ognuno tornò alle sue attività.
Maria si fece largo e raggiunse la figlia, < mentre che ci sei porta una cosa a Claudia e Juan > si recò sotto l’albero e prese una cesta confezionata con una bottiglia di spumante e dolciumi vari. Ogni anno, da quando si conoscevano i genitori si scambiavano i regali, all’inizio per cortesia ma in seguito per amicizia. Poi, con sguardo rassicurante l’accompagnò alla porta raccomandandole di stare attenta e porgendole il pacco per Peter.
Lali aprì l’auto e si mise alla guida, era tesa e non sapeva perché. Arrivò in casa d Peter, afferrò i regali chiuse la macchina e si dipinse il sorriso in faccia.

Bussò al campanello, e Peter stesso le aprì la porta. La abbracciò e le sussurrò all’orecchio gli auguri di Natale, poi la lasciò entrare e la guidò nel salone; dove Peter e i suoi parenti stavano festeggiando armoniosamente. In casa non era cambiato nulla, persino la grande foto che ritraeva i quattro fratelli e lei stessa, scattata anni prima in una giornata estiva era rimasta appesa. Solo un grande albero di Natale sostituiva una pianta che Claudia aveva spostato nell’angolo opposto. Bauti – il fratello più piccolo di Peter – la abbracciò e le fece gli auguri di Natale. Anche Claudia le andò incontro e, facendole poggiare i due pacchi su un piccolo spazio del divano la salutò calorosamente. Lali era sempre ben voluta dalla famiglia Lanzani, sia in passato che – evidentemente – anche adesso. Dopo aver ricambiato gli auguri a Claudia, Lali si affrettò a salutare tutti i presenti uno per uno.
< Questa cesta è per te, da parte della mia famiglia > disse Lali rivolgendosi a Claudia, e indicandole la cesta. Quella la ringraziò felice e le diede un pacco regalo ricoperto di carta di Natale e un enorme fiocco, < questo invece e da parte nostra per voi! > . Lali accettò ringraziando, la tensione era sparita. Si trovava nella sua famiglia. O meglio, quella che era stata la sua famiglia.
< Là, quindi il mio regalo è questo? > domandò allegramente Peter afferrando il pacco e scuotendolo leggermente.
< Non agitarlo che è delicato! > ribattè Lali, quasi rimproverandolo.
Peter ubbidì e lo posò tra gli altri regali sotto l’albero. Lali ricordò l’impressione che ebbe quando lo vide per la prima volta. A casa sua si era sempre fatto un alberello di dimensione d’uomo ,e non di dimensioni gigante!
< Questo invece è per te! > disse Peter, mettendolo davanti al viso un piccolo sacchettino di carta. La linea era la stessa del braccialetto, ricordò Lali. < Buon Natale Là! > esordì Pitt sorridendo, bello come sempre. E Lali si perse in quel suo sorriso, non aveva mai smesso di adorarlo.

Bauti le fece posto sul divano e la invitò a sedersi. Ormai che c’era la ragazza accettò. Le offrirono del panettone, e lei sentendosi tutta d’un tratto lo stomaco vuoto lo mangiò con gusto. Nel tardo pomeriggio il suo Iphone squillò, e si sentì a disagio nel vedere chi era. Si scusò e, mentre accettava la chiamata e portava il telefono all’orecchio guardò Peter; lui le sorrideva, ma il suo sguardo non emanava a solita luce.
< Amore, che fai? > domandò Benjamin dall’altro capo del telefono.
< Niente sto giocando a tombola! > rispose la ragazza, facendo attenzione a non rivelare dove si trovava. Benja non era geloso, ma Lali notò che quando parlava di Peter diventava un nervoso; perciò preferì non dirlo. < Tu? > chiese lei.
< Stavo suonando la chitarra per i parenti. Mi manchi > rivelò lui. Lali non poteva rispondere che la cosa era reciproca perché avrebbe detto una bugia, in quel momento lei non pensava proprio al suo ragazzo. Per qualche ora le era sembrato di essere tornata a quando lei era ancora una ragazzina e quello era uno dei tanti pomeriggi che passava a casa di Pitt, il suo ragazzo.
Così rispose cambiando argomento e dopo poco tempo chiuse la chiamata. Quella chiamata l’aveva fatta tornare alla realtà, e a malincuore salutò la sua famiglia per tornare da quella vera.
Peter la accompagnò alla porta e le augurò nuovamente Buon Natale.
< Poi fammi sapere se il mio regalo ti è piaciuto! > raccomandò il ragazzo.
< E tu fai lo stesso! > rispose passandogli d’istinto una mano tra i capelli, prima di congedarsi definitivamente.
Quando arrivò a casa e posò i regali sotto l’albero, l’impazienza di aprire i regali (il regalo) la pervase. Tirò fuori il suo Iphone, fece la foto all’albero pieno di regali e la condivise su Twitter, allegandovi un messaggio:

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‘Me pongo igual de ansiosa como cuando tenia 10 años!!!’ poi andò ad aiutare la madre in cucina, speranzosa che Peter avrebbe letto e colto il messaggio.


Autrice ~ Saphira96
  
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