Di baci, sorelle e diffidenza




Cersei lo ha baciato.
D'accordo,  sulla fronte e leggermente, dopodiché se ne è andata come se non avesse fatto nulla di che,  ma lo ha fatto.
Ancora non ci crede mentre osserva assente sua sorella che si allontana, i lunghi capelli che come oro sfavillano alla luce delle torce.
Lo ha baciato e le ha detto che non è stupido quanto pensava.
Il che non è un complimento ma neanche un insulto,  o no?
Vorrebbe pensarci lucidamente, vorrebbe essere perlomeno un poco irritato con la regina ma non ci riesce.
L' ha baciato!
Più ci pensa più un brivido freddo gli corre lungo la schiena.
Cersei lo odia, a Castel Granito lo sanno persino i muri e a questo punto -dopo tutte le sberle che ha dovuto subire- anche ad Approdo del Re.
Allora perché questo improvviso slancio d' affetto?
Quando la donna ha girato l'angolo, nascondendosi alla sua vista, la bambinesca e goffa felicità iniziale ha lasciato il posto alla paura.
Partendo dal principio che non bisogna mai fidarsi di Cersei il punto in cui le labbra della donna l'hanno toccato bruciano come un marchio di sventura.
Quando si rivolge a Bronn sa già cosa fare: semplicemente stare molto, molto, molto più attento rispetto ad allora.
Non sa se ridere o piangere,  come avrebbe fatto ad essere ancor più prudente di così?








Questa è la prima shot che scrivo sul trono di spade, spero che non sia terrificante ma quando ho letto nel quarto libro di Cersei che dava un bacio sulla fronte a Tyrion non ho saputo resistere, dovevo scriverci per forza qualcosa!
Insomma, se vi è piaciuta fatemelo sapere e avrete il mio amore imperituro :)
A presto (spero),
Akai