Marley aveva bisogno di un aiuto. Voleva andare oltre, diventare ancora più bella, riuscire a essere la perfezione. Aveva da poco superato il periodo della bulimia, aveva deciso però di non ingozzarsi più, semplicemente di smettere di mangiare. Tutto il glee club si accorse di questa sua mancanza, Marley non riusciva a trasmettere più emozioni dal viso, spesso stava male, e a malapena si reggeva in piedi, gli occhi erano stanchi e pieni di dolore, di tristezza. Si sentiva diversa dagli altri, lei non voleva raggiungere il livello della mamma, che non era al corrente di quel che stava succedendo a sua figlia. Tina e Santana decisero di andare in sala mensa per parlare con la mamma di Marley dei suoi continui svenimenti.
 
“Buongiorno signora Millie!” dissero le due ragazze senza nemmeno un po’ di enfasi
“Buongiorno ragazze, come mai quei visi tristi?” disse sorridendo Millie
“Dobbiamo parlarle di Marley.. c’è un problema” sussurrò Santana, avvicinandosi alla signora evitando di far ascoltare alle sue colleghe la conversazione.
Millie prese Santana per il braccio e la portò in un angolino invitando anche Tina a raggiungerle.
“Che succede? È grave? L’abbiamo fatta curare dalla bulimia, ora cosa c’è che non va?”  ansiosamente chiese Milly scuotendo lentamente la testa.
“In realtà non ha mai smesso” Tina prese una pausa di qualche secondo mentre la faccia della mamma di Marley cominciò a diventare bianca  “ha solo cambiato strada, ha smesso di vomitare, e sembra che non voglia nemmeno più mangiare, non riesce più a cantare, sta veramente male, non si regge più in piedi, temiamo per la sua salute...” Santana acconsentì alle parole di Tina.
“Ragazze è uno scherzo?” disse la signora sedendosi e prendendo un bicchiere d’acqua, cominciò a respirare faticosamente.
“Abbiamo semplicemente voluto metterla al corrente di quel che noi abbiamo notato, Marley non si vede più in sala mensa, e quando le chiediamo dov’è che fosse stata ci ha sempre detto che ha mangiato fuori con alcuni nuovi amici di prima.” Santana rispose.
“Oddio ragazze, grazie mille! Posso chiedervi un favore?” chiese timidamente Millie
“Certo!” risposero quasi in coro le due ragazze
“Potete provare a starle vicino? Ve ne prego, ne ha bisogno, io ci metterò tutta l’anima, ma non credo che basterà, non posso controllarla abbastanza.” 
“Assolutamente si signora, ci proveremo.” Dissero le ragazze
“Un’ultima cosa, potete mandarla qui con una scusa? Fate voi, qualsiasi cosa!” Mille domandò sempre timidamente
“Va benissimo, arrivederci” salutando si allontanarono dalla cucina della scuola
“Grazie ancora ragazze, ora tornate a lezione!” disse sorridendo Millie, anche se dentro stava piangendo, voleva sbattere tutto all’aria, si domandava il perché la figlia facesse certe cose, perché non voleva mangiare, perché non era riuscita a crescerla in salute, perché non si era accorta di questa sua mancanza. Intanto prese il suo cellulare e chiamò Mark, padre di Marley.