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Autore: Castalia    13/07/2007    18 recensioni
Dormire poco la notte può fare brutti scherzi alla mente..come creare delle bellissime bugie in cui credere....
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 1

A Beautiful Lie…

 

 

“It's a beautiful lie

It's the perfect denial

Such a beautiful lie to believe in

So beautiful, beautiful it makes me”

 

30 second to mars-beautiful lie

 

 

Insonne.

Da qualche tempo lo sono.

Non riesco a prendere sonno molto facilmente.

A volte arrivano anche le cinque e io sono ancora sveglia.

E quella fu una di queste notti.

Mi giravo e rigiravo nel letto senza riuscire a chiudere occhio.

Presi l’mp3 ,premetti play e la musica iniziò.

Una canzone.

Poi un'altra.

E poi…ecco quella canzone.

Hilf Mir Fliegen dei Tokio Hotel.

I miei adorati Tokio Hotel.

Chiusi gli occhi cercando di trattenere le lacrime.

Le parole di quella canzone sono troppo dolci e tristi allo stesso tempo e, ogni volta che le sento, spunta una piccola lacrimuccia.

In quel caso neanche la musica riuscì a cullarmi,cosi decisi di andare a bere un bicchiere di latte.

Mi mossi nell’oscurità della casa fino ad arrivare in cucina dove accesi la luce.

Andai al frigorifero,presi il cartone del latte poi afferrai un bicchiere.

Lo riempii quasi fino all’orlo e ne bevetti subito un piccolo sorso per non farlo strabordare.

Mi girai,per dirigermi al tavolo e per poco il bicchiere non mi cadde dalle mani.

Lui era li.

Tranquillamente seduto al tavolo della MIA cucina.

I biondi rasta legati in una coda alta,senza il consueto cappellino a coprirli,

Gli occhi nocciola mi guardavano sorridenti.

Io lo fissai e,sempre senza staccargli gli occhi di dosso,mi sedetti di fronte a lui.

Lui mi sorrise.

Io bevetti un altro piccolo sorso di latte.

-Tom?-azzardai io.

-Si.-rispose lui tranquillo.

Non dormire mi faceva male.

Avevo le allucinazioni e queste parlavano pure.

Fantastico.

-Non riesci a dormire?-mi chiese.

-Gia.-risposi io continuando a fissarlo.

-Ti faccio compagnia io,se vuoi.-mi disse.

-Ok.-risposi io.

Lui mi sorrise.

Io finii il mio latte,mi alzai e lui fece lo stesso.

Tornai in camera mia per poi chiudere la porta una volta che anche lui fosse entrato.

Io mio sdraiai e mi coprii con il lenzuolo.

Seppur fosse estate la notte faceva freschino.

-Tu dove stai?-chiesi cercandolo nell’oscurità per poi intravedere la sua sagoma muoversi.

-Qui seduto,non ti preoccupare-mi disse accucciandosi infondo al mio letto.

Io chiusi gli occhi ma il sonno non ne voleva sapere di arrivare.

Ad un tratto sentii qualcosa accostarsi al mio orecchio e sussurrami delle parole che ora non ricordo.

Ricordo solo che, qualche istante, dopo mi addormentai.

La mattina, quando mi svegliai,lui non c’era più.

-Ok,era solo un sogno.-mi dissi ma, una volta arrivata in cucina,quelle parole si cancellarono dalla mia mente.

Il bicchiere sporco di latte era ancora sul tavolo dove lo avevo lasciato.

-Cazzo,ero sveglia-mi dissi-…ho le allucinazioni davvero…-

Presi il bicchiere e lo portai al lavandino per lavarlo.

Mi asciugai le mani, presi una brioches dal mobiletto li accanto e,dopo essermi accovacciata sulla sedia, cominciai a gustarmela mentre facevo passare distrattamente i canali alla tv.

Quel giorno fu molto impegnato per me.

Avevo mille cose da fare e fu così che arrivai a casa verso le otto di sera letteralmente stremata.

-Chissà che non riesca a dormire,finalmente,stanotte-mi dissi mentre mi spogliavo per farmi una doccia ristoratrice.

Quando uscii mi diressi in camera mia con addosso solo una salvietta a coprirmi.

I capelli gocciolavano acqua ovunque ma poco mi importava.

Avrei asciugato dopo.

Per una volta che i miei erano andati in vacanza lasciandomi la casa libera non avevo nessuno col fiato sul collo che mi diceva di pulire subito ogni volta che sporcavo.

Mi avviai al cassetto dell’intimo e presi un paio di slip e un reggiseno per poi girarmi e sobbalzare.

Lui era di nuovo li.

-Ciao- dissi io senza preoccuparmi del fatto che a coprirmi,addosso,avevo solo una salvietta.

-Ciao- mi disse lui sorridendo.

Presi dei pantaloncini e una maglia e poi andai in bagno a cambiarmi.

Uscii qualche istante dopo e lui era ancora li.

Seduto sul letto e mi guardava sorridendo.

-Che fai qui?-chiesi io.

Mi sentivo molto idiota,lo devo ammettere,ma ero a casa da sola.

Nessuno mi avrebbe sentito.

Almeno lui mi rispondeva e non mi ignorava.

Quante volte mi ero ritrovata a parlare da sola?

Almeno io, in quel momento,vedevo il mio interlocutore e questi mi rispondeva per cui ,andando a logica,non stavo parlando da sola.

-Ti faccio compagnia. - mi rispose lui inclinando leggermente la testa di lato e sorridendomi.

Qualche rasta si spostò sulla spalla seguendo i movimenti del capo del ragazzo.

Io lo guardavo insistentemente.

Sapevo che lui non era li;sapevo che era tutto frutto della mia mente,ma faticavo a ignorarlo e cosi mi veniva spontaneo parlarci.

-E perché proprio a me?-disse io noncurante mentre sistemavo delle cose che avevo lasciato a terra il giorno prima.

-Beh…perché tu hai bisogno di compagnia…-

-E chi te lo dice questo?-dissi io risultando,forse,un po’ acida.

-Quello che hai qui-e si indicò il lato sinistro del petto.

-Patetica…-mi dissi-…sei patetica…ti vedi addirittura lui che ti dice questo…- mi dissi ancora scuotendo la testa.

La pazzia si stava impadronendo di me.

Questo era certo.

Guardai l’orologio e vidi che erano le nove passate.

Ero stanca,così mi misi nel letto,dopo aver chiuso tutto in casa,e accesi la televisione.

Lui non accennava a muoversi.

Era li.

Fermo sul bordo infondo del mio letto.

“Ok…dovrò farmi ricoverare…gia gia…la neuropsichiatria mi aspetta!”pensai.

Non so se per colpa della stanchezza , o perché quella sera Morfeo aveva deciso di darmi una piccola tregua ,ma mi addormentai poco dopo l’inizio di un film comico che avevo deciso di vedere.

La mattina mi alzai e lui, come di consueto, non c’era.

Questa storia andò avanti per qualche giorno.

Tutto ciò, ero più che convinta,era a causa del poco sonno di quei giorni.

Si, ne ero assolutamente convinta.

Anzi.

Doveva essere cosi.

Doveva essere quella l’unica spiegazione.

Quando per l’ennesima volta me lo ritrovai seduto sul letto, lo guardai,mi sedetti accanto a lui e dissi:

-Adesso dimmi..perché sei qui…-

-Per te…io sono qui per te…-

-No..tu non esisti qui..tu ora chissà dove sarai in tour…forse sei in qualche camera d’albergo con qualche ragazza a divertirti…-

-No,non è vero.Io sono qui,ci sono per te…-

Sorrisi amaramente.

Quelle sarebbero state le parole che avrei voluto sentirmi dire ma sapevo che non corrispondevano a realtà.

-No Tom…sei solo frutto della mia mente…della mia immaginazione..però..quello che hai detto e tu qui in questo momento…siete proprio una bella bugia in cui credere ,sai? –

Tom mi sorrise e pian piano,svanì.

Io sorrisi e poi mi guardai in giro spaesata.

Già,era proprio una bella bugia in cui credere e qualche volta,lo ammetto,ci credo ancora.

 

 

*******

 

Well,One shot nata di notte..e conclusasi la sera dopo...ispirata( da come spero si fosse capito) dalle frasi della canzone dei 30 Second To Mars "A Beautiful Lie" che io ,personalmente ,adoro.

Non so davvero cosa sia venuto fuoriXD Spero comunque che in qualche modo,a qualcuno sia piaciuta.

 

Castalia.

 

 

  
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