27/12/2012
4 recensioniBeautiful
- Sei così bella ... -.
Non è il tono deliziato e sorprendentemente dolce con cui l’altra pronuncia quella frase che la fa arrossire – okay, non è solo quello. È il movimento leggero delle dita agili e precise di Rarity, quasi un sospiro impalpabile sulla sua nuca mentre le allaccia la collana al collo, è il suo respiro caldo come una carezza sul lobo del suo orecchio.
- Uhm ... – mugola Fluttershy, e sa che dovrebbe ringraziarla o ricambiare il complimento o semplicemente dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma quel piccolo, flebile versetto è davvero il meglio che riesce a fare. Sente la lingua pesante nella bocca, il palato come cosparso di colla, il volto in fiamme, e resta in silenzio.
E poi Rarity si scosta da lei e annuisce leggermente, i suoi occhi blu come zaffiri che la scrutano da sopra gli occhiali rosso acceso con lo stesso sguardo critico e indagatore che riserverebbe alla nuova fornitura di gioielli per la sua boutique, o a un abito appena terminato. E all’improvviso Fluttershy è consapevole del ciuffo spettinato di lunghi capelli rosa pallido che le ricade davanti ad un occhio, del maglione giallo sformato che stride irrimediabilmente con il suo regalo – un piccolo, scintillante ciondolo a forma di farfalla che sembra strillare Rarity in ogni singolo frivolo luccichio delle sue gemme rosee e azzurre e dorate -, delle sue unghie rovinate prendendosi tutto il giorno cura dei suoi animaletti, delle sue vecchie scarpe da ginnastica da cui probabilmente non riuscirà mai più a lavare via le macchie di erba e terra.
È Rarity, quella bella. Quella con i boccoli morbidi e setosi e di un viola così scuro e lucente, con l’incarnato niveo e la pelle priva di imperfezioni, con le unghie laccate di rosso scuro e il vestito candido impeccabile e appena troppo corto che le scopre le gambe lunghe e lisce.
E poi Rarity le sorride strappandola ai suoi pensieri, ed il suo sorriso è il più luminoso e il più sereno di tutto il mondo. E per un attimo i dubbi di Fluttershy si sciolgono come l’ultima neve dell’inverno sotto il tocco tiepido e gentile di un incerto Sole primaverile.
- Sapevo che sarebbe stata perfetta – dice Rarity, compiaciuta, gli occhi che le brillano in un modo così simile eppure così diverso da quando vede un gioiello raro o un tessuto perfetto per le sue prossime creazioni: - In fondo, è bella quasi quanto te -. E la piega lieve delle sue labbra diventa più dolce, meno entusiasta ma più placida ... tenera, si sorprende a pensare Fluttershy.
Fluttershy si chiede perché: perché quel regalo, perché tutti quei complimenti, perché quell’espressione. Le guance le bruciano, il cuore le martella impazzito nel petto come se, se lei si distraesse solo per un attimo, potesse balzare via e correre lontano e non tornare mai più.
Poi Rarity si sporge verso di lei e la bacia – Fluttershy sente le labbra dell’altra che premono delicate contro le sue, il sapore del suo rossetto alla ciliegia, le loro lingue calde e umide l’una contro l’altra, le sue dita affusolate che giocano con i suoi capelli e scendono fino a sfiorare il ciondolo – e lei smette di pensare.
È solo quando è tutto finito che, tra un respiro breve e ansante e l’altro mentre cerca di riprendere fiato, quelle parole scivolano fuori dalla sua bocca senza che lei se ne renda nemmeno conto: - Anche tu sei bellissima, Rarity -.