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Autore: watchmeburn__    28/12/2012    5 recensioni
Si dice che una persona capisca quando è giunto il suo momento di morire e cerchi di salutare tutti, parenti, amici, prima che succeda.
Si dice anche che quando una persona a cui siamo particolarmente legati ci lascia, in quel momento tu senti qualcosa spezzarsi dentro e lo capisci, capisci che se n'è andata per sempre.
Cazzate, sono tutte cazzate. Io non ho sentito niente quella notte, ne sono riuscito a salutarti.
Mi hai lasciato e basta.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Synyster Gates, The Rev
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Okay, ciao a tutti.

Non c'è molto da dire. Oggi è il 28 dicembre. Sono passati tre anni, già tre anni.

Spero che proviate le stesse cose che ho sentito io scrivendo. Non sapevo cosa fare per lui in realtà, però ci tenevo a dimostrargli in qualche modo che non l'ho dimenticato e che lo penso sempre e che gli voglio bene, anche se non l'ho mai conosciuto. Mi ha insegnato tanto inconsapevolmente. E mi manca.

Se non volete farvi ancora più del male in questo giorno, vi sconsiglio di leggere questa FF con So Far Away di sottofondo. Non fatelo, anche se so che probabilmente questo non servirà a fermarvi.

Questo titolo mi è sembrato d'obbligo comunque.

Bene, vi auguro buone vacanze, recensite in tanti e grazie per aver letto. Spero che non vi siate depressi quanto me, vi prego non piangete *asciuga le lacrime e abbraccia tutti*

Ah, se volete insultarmi causa boh, non lo so, perché ho scritto questa cosa, su twitter sono @briansbumbum

#foREVer

 

 

 

 

 

 

 

So Far Away.

 

 

~

 

Si dice che una persona capisca quando è giunto il suo momento di morire e cerchi di salutare tutti, parenti, amici, prima che succeda.

Si dice anche che quando una persona a cui siamo particolarmente legati ci lascia, in quel momento tu senti qualcosa spezzarsi dentro e lo capisci, capisci che se n'è andata per sempre.

Cazzate, sono tutte cazzate. Io non ho sentito niente quella notte, ne sono riuscito a salutarti.

Mi hai lasciato e basta.

Sei così lontano, così fottutamente distante, così fottutamente sottoterra. Sei morto, sottoterra. Non respiri più, non pensi più, non mangi più, non dormi più, non bevi più, non corri più, non sorridi più, non ridi più. Non vivi più.

Io non riesco più a vivere. Io sono ancora fermo alla telefonata di quella fottuta mattina, a quando non riuscivo a capire niente delle parole di Leana che urlava e continuava a ripetere “Brian, James! Jimmy, Jimmy, Jimmy” e c'era la sirena dell'ambulanza di sottofondo, quella la sentivo benissimo, e poi delle voci che dicevano “portate una barella, dobbiamo spostare il corpo”. Il corpo. E poi di nuovo “Jimmy, Jimmy, Jimmy” e Leana che piangeva ed io non sono uno stupido.

Eri morto.

Jimmy, Jimmy, Jimmy.

Mi manchi.

Jimmy, perché te ne sei andato, perché mi hai lasciato, perché devo continuare a vivere senza di te. Io come cazzo faccio a vivere senza di te, io non posso vivere senza di te. Non posso.

Mi ricordo di quella volta che mi hai detto che saresti morto giovane, ma lo sanno tutti che eri ubriaco. Ma lo sanno anche tutti che da ubriachi si dice sempre la verità.

Io sono ubriaco adesso, Jimmy. Non ho mai bevuto così tanto in vita mia, davvero. Le mie lacrime non sono mai state così tante, non sapevo di averne neanche così tante, ed io non ne avevo mai assaggiato il sapore fino ad oggi.

Lo sai che di solito non piango mai. Poi te ne sei andato.

Io non piangevo mai.

Io piango Jimmy. Mi hai mai visto piangere? Non mi ricordo. Hai mai visto quanto io ti voglia bene? Te l'ho davvero detto a sufficienza? Te l'ho dimostrato a sufficienza? Non lo so più.

Mi vedi ancora? Mi vedi piangere?

Ho voglia di morire Jimmy. Tanto è come se fossi già morto. Sei morto tu e poi sono morto dentro io. Non so cosa sia peggio, se vivere nell'apatia o morire.

Sei a 7 metri sottoterra ed io no, ma è come se lo fossi. Sei al buio ed io no, ma è come se lo fossi. Sei freddo ed io no, ma è come se lo fossi. Sei morto ed io no, ma è come se lo fossi.

Ti sto scrivendo una canzone Jimmy, perché sei così lontano. Di solito è Matt quello che scrive canzoni, ma stavolta no, stavolta sono io. “Io non scrivo canzoni” ora diventa “io non scrivevo canzoni”, capisci? Tutto ciò che ho sempre cercato di trattenere o che non facevo adesso è venuto fuori.

Spero che tu capisca, spero che tu mi stia ascoltando. Sai, la luce che hai lasciato è rimasta ma è così difficile sopportare il dolore quando ho così tanto da dirti e tu invece sei così lontano.

Starai via per sempre?

È tutto così ingiusto Jimmy, muoiono sempre i migliori. Noi sembravamo invincibili, insieme forse lo eravamo davvero. Ma adesso? Adesso non siamo più insieme. Adesso non sono più invincibile.

Adesso Jimmy, adesso come faccio a vivere senza di te. Non posso.

Ho così tante cose da dirti ma tu sei così lontano.

Sei così lontano. E non tornerai più.

Sei così lontano Jimmy.

Ti voglio bene.

Non si è mai pronti per queste cose. Magari tu lo eri, ma gli altri? Io? No. Ci hai mai pensato? No. Sapevi che te ne saresti andato?

Io non voglio più amare Jimmy. Amare significa essere distrutti. Amare significa essere deboli ed io invece sono forte, devo essere forte.

Mi manchi Jimmy, come i tuoi occhi che erano il mio cielo, il mio mare, come la tua risata o le tue battute stupide, quelle che facevi per tirarmi su il morale quando ero triste per delle cazzate, come i tuoi abbracci, come quando mi circondavi la spalla e mi dicevi che ti mancavo anche se mi avevi a due centimetri di distanza. Ora vorrei farlo io, perché i due centimetri sono diventati 7 metri sottoterra, 7 fottuti metri. Ora ho un buon motivo per essere triste, ora sento cosa vuol dire essere davvero triste. È come se il mondo si muovesse mentre io sto fermo. Io non riesco a muovermi senza di te Jimmy.

È come se il tempo continuasse ad andare avanti mentre io non vivo. Io non riesco a vivere senza di te Jimmy.

Tu eri il mio migliore amico Jimmy. Dovrei dire che lo sei ancora perché l'amicizia va oltre le cose materiali, ma come si fa ad abbracciare un amico morto?

Tu sei morto Jimmy. Morto, sepolto, 7 metri sottoterra. L'ho già detto vero? Mi dispiace, davvero. Mi dispiace ma spero ancora che tu compaia all'improvviso da dietro la porta e mi dica “perché quel muso lungo?”

Non succederà, perché tu sei morto. Continuare a ripetere l'inverso non farà altro che peggiorare la situazione.

Sto male Jimmy, non pensavo che tu potessi mai farmi stare male. Non pensavo neanche che tu te ne saresti mai andato in realtà.

Te ne sei andato per sempre? Te ne sei andato per sempre.

Per sempre è davvero tanto tempo. Per sempre è per sempre cazzo e non penso che riuscirò a sopportarlo.

Non sono bravo a dire addio Jimmy, a te poi. Non voglio dirlo. Se lo dico dimmi che non scomparirai, che non mi lascerai.

Jimmy, io sto ancora piangendo.

Jimmy, io ho ancora voglia di morire.

Jimmy, scriverti una canzone non ti farà tornare indietro.

Jimmy, la vita è ingiusta e Dio non esiste.

Jimmy, ti voglio bene e mi manchi.

Jimmy, tu sei ancora il mio migliore amico.

Jimmy, Jimmy, Jimmy.

Per sempre Jimmy, anche se sei così lontano.

Per sempre Jimmy, anche se è troppo tempo.

Per sempre Jimmy, perché prima o poi ti abbraccerò di nuovo.

Per sempre Jimmy, perché me l'hai insegnato tu.

Per sempre Jimmy, perché sarai per sempre in tutto quello che faccio, sarai per sempre nel mio cuore.

Per sempre.

 

Mi manchi.

 

 

 

A tutti coloro che se ne sono andati

e di cui custodiamo il ricordo

dentro di noi, per sempre,

e a Jimmy,

che in realtà non ci ha mai lasciato.

 

  
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