28/12/2012
5 recensioniOoook. Mi sono aperta ancora a nuovi orizzonti. Come se non bastassero già i miei disturbi bi/tri/quadripolari(?) di viaggiare in allegria da un pairing all'altro.
In ogni caso... Ecco il pocio venuto fuori. In fondo, vuoi che la povera bionda/blu non si faccia ogni tanto qualche problema per la sua fluente capigliatura che cambia colore non risultando più così intonata al suo vestito? No, cancellate .__.
Anyway, chiedo umilmente scusa ai fan della coppia per avere irrotto barbaramente nel loro campo, strappando la promessa che se verrò insultata abbastanza(?) pesantemente non lo farò più.
Ciliegina sulla torta, dal momento che ho imparato che più fai schifo più la gente (forse, per carità) ti premia, quasta piccola cosa è arrivata terza al contest citato. Sul podio!
Ok, la smetto e ringrazio qualunque anima legga^^
Autore ErinThe
Titolo della storia Changes.
Rating Verde
Fandom Dragon Ball
Genere Introspettivo, Malinconico, Sentimentale
Avvertimenti //
Tema principale scelto Delusione
Prompt scelto numero 10: “Dare infinite possibilità è controproducente. Alcune delusioni non fanno che ripetersi, sono malattie incurabili.”
Introduzione [Cominciò a giocherellare con un ricciolo blu. Fino a pochi momenti prima, quella ciocca di capelli era di colore biondo.]
Personaggi Lunch, Tenshinhan
(Non ha un visetto adorabile Ten qui? Forse giusto con l'occhio un po' strambo.)
Era distesa sul suo letto, con gli occhi fissi sul soffitto.
Cominciò a giocherellare con un ricciolo blu. Fino a pochi momenti prima, quella ciocca di capelli era di colore biondo.
Era successo di nuovo, e ancora sarebbe successo.
Chi era lei? La violenta e tremenda Lunch dai capelli biondi, e la dolce e pacata Lunch dai capelli blu.
Aveva un vago ricordo di avere fatto poco prima una scenata a Tenshinhan, urlandogli contro e battendo i pugni sul suo petto. Il tutto per un motivo che neppure lei ricordava.
Ma quella se stessa era così, profondamente irascibile, a volte anche al limite del sopportabile.
E soprattutto molto innamorata.
Quando, poco dopo, era arrivato quello starnuto, tutto intorno a lei era cambiato, e poté vedere Tenshinhan con gli occhi attoniti – in parte per la litigata appena avvenuta, in parte per il cambiamento, a cui forse non era ancora abituato – puntati su di lei.
Girò la testa e i suoi occhi si posarono sul comodino, su cui c’era il suo adorato mitra.
Sì, quella era una parte di lei che avrebbe sempre posseduto.
In fondo, come poteva stabilire quale delle due Lunch fosse quella vera?
Sentì la porta bussare. Subito dopo, questa si aprì e si affacciò alla stanza Tenshinhan, con un’espressione leggermente dispiaciuta e lo sguardo basso.
– Lunch… –
Lei sorrise.
Etciù.