Ed eccoci.

Fianco a fianco sopra quel minscolo sgabello.

Solo io e te.

Difronte a noi solo il pianoforte e le dita, che scappano freneticamente da tasto a tasto.

Insieme formano una melodia.

Le note ci inebriano, non abbiamo bisogno di alcuno spartito.

Solo io e te.

Il lucido nero dello strumento č nulla incofronto a quelle corde che velocemente nella magia del movimento danno origine alla musica.

Sembra di partire per un avventura, sembra di rinascere in un corpo nuovo, in una vita nuova.

Tutto scorre cosė velocemente tanto quanto i nostri movimenti, ci incrociamo e con un istante di sguardo complice ci intendiamo.

Non c'č nessun altro.

Solo io e te.

Il ritmo delle note da il tempo al battito al organo promotore della vita.

La musica sembra staccarci dai tasti e portarci su una pista da ballo.

Solo io e te.

Giravolte su giravolte.

Le emozioni, le sensazioni non esistono,non esiste nulla.

Torniamo in noi a pigiare sul bianco e il nero.

Un groppone in gola, chi vorrebbe staccarsi da quel paradiso ? 

Quel vortice esce piano piano dai nostri cuori per andare a finire sulle due stanghette alla fine dello spartito.

Gli ultimi tasti aspettano di essere spinti.

Aspettano di creare quella melodia, che a sua volta non vede l'ora di finire nelle orecchie di chi ascolta.

Solo io e te ? 

L'eco delle ultime note risuona nell'aria e lo scroscio degli applausi compare.

Ci alziamo da quello sgabello che sembrava averci incatenato a se.

Un inchino.

Noi e la musica.