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Autore: _Zexion_    28/12/2012    2 recensioni
Da solo in quel bar, dopo che tutti gli altri se ne erano andati con gli occhi rossi o con un finto sorriso sulle labbra, Izumo era riuscito a far addormentare Anna, oramai la sua unica compagnia lì e si era seduto sul divano.
A fumare quella marca di sigarette che condivideva con Mikoto.
A guardare quella videocamera che era stata uno degli hobby e la fine di Totsuka.
[IzumoCentric]
Genere: Angst, Generale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kusanagi Izumo, Mikoto Suoh, Tatara Totsuka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Beh. Che dire?
Spoiler episodio 13 di K, per chi non lo ha visto, Izumo centric, la canzone è "Echo" mi scuso per eventuali sbagli etc. Spero che... sia decente.
Sono abbastanza distrutta dai feels per partorire queste cose ma non pensare al resto.




 

Just my Echo

 
« Hello, hello 
anybody out there? 
'cause I don't hear a sound 
alone, alone 
I don't really know where the world is but I miss it now. »
 
07/12 Ore 23:25
 
« Esci, Totsuka? »
« Oh? Kusanagi-san. Sì, pensavo di andare a provare la mia nuova videocamera! Sta iniziando a nevicare, sarebbe bello immortale questo momento, non credi? »
Izumo sorrise a malapena, come se si stesse arrendendo al fatto che davanti a sé c'era una persona di ventidue anni con il carattere di un ragazzino delle medie,esattamente come quando lo aveva conosciuto.
« Forse è meglio se vai con qualcuno, no? Verrei io, ma..»
« Kusanagi-san, sei apprensivo come sempre. Andrà tutto bene, non preoccuparti! So badare a me stesso, tornerò prima che sentiate la mia mancanza! »
Erano state le parole di Totsuka, quando quella sera aveva deciso di uscire, con il suo solito sorriso sulle labbra. Alla fine, sapendo quanto poteva essere cocciuto semplicemente l'aveva lasciato andare, accondiscendente.
Credeva che l'avrebbe rivisto di li a poco, in ogni caso, giusto il tempo di una scampagnata per farlo contento.
Ma non era andata così.
 
« Mikoto. Ho delle brutte notizie. »
 
«Listen, listen 
I would take a whisper if 
that's all you have to give 
but it isn't, isn't 
you could come and save me 
try to chase it crazy right out of my head. »
 
Mesi dopo;
 
Una pacca sulla spalla, uno sguardo enigmatico come suo solito che poteva dire tutto o niente.
E poi la sua schiena.
Era l'ultima cosa che aveva visto di Mikoto quel giorno e poi, semplicemente, non lo avrebbe più rivisto.
L'unica cosa che aveva potuto fare era stata far andare via tutti da lì, esattamente come gli aveva chiesto il Re D'Argento.
L'unica cosa che aveva potuto fare era badare ai "suoi" ragazzi in assenza del Re, aspettando, aspettandolo, per vedere cosa sarebbe successo.
« Mikotoooo! »
La voce di Anna lo risvegliò dai suoi pensieri, da quell'ansia che provava a non mostrare. E seppe, da qualche parte dentro di sé, che la fine era giunta.
Non riuscì a dire nulla, mentre la sensazione di vuoto che aveva dentro iniziava a manifestarsi.
« No blood, no bone, no ash! »
Lento, come un'onda che si infrange su uno scoglio, il coro degli altri iniziò a  risvegliarlo dal suo stato mentre un sorriso faceva largo sulle sue labbra.
Accennato, quasi invisibile in quella scia di luci rosse che si stava alzando verso l'alto, formando un simbolo che non avrebbe più bruciato la sua pelle.
« Sei stato il miglior Re che avremmo potuto chiedere. »


 
E poi tutto era finito.
Da solo in quel bar, dopo che tutti gli altri se ne erano andati con gli occhi rossi o con un finto sorriso sulle labbra, Izumo era riuscito a far addormentare Anna, oramai la sua unica compagnia lì e si era seduto sul divano.
A fumare quella marca di sigarette che condivideva con Mikoto.
A guardare quella videocamera che era stata uno degli hobby e la fine di Totsuka.
Non era riuscito a salvarli.
Non era riuscito ad essere lì quando avrebbe dovuto.
Era stato un amico per Totsuka, un compagno e lo considerava quasi come un fratellino un po' combinaguai e bisognoso di attenzioni.
E lo aveva perso.
Era stato il miglior amico di Mikoto, un compagno e lo aveva sempre amato sin da quando per la prima volta era entrato nel suo bar.
E lo aveva perso.
Alla fine era rimasto da solo, indietro.
Spense la sigaretta nel posacenere messo lì a posta per Mikoto, su quel divano dove quasi tutti i pomeriggi Totsuka andava a fare un sonnellino.
Solo.
Con solo i ricordi ad accompagnarlo.
 
« I'm out on the edge and I'm screaming my name 
like a fool at the top of my lungs 
sometimes when I close my eyes I pretend I'm alright 
but it's never enough 
cause my echo, echo 
is the only voice coming back 
my shadow, shadow 
is the only friend that I have. »
 
E se per quel giorno avrebbe pianto, allora nessuno avrebbe potuto biasimarlo.
 
"When you… When you die, then I will be gone forever. As long as you go on living, a part of me will continue to live on. That why, I need you to live."
  
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