A quelli che scappano. E non è sempre codardia.
Spesso è necessità.
Scappare
[Scappare
Senza dire niente
Piuttosto pensa male
di me.
Scappare – Zero
Assoluto]
Ed era sdraiato mollemente, le braccia dietro la testa e le gambe accavallate, sulle sponde di un fiume, illuminato dal tiepido sole del tramonto. Pensava a quello che stava facendo.
Pensava a poche ore prima.
“Fullmetal!”
urlò il Taisa, “dove diavolo stai
andando adesso!”
Il biondo camminò più
velocemente, mettendo tutto lo spazio possibile tra lui e Mustang.
Il sottotenente Havoc fissò la situazione. Poi raggiunse Riza.
“Hawkeye?
È successo qualcosa?”
La ragazza guardò
sconsolata la schiena di Ed
“No…”, scosse la testa
“niente di diverso del solito… anzi. Tutto ultimamente tra
quei due fila liscio…troppo forse…”
Troppo liscio era anche l’espressione che correva in testa all’alchimista d’acciaio.
Doveva avere il tempo di pensare.
Di pensare all’ultimo periodo.
Cosa avrebbe dovuto fare ora, che Al aveva ottenuto il suo corpo.
Che non aveva motivo di stare ancora con l’esercito.
Che non aveva motivo di stare col Taisa.
Cosa avrebbe fatto della sua vita, senza uno scopo? Cosa avrebbe fatto senza lui?
Domande senza risposta.
Allora aveva fatto l’unica cosa che gli era venuta in mente.
Scappare.
Senza dare spiegazioni, senza dire nulla.
Probabilmente gliene avevano dette dietro di tutti i colori.
E forse, Hawkeye in particolare, aveva pensato male riguardo quella fuga.
Ma era solamente caduto.
Per la prima volta senza un vero obiettivo.
E non aveva giustificazioni per non tornare a Reesembool. Se non stupide.
Anche se gli alchimisti di stato avevano fondi infiniti, lui non aveva più voglia di stare sui libri a studiare.
Non credeva più nell’esercito che aiutava la gente.
Credeva solo in una persona.
Che era la stessa di cui si era innamorato.
Si. Ne era sicuro.
Si era innamorato del suo superiore.
Era così difficile da ammettere?
Forse.
Anche per questo era scappato.
Perché aveva voglia di prendere un po’ di fiato, quel giorno. Di respirare.
Poi forse, anzi, sicuramente sarebbe tornato al quartier generale.
Perché in fondo il suo posto era quello.
Solo, quel giorno, voleva starsene nascosto.
Almeno fino all’indomani.
[Il tempo di pensare
tanto ritorno perché il mio posto è qua
un giorno per scappare
tutto mi torna
e mi nascondo fino a domani]
Note.
La canzone è degli Zero Assoluto. I personaggi sono degli aventi diritto e blablabla.
See you
Soon Space Cowboys.
Arka
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