Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: xcutter    28/12/2012    5 recensioni
Ciao.
Ciao a tutti.
Sono Christine,una semplice ragazza.
Quella ragazza mora e con gli occhi color verdi.
Non tanto alta,figuriamoci bella.
Vado in un college.
Un college comune,non di quelli dove vanno le strafighe; anzi,tutto il contrario.
Però ho amiche bellissime,nel college dove vado io.
Ma..beh,ho un idolo.
Justin Drew Bieber.
L'avete presente?
Quel ragazzo che sembra un angelo.
O meglio; è un angelo.
Occhi color miele.
Capelli castani.
Labbra stupende.
Sorriso che fa invidia perfino al sole.
Corpo stupendo.
Voce..beh,è indescrivibile.
Sapete,mi domando ancora se è reale.
Come possa esistere una persona cosi perfetta.
Lo amo da morire.
E' un angelo sceso dal cielo,per rubare migliaia di milioni di cuori alle persone.
La scuola? Vado bene.
Ma i problemi non mancano.
L'angelo è la 'causa' di tutto.
Ma non lo abbandonerò mai.
Beh,vivo un incubo; percio..svegliatemi.
-xcutter.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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'Christine,muoviti'.
Era mia mamma,Jane,che si lamentava,come del resto faceva ogni mattina.
Dormivo a casa perche non siamo riusciti a mandare l'assegno per dormire in una stanza del college.
Questo strazio durerà solo fino al primo semestre però,fortunatamente.
Erano le sette quando mi chiamò dicendomi di muovermi,diamine.
Ma comunque non faceva nulla perche ero gia pronta,percio presi l'i-Pod e le solite cuffiette.
Salutai mamma e Chase,mio fratello.
Chiusi il portone,e cominciai ad ascoltare la musica.
Ma non musica qualunque; la sua musica.
Di chi? Beh,di Justin Drew Bieber.
Quell'angelo.
Quella persona che,unica nell'universo,riusciva a farmi star bene.
Era distante,ma non importava.
C'era sempre,con la sua musica.
Con il suo essere cosi dannatamente perfetto.
Lo amavo,come non ho mai amato nessun altro.
Ma beh,quella mattina arrivai tardi e mal conciata a scuola.
Perche? Lasciatemi raccontare.
Erano in un angolo; forse era gia tutto programmato,non lo so.
Ma li conoscevo,di vista.
Probabilmente loro sapevano esattamente chi ero,ma io non sapevo chi fossero loro.
Mi presero per un braccio,facendomi cascare prima le cuffiette,insieme a loro l'i-Pod,e per finire la cartella.
Mi attaccarono al muro,e cominciarono a darmi cazzotti,calci,e chi ne ha piu ne metta.
Non respiravo,non piu.
Credevo di finire la mia vita li,cosi,quel giorno.
Ma dopo qualche minuto mi lasciarono andare dicendomi di non raccontare nulla a nessuno.
Corsi.
Corsi via piangendo.
Tremavo.
Ma non so con quali forze,arrivai lo stesso a scuola.
Avevo lividi sulle gambe e sulle braccia,ma nessuno si accorse di nulla.
Come però non se ne sono mai accorti.
Io sorrido fingendo da quasi un anno.
Persi mio padre per colpa di un tumore ai polmoni a ottobre dell'anno passato.
Cominciai ad entrare pian piano nell'autolesionismo,che però oramai preferisco chiamare 'buco nero'.
E beh,se prima ancora non c'ero pienamente dentro,dopo quel giorno si.
Tornando alla scuola,come dicevo nessuno si accorse di nulla.
A pranzo quei tre ragazzi mi passarono davanti,lanciandomi un'occhiata folgorante.
Ero con Jazmyn e Claire.
Feci finta di niente,ma dentro di me la paura saliva sempre di piu.
A pranzo non mangiai nulla ed usai come scusa 'la colazione abbondante'.
No,non era stata una colazione abbandante; anzi,quella mattina non l'avevo proprio fatta.
Ma avevo lo stomaco chiuso,quel giorno.
Tornai a casa dopo le ore stressanti di Matematica e Fisica e non dissi nulla a mia mamma,ne lei si accorse che stavo male.
Andai in camera,accesi il computer.
Entrai su ask,e qualcuno firmatosi 'anonimo' mi scrisse:'sei una cessa,devi farla finita. che sei trans? uh,sembra e sai perche? ascolti quel gay di Justin Bieber.'
Aprii la porta del bagno,e presi quella lama.
Incisi,su me stessa; di nuovo,e di nuovo ancora.
Il sangue usciva,indirottamente.
Ma non provavo dolore,perche cio che avevo dentro andava ben oltre.
Piangevo.
E alcune mie lacrime,salate,finivano sui tagli.
E quest'ultimi bruciavano in una maniera incredibile.
Ma asciugai tutto; sia lacrime che sangue.
Uscii dal bagno,e chi mi trovai davanti? Chase.

-xcutter.


  
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