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Autore: yournightmaare    28/12/2012    2 recensioni
Persi il mio migliore amico quel giorno, perché lo accompagnai a rincorrere le anatre, solo che lo persi di vista e non lo ritrovai mai più.
Genere: Demenziale, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Allora, che si fa?" chiesi.
Era il 28 Dicembre e le nostre donne erano andate a fare shopping per comprare un abito speciale per la sera di Capodanno.
Quindi, dato che a noi non era permesso vedere i loro vestiti, eravamo soli in casa mia a scazzarci come non mai.
"Xbox?" propose Matt.
"Johnny's?" disse ,invece, Baker.
"Negozio di musica?" chiese speranzoso Christ.
"E' Santo Stefano, Christ. I negozi sono chiusi." disse Matt.
"Io so dove potremmo andare. AL PARCO A RINCORRERE QUELLE FOTTUTE FIGLIE DI PUTTANA DI STALLION DUCKS!" urlò Jimmy, alzando in piedi sulle sue lunghissime gambe, rischiando di cadere a terra.
Sorrisi al solo pensiero.
Si divertiva un casino e allo stesso tempo si incazzava a morte quando lo accompagnavamo.
"Ma fa freddo.." piangnucolò Baker.
"Cristiddio!! Siamo in California , Vee. Qui non fa mai freddo." disse Matt.
"Allora passiamo al Johnny's a riscaldarci un po' prima!" proposi.
"Si, tutto quello che volete, basta che andiamo al parco subito dopo.." disse Jimmy.
Gli diedi una pacca sulla spalla e andai a recuperare la mia giacca dall'appendiabiti, mentre gli altri uscivano di casa.
"Prendiamo la mia auto?" chiese Christ.
Johnny aveva un SUV.
Sguardo di intesa.
"Okay" dicemmo in coretto, tutti e quattro.
Salimmo in macchina e tra una cazzata e l'altra vidi l'insegna del bar.
Arrivati al Johnny's scendemmo dalla macchina ed ebbi una specie di flashback.
Noi cinque, ma ragazzini.
Infondo era iniziato tutto là. Dentro quel bar.
La band, Noi. Gli Avenged Sevenfold erano iniziati li dentro.
Un gruppo di giovani fattoni puzzolenti.
Fino ad arrivare a quello che eravamo.
Una band di grossi fattoni puzzolenti.
Avevamo realizzato il nostro sogno.
Eravamo una band famosa.
Eravamo sposati e fidanzati.
Ma più di tutto, eravamo fratelli.
Quello sempre.
"Ehi ragazzi, vi voglio bene. Qualsiasi cosa succeda, non dimenticatelo.." disse Jimmy.
"E cosa dovrebbe succedere, Rev? Ti perdi mentri rincorri le tue anatre? Muori?" Ci scherzò su Matt.
"Non si sa mai.." disse lui accigliandosi.
Sorrisi e gli diedi un pugnetto sulla spalla.
"Avanti, entriamo che mi si stanno congelando le chiappe!" dissi ridendo.
"Solita finezza eh, Gates?" disse quella porchetta di Zacky.
"Always." risposi sorridente.
Aprii la porta del bar e la mollai subito, facendo in modo che finisse in faccia a Christ.
"Certo che sei uno stronzo" disse lui, aprendo nuovamente la porta.
"Scusa, non ti avevo visto. Sai com'è, sei un nano.." dissi, voltandogli le spalle.
Salutai qualche vecchio amico e mi incamminai al nostro solito tavolo.
Ci sedemmo tutti insieme e ordinammo i soliti shottini di JD e le nostre amate Guinness, tranne James che prese tipo sei Heinekein.
La sua birra preferita di sempre.
Dopo un'oretta più o meno, Jimmy ricominciò con la storia delle "Stallion Ducks", così decisi di accompagnarlo a Central Park, che si da il caso fosse accanto al Johnny's. Jim insisteva sul fatto che li le anatre "SONO FOTTUTAMENTE PIU' STUPIDE!".
"Senti, io ti ci accompagno, ma tu mi offri da bere per una settimana." dissi mettendomi gli occhiali da sole.
"Gates, certo che sei un bastardo!" rispose lui, con la sua voce da doppiatore di cartoni animati.
Per me -come per tutti gli altri della band- i soldi non erano più un problema da tempo, ma volevo avere una buona scusa per stare con Jimmy.
Tutti avevano sempre avuto un po' paura di Jimmy, forse per il suo aspetto, forse per il suo carattere un po' da schizzato e il suo aspetto abbastanza stravagante..
Tutti tranne me.
Mi piaceva passare del tempo con il bambino dagli occhi blu cielo che spaventava la gente andando in giro con dei kimono arancioni e delle calze fluorescenti.
Era strano, sì, ma era il mio fottuto migliore amico e sarei morto per lui.
Sentii tirarmi un braccio.
"Su Gates, ho detto che ci sto ma ora muovi il culo!" disse James.
"Bene, noi andiamo. Shadz, Offri tu per questa volta, io devo badare al nostro bambino." dissi, mettendo un braccio attorno al collo di James, per poi sfregargli le nocche contro la testa, mettendomi in punta di piedi. Ebbè, il nano è Christ ma Jim è .. Beh, sapete com'è!
Salutammo gli altri e uscimmo -io strisciavo dietro Jim- a grandi passi dal bar.
Girammo l'angolo della strada cercando di non dare troppo nell'occhio, ma appena James vide il cancello del parco cominciò a correre e io -di nuovo- gli strisciai dietro.
Lo osservai giocare come un bambino con quelle povere anatre che imploravano pietà.
Correva qua' e la', starnazzando più di quei innocui animaletti che avevano solo la colpa di essere nel parco sbagliato davanti alla persona sbagliata.
Di solito urlava cose tipo "Look at the size of this fuckin' stallion duck!" oppure le incitava a raggiungerlo dicendo "Come here fucking stallion duck!", mentre loro fuggivano dentro i laghetti o gli stagni più vicini.
"Allora? Niente raccomandazioni questa volta?" mi disse, prima di iniziare la vera 'battuta di caccia'.
Sorrisi.
Era mio solito dirgli di non perdersi o roba del genere.
"Nah, penso che tu sappia cosa fare" dissi, facendogli l'occhiolino.
Mi accomodai sull'erba e mi stesi, iniziando ad osservare il cielo.
Chiusi gli occhi.
Rimasi così per non so quanto tempo, ma fu il silenzio che mi riportò alla realtà.
Già, non sentivo più Jimmy starnazzare.
Mi alzai in piedi di scatto, colto da un sospetto. Temetti che Jimmy mi stesse per fare uno di quegli scherzi terribili che divertono solo lui. Tipo infilarmi piume d'anatra nelle mutande nel sonno, Cosa che, ahimè, avevo già sperimentato. Brr.
Tremai al solo pensiero. 
Decisi di chiamarlo , per evitare assalti alle spalle.
"Ehi!! Jaaames!! Dove cazzo sei?? Guarda che se pensi di cogliermi impreparato ti sbagli di grosso! Sono pronto e con me ho un para-coglioni!Non so nemmeno cos'è , ma ce l'ho!!" continuai ad urlare.
Non rispose. 
"DAI , JAMES !! CHE TI HO FATTO?". Guardai l'ora."JIM , TORNIAMO DAGLI ALTRI! ESCI, NON FARE IL FOTTUTISSIMO JOHNNY DELLA SITUAZIONE!"
Nessuna risposta.
"QUESTO SCHERZO NON E' DIVERTENTE !! JIMMY ESCI FUORI !!! CAZZO, VIENI FUORI HO DETTO !!" 
Continuai ad urlare e correre per tutto il parco, urlando il suo nome.
Era sparito.
Insomma, lo cercai in lungo e in largo, poi feci uno squillo a Matt dicendogli di correre ad aiutarmi.
Quando i ragazzi mi trovarono, ero accasciato vicino ad un albero che piangevo.
Raccontai loro tutto.
Iniziarono a correre urlando il suo nome, cercandolo inutilmente.
Persi il mio migliore amico quel giorno.
Ma grazie a Dio, così pensavo, era solo un sogno.
Mi svegliai.
Stavo sognando, stavo solo sognando.
Ma qualcosa, in parte, era successo davvero.
La sera ricevetti una telefonata da Matt che mi disse che James aveva avuto una specie di 'incidente' e che prima di andare a dormire si scolò come al solito dell'alcool, mescolandoci le medicine per il cuore.
Era morto di overdose.
Mi manca.
Mi manca davvero.
E certe volte penso.. 
Penso di essere morto con lui quel giorno.
Mio fratello, quel figlio di puttana dagli occhi azzurri aveva lasciato una traccia indelebile di se' sulla terra, così era andato a farsi un giro in paradiso per insegnare a qualche angelo lassù come si rockeggia per bene.
Ma non aveva pensato alle conseguenze, come suo solito.
Aveva toccato la nostra anima per poi lasciarci con la consapevolezza di aver conosciuto la persona più fottutamente meravigliosa di questo mondo di merda.
Beh, almeno poteva essere fiero del suo lavoro, ci era riuscito a meraviglia.
Persi il mio migliore amico quel giorno, perchè lo accompagnai a rincorrere le anatre, solo che lo persi di vista e non lo ritrovai mai più.


Beloved Son, Brother, Best Friend
James Owen Sullivan
1981 - 2009
Jimmy jumped into life 
and never touched the bottom.







Questa storia è dedicata a The Reverend Tholomew Plangue, che ci ha lasciato esattamente tre anni fa'.
Volevo solo aggiungere che ci manchi davvero James, nonostante la maggior parte dei componenti della famiglia allargata dei Deathbats non ha potuto avere l'onore di conoscerti.
Ci vediamo nell'afterlife, ci conto.
S.
  
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