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Autore: Hika Uchiha    28/12/2012    8 recensioni
[Long - Trunks/Goten]
Trunks Brief è un ventenne già annoiato dalla vita, cresciuto fin troppo presto. Lui è confuso, irritato, assolutamente arrabbiato con se stesso.
Ha paura che innamorarsi di un ragazzo sia uno sbaglio, ha paura di essere giudicato.
Poi, come per magia, seppur nera, la vita ti mette con le spalle al muro. E in quel momento comprendi davvero quanto fosse importante quella persona.
Come un colpo di pistola può rovinarti la vita, portarti alla spietata voglia di sparire, di salire in cielo con lui. Amarlo. La morte divide l'amore?
Una long per niente perfetta, ma che cercherà con poche righe di esserlo.
Estratto dal prologo:
Oramai doveva accettarlo, lui non c'era più.
E se ne accorse quando chiuse gli occhi, lasciando braccia e gambe cedere.
Se ne accorse quando il viso di lui venne lievemente enfatizzato da un sorriso. L'ultimo.
E non poteva fare altro che custodirlo quel risolino che gli era scappato, rubarglielo e far sì che esso fosse suo.
E sperare che un giorno, in un sogno, tutto quello che aveva passato con lui sarebbe tornato.
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Goten, Trunks | Coppie: Goten/Trunks
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Bene, bene.
Io avevo bisogno di scrivere una long, una qualsiasi, ma ne avevo bisogno.
Ultimamente non so proprio cosa scrivere, pubblico drabble, flash e nient'altro, ma una long deve esserci nel mio profilo, assolutamente.
E' una yaoi a tutti gli effetti, rating arancione, Goten/Trunks, suspance, angst a non finire e boh, una di quelle storie senza senso che ti mettono paura. Ma questa storia non fa paura. E' dolce - a volte -, simpatica e a volte molto malinconica. Per chi mi conosce, sa bene che io amo il demenziale, che pubblico solo cose fluffuose e che amo terribilmente l'angst, ma questa volta il fluff, demenziale e quant'altro non ci saranno. Nulla di questo.
La vita è caos. Soprattutto se il tuo ragazzo, nonché l'amore della tua vita, è un maschio. In questa storia voglio far comprendere a TUTTI che l'amore è UNIVERSALE. Maschio con maschio, che problema ci sarebbe? Basta con questa omofobia, davvero.
Una Trunks/Goten per niente perfetta, ma che con poche righe cercherà di esserlo.
Se un po' la storia che state per leggere - nonché prologo - almeno un po' vi piacerà, beh, vi invito a recensire.
Ho già scritto il primo capitolo, ma non ho intenzione di pubblicarlo domani, deve passare un po' di tempo. Magari una settimana, boh.
A proposito: AU, è una AU. Devo scrivere delle cosette stranuccie... i saiyan non esistono... forse, lol.
Long di massimo cinque capitoli, molto lunghi ;D
Pareri, arigatou. ^^

Hika Uchiha









Hope




Sangue.
Distolse il suo magnetico sguardo dal petto zuppo di quella sostanza rossa, sgranandoli in modo disumano.
Voleva urlare, ma non poteva. Non appena colse il senso di quella scena, le gambe cedettero. Un colpo di pistola si era posto freddo nel suo udito, mentre le pupille giocavano da sole. Le mani nei capelli, il volto pallido, deriso e inginocchiato per terra, su quell'erba dove giorni primi avrebbe dato tutto se stesso pur di sognare, correre e stare con lui. Su quell'erba che giorni prima era fresca, asciutta e soprattutto priva di ogni macchia rossiccia.
Non come in quel momento.
Pioveva a dirotto, i vestiti bagnati, il viso di lui terribilmente inerme, così come il suo corpo.
Poi c'era quel proiettile.
Un proiettile che l'aveva - lui, cazzo, perché lui? - colpito d'un tratto, che aveva spezzato la sua vita, così come il cuore di lui stesso.
Quel proiettile che aveva creato caos.
Ed ora voleva gridare come un matto, imprecare contro quegli stronzi e dire loro che gliel'avrebbe fatta pagare, che si sarebbe vendicato.
Ma a cosa servivano le parole?
Inutili, banali parole?
A smuovere la situazione e a peggiorarla?
A rendere il tutto ancora più brutalmente doloroso?
Perché tra sangue, lacrime e quella cosiddetta voglia di sparire, si metteva anche l'inutilità che lui stesso si sentiva addosso.
Lui non serviva a nulla. Avrebbe dovuto aiutarlo, avrebbe dovuto chiamare qualcuno, eppure la voce - e soprattutto la forza - gli mancava.
Sarebbe stato vano quel suo tentativo.
Oramai doveva accettarlo, lui non c'era più.
E se ne accorse quando chiuse gli occhi, lasciando braccia e gambe cedere.
Se ne accorse quando il viso di lui venne lievemente enfatizzato da un sorriso. L'ultimo.
E non poteva fare altro che custodirlo quel risolino che gli era scappato, rubarglielo e far sì che esso fosse suo.
E sperare che un giorno, in un sogno, tutto quello che aveva passato con lui sarebbe tornato.

Non pianse più, dopo.
Non sorrise più, dopo.
Si sentì avvolto da quella fonte di malinconia e terribile tristezza che neanche lui sapeva descrivere.
Forse sarebbe stato meglio morire.
Uccidersi.
Sparire.
Arrivare a lui, stare con lui, sentirsi un dio con lui.
Ma poi ricordava la loro promessa:
<< Trunks-Kun, promettimi una cosa: se io morirò, tu non provare a seguirmi, chiaro? >>
E ancora si chiedeva perché mai il suo amico aveva pronunciato quelle parole. Quelle stupide parole.
La vita ti metteva con le spalle al muro, gli stronzi avanti e una pazza voglia di prendere quest'ultimi a pugni.
Cazzo. Cazzo. Cazzo.
Non voleva accettare quella promessa, né mantenerla.
Sarebbe arrivato a lui eccome, prima o poi l'avrebbe seguito.
E non importavano le conseguenze, perché se una cosa era fatta a fin di bene non era sbagliata.
Non è una cosa di cui pentirsene.
Avrebbe preso la sua mano, l'avrebbe stretta forte, lasciandosi andare in un sorriso vero dopo tanto tempo.
Poi sarebbero scappati insieme, verso quel mondo che li avrebbe accettati.
E voleva morire e amare il suo ragazzo anche se era contro tutto il mondo.
Ma bastava fottersene di tutto quello ed essere felici.
Se entrambi si amavano tanto valeva stare insieme.
Paradiso. Inferno. Paradiso. Inferno.
Per Trunks, quel tipo forte, Goten, quello debole, era sia il male che il bene.
Ma non sapeva che strada scegliere.
Amore. Amore. Amore.
Avrebbe amato, oh sì, avrebbe amato eccome. Si sarebbe lasciato il mondo dietro solo per lui.
Seguirlo in paradiso o in inferno, ovunque lui fosse, non sarebbe stata una cattiva idea.
Un proiettile poteva colpire a fondo una persona, uccidendola, ma non poteva spezzare i sentimenti che quel tizio sentiva.
A Trunks bastava Goten.
Anche separati dalla morte loro due si amavano.






 

Note.
Va bene, anche a me sembra una stronzata mai vista, ma da qui parte tutto: come un proiettile può rovinanrti la vita.
Mi ispirerò molto ad un manga che io conosco, sperando di fare un buon lavoro.
PARERI ACCETTATI, qualunque.

Hika Uchiha
 
   
 
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