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Autore: Elle xxx    28/12/2012    1 recensioni
Abby, una ragazza di 18 anni. L'amore per la danza la porterà fino a New York. Dovrà affrontare alcuni problemi che faranno vacillare la sua determinazione. Ce la farà a coronare il suo sogno?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina iniziò come tutte le altre. La sveglia suonò alle 7.00, feci colazione, mi vestii e aspettai che Ivy suonasse il campanello. Era la mia migliore amica e tutte le mattine percorrevamo insieme il tragitto che ci separava dalla scuola.

-mamma vado, ci vediamo a pranzo!- dissi appena sentii suonare il campanello.

-allora? Com’è andata a finire ieri sera con Alex ?- chiese curiosa Ivy.

-ci siamo lasciati- dissi triste. Alex era il mio ragazzo; stavamo insieme da tre anni ma qualcosa da qualche mese si era spezzato. Mi sarebbe mancato tutto di lui; i suoi abbracci, i suoi baci, LUI.

- dai Abby, stai tranquilla, vedrai che si aggiusterà tutto-

-no Iv, stavolta no-

Per il tragitto rimanente nessuna delle due parlò.

La mattina a scuola trascorse regolarmente.

-quand’è che hai l’audizione?- mi domandò Ivy distogliendomi dai miei pensieri.

-tra due giorni-

-pronta?-

-assolutamente. É la mia occasione, non posso sprecarla.-

-sarai fantastica come sempre-

Tra due giorni ci sarebbe stata l’audizione per entrare a far parte di una scuola di ballo di New York.

Io e Iy ci salutammo quando arrivammo davanti casa mia.

-sono tornata!- annunciai chiudendo la porta.

-ciao! Stamattina mi ha chiamato Sam, ha detto se nel pomeriggio puoi passare all’accademia- disse.

-vado e poi vado- dissi sedendomi a tavola.

Il pranzo era squisito; mia madre era una bravissima cuoca.

Infilai nel borsone un body vecchio, non volevo rovinarne un o nuovo solo per fare lezione; punte, mezze punte e calze.

Salutai mia madre e chiusi la porta. L’accademia non era molto vicina per cui presi l’autobus.

-ciao Abby!- venne ad abbracciarmi Sam.

-ciao! Mia madre ha detto che mi volevi vedere-

-per parlarti dell’audizione. Devi firmare un po’ di cose-

-ah quindi niente lezione?-

-più tardi-

appoggia il borsone nello spogliatoio e mi diressi nella sala.

Mezz’ora dopo Sam mi stava ancora spiegando nei dettagli cosa dovevo fare se avessi passato l’audizione.

-perchè hai deciso di partecipare?- cambiò il discorso bruscamente che rimasi spiazzata.

-ehmmm... la danza è parte integrante della mia vita, senza di lei sarei come un fiore al buio; spento, avvizzito... la danza mi aiuta ad esprimere parti di me che nella vita di tutti i giorni non riesco a tirar fuori-

-sei nata per ballare! Ora vai a vestirti che devi provare-

quella chiacchierata mi aveva motivato a dare il meglio. La lezione trascorse perfettamente; ero davvero contenta di me stessa.

Tornai a casa davvero contenta. Non vedevo l’ora che arrivasse il giorno dell’audizione.

 

  
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