CAPITOLO 1
Tanto,tanto tempo fa c’era un regno di nome Rapovia.
A quel tempo governava il re erzio zaoldyck, era un re perfido, non conosceva
gentilezza, ne la pietà infatti i suoi sudditi lo chiamavano sempre “il
perfido”. erzio aveva sposato una donna, kaia, anche lei molto crudele, anzi
più crudele del marito. Per esempio ogni volta che una serva le faceva un
acconciatura che non le piaceva la faceva subito mettere in prigione, senza
farle mangiare niente per una settimana.
I due avevano anche un figlio di nome killua, era
un diciassettenne molto bello: con
capelli bianchi, che si avvicinavano al violetto chiarissimo e occhi neri come
la pece. purtroppo come tutti i principi era molto viziato. Killua “cambiava”
serva ogni giorno, si può dire che aveva un vero e proprio record. Gli unici
amici di killua erano solo tre: Gon, leorio e kurapika.
Gon era il cugino di killua. i due non si
somigliavano molto infatti lui (gon) era molto solare e semplice, per nulla
viziato. aveva gli occhi scuri e capelli neri. era il principe delle terre del
bosco. Leorio era invece il medico personale di killua. nonostante i suoi
ventisei anni era bravo, purtroppo era molto attaccato al denaro, ma aveva un
forte senso di amicizia. Kurapika invece era il più calmo dei tre, rifletteva
sempre prima di agire. era un bel giovane di 20 anni, aveva i capelli biondi e
lunghi ed occhi color verde acqua. kurapika era anche re ed aveva quindi
ereditato il patrimonio di famiglia. era un sovrano giusto.
I quattro comunque erano scapoli ed erano un
piatto molto gustoso per le nobildonne degli altri regni
Purtroppo per loro solo 4 ragazze avrebbero fatto
breccia nei loro cuori.
Arrivato quel giorno………………
Rì: ma papà perché??
Padre: ma rì lo sai anche tu che la legge del
nostro paese è molto dura. se non andrete a palazzo tu e le tue sorelle, io
verrò arrestato e giustiziato
Rù: fattene una ragione rì, nostro padre tiene più
alla sua pellaccia che alla nostra
Nelly: ragazze, anch’io come voi vorrei restare
ma………… per il bene di nostro padre e meglio se andiamo a palazzo a lavorare
come serve
Lù: ragazze, la carrozza è arrivata
Rì: addio papà. disse la sedicenne dai lunghi
riccioli d’oro
Rù: Addio. disse la ragazza dai lunghi capelli
lisci e neri
Lù: Addio padre. disse la diciannovenne dai capelli
rossi e ondulati
Nelly: Addio buon padre. disse la ventiquattrenne dai
corti capelli castani
Le quattro salirono sulla carrozza, le guardie le
guardarono con espressione perversa, anche perché erano molto belle.
Solo Rù li fulmino con lo sguardo, i soldati si
impietrirono, mai una serva aveva osato tanto
Pensieri……………
Soldato1: sporca mocciosa
Soldato2: quest’ anno le serve sono piuttosto
ribelli
Rì: ho paura mamma
Rù: vi sputerei in faccia
Lù: ahi, ahi,ahi rù si caccerà nei guai
Nelly: se solo la legge non fosse così dura
Dentro la carrozza c’erano le loro future compagne
di stanza, alcune piangevano, altre parlavano e altre ancora avevano lo sguardo
perso nel vuoto
Rù: è molto facile capire chi cercherà di
suicidarsi
Nelly: Rù non dire così, dovremmo aiutarle
Rì: ehi lù non è che potremmo farle sorridere???
Magari ritroveranno un po’ la felicità???!?
Non c’era dubbio, tra le quattro sorelle rì era
quella più ingenua, non dava mai la colpa a nessuno, anzi a volte se la
prendeva lei.
Rù invece era la più “scontrosa”. mostrava
dolcezza solo a le donne, i maschi come diceva lei la disgustavano. era
cambiata tutto d’ un tratto a 12 anni.
Lù era la più dolce e misteriosa delle altre, era
anche molto silenziosa. chi la conosceva sapeva che teneva un segreto troppo
grande per lei, ma tutta via alcune volte anche lei rideva gioiosa scordandosi di
quel triste passato.
Nelly era la più saggia e la più testarda. aveva
preso il posto della madre già a 13 quando lù ne aveva 7 e rù e rì 3. nelly
sapeva anche quando c’era qualcosa che non andava nelle sorelle, cercava sempre
di consolarle facendole ritornare il buonumore
Le quattro si misero “comode” sulle panchine di
pietra
Rù: non pensavo che ci fossero così tante schiave
Rì: sai lù quella ragazza lì mi ha detto che la
sua vita non ha più senso, le ho risposto che non è vero…………
Lù: e perché??chiese dolcemente lù alla sorellina
più piccola
Rì: beh…………perché la vita è un dono prezioso e
bisogna viverlo con più allegria e serenità possibile…………ma lei mi ha detto che
sono matta eheheh, beh si forse un po’ lo sono
Lù: ma va?? Disse lù dando un piccolo buffetto
alla sorella
In quel momento la carrozza si arrestò
Il loro destino era ormai segnato
Tutte le serve scesero dalla carrozza e si
avviarono nella loro nuova casa.
BEH COSA NE
PENSATE???? MI RACCOMANDO RECENSITE