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Autore: Aven90    29/12/2012    1 recensioni
Prefazione. Ebbene sì! Si torna alla carica con un argomento ad alta tensione! La trama è pressappoco questa: il commissario Svente è uno stacanovista, e nessuno si è mai lamentato di lui.
Ma stavolta una brutta gatta da pelare lo costringerà a scendere a patti col nemico. Riusciranno i nostri eroi a salvare tutti i prigionieri di uno psicopatico?
Genere: Comico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo quella esperienza, tutti furono ammirati dal “Braccio cieco della giustizia”, persino l’omosessuale e l’altra ragazza intrappolata nell’ufficio uscirono dal loro cantuccio sotto il riscaldamento e si fecero vedere con la fifa nascosta in un punto imprecisato del loro animo.

Al che Archie Embratson li vide.

Vide quanto entrambi erano ambigui e decise di approfittarne, schiavo delle sue idee maligne, ma anche di un certo sadismo che non guastava certo in quei tipi di personaggio che decidono di evadere “Voi due, sarete miei ostaggi” ordinò loro.

“Lasciate perdere, e convincetelo a consegnarsi!” esortò ancora una volta Svente.

“Cosa? Voi dire che siamo davvero tuoi ostaggi? Io, CJ e lei, Marlene”

“Come la mela?” gli scappò di dire Archie.

“Certo! Come credi che mi chiami, stupido uomo orco?” e d ebbe anche il coraggio di inalberarsi.

Archie in ogni caso la ignorò e si rivolse all’uomo semiuomo “ Tu, CJ”

CJ rispose “Sì, amoruccio? Cosa vuoi farmi, io che sono divenuto tuo ostaggio per amore?”

“No, un momento… che cosa hai capito?” Archie voleva mettere in chiaro alcune cose, ma CJ rispose imperterrito “Tutto, mio caro”

“Tutto che?” incalzò Embratson.

Era irritante sentirlo parlare, si disse l’evaso. E non solo, come se si aspettasse che gli altri lo capissero al volo.

“Ma è ovvio, no? Sciocchino! Tu mi ammanetti, e poi facciamo i giochini che ti piacciono tanto!” gli mandò un bacio con due dita sulle labbra e lo “soffiò”, certo che l’avrebbe preso al volo, ma il malvivente si scansò per paura che il bacio arrivasse davvero. Al che CJ si eccitò tutto “Ooooh Marlene, hai visto? Fa il riottoso! Non mi sto divertendo in questo modo! È tutto troppo facile!”

Marlene rispose “Beh, è il solito uomo orco omofobo… cosa ti aspetti?”

“E sono proprio loro quelli che mi eccitano di più! Più ti fanno soffrire, più ti desiderano!”

Cj non avrebbe potuto dire cosa più giusta. Ma questo solo nel suo modo fatato pieno di coniglietti.

Non rosa.

Il tizio occhialuto incrociò le braccia e si sedette perché gli facevano male i piedi a stare in piedi “Oooh, allora è così che funziona… allora la vedo dura per Embratson”

CJ gli rispose avendolo sentito “Se la vedi dura, è merito del mio Archie! Adesso lo prendo e me lo spupazzo!”

Archie non si sarebbe mai aspettato tutte quelle difficoltà, così provò a ragionare per riportare il momento del rapimento a una dimensione più seria “No, aspetta. Parliamone” CJ si bloccò stupito, trasformando le sue pupille a forma di cuore “Eh? Cosa vuoi dirmi? Mi vuoi dire porcate?”

“No!” rispose Archie “voglio dirti di stare fermo e farti minacciare con la pistola! E anche quell’altra cretina!”

“Ci risiamo” sbuffò in maniera plateale Marlene, la ragazza che stava accanto a CJ, quella lesbica “Il solito uomo prevaricatore” e bla bla bla.

“Oh, che bello!” fece CJ “E poi?”

“E poi si spera che la polizia mi faccia passare!”

“Col cazzo!” lo corresse Svente, sempre pronto a dire parolacce.

“Oooh” si esaltò CJ, evidentemente divertito dalla vena nervosa che stava prendendo l’evaso. “E dove mi porti?” chiese, semplicemente entusiasta, forse ignaro della situazione in cui si trovava.

Ma Marlene non vedeva lato positivo alcuno “Sicuramente, in un luogo rozzo degno di voi maschietti, che vi riconoscete nelle fogne”

Archie rispose ”Ma che dici? Andrò da solo alle Maldive a farmi massaggiare le chiappe dalle donne nude del posto!”

Svente schioccò le dita e fece parlare Raja, la donna di origini maldiviana che aveva in squadra, proprio per coincidenza “Signor Embratson, a parte che anche alle Maldive le donne girano vestite col burqa, ci si spacca il culo di lavoro fin dall’età di cinque anni, soprattutto per chi non è turista ma fuggitivo! Si informi prima di sparare demenzialità su un paese!”

 Archie non si aspettava quelle cose sulle Maldive che i media evidentemente nascondevano , così cambiò destinazione “Ok, allora andrò alle Hawaii a farmi massaggiare le chiappe!”

“Non ti conviene” rispose Svente “mio padre è in pensione proprio lì, e non vede l’ora di tornare la lavoro per testare i suoi nuovi scarponi sulle chiappe di idioti come te! Sai, lui è stato capo reparto all’FBI e ha perso un orecchio per colpa di voi manigoldi!”

Martha osservò “Sta parlando di Charles Svente senior? Ma è stato capo reparto solo per un anno, poi è stato esonerato!”

Charles Svente junior rispose “Dodici mesi terribili”

Archie cambiò ulteriormente destinazione “Allora andrò ad Amsterdam a farmi di canne e vivere nei quartieri a luci rosse!”

“Ooooh, il luogo preferito per noi gay!” esclamò CJ inaspettatamente.

Visto che gli seccava portarselo dietro, Archie ritentò “in Svezia?”

“Lì gli uomini orchi li impalano!” Marlene sorrise nell’immaginarsi Embratson impalato e usato come cuccagna.

“Ma insomma! Non c’è nessun posto dove posso andare?” si lamentò Embratson, colpito dai difetti che anche il luogo più paradisiaco del mondo aveva.

“In galera! Lì è perfetto!” disse Svente. Allora Archie tentò il tutto per tutto: dato che aveva la pistola scarica, andò a vedere nell’ufficio interno se vi era quantomeno un’arma in grado di uccidere. Non c’era nemmeno stato bisogno di addentrarsi più di tanto, in quanto la trovò nella forma di un estintore, posto in un muro dimenticato da tutti.

“Perfetto” commentò Embratson. Spaccò il vetro e tornò sulla scena. La mano sanguinante impregnava anche l’arnese, cadendo a terra sottoforma di goccioline, in uno stillicidio vagamente inquietante, visto anche che nessuno stava parlando, inorriditi verso l’autolesionismo dell’evaso per eccellenza.

CJ si preoccupò “P-posso leccarti le ferite?”

“No!” rispose secco Archie. “Casomai lo farà Marlene…” aggiunse con fare provocante.

Ma lei, che era esteticamente gradevole ma dentro nascondeva un mostro, più precisamente un’orchessa, solo che non aveva bisogno di aspettare la notte per palesarsi, lo era a tempo pieno, anche se al di fuori non si notava.

“Che schifo! Mi farei piuttosto il qui presente CJ!”

CJ inorridì “Che schifo! Piuttosto berrei una birra e mi farei crescere i peli antiestetici che voi chiamate “barba””

Svente tagliò corto “Aventi, il gioco è finito! Embratson, hai una gamba e un braccio sanguinante e ormai le tue funzioni vitali non sono più al cento per cento, fatti catturare e perlomeno ti saranno garantite le cure antitetano!”

“Giammai! Piuttosto muoio dissanguato in questo loco!” esclamò Archie, facendo sfoggio di un nuovo termine.

Marlene lanciò un urlo.

Non sopportava i morti, soprattutto se maschi, perché le ricordava il padre morto di fronte a lei per arresto cardiaco.

Archie parve accorgersene, perché corresse il tiro “V-va bene, allora agonizzerò”

“Aaaaah!” urlò ancora Marlene. Il padre che si contorceva era vivido davanti ai suoi occhi.

“Beh, guarirò da solo!” Archie era seriamente preoccupato.

“Ok”. Marlene tornò sé stessa.

Archie tornò a guardare CJ e Svente “Sapete, mi state creando grattacapi”

CJ sibilò di piacere, Svente ruttò dopo aver bevuto un po’ di quella bevanda nera con l’etichetta rossa contenente ossa di ratto polverizzato. Archie proseguì “E chi mi grattacapa…”

“Eh?” chiese Svente.

“Neologismo” rispose Embratson.

“Ah, ok” Svente era un uomo democratico.

“… chi mi grattacapa di solito muore, per cui…” alzò l’estintore insanguinato, tuttavia l’urlo dell’ex fidanzata e un secondo colpo di pistola del commissario interruppero quel proposito omicida. Archie perse anche l’altra mano come risultato del colpo di pistola, entrando così a far parte della categoria uomo/sangue. Svente ghignò “Non torcerai nemmeno loro un capello!” Archie scosse la testa e prese CJ per i capelli, ponendolo davanti a sé come scudo “Visto? Ne sto torcendo perlomeno mezzo migliaio”

Svente capì la provocazione “Vediamo alla di abbassare il numero”

CJ supplicò “No, vi prego, adoro quando mi tirano per i capelli”

“E se ti evirassimo?” chiese Svente.

CJ inorridì “No, quello no, vi prego”

“Eh?” Svente non si aspettava che CJ ci tenesse così tanto, e anche il ragazzo colse il suo stupore “Mi serve per fare pee pee”

“Cosa?” Svente stava impazzendo.

“Neologismo” precisò CJ.

“Ah, ok” Svente era un uomo democratico.

Marlene non aveva mosso un muscolo “Bah, questi uomini orchi..”

Archie la squadrò “Cos’è, sei invidiosa?”

“Un po’ ” ammise.

“E pertanto spiegami il motivo per cui non ti stai comportando da ostaggio” Archie voleva capire cosa stava andando male.

Marlene rispose ”Perché tu non ti stai comportando da sequestratore”

Svente provocò il suo rivale “Ohohoh… e ora come la mettiamo?”

Archie prese una breve rincorsa e provò col corpo di CJ a farsi scudo per passare oltre le volanti parcheggiate davanti l’ingresso in modo da bloccarlo, il che voleva dire libertà, tuttavia il gay inciampò apposta sulle sue zeppe (volete che non sappia come camminarci? Suvvia) portando con sé anche l’evaso, che finì sopra il culo del suddetto ragazzo scudo. Quest’ultimo urlò di gioia “Sììììì! e ora colpiscimi!”

Ma Archie non lo fece, si rialzò di scatto e, brandendo l’estintore, lo aprì per gettare il contenuto verso gli sbirri “Appena fate fuoco, io vi schizzerò con l’acqua!”

“Questo non impedirà al proiettile di conficcarti nella tua zucca vuota! E poi, dentro l’estintore c’è schiuma, non acqua!” disse Svente.

“Beh, è da vedersi” tagliò corto Archie, ma, poco prima dello scontro, Marlene passò loro davanti, portò su una spalla lo svenuto CJ, e con molta nonchalance uscì fuori dall’edificio, diretta verso l’ambulanza. Archie era di nuovo senza ostaggi e a bocca aperta, sanguinante. Ce la farà a vincere?


Ce la farà? Eh? Grazie mille per i vostri preziosi suggerimenti!

   
 
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