Sono tornata. In
realtà non ero andata da nessuna parte, ma per motivi di vario genere sono
stata impedita nel connettermi ad Internet. Sono tornata per angustiarvi ancora
con queste cose lugubri e brevi come sempre, anche se in fondo scrivo solo
quello che sento.
Vorrei dedicare
questa ff ad una persona in particolare, che mi ha spedito strane mail contro
lo yaoi e tentato di farmi una specie di lavaggio del cervello con versetti
della Bibbia: ok, mi hai un po' scossa, ma non ha funzionato più di tanto. Non
pretendo che questo genere piaccia anche a te, assolutamente, ma non
permetto a nessuno di dirmi che scrivo solo oscenità, in primo luogo perchè
non è affatto vero, in secondo perchè non è colpa mia se dietro ciò che scrivo
leggi solo ciò che c'è di spinto. Allora perchè te la dedico??? Per dimostrare
la mia tesi; spero che cambierai idea.
Disclaimer: i
personaggi di FMA non mi appartengono, ma è mia proprietà solo questa storia in
ogni sua parte.
Lo so che a voi
sembrerà un nonsense, ma per me ha un importante significato: credo che
l'essere umano sia se stesso solo di fronte al buio, quando e solo. Colui che
sfida il Sole in fondo è oscurità, che diviene nulla una volta illuminata:
Edward si accorge esattamente di questo. Questo giro di parole per spiegare il
significato del titolo: “Il Nulla”...è orribile, ma non mi è venuto nulla di
meglio in mente!
Grazie a coloro che
leggeranno oe commenteranno.
Be Mine
Il
Nulla
Il buio è la luce
che annega nella disperazione dell'animo, e il nulla diviene tutto ciò che ti
attornia.
La sensazione di
esser già morto da tempo e di marcire in eterno, quando estinguersi sarebbe
stata la scelta più facile e la strada più breve.
Quando la frenesia
si perde nell'istante in cui l'ostinazione e l'esitazione s'incontrano e
fondono insieme; allora la realtà diviene il surreale e gli obiettivi
probabilità. In quei momenti c'è il nulla: soffusi i raggi di luce giocano
nell'oscurità e ti beffeggiano.
Sei solo, tu e
l'opaca coltre di nube nera che ostruisce il proceder del sole, sei stanco, sei
vivo.
Echeggia nel vuoto
un sibilo, un cigolio, una voce di morte la quale pronuncia il tuo nome a
sillabe interrotte: ti vuole con disperazione morbosa.
La notte ti coglie
nel vuoto dello spirito e si nutre delle tue paure; il vento spazza via i
pensieri pesanti e svuota la mente.
Così arriva Morfeo,
che ti accompagna dolcemente nel suo regno, cullato da sospiri caldi e flebili:
ancora riposi tranquillo e sereno; il tuo corpo di fosforo, silicio, acqua,
carbonio...il tuo involucro, t'intrappola ancora con la sua debolezza, ti
svuota mentre lo riempi col tuo essere.
La disperazione del
mondo ti avvolge, ti denuda, ti assilla, perchè non puoi nulla contro
l'inevitabile, ed il tuo sonno s'arresta: senti mille voci nel vento evocare il
tuo nome, imploranti e perse nell'eternità, estinguersi come stelle cadenti.
Il tuo amore per il
mondo non finirà mai, perchè anche se qui c'è buio, in lontananza la luce
rischiara il cielo: arriverà il giorno in cui quì tornerà a splendere il sole
ancora una volta, solo per te, solo per mostrarti la via.
Non cercare di
cambiare il mondo, prova solo a migliorarlo...Edward.