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Autore: alicegoth    30/12/2012    0 recensioni
e una trama complicata racconta di sei coppie diverse che scrivono i loro pensieri la loro stroria d'amore e la loro vita in un unico diario
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Furry | Contesto: Contesto generale/vago
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DIARIO DI AKIO KUREHA:

Sera di settembre:

 

 

Caro Diario,

sono un ragazzo di 16 anni e mi chiamo Akio Kureha. Sono molto carino, ma come tutti i ragazzi, escluso il mio miglior amico Shinichi, penso spesso alle ragazze, ma non ne trovo una che mi piaccia particolarmente.

Ora ti saluto, buona notte!

 

Oggi ottobre:

 

Caro Diario,

oggi a scuola ho sentito dire che arriverà una ragazza “mista”;come dice sempre Shinichi; ma non m'importa! Oggi per l'ennesima volta mi sono scontrato con la mia vicina che ogni volta che mi vede arrossisce. Ma valle a capire le donne! Domani uscirò con i miei amici, mi ci vuole una giornata fuori per rilassarmi e niente è meglio della sala giochi.

Ciao!!

 

1 novembre:

 

Caro Diario,

oggi mentre passeggiavamo, io e i miei amici, delle persone che conoscevano la ragazza che doveva arrivare e conoscevano bene anche Shinichi gli dissero che sarebbero carino insieme lui e la ragazza, Shinichi andò avanti e fece finta di non sentire, ma si vedeva dal suo sguardo che gli interessava. Ma si sa anche che a lui i “misti” non gli piacciono.

Ciao ciao!

 

20 novembre:

 

Caro Diario,

oggi a scuola è arrivata quella ragazza di cui ti parlavo qualche mese fa. Noi non l'abbiamo vista, ma in compenso abbiamo visto un sacco di studenti attorno a lei che le facevano domande su domande.

Sai che tra un po' iniziano le vacanze invernali, e io non ho ancora una ragazza, nemmeno quest'anno, con cui passare la vigilia; si perché da noi la viglia si festeggia come una festa degli innamorati. Fa lo stesso. Sarà una viglia davvero noiosa.

Bé ciao!!

 

oggi 22 dicembre:

 

Caro Diario,

siamo davanti alla sala giochi a parlare; quando arrivano due ragazze: una bionda con gli occhi marrone scurissimi; l'altra, che era la mia vicina e che mi guardava sognante, aveva i capelli lunghi e neri e gli occhi di un azzurro quasi come il mare. La fissai guardavo quei occhi incantato mi sentii quasi in imbarazzo. Poi Shinichi disse, più che disse urlò, come se parlasse col muro guardando davanti a se e non noi:<> chiese rivolgendosi a noi. Non dicemmo niente, gli altri era come se avessero risposto, io guardavo lei che nel frattempo si era messa a piangere guardandomi con quei occhi lucidi intrinsechi di lacrime. Arrossii pieno di imbarazzo, avevo il cuore che batteva a mille. Non mi era mai capitato. Pensai=che tenera! Ho una voglia di abbracciarla e stringerla forte a me, che  è terribile=. Rimasi lì impalato a fissarla non potevo correre e andare da lei per stringerla, non potevo tradire Shinichi, ero arrossito fino alle orecchie, continuai a guardarla e non mi accorsi di nulla. Distolsi lo sguardo da lei strinsi i pugni e pensai= oddio non mi sarò mica preso una bella cotta?= mi domandai=e si mi sa di sì; ma lei è più grande di me, si va bene è carina...però...=. Un urlo improvviso mi svegliò dai miei pensieri, proveniva dalla sua amica, che scoprii essere la ragazza “mista” che doveva arrivare, che urlò rivolgendosi a Shinichi furibonda, mentre l'amica (della quale mi accorsi che non sapevo il suo nome) che ritornai a fissare era ancora triste:<> disse urlando e indicando la sua amica e avvicinandosi a noi (avevo scoperto il suo nome, eheh) continuò la sua arringa:<> si avvicino a Shinichi che la guardava impietrito, arrossito e stupefatto e lei gli disse in faccia:<> e gli molla un schiaffo sonoro. Torna dalla sua amica e se ne vanno. Io le guardo andare via a malincuore. Intanto i miei amici aiutano Shinichi a rialzarsi. Si alza e ancora massaggiandosi la guancia sorrise e disse:<> risero tutti quanti tranne io che rimasi a fissare il vuoto davanti a me. Fissavo il punto in cui era apparsa una fata, una persona immortale, fissavo il punto in cui era apparsa lei e poi da lì se ne era andata. Rimasi lì anche quando gli altri decisero di andare al Bar lì vicino. Non sentivo niente, ero come in un altro mondo. Shinichi si accorse che non li raggiungevo disse agli altri di andare avanti. Mi si avvicinò e mi disse:<> io non riuscii a rispondergli; mi scrollò forte. Mi ripresi lo guardai sorpreso di vederlo, poi mi ricordai mi richiese:<> e io risposi dando un 'ultima occhiata al punto in cui se ne era andata via Connie (per la prima volta pensai al suo nome e mi sentii bene):<> senza dire una parola io e Shinichi ci avviammo verso il Bar. Mi sa che lui aveva capito che cosa mi era successo. E anche io lo sapevo, ma non ci volevo credere. Pensai=nessuna ragazza mi ha mai fatto sentire così= arrossii e sorrisi.

 

23 dicembre, supermercato:

 

Siamo al supermercato a fare la spesa per i nostri genitori, dato che non avevamo niente da fare, siamo al reparto dolciumi io sto indietro perché ieri sera non sono riuscito a dormire granché, non ho fatto altro che pensare a Connie e al fatto che se non le parlo e non le dico i miei sentimenti non mi sentirò che ancora più male. Ad un certo punto rincontriamo Sofì e Connie. Quando vidi Connie mi si fermò il cuore, si vedeva che non aveva dormito anche lei. Cercai di non fissarla. Mi misi quindi a fissare i piedi, alzai leggermente lo sguardo e vidi che Connie stava sospirando, e pensai=no perché, dubiti del mio amore...no non farlo non essere triste io ti amo....= quando lo pensai il mio cuore andò alla deriva. Questo è quello che vorrei dirti, ma il problema è che non ho il coraggio.

Nel frattempo Sofì ci venne incontro dicendo:<< oh..ma guarda ci rivediamo...di nuovo>> poi vide il carrello di Shinichi pieno e gli chiese:<> e Shinichi per tutta risposta disse:<> e Sofì avvicinandosi a lui e tirandolo verso di lei rispose:<> e indicò il suo cestino:<<...è la nostra spesa>> gli prese il mento con il dito e si guardarono negli occhi. Poi lo lasciò e torno da Connie. E a braccetto andarono verso la cassa. Ancora una volta era comparsa e poi scomparsa all'improvviso davanti ai miei occhi. Dovevo assolutamente parlare con lei. Dovevo conoscerla, rivelarle i miei sentimenti. Dopo che Shinichi si riprese dalla seconda volta che Sofì lo sconvolge, andammo anche noi verso la cassa.

Andammo dai nostri genitori e posammo la spesa. Tornammo verso la sala giochi rivederla mi aveva scosso molto. Ora come ora ero certo di una cosa sola: dovevo parlare assolutamente con lei. Takanari e Izumi dissero a Shinichi che doveva assolutamente vendicarsi; gli dissero che doveva tirar fuori il suo animo maschile e picchiarla. Questo alle mie orecchie significava solo una cosa: che ora potevo parlare con Connie da solo; io e lei, soltanto; che bello!!!

 

pochi minuti dopo:

 

Poco dopo le ritrovammo, ma non erano sole: con loro c'erano altre due persone.

I miei amici appena le videro si innamorarono tutti di loro. Lasciammo Shinichi e Sofì da soli e ognuno andò per la sua strada.

Io e Connie andammo verso la spiaggia libera, il mio cuore non riusciva a smettere di andare a mille. Ci sedemmo sulla sabbia e gli dissi cercando di sembrare il più possibile sicuro di me stesso:<> non finì la frase che lei mi mise un dito sulla bocca per zittirmi,prese le mie mani e le incrociò con le sue,io non ero molto presente in quel momento, e disse arrossendo mentre guardava le nostre mani incrociate con emozione:<> e io stringendo le sue mani incoraggiandola le dissi:<> le toccai impercettibilmente la guancia e sentii una scossa, mi sa che la sentì anche lei perché mi guardò negli occhi incantata continuò:<> mi guardò e io ricambia lo sguardo e le chiesi:<<”proprio a me” in che senso, scusa?>> e lei:<> e io:<<”io”?>> cercai di incoraggiarla e lei disse singhiozzando:<>pianse allora io preso da non so cosa l'abbracciai e lei disse:<< però io ti amo davvero veramente>> ancora con la sua testa sulla mia spalla piangente le chiesi:<> e lei ancora con i singhiozzi rispose:<> allora io vincendo al mia timidezza un po' imbarazzato dissi:<> lei non so perché pianse e mi baciò...io così all'improvviso non me l'ho aspettavo,ma da uomo che ero mi ripresi e ricambiai....poco dopo avevamo il fiatone tutte e due e io con il pollice le asciugai una lacrima;sorrise poi ridemmo inconsapevolmente come dei matti. Poi mi alzai e tendendo la mano aiutai anche Connie una volta in piedi la baciai leggero e prendendola per mano tornammo alla sala giochi li vicino dove ci aspettavano gli altri. Lei parlava io stavo zitto. Arrivati alla sala giochi scoprimmo che si era fatto tardi e che noi dovevamo andare un attimo dall'allenatore. Quando lo dissi a Connie era molto dispiaciuta e strinse la presa alla mano e io ricambia la stretta. Arrivati trovammo Shinichi e Sofì abbracciati, a me non interessava avevo occhi solo per Connie prima di lasciarla le dissi prendendola per i fianchi:<> non finii la frase che lei mi saltò addosso e mi baciò felice io la lasciai andare le dissi un ti amo con gli occhi lei sorrise..feci molta fatica a lasciarle la mano, ma un suo sorriso mi ha cambiato la vita.

Dopo che le ragazze se ne furono andate noi ci avviammo verso il campo di calcio dove   l'allenatore ci aspettava. Dopo aver discusso con il Coach sulla partita prossima ognuno si avviò verso la propria casa. Ad un certo punto io chiesi a Shinichi:<> e lui:<> e io:<> e lui:<> non dicemmo niente ognuno di noi era perso nei propri pensieri. Arrivato a casa chiamai Connie dal mio cellulare l'unica cosa che non sapeva di me. Le dissi che domani i miei non c'erano e che se voleva potevamo stare in casa mia, lei disse assolutamente di si, le augurai la buonanotte e riattaccai. Mi cambiai e scrissi sul diario la giornata passata oggi.

 

24 dicembre:

il giorno dopo;

alla vigilia di natale,

ore 18.30,davanti alla sala giochi:

 

Oggi io,Shinichi ,Takanari e Izumi ci incontriamo davanti alla sala giochi all'ora prevista con qualche minuto in anticipo. Da due ore stavamo aspettando le ragazze, ma non arrivarono. Shinichi continuava a fare avanti e indietro e mi stava facendo innervosire tanto che gli dissi:<> e lui mi rispose:<> era la quarantesima volta che guardava l'orologio e io gli dissi:<> e lui mi guardò sorpreso e io gli dissi:<> e lui:<>. Si calmò. Finalmente le ragazze arrivarono, valeva la pene aspettare erano magnifiche tutte quante. Andai verso Connie la presi per mano e le diedi un bacio a stampo. Ognuno andò per la sua strada. Andai verso casa mia. Io avevo il cuore a palla lei era rossa sulle guance per l'imbarazzo o forse per felicità.

Arrivati al cancello le dissi:<> e lei:<> arrossii un pochino sentirsi chiamare amore da una ragazza bella come lei era strano ma al tempo stesso bello. Connie vedendomi ancora in piedi a guardarla e ancora davanti al portone mi chiese:<> e io:<> e lei:<> e io imbarazzato risposi:<> lei arrossì con molta evidenza la baciai e contemporaneamente aprii il cancello e la porta di casa.

Entrai e sempre baciandola da tutte le parti la presi in braccio continuando a baciarla feci le scale e la portai davanti alla porta della mia camera. La lasciai per farle prendere fiato a lei e anche a me poi le dissi:<> e lei:<> si sedette sul mio letto e mi fece cenno di andare di fianco a lei dalla parte del cuscino, mi spinse sul cuscino con tutta la sua forza; ci riuscii anche perchè io l'aiutai; lei si mise sopra di me pensai=pensavo di essere io quello che stava sopra= mi sorpresi, mi baciò con passione poi scese le guance le orecchie e il collo si fermò mi strappò i bottoni della camicia e me la tolse nell'alzarmi per togliermela la baciai ma lei mi respinse e mi rimise giù mi baciò poi si alzò leggermente da me che stavo sotto con lei sopra a gambe divaricate che toccavano i miei fianchi e le mie braccia che la tenevano sui suoi fianchi, si tolse la camicetta e rimase solo con l'intimo mi baciò poi di nuovo scese la clavicola il collo il petto la mia muscolatura io eccitato al massimo dai suoi fianchi andai sulla sua schiena le tolsi il reggiseno e lo buttai gli toccai con la mano molto leggero il seno e poi andai di nuovo sulla schiena scivolando leggero avanti e indietro poi la baciai e scesi sul petto sull'incavo del seno lei si ritrasse mi baciò poi scese al mio bacino me lo baciò io ero troppo eccitato a quel punto mi slacciò i pantaloni e li buttò per terra tornò alla mia bocca mi baciò io la strinsi forte a me in modo che non si muovesse le baciai le guance l'incavo del collo le spalle la fronte il seno infine la sua bocca la baciai con tale

entusiasmo che lei si sciolse al mio bacio così io riuscii a girarmi e portarmi sopra di lei, una volta sopra di lei decisi di vendicarmi la guardai e pensai: dio quant'è bella semplice e sexy allo stesso tempo: poi andai sul suo petto e  le mordicchiai il seno destro e con la mano destra accarezzai con euforia il suo seno sinistro le sue mani erano sui miei capelli che mi spingevano verso di lei mugugnava e questo mi accaldò un pochino con la lingua scesi giù sulla sua pancia liscia arrivai alla sua gonna e gliela tolsi poi ancora accarezzando il suo bel ventre piano piano le tolsi anche le mutande lei mi prese per un braccio e portandomi davanti al suo viso mi disse:<> non l'ascoltai le diedi un bacio e tornai al suo ventre finalmente ero riuscito a toglierle le mutandine lei mi riprese un braccio mi guardò e io le dissi:<> andai sulla sua bocca e con passione la baciai mentre con una mano andai in quel suo punto tanto delicato e iniziai a torturarla dio quant'era bella eccitata per il piacere che le stavo dando mi prese il braccio con cui l a stavo torturando e me lo spinse verso di lei più dentro come per dirmi che voleva di più allora lo feci lei venne e io poi lasciando la sua bocca mi misi il dito sporco dei suoi umori tra le labbra malizioso poi la guardai le mi baciò come per ringraziarmi poi con una forza e forse anche con la passione tornammo alla posizione di prima fermò il bacio mi guardò e mi disse:<>e si mise a baciarmi e a torturarmi, in un gioco strano ma dal quale non potevo non volevo e non riuscivo a togliermi, il collo e l'orecchio. Io chiusi gli occhi e smisi di respirare solo per il piacere di sentire la sua lingua, i suoi baci e i suoi gemiti perso in quella melodia non mi accorsi finchè non successe che mi stava mordendo il lobo dell'orecchio e sentì un po' di sangue uscire cacciai un urlo misto tra piacere e dolore una cosa strana. La fermai prendendola per le braccia e la portai davanti a me e la baciai con passione poi lei vide il sangue e si mise a scusarsi non so quante volte al che io la zittii dicendole:<> non rispose per scusarsi l'unica cosa che fece fu con la lingua leccarmi il sangue e la minuscola ferita come i gatti al che io le dissi:<> e lei:<> mi baciò leggera e mi sorrise maliziosa e mi chiesi:=ma cosa avrà in mente adesso??= mi baciò e scese giù alle mie spalle si strusciò il viso su di esse poi scese sempre più giù io non la fermai volevo vedere cosa aveva in mente; scese al mio basso ventre io non riuscii a fermarla scese talmente vicino ai miei boxer che riuscii a togliermeli mi guardò e sorrise con le sue unghie mi faceva un leggero solletico al ventre io la presi per un braccio e la baciai poi la lasciai di nuovo lei mi sorrise io non capivo chiuse gli occhi appena sentii il suo alito sul mio membro capii non appena sentii la sua lingua dolce sulla mia bocca leccarmi e non appena la sentii succhiare e muovere la mano su il mio membro smisi di respirare sentivo solo lei che succhiava e il mio cuore che andava a mille non sapendo dove tenermi per cercare di non venire l'unica cosa che trovai fu il lenzuolo lo strinsi così forte ma non riuscii a fermarmi e lei continuava allora io le dissi quasi senza fiato:<> e allora lei per tutta risposta continuò e aumentò il ritmo e così venni una volta che ebbe finito e leccò i miei umori la presi per le braccia e la feci sdraiare su di me la baciai con passione poi le dissi:<> poi la tenni così su di me per un po' in modo da sentire solo i nostri cuori lei mi sorrise e mi baciò

  
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